La polizia e le autorità competenti in materia di migrazione devono rispettare i diritti fondamentali quando utilizzano l’intelligenza artificiale

 

Fonte Algorithmwatch che ringraziamo

Poiché i sistemi di intelligenza artificiale sono sempre più utilizzati dalle forze dell’ordine, dalle autorità di controllo dell’immigrazione e dalle autorità di sicurezza nazionale, la legge sull’intelligenza artificiale dell’UE (legge sull’intelligenza artificiale) rappresenta un’urgente opportunità per prevenire danni, proteggere le persone dalle violazioni dei diritti e fornire limiti legali alle autorità per utilizzare l’intelligenza artificiale all’interno del contesto. confini dello Stato di diritto.

In Europa e nel mondo, i sistemi di intelligenza artificiale vengono sviluppati e utilizzati per forme dannose e discriminatorie di sorveglianza statale. Dall’uso della biometria per l’identificazione, il riconoscimento e la categorizzazione, ai sistemi predittivi in ​​varie capacità decisionali e di allocazione delle risorse , l’intelligenza artificiale nelle forze dell’ordine prende di mira in modo sproporzionato comunità già emarginate, mina i diritti legali e procedurali e consente la sorveglianza di massa.

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I ricercatori dell’IWH creano una tabella di marcia per la ricerca sull’intelligenza artificiale che dà priorità alla salute dei lavoratori

Fonte : IWH che ringraziamo . 

Un programma in quattro parti evidenzia le principali aree di ricerca per affrontare gli effetti dell’intelligenza artificiale sulla salute e il benessere dei lavoratori

Pubblicato: 31 agosto 2023

Nell’autunno del 2022, un team dell’Institute for Work & Health (IWH) ha riunito un gruppo di esperti per discutere un argomento in rapida evoluzione che avrà impatti sempre più pronunciati sulla vita dei lavoratori: l’intelligenza artificiale ( AI ). Mentre l’intelligenza artificiale continua ad avanzare a un ritmo rapido e poiché sempre più lavoratori svolgono aspetti del loro lavoro tramite o con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, la domanda sempre presente nella mente dei ricercatori dell’IWH è quale impatto l’intelligenza artificiale avrà sulla salute, sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori. benessere e come questi impatti saranno distribuiti nel mercato del lavoro. Continua a leggere “I ricercatori dell’IWH creano una tabella di marcia per la ricerca sull’intelligenza artificiale che dà priorità alla salute dei lavoratori”

For minorities, biased AI algorithms can damage almost every part of life

shutterstock.

Arshin Adib-Moghaddam, SOAS, University of London

Bad data does not only produce bad outcomes. It can also help to suppress sections of society, for instance vulnerable women and minorities.

This is the argument of my new book on the relationship between various forms of racism and sexism and artificial intelligence (AI). The problem is acute. Algorithms generally need to be exposed to data – often taken from the internet – in order to improve at whatever they do, such as screening job applications, or underwriting mortgages.

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ETUI. AI: alla scoperta delle mille facce di una tecnologia senza volto

 

L’intelligenza artificiale (AI) è al centro della rivoluzione digitale che stiamo attraversando. Nato nei laboratori di ricerca, si è ormai affermato in quasi tutti i settori ed è diventato parte integrante della nostra economia e della nostra vita. Comprendere l’intelligenza artificiale è un compito complesso, poiché implica l’utilizzo di concetti come mente, intelligenza, “intelligenza non umana”, razionalità, adattività e autonomia, e persino il concetto di cosa significhi essere un essere umano. Oggi ogni settore, azienda e persino professione ha una propria comprensione e definizione di AI, una circostanza che crea confusione e rende difficile la necessaria discussione sull’AI. Continua a leggere “ETUI. AI: alla scoperta delle mille facce di una tecnologia senza volto”

Incontra ChatPal, il bot europeo contro la solitudine

 

Postiamo questo articolo in traduzione italiana effettuata con google translator per facilitarne la diffusione della lettura. Per un uso di studio o professionale si raccomanda di fare riferimento alla fonte dell’articolo in lingua inglese Algorithmwatch

Fonte  Algorithmwatch

I chatbot automatizzati potrebbero aiutare i pazienti, ma i ricercatori e i professionisti medici avvertono che non sostituiscono la terapia professionale di persona.

Il chatbot terapeutico ChatPal, risultato di uno studio basato sulla comunità della durata di tre anni finanziato dall’UE, è stato creato dall’Università dell’Ulster e da partner dell’Irlanda del Nord, Irlanda, Scozia, Svezia e Finlandia. È stato concepito come uno strumento di supporto per le persone che possono avere periodi di ansia, depressione o stress e vivono in aree rurali e scarsamente popolate ai margini settentrionali dell’Europa. 

