I frequentatori più assidui del sito Diario Prevenzione avranno notato che da diverso tempo pubblichiamo sempre più spesso report, documenti e notizie che fanno riferimento a grandi temi come il cambiamento climatico, ai necessari interventi e adattamenti per farvi fronte. Come sempre riprendiamo questi report e articoli dalle fonti più qualificate come Enti di ricerca, siti autorevoli, riviste specializzate.Su questo tema del riscaldamento climatico e della necessaria trasformazione ecologica della società nei modi di produrre e consumare, a causa della guerra in Europa e della crisi energetica, si sta perdendo tempo e si stanno facendo molti passi indietro.
Mentre si arrestano le iniziative per una transizione ecologica che ponga sotto controllo il cambiamento climatico, si confermano, dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione russa, i gravi pericoli di una escalation verso un allargamento della guerra su scala regionale con il ricorso alle armi nucleari. Dal secondo dopoguerra stiamo vivendo uno dei momenti più pericolosi per la vita dell’Europa, per il percorso di costruzione di un’Europa democratica e solidale.
Stiamo rivolgendo altresì l’attenzione anche al ruolo crescente degli algoritmi nella gestione di sistemi complessi, dai servizi sanitari e previdenziali fino al governo delle relazioni tra stato e cittadini. Dalle piattaforme che comandano con algoritmi non controllabili le attività dei riders che vivono condizioni di lavoro inaccettabili l’utilizzo di algoritmi si estende sempre più in tante attività che incrociamo nella nostra vita quotidiana . Dalla regolazione dei flussi di traffico alla decisione della banca di concedere o meno un mutuo in base alla nostra “affidabilità” finanziaria. Durante la recente campagna elettorale una forza politica di destra prometteva o proponeva un sistema esperto di intelligenza artificiale per “scovare” i giovani che non lavorano per “avviarli” al lavoro sulla base di proposte non “rifiutabili” pena una qualche forma di sanzione. La stessa forza politica non ha poi avuto il coraggio di includere questa proposta nel proprio programma elettorale…Questi sistemi entusiasmano gli estimatori del potere inteso come “Panopticon” e incentivano progetti che possono divenire pericolosi per la democrazia. In tal senso saremo molto attenti ai progetti di utilizzo dei sistemi di riconoscimento facciale assai spesso adottati al fine di sorvegliare e punire coloro che dissentono, pratica già in atto nella Federazione russa di Putin . Altrettanta attenzione porremo verso i sistemi di “intelligenza artificiale” atti a profilare a livello individuale le persone con la elaborazione automatica di una sorta di “pagella sociale a punti” già in uso in Cina e altrove in Asia, tecnologie che sembrano piacere molto ai governi autoritari.
Queste tecnologie moltiplicano la produzione di “valutazioni e giudizi”, basati su criteri oscuri e decisi da chi ha il potere, sulle persone, realizzando in tal modo profilazioni individuali che divengono uno stigma inappellabile e punitivo. In Cina chi perde punti nella propria pagella “sociale” viene privato di molti diritti di accesso, dall’istruzione alla salute al lavoro….
Fare prevenzione al fine di vivere in libertà e dignità la propria vita sarà più complicato perchè le vite dei singoli rischiano di essere regolate da sistemi (algoritmi) non trasparenti, non negoziabili. Questa è la sfida che parte in ritardo, molto in ritardo perché i processi di erosione dei diritti fondamentali delle persone sono già in atto da tempo..
Certo, il nostro argomento principale rimane la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Accanto a questi temi tradizionali della prevenzione riteniamo tuttavia indispensabile aprire a tutto campo l’osservazione e la ricerca sulle nuove forme di gestione e controllo delle vite delle persone che avviene con strumenti molto potenti, progettati e applicati senza mediazioni e senza un ruolo di sorveglianza delle istituzioni democratiche. A fronte di questa compagine governativa di destra, molto lontana dalle nostre sensibilità politiche e culturali … baseremo il nostro giudizio sui fatti e sulle decisioni che prenderanno sui grandi temi: il lavoro, le libertà e i diritti civili , l’ambiente e le politiche di conversione ecologica dei modi di produrre e consumare.
Purtroppo già dai primi provvedimenti, il decreto pastrocchio contro i rave party, le misure negazioniste sulla pandemia e le proposte d’innalzamento della soglia dei pagamenti in contanti si deduce che si va in direzione contraria rispetto a ciò che sarebbe utile e ragionevole fare.
Gino Rubini, editor di Diario Prevenzione