Rapporto Coop 2023 – Winter Edition

Riteniamo utile segnalare questo Rapporto della Coop che propone un’analisi dei consumi in relazione alle criticità derivanti dai conflitti, dalle instabilità politiche  e non ultimo dalle preoccupazioni derivanti dagli impatti che avranno origine dalla crisi climatica..
” Reduci da un anno difficile e a tratti drammatico gli italiani si affacciano con una salda imperturbabilità sull’orlo di un 2024 in cui tra incerte tornate elettorali, nuove tensioni geopolitiche e il rallentamento delle economie globali, saranno ancora molte le occasioni che potrebbero cambiare i destini del mondo. I consumi tengono anche se le rinunce rallentano ma rimangono e la GDO affronta le sfide del nuovo millennio…”
Vai alla fonte, alla pagina dove scaricare il Rapporto Coop 

Mentre il pianeta bolle, le grandi compagnie dei media continuano a portare acqua ai giganti dei combustibili fossili

 

Fonte Znetwork che ringraziamo

Autore:

Quando si tratta di reportistica sul clima, le grandi compagnie dei media continuano a deludere il pubblico.

Il 28° vertice della Conferenza delle parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28), si è recentemente riunito a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti (EAU). Il presidente del vertice, Sultan Ahmed Al Jaber – che è anche a capo della compagnia petrolifera nazionale degli Emirati Arabi Uniti – ha attirato critiche per le voci secondo cui avrebbe pianificato di utilizzare la COP28 per concludere accordi petroliferi e per sostenendo non c’è “nessuna scienza” dietro le richieste urgenti per l’eliminazione graduale dei combustibili fossili, una dichiarazione che in seguito ha ritrattato. CNNCBSIl New York Times, e altro organi di informazione dell’establishment tutti raccontavano del tumulto che circondava la sua difesa mercenaria dei combustibili fossili.

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Linee guida per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche a danno degli operatori sanitari delle strutture sanitarie pubbliche della Regione Siciliana

 

Abbiamo ricevuto e diffondiamo con piacere queste“Linee guida per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche
a danno degli operatori sanitari delle strutture sanitarie pubbliche della Regione Siciliana”
, pubblicate in Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana n. 1 del 05 gennaio 2024 (parte I – supplemento ordinario).

Per scaricare il documento in formato pdf clicca QUI 

AGENTE SOLISSIMO? NO GRAZIE

Riprendiamo dalla Rivista  Ancora In Marcia, che ringraziamo,   un Comunicato della Redazione  a  sostegno ai RLS delle Ferrovie preoccupati del fatto  che si stia in qualche modo cercando di agevolare le spinte delle imprese ferroviarie che vorrebbero la possibilità di avere il macchinista solo su tutti i treni, merci compresi, senza preoccuparsi del diritto di questi ad essere soccorso in tempi utili, in caso di malore.

 

Fonte : Ancora in Marcia 

 

DDL 1555, UNA SCAPPATOIA VERSO L’AGENTE SOLISSIMO? NO, GRAZIE

Sosteniamo l’iniziativa degli RLS che in materia di primo soccorso hanno chiesto udienza alla Camera

Stiamo seguendo con interesse e, non lo nascondiamo, un po’ di apprensione, l’iter legislativo del DDL 1555 Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022, in quanto in tale testo si trova inserito un riferimento al D.Lgs. 81/08, il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei Lavoratori, precisamente riguardante l’art.45, sul Primo soccorso.

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Hikikomori in Italia, casi in aumento: è solitudine digitale

 

Fonte : Lavoroesalute.org 

Autore : Francesco Pira

Il termine hikikomori riguarda un fenomeno, allarmante, di cui ho scritto e parlato in diverse occasioni, che vede i giovani che hanno un’età compresa tra i 14 e i 30 anni isolarsi dal mondo reale. I hikikomori non hanno contatti con il mondo esterno e preferiscono trascorrere le loro giornate online. Proprio durante la pandemia ho condotto una ricerca che ha confermato lo status di isolamento di molti adolescenti.

La fotografia che è emersa dalle risposte fornite dai 1858 ragazze e ragazzi che hanno partecipato alla Survey ha dimostrato come la rivoluzione tecnologica sia ormai compiuta e che gli adolescenti rappresentino a tutti gli effetti la prima generazione digitale. La tecnologia è parte integrante delle loro vite, praticamente il 100 per cento (99,6 per cento) degli intervistati ha dichiarato di possedere uno smartphone e oltre l’80 per cento (88,8 per cento) ha affermato di avere un computer. I ragazzi hikikomori non vogliono incontrare altre persone e desiderano restare da soli, chiusi nelle loro camere, sfruttando solo la rete per comunicare con gli altri.