Un po’ meno appariscenti delle app di terapia commerciale come Woebot e Wysa, gli utenti di Chatpal rispondono a domande in inglese, gaelico scozzese, svedese o finlandese sul loro benessere (“Ho abitudini quotidiane per sostenere il mio benessere”) e, a seconda le loro risposte, ricevere consigli o esercizi da fare (es. scrivere una “dichiarazione di gratitudine”). Il professore dell’Università dell’Ulster Maurice Mulvenna ha dichiarato ad AlgorithmWatch che, dopo una prova di 12 settimane, almeno due organizzazioni sono ora interessate a utilizzare ChatPal. 

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Il governo del Regno Unito non riesce a proteggere i lavoratori dall’essere sfruttati dalle tecnologie AI

Fonte: ETUI

Il 18 aprile 2023, il Trade Union Congress (TUC) ha avvertito che il governo del Regno Unito non riesce a proteggere i lavoratori dall’essere “sfruttati” dalle nuove tecnologie di intelligenza artificiale. L’avvertimento è arrivato quando politici, leader tecnologici, regolatori e sindacati si sono incontrati per la conferenza TUC AI a Londra.

Il comunicato stampa sottolinea

Le tecnologie basate sull’intelligenza artificiale stanno ora prendendo decisioni ad alto rischio e che cambiano la vita, comprese quelle relative all’assunzione, alla gestione e al licenziamento del personale. “L’intelligenza artificiale viene utilizzata per analizzare le espressioni facciali, il tono della voce e gli accenti per valutare l’idoneità dei candidati ai ruoli”. 

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Le opportunità e i rischi dell’IA nell’approvvigionamento energetico

 

 

Postiamo questa traduzione effettuata con google translator per facilitare la diffusione della lettura dell’articolo. Per un uso di studio e professionale si raccomanda di fare riferimento all’articolo alla fonte su Algorithmwatch che ringraziamo

Fonte Algorithmwatch

Intervista sull’uso dell’intelligenza artificiale nell’approvvigionamento energetico con Friederike Rohde e Josephin Wagner dell’Institute for Ecological Economy Research (IÖW).

È stato detto più volte che la transizione verso un’economia a emissioni zero può avere successo solo con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Ma non è ancora chiaro se i sistemi di intelligenza artificiale possano effettivamente offrire i vantaggi desiderati. Nell’ambito del progetto di ricerca “SustAIn: The Sustainability Index for Artificial Intelligence”, i ricercatori dell’Institute for Ecological Economy Research (IÖW) hanno analizzato i diversi interessi che danno forma alla discussione sulle opportunità e sui rischi associati all’IA nell’approvvigionamento energetico. In tal modo, hanno esaminato 22 documenti strategici e di posizione dal contesto tedesco, europeo e internazionale, oltre a condurre interviste con esperti.

Quali speranze hanno le parti interessate per l’IA quando si tratta di approvvigionamento energetico?

Giuseppina Wagner:Il nostro studio mostra che si aspettano principalmente che l’uso dell’IA generi notevoli opportunità. I sistemi di intelligenza artificiale sono progettati per rendere più efficiente l’approvvigionamento energetico, ottimizzando i processi, ad esempio elaborando i dati in tempo reale o generando previsioni. L’automazione può anche aiutare a determinare in anticipo se l’apparecchiatura deve essere riparata. Le parti interessate sperano di ridurre i costi e massimizzare i profitti attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Allo stesso tempo, l’intelligenza artificiale dovrebbe anche guidare la transizione verso energie pulite e fornire soluzioni che tengano conto della crescente complessità del sistema energetico. Man mano che il numero di produttori e consumatori nel sistema cresce e il settore energetico diventa sempre più digitale, la quantità di dati che devono essere elaborati aumenterà in modo significativo.

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GB . Newsletter Risks TUC 1084 – 31 marzo 2023 –

Fonte Risks TUC  1084

Il TUC critica il white paper “inconsistente” dell’IA

Il TUC ha criticato il libro bianco “fragile” e “vago” sull’Intelligenza Artificiale (AI) del governo. Il segretario generale del TUC Paul Nowak ha dichiarato: “Per garantire che l’IA sia utilizzata in modo etico – e in un modo che avvantaggi i lavoratori – abbiamo bisogno di una regolamentazione adeguata”. Ma ha avvertito invece che il white paper “è vago e non offre alcuna guida chiara alle autorità di regolamentazione. Invece, abbiamo una serie di impegni deboli”. La responsabilità della governance dell’IA non sarà affidata a un nuovo regolatore, con il governo che afferma di volere che i regolatori esistenti – come l’Health and Safety Executive, la Commissione per l’uguaglianza e i diritti umani e l’Autorità per la concorrenza e i mercati – escogitino i propri approcci. Questi regolatori dovrebbero utilizzare le leggi esistenti piuttosto che ricevere nuovi poteri.
Comunicato stampa del Dipartimento per la scienza, l’innovazione e la tecnologiae white paper, AI regulation: a pro-innovation approach , 29 marzo 2023. BBC News Online .

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Le promesse delle piattaforme ai ricercatori: i primi rapporti mancano la linea di base

 

Fonte : Algorithmwatch.org  che ringraziamo 

 

Una prima analisi mostra che le piattaforme hanno fatto ben poco per “potenziare la comunità di ricerca” nonostante le promesse fatte lo scorso giugno nell’ambito del rinnovato Codice di condotta sulla disinformazione dell’UE.

Giovedì scorso, dozzine di aziende tecnologiche, comprese le principali piattaforme di social media come Facebook, YouTube, TikTok e Twitter, hanno pubblicato i primi rapporti di base intesi a dettagliare i loro sforzi per combattere la disinformazione nell’UE.

I rapporti, che sono disponibili al pubblico , parlano dei progressi delle piattaforme su una litania di impegni presi a luglio nell’ambito del Codice di condotta sulla disinformazione del 2022 . Ciò include, tra le altre cose, promesse sulla demonetizzazione della disinformazione, sulla trasparenza degli annunci politici, sulla collaborazione con i verificatori di fatti e sull’agevolazione dell’accesso dei ricercatori ai dati.

Sebbene il codice sia volontario, i suoi impegni potrebbero diventare vincolanti per le piattaforme più grandi una volta che la Commissione europea inizierà a monitorarli e applicarli quest’estate ai sensi del Digital Services Act (DSA). Per aver violato il DSA, le piattaforme Big Tech con oltre 45 milioni di utenti nell’UE potrebbero incorrere in multe fino al 6% dei loro ricavi globali: adempiere ai loro impegni ai sensi del codice di condotta è un modo per alleggerire i loro obblighi di conformità.

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Cosa aspettarsi dalla prima agenzia europea di supervisione dell’Intelligenza Artificiale

Postiamo la traduzione effettuata con translator google di questo articolo pubblicato dalla Fondazione Algorithmwatch. Per un uso professionale o di studio si raccomanda l’utilizzo del testo in lingua originale.
La Spagna ha annunciato la prima agenzia nazionale per la supervisione dell’Intelligenza Artificiale. Nella sua forma attuale, il piano è molto favorevole all’industria e lascia poco spazio alla società civile.

CC-DI NOEL | FEANS

La Spagna vuole essere all’avanguardia nella regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale in Europa. “Non vogliamo essere testimoni ma protagonisti dei grandi cambiamenti digitali”, ha dichiarato in una recente intervista Carme Artigas, segretario di stato del governo spagnolo per la digitalizzazione e figura chiave in queste aspirazioni . Nei prossimi mesi, grazie anche al suo impegno, aprirà la prima agenzia nazionale del continente creata per supervisionare e controllare queste tecnologie con l’acronimo AESIA (che sta per Agencia Española de Supervisión de la Inteligencia Artificial ).

L’AI Act, un prossimo regolamento europeo attualmente in fase di negoziazione, richiederà molto probabilmente agli Stati membri di designare le autorità nazionali per monitorare la conformità. Sebbene la maggior parte dei paesi non abbia ancora spiegato come lo faranno, la Spagna ha già affermato che creerà un’entità indipendente dal governo, incaricata di supervisionare gli algoritmi del settore pubblico e privato.

La capacità di AESIA di porre il veto e sanzionare l’uso di sistemi potenzialmente dannosi sarà strettamente legata alla versione finale dell’IA Act che sarà approvata a Bruxelles. Le risorse disponibili e il funzionamento interno dell’agenzia sono attualmente oggetto di discussione all’interno del governo spagnolo. Ma la documentazione ufficiale e le fonti consultate da AlgorithmWatch per questo articolo permettono di abbozzare quelle che saranno le linee principali dell’agenzia. Continua a leggere “Cosa aspettarsi dalla prima agenzia europea di supervisione dell’Intelligenza Artificiale”

IWH:  Avvio di un programma di ricerca su intelligenza artificiale, lavoro e salute

Fonte IWH  – Institute for Work & Health che ringraziamo

Postiamo questo articolo che proviene dal sito dell‘Istituto per il Lavoro e la Salute (IWH) che ha sede a Toronto Canada, un’organizzazione indipendente e senza fini di lucro. La missione di IWH  è promuovere, proteggere e migliorare la sicurezza e la salute dei lavoratori conducendo ricerche attuabili apprezzate da datori di lavoro, lavoratori e responsabili politici. Nell’articolo si descrive il programma di ricerca promosso da IWH sugli impatti che la IA avrà sul lavoro e sulla vita delle persone. La traduzione che postiamo, per facilitare la lettura, è stata effettuata con google translator. Per un uno studio approfondito e professionale di questo articolo raccomandiamo di fare riferimento al testo originale in lingua inglese. editor