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Progettare la lotta politica per la sanità pubblica (seconda parte)

Riprendiamo da Dinamopress la seconda parte di questo importante articolo di Luca Negrogno . Ringraziamo Dinamopress e l’Autore per questo  contributo alla riflessione sulla crisi del SSN ,  per una nuova stagione delle pratiche della cura, per una ri/nascita del SSN . La prima parte dell’articolo è linkabile QUI 

 

Fonte  Dinamopress

Autore: Luca Negrogno

Nella seconda e ultima parte di questo articolo, le prospettive teoriche e politiche delle lotte sulla salute, dall’analisi critica del settore pubblico alle nuove forme di politicizzazione delle pratiche della cura

LA RIFLESSIONE TEORICA NELLE NUOVE FORME DI MOBILITAZIONE SULLA SALUTE: RIPOLITICIZZAZIONE DELLA CURA E SOLIDARIETÀ

Donatella Della Porta e Mario Diani, indagando il rapporto tra mobilitazioni sociali e sistemi di welfare, hanno indicato come centrale nelle lotte sociali la capacità di «spostare i confini tra pubblico e privato», superando la visione evolutiva dei cluster di diritti (civili, sociali e politici) e mostrando come tale ridefinizione contribuisca a forgiare e a permettere l’emersione di nuove soggettività, che a loro volta riarticolano con la loro presenza il campo politico complessivo. Le lotte sociali novecentesche hanno favorito «l’espansione del ruolo dello stato» che, intervenendo «con crescente frequenza nei settori relativi alla vita privata, in particolare attraverso la fornitura di servizi sociali e l’azione delle agenzie assistenziali», ha anche prodotto «un maggiore controllo su aspetti della vita che in precedenza sarebbero stati lasciati alla regolamentazione autonoma degli attori sociali, con esiti ambivalenti. L’estensione del servizio sanitario pubblico, ad esempio, ha favorito la standardizzazione dei metodi terapeutici e il trattamento di eventi cruciali nell’esperienza degli individui, come la maternità. È seguita una tendenza alla burocratizzazione e alla razionalizzazione della sfera privata» (Dalla Porta) su cui sono intervenute le critiche di nuove soggettività che a loro volta hanno modificato il campo della riflessione politica. Il movimento femminista, i movimenti di critica alla psichiatria, i gruppi attivi contro la nocività degli ambienti urbani hanno sì propugnato una «estensione del welfare, ma anche una trasformazione delle istituzioni dello stato sociale».

Sempre seguendo la riflessione di Della Porta e Diani, se «molta ricerca, focalizzata su movimenti sociali progressisti, ha sottolineato il loro ruolo nell’espansione dei diritti», tale estensione non è nè univoca nè lineare: «Marshall ha suggerito una evoluzione dai diritti civili a quelli politici e sociali, in realtà le lotte per questi diritti sono state spesso intrecciate, mobilitando sempre nuovi gruppi sociali, dalle donne ai migranti».

L’analisi del rapporto tra lotte sociali e welfare va quindi condotta tenendo conto della mutevolezza e dell’articolazione interna dei diversi gruppi sociali, della trasformazione dei gruppi sociali stessi e del loro rapporto con la configurazione degli ambiti di intervento statale – anche nei termini della retroazione esercitata dai nuovi fronti di diritto istituiti con le lotte precedenti.

 

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2023 Rapporto sul rischio climatico materiale dell’infrastruttura ospedaliera globale di XDI

 

Fonte  Antropocene.org

Il rischio di danni agli ospedali dovuti a eventi meteorologici estremi è già aumentato del 41% dal 1990 a causa delle emissioni di gas serra.

Il 2 dicembre, XDI Cross Dependency Initiative, una società di consulenza specializzata nella comprensione e nella gestione dei cambiamenti climatici inevitabili, ha pubblicato un rapporto che valuta i rischi climatici materiali cui sono esposti oltre duecentomila ospedali in tutto il mondo.

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Ryan Air – Quali condizioni di lavoro nella compagnia aerea irlandese. Un documentario Arte.tv

Fonte Arte.tv

Segnaliamo questo video realizzato da Arte.tv che contiene una rappresentazione molto efficace del successo di questa compagnia low cost ottenuto  con strategie  di management basate  sui bassi salari del personale, su carichi di lavoro gravosi e sul farsi pagare dalle amministrazioni degli aeroporti e dalle comunità locali, tramite prestazioni di servizio erogate da società collegate ,  somme considerevoli proporzionate al traffico  di passeggeri indotto.