In occasione di un evento di lancio nell’ottobre 2022, le parti interessate del sistema di prevenzione esaminano le implicazioni dell’IA su SSL e le disuguaglianze dei lavoratori

Pubblicato: 5 dicembre 2022

Tuttavia, soprattutto, ciò che l’ IA significa per i lavoratori e i luoghi di lavoro non è ancora del tutto chiaro. Questo è stato uno dei messaggi principali ascoltati in un recente incontro di collaborazione tenuto da un gruppo di ricerca dell’Istituto per il lavoro e la salute ( IWH ). Nessuna ricerca che conosciamo ha preso una prospettiva di salute e sicurezza sul lavoro o applicato una lente di equità per esaminare l’ impatto delle applicazioni di intelligenza artificiale sul posto di lavoro sui lavoratori,  in particolare sui gruppi che già sperimentano altre forme di disuguaglianza, ha affermato il dott. Arif Jetha, scienziato IWH e ospite dell’evento. Continua a leggere “IWH:  Avvio di un programma di ricerca su intelligenza artificiale, lavoro e salute”

L’anno in cui i sistemi automatizzati avrebbero potuto essere regolamentati: 2022 in rassegna

Fonte Algorithm Watch 

Riportiamo da Algorithm Watch   [che ringraziamo] questo articolo sulle difficoltà a  regolamentare  i sistemi automatizzati  che hanno già rilevanti influenze e tendenze ad invadere nella quotidianità la nostra vita di cittadini in moltissimi ambiti. Molte decisioni sono prese  dalle agenzie statuali e dalle corporation facendo riferimento a data base estratti dai nostri comportamenti quotidiani nel campo della salute, dei nostri consumi materiali e immateriali. L’articolo fa una rassegna degli eventi di questo annus orribilis  che sta finendo vedendoli dal punto di vista dell’impatto che hanno avuto le piattaforme e i sistemi digitali …. La traduzione che postiamo, per facilitare la lettura, è stata effettuata con google translator. Per un uno studio approfondito e professionale di questo articolo raccomandiamo di fare riferimento al testo originale in lingua inglese. editor

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I sistemi automatizzati erano sorprendentemente assenti dalle storie principali di quest’anno. Sul fronte normativo, le istituzioni europee hanno intensificato i loro sforzi. Quanti cambiamenti possono aspettarsi gli europei dipende dalla risolutezza delle istituzioni, e la prima prova del 2023 è già iniziata.

Nel 2022, proprio come nel decennio precedente e nei decenni a venire, la storia di sviluppo più importante è stata il crollo del nostro clima. La prolungata assenza di precipitazioni sta sconvolgendo i mezzi di sussistenza nell’Africa orientale, mentre i raccolti nell’Africa occidentale sono stati distrutti da acquazzoni torrenziali. Centinaia di milioni hanno sofferto la fame quest’anno e la situazione sta peggiorando.

Che questo sviluppo non abbia nulla a che fare con i sistemi automatizzati potrebbe sorprendere. All’inizio del 2019, ad esempio, Microsoft ha annunciato che “l’uso dell’IA [potrebbe] risolvere la fame e la malnutrizione nel mondo [entro il 2030]”. L’affermazione potrebbe essere stata esagerata.

Nel complesso, come ho valutato nel 2020 , il contributo dell’Intelligenza Artificiale alla crisi climatica è stato l’accelerazione, non la mitigazione. Nei documenti normativi delle società petrolifere e del gas, che sono le principali fonti di emissioni di gas serra, le menzioni dell’IA non sono aumentate in modo significativo rispetto al 2021, ma rimangono ai massimi storici .

Continua a leggere “L’anno in cui i sistemi automatizzati avrebbero potuto essere regolamentati: 2022 in rassegna”

Per essere all’altezza dei tempi ….

 

 

I frequentatori più assidui del sito Diario Prevenzione avranno notato che da diverso tempo pubblichiamo sempre più spesso report, documenti e notizie che fanno riferimento a grandi temi come il cambiamento climatico, ai necessari interventi e adattamenti per farvi fronte. Come sempre riprendiamo questi report e articoli dalle fonti più qualificate come Enti di ricerca, siti autorevoli, riviste specializzate.Su questo tema del riscaldamento climatico e della necessaria trasformazione ecologica della società nei modi di produrre e consumare, a causa della guerra in Europa e della crisi energetica, si sta perdendo tempo e si stanno facendo molti passi indietro.

Continua a leggere “Per essere all’altezza dei tempi ….”

Con IA (l’intelligenza artificiale) non si scherza. Un’idea distopica per controllare i comportamenti dei giovani

Riprendiamo questo articolo di denuncia dell’Osservatorio “Algorithm Watch” sull’idea del Partito FdI di utilizzare Intelligenza Artificiale per “individuare” i giovani che al termine dell’obbligo scolastico non proseguono gli studi e non lavorano….Un’idea per il momento messa da parte, non è apparsa sul programma elettorale ma… una volta al governo potrebbe essere riesumata. Per le implicazioni gravi per le libertà personali che comporterebbe questo progetto se fosse realizzato rimandiamo alla lettura dell’articolo. Al fondo del testo originale in lingua inglese abbiamo postato una traduzione automatica in italiano. Per un uso professionale di questo testo va utilizzato il testo alla fonte. Ringraziamo Algorithm Watch per il prezioso lavoro che svolge.

Italian neofascists considered building an authoritarian AI to solve unemployment. They are far from alone.

       The neofascist party Brothers of Italy proposed to use Artificial Intelligence to assign young people mandatory jobs. The idea has a lot in common with “algorithmic solutions” to unemployment in other EU countries.

CPAC 2022 con Hermann Tertsch y Victor Gonzalez | | flickr | CC0 1.0

Back in April, the far-right Brothers of Italy party presented “Notes on a Conservative Program”. In a chapter on work, they called for an “artificial intelligence system” that “traces the list of young people who finish high school and university every year and connects them to companies in the sector.” This, the authors of the chapter wrote, would finally solve “youth unemployment,” as “the young person will no longer be able to choose whether to work or not, but [will be] bound to accept the job offer for himself (sic), for his family and for the country, under penalty of loss of all benefits with the application of a system of sanctions.”

The proposal did not make it to the final program that Brothers of Italy published prior to the election on 25 September, when they became Italy’s largest party with 26% of the vote.

Ironically, the neofascists most likely had intended to use Artificial Intelligence to “create a fog around them, around what they are and what they want, because they want to attract a more moderate right-wing electorate,” says sociologist Antonio Casilli. Guido Crosetto, the Brothers of Italy co-founder who edited the work chapter, is not considered knowledgeable on technology, though he once tweeted about being “in favor of introducing artificial intelligence to the Ministry of Justice”. Unlike in other countries, there is no noticeable overlap between the Italian tech scene and far-right parties like Lega Nord and Brothers of Italy. Continua a leggere “Con IA (l’intelligenza artificiale) non si scherza. Un’idea distopica per controllare i comportamenti dei giovani”

Intelligenza Artificiale: aspetti etici e responsabilità degli scienziati

Fonte: Fondazione Sereno Regis che ringraziamo 
di Elena Camino

Alcune informazioni e riflessioni di questo articolo sono tratte da un testo di Guglielmo Tamburrini, che mette in relazione il tema dell’Intelligenza Artificiale (IA) con i problemi ambientali, chiamando direttamente in causa le responsabilità degli scienziati.

La problematica generale che riguarda la ricerca sull’Intelligenza Artificiale e le sue possibili implicazioni etiche viene affrontata nei numerosi contributi che da alcuni anni il prof. Norberto Patrignani offre, sia nelle sue pubblicazioni scientifiche, sia in seminari e incontri organizzati per il nostro centro studi.

Tra tale documentazione segnalo, in particolare:

Don Milani al tempo dell’Infosfera | Norberto Patrignani (martedì 24 Ottobre 2017)

Slow Tech | 8. Etica e informatica. Dilemmi al confine tra decisioni e scelte. CONVERSAZIONE con Norberto Patrignani (giovedì 28 Novembre 2019)

Fermare la cyberwar prima che sia troppo tardi (martedì 5 Aprile 2022)

Verso un’abbondanza frugale | Incontro con Norberto Patrignani (giovedì 26 Maggio 2022)

“Intelligenza” artificiale: non chiamiamola così! (lunedì 27 Giugno 2022)

Entrambi gli autori richiamano l’attenzione dei lettori sulle responsabilità dei ricercatori – soprattutto i professionisti delle discipline informatiche (esperti, studiosi e professori universitari) nella ricerca e sviluppo di progetti al confine tra etica e scienza.

Guglielmo Tamburrini e Norberto Patrignani, assieme a Francesca Farruggia (Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo – IRIAD di Roma) parteciperanno a un incontro su Tecnologia e Pace co-organizzato da Centro Studi Sereno Regis e Politecnico di Torino nel corso della prossima Biennale Democrazia 2022 (h: 11.00, sala Emma Strada, Politecnico Torino – 12 novembre 2022)


IA: un mondo presente ma sconosciuto

Dell’Intelligenza Artificiale (IA) si parla e si scrive ormai da decenni: tra finanziamenti alla ricerca, sperimentazioni nei più disparati ambiti, e applicazioni concrete, si può affermare che non c’è quasi aspetto della vita umana che non sia stato già cambiato, o che non possa essere modificato nel prossimo futuro.

Nell’Introduzione dell’articolo sopra citato Tamburrini accenna rapidamente all’impatto pervasivo dell’IA negli ultimi 10 anni, alimentato da sistemi informatici di apprendimento dell’IA, che stanno assumendo un ruolo crescente nel commercio, nell’industria, nella gestione dei servizi pubblici e privati, nella comunicazione, nell’intrattenimento, nella sicurezza e nella difesa. Il tema è vasto, e di difficile comprensione per il pubblico non specializzato.

Il ‘machine learning’, l’apprendimento automatico, si basa sull’idea che i computer possono imparare ad eseguire compiti specifici senza essere programmati per farlo, grazie al riconoscimento di schemi tra i dati, che vengono forniti in modo iterativo. Un aspetto importante del machine learning è la ripetitività: esposti più volte ai dati, questi sistemi sono in grado di adattarsi in modo autonomo. Nelle ‘deep neural networks’, reti neurali profonde, di struttura più complessa e caratterizzate da un gran numero di strati e connessioni tra i componenti, il sistema apprende a eseguire dei compiti sempre più sofisticati nella misura in cui viene alimentato da quantità e varietà crescenti di informazioni. Continua a leggere “Intelligenza Artificiale: aspetti etici e responsabilità degli scienziati”

L’IA per la gestione dei lavoratori: rischi e opportunità per la SSL

Fonte Osha.eu

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L’uso di sistemi di gestione dei lavoratori basati sull’intelligenza artificiale (AIWM) può aiutare a progettare posti di lavoro e posti di lavoro sani e sicuri, ma può anche comportare rischi per i lavoratori come l’intensificazione del lavoro, la perdita del controllo del lavoro e la disumanizzazione.

Un nuovo rapporto delinea i rischi e le opportunità dei sistemi AIWM per la sicurezza e la salute sul lavoro. Il rapporto include l’analisi dei dati statistici dell’indagine ESENER del 2019 e si basa su una revisione della letteratura e interviste ad esperti. Facendo seguito alla relazione di sintesi sull’argomento , esplora anche le possibili misure di prevenzione, sottolineando la necessità di approcci incentrati sull’uomo e di “prevenzione attraverso la progettazione” per garantire la salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori.

Due policy brief completano i risultati e forniscono raccomandazioni per aiutare ad affrontare i rischi e suggerire misure di prevenzione.

Leggi il report e la sintesi Intelligenza artificiale per la gestione dei lavoratori: implicazioni per la sicurezza e la salute sul lavoro

Consulta le policy brief Intelligenza artificiale per la gestione dei lavoratori: rischi e opportunità e Intelligenza artificiale per la gestione dei lavoratori: misure di prevenzione

Consulta altre pubblicazioni sulle nuove forme di gestione dei lavoratori

Maggiori informazioni sul progetto Digitalizzazione del lavoro

Crimini di guerra OSINT, molestie, polizia Doxxing e manifestanti: riconoscimento facciale per tutti

 

Fonte Algorithmwatch che ringraziamo. Per un uso professionale di questo articolo vedi la versione in lingua originale

di Josephine Lulamae

Con FindClone e servizi simili come PimEyes e Search4faces, uno “scenario da incubo” della privacy è già una realtà. Quali sono i casi di (cattivo) uso degli strumenti di riconoscimento facciale che chiunque può pagare per utilizzare?

18 marzo, mega-rally nazionalista di Vladimir Putin: se ingrandisci un’immagine del palco, puoi vedere un uomo con grandi cuffie e un impermeabile blu tirato sulla bocca, in agguato . Ora fai scorrere la sua faccia attraverso il sito russo di riconoscimento facciale da $ 5 al mese FindClone, che consente agli utenti di scattare foto di persone e trovare i loro volti sui social media russi in pochi secondi. Un fiammifero: una foto, ora cancellata, di un uomo con una croce al collo, seduto su un letto con altri tre uomini in topless.

Dopo la manifestazione, la testata giornalistica ceca Radio Liberty ha utilizzato FindClone per cercare di identificare l’uomo nelle cuffie. Hanno scoperto che l’uomo con la croce al collo è molto probabilmente un impiegato sotto copertura della squadra di sicurezza personale di Putin. “Non un tecnico del suono, ma un dipendente del Reggimento Presidenziale dell’UST (Servizio della Guardia Federale)”, hanno concluso . Hanno anche verificato la corrispondenza con il riconoscimento facciale di Microsoft Azure, che ha assegnato un punteggio di confidenza del 74% ai volti identici.

Non tutti sono convinti, tuttavia: “OSINT (open source intelligence) sbagliato sulle persone reali”, uno sviluppatore di software di Bosch chiamato Uli Stopper ha pubblicato nell’articolo di Radio Liberty. È “completamente impossibile” per qualsiasi algoritmo “identificare definitivamente” qualcuno da un’immagine in cui hanno la bocca, il mento / la mascella e le orecchie coperti, se anche quell’immagine è a bassa risoluzione, mi ha detto. Inoltre, non è chiaro quale software di riconoscimento facciale utilizzi Microsoft Azure e cosa significhi il loro “punteggio di fiducia”. Continua a leggere “Crimini di guerra OSINT, molestie, polizia Doxxing e manifestanti: riconoscimento facciale per tutti”

Osha.eu -Il workshop online discute la salute e la sicurezza nelle attività di salute umana e di lavoro sociale

Fonte Osha.eu 

La salute umana e le attività di assistenza sociale sono fondamentali per garantire la salute e il benessere dei cittadini in Europa. Tuttavia, i lavoratori di questo settore sono esposti a vari rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro (SSL), di cui il COVID-19, i fattori ergonomici, psicosociali e la digitalizzazione sono ai primi posti.

Il 4 maggio, gli esperti in materia di SSL dell’EU-OSHA, i rappresentanti della Commissione europea e le parti sociali dell’UE si riuniscono online per discutere i risultati dello studio approfondito ESENER, che combina i dati di tre serie di sondaggi ESENER con interviste ad esperti e parti interessate del settore.

Come viene gestita la sicurezza e la salute nel settore? Quali sono i driver e le barriere? La partecipazione dei lavoratori è un fattore chiave per una gestione efficiente della SSL? Queste e altre domande ottengono risposte in officina.

Nel corso della giornata verrà presentata anche una prossima panoramica in materia di SSL sul settore sanitario che dovrà essere svolta dall’EU-OSHA.

Consulta l’agenda del seminario – La gestione della SSL nell’ambito della salute umana e del lavoro sociale: cosa ci dicono i luoghi di lavoro europei?

Leggi il rapporto e la sintesi Attività per la salute umana e il lavoro sociale – evidenze dall’indagine europea sulle imprese sui rischi nuovi ed emergenti (ESENER)

Sfoglia tutti i risultati dei sondaggi del settore nella visualizzazione dei dati di ESENER

Francia.INRS. Iperconnessione. Impatto dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)

Fonte INRS 

Sensazione di urgenza, sovraccarico di informazioni, trabocco di lavoro nella sfera personale… Molti dipendenti possono essere esposti a difficoltà legate all’uso di strumenti digitali come la posta elettronica. In occasione della pubblicazione di un articolo sulla rivista Hygiène & sécurité du travail, tre domande per Vincent Grosjean, capo degli studi e coautore di questa riflessione.

Qual è l’origine della domanda dell’INRS sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)?

Nel 2015, l’INRS ha avviato una ricerca sulle pratiche digitali, in particolare sulla messaggistica elettronica, di fronte alla comparsa di problemi di salute legati all’uso di questi strumenti in un contesto professionale. Vari rapporti hanno rivelato l’emergere di una norma implicita di connessione permanente per alcuni dirigenti e dipendenti, il moltiplicarsi di strumenti senza gerarchia o strategia di utilizzo, una tendenza a cancellare i confini tra vita privata e vita lavorativa, un carico di informazioni inflazionistiche per molti dipendenti.

Lo scopo del lavoro svolto dall’INRS era di andare oltre queste osservazioni, per esplorare strade per la prevenzione.

Il contesto sanitario ha accentuato la comparsa di alcuni rischi legati all’uso delle TIC?

Da 2 anni la crisi sanitaria legata al Covid-19 porta ad un aumento “di emergenza” del lavoro a distanza. A ciò si è accompagnato il proliferare degli incontri in videoconferenza e un aumento della comunicazione mediata (messaggistica, telefono, ecc.), a scapito degli scambi faccia a faccia. Questi sviluppi amplificano le preoccupazioni circa la disintegrazione dei gruppi di lavoro, la sensazione di isolamento, l’interruzione dei confini tra la vita lavorativa e la vita al di fuori del lavoro. Sottolineano inoltre l’importanza delle relazioni di lavoro informali e del supporto sociale per il benessere dei dipendenti, nonché per l’efficienza dei collettivi a lungo termine. Queste circostanze rendono più importante costruire una vera strategia di utilizzo digitale per l’azienda. Gli obiettivi sono mantenere le prestazioni. Continua a leggere “Francia.INRS. Iperconnessione. Impatto dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)”

I giganti della tecnologia globale sfidanti: il ruolo critico del lavoro globale

Fonte : Education International  che ringraziamo  ( licenza Commons Creative 4.0 ) 

 

In un recente documento di ricerca, Carmen Ludwig e Edward Webster hanno esaminato il ruolo dei sindacati globali per contestare l’uso e l’abuso della tecnologia digitale attraverso l’attivismo transnazionale in due contesti africani. L’azione ha incluso il lavoro con la risposta globale di Education International contro la privatizzazione dell’istruzione.

Autori:

 

In Kenya e Uganda, Education International ha resistito efficacemente alla deprofessionalizzazione degli insegnanti attraverso l’assunzione di insegnanti non qualificati da parte dell’operatore a scopo di lucro Bridge International Academies (BIA). Parallelamente, nel settore dei trasporti in Uganda, con l’aiuto dell’International Transport Workers’ Federation, il sindacato dei trasporti locali ha sviluppato la propria app per organizzare e sfidare i giganti della tecnologia globale.

Sebbene il potere del capitale globale lo renda una competizione profondamente ineguale, le federazioni sindacali globali stanno facilitando lo sviluppo del contropotere dei sindacati sia a livello locale che globale. In un momento in cui i lavoratori di tutto il mondo sono impegnati nella lotta per affrontare le molteplici sfide poste da giganti della tecnologia come Uber e Amazon, la nostra ricerca [1] i risultati sottolineano l’importante ruolo svolto dall’attività sindacale globale, a lungo trascurata nella ricerca sul lavoro.

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I registri algoritmici possono risolvere il bias automatizzato?

Fonte : Equaltimes.org che ringraziamo 

Nel gennaio 2021 il governo olandese è crollato a causa di uno scandalo che mette in evidenza i pericoli del tentativo di amministrare i servizi governativi essenziali con l’intelligenza artificiale (AI) . Tra il 2009 e il 2019, in quello che è diventato noto come il toeslagenaffaire (l’affare dei benefici), circa 26.000 genitori sono stati ingiustamente accusati di aver commesso una frode sugli assegni per l’infanzia.

I servizi fiscali olandesi hanno preso di mira pesantemente le famiglie provenienti da ambienti più poveri e quelle con nomi “dal suono straniero”, in alcuni casi costringendole inutilmente a rimborsare decine di migliaia di euro di assegni familiari. Spesso le persone coinvolte non hanno avuto accesso alle vie legali, portando molte famiglie a indebitarsi e divorziare. Alcune famiglie hanno persino perso la casa. Continua a leggere “I registri algoritmici possono risolvere il bias automatizzato?”

L’impatto dell’intelligenza artificiale sulla salute e la sicurezza sul lavoro

FONTE OSHA.EU 

Keywords:ICT/digitalisation, Rischi emergenti

L’impatto dell’intelligenza artificiale sul luogo di lavoro potrebbe creare delle opportunità ma anche nuove sfide per la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL), la sua gestione e la sua regolamentazione. L’automazione di attività attraverso l’uso di robot può evitare il verificarsi di situazioni pericolose per i lavoratori, mentre i cobot ( robot collaborativi. ndr ) possono facilitare l’accesso al lavoro per i lavoratori in età avanzata o con disabilità.

L’intelligenza artificiale ha anche favorito l’emergere di nuove forme di monitoraggio e gestione dei lavoratori basate sulla raccolta di grandi quantità di dati in tempo reale. Tali forme potrebbero offrire l’opportunità di migliorare la sorveglianza della SSL, ridurre l’esposizione a vari fattori di rischio e fornire segnalazioni tempestive di stress, problemi di salute e affaticamento. Tuttavia, esse potrebbero anche generare questioni giuridiche, normative ed etiche, oltre a preoccupazioni in materia di SSL.

Il Report ( english.pdf)

ETUI.Il lavoro  nell’era dell’intelligenza artificiale: perché è necessaria una regolamentazione per proteggere i lavoratori

FONTE ETUI 
Autrice Aída Ponce Del Castillo

Le grandi potenze del mondo, molti stati e aziende stanno combattendo per vincere la corsa all’intelligenza artificiale (AI). L’intelligenza artificiale è di importanza strategica per l’Unione Europea, con la Commissione Europea che ha recentemente dichiarato che “l’intelligenza artificiale è un obiettivo che può fare dell’Europa un leader tecnologico globale”.

Per raggiungere questo obiettivo, l’UE deve creare un quadro etico e giuridico appropriato. Questa Outlook Note sostiene che tale quadro deve essere solidamente basato sulla regolamentazione – può essere raggiunto aggiornando la legislazione esistente – e che deve prestare particolare attenzione alla protezione dei lavoratori. I lavoratori sono in una posizione di subordinazione ai loro datori di lavoro e, nella fretta dell’Europa di vincere la corsa all’IA, i loro diritti rischiano di essere trascurati. Questo è il motivo per cui deve essere sviluppato un quadro giuridico protettivo e applicabile, con la partecipazione delle parti sociali.

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