 

 

Ryanair: un pirata in volo
Con i suoi 160 milioni di passeggeri trasportati nel 2022, la compagnia aerea irlandese Ryanair domina i cieli d’Europa. Grazie alla sua offerta di biglietti a prezzi stracciati, ha imposto il suo modello “low cost” a tutti i suoi concorrenti. Per raggiungere l’obiettivo che si è prefissato – l’ossessiva riduzione dei costi -, l’amministratore delegato della compagnia, Michael O’Leary, è pronto a tutto, anche a utilizzare metodi palesemente discutibili.

Per vedere il documentario di Arte.tv  clicca QUI 

 

 

Inail.Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo

Fonte:  Inail.it 

Sulla base delle esperienze realizzate sulla tematica dai partner del Protocollo d’intesa, il progetto si propone la sperimentazione, in alcuni comparti del settore “Manufatturiero” maggiormente significativi per complessità organizzativa e frequenza e gravità degli infortuni, di un modello di rilevazione dei near misses, la cui applicazione sia sostenibile per le imprese e consenta di realizzare l’implementazione di un sistema di sorveglianza dei near misses sia all’interno delle reti territoriali che a livello nazionale.

Immagine Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo

Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

A heatwave in Antarctica totally blew the minds of scientists. They set out to decipher it – and here are the results

DM Bergstrom, Author provided

Dana M Bergstrom, University of Wollongong

Climate scientists don’t like surprises. It means our deep understanding of how the climate works isn’t quite as complete as we need. But unfortunately, as climate change worsens, surprises and unprecedented events keep happening.

In March 2022, Antarctica experienced an extraordinary heatwave. Large swathes of East Antarctica experienced temperatures up to 40°C (72°F) above normal, shattering temperature records. It was the most intense heatwave ever recorded anywhere in the world.

So shocking and rare was the event, it blew the minds of the Antarctic climate science community. A major global research project was launched to unravel the reasons behind it and the damage it caused. A team of 54 researchers, including me, delved into the intricacies of the phenomenon. The team was led by Swiss climatologist Jonathan Wille, and involved experts from 14 countries. The collaboration resulted in two groundbreaking papers published today.

The results are alarming. But they provide scientists a deeper understanding of the links between the tropics and Antarctica – and give the global community a chance to prepare for what a warmer world may bring.

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Umbria, operaio muore schiacciato da una massa di terra

Marco Merlini

Fonte:  Collettiva  

L’uomo, 50 anni, è finito nello scavo al quale stava lavorando. “Ennesima vita spezzata” hanno commentato i sindacati. Nella regione 25 morti al 30 novembre 2023

 

CGIL, CISL, UIL: “ENNESIMA VITA SPEZZATA”

 

Per i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’UmbriaMaria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari, “il 2024 si apre nel peggiore dei modi. Dopo il terribile 2023, nel quale nei primi 11 mesi si sono registrate 25 morti certificate dall’Inail in Umbria, ecco già una nuova vittima del lavoro, a Valfabbrica, l’ennesimo episodio di una mattanza che va avanti senza soluzione di continuità e che dobbiamo fermare”.

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2024 È tempo di pesca “SICURA”

 

Un calendario 2024 che contiene un vademecum per la sicurezza del lavoro di pesca in mare. Pensiamo sia utile renderlo disponibile al maggior numero di pescatori possibili. Chiediamo ai lettori e alle lettrici di Diario Prevenzione di contribuire alla massima diffusione.

Per scaricare il file pdf del vademecum clicca   QUI 

Una nuova indagine mostra che la salute mentale dei lavoratori europei è sempre più a rischio

 

Fonte ETUI

Telus Health, un fornitore di servizi tecnologici sanitari con sede in Canada, ha condotto un sondaggio mondiale  sulle tendenze nella salute mentale degli adulti occupati. Il rapporto Europa  evidenzia un declino della salute mentale dei lavoratori europei, con il 38% dei lavoratori ad alto rischio di problemi di salute mentale. 

Il rapporto europeo si concentra su sei Stati membri: Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia e Italia. Per ciascun paese, l’indagine calcola un indice di salute mentale (MHI) basato su diversi indicatori. Tra ottobre e aprile 2023, la salute mentale dei lavoratori è diminuita in Paesi Bassi, Germania, Italia e Spagna. I Paesi Bassi hanno registrato il calo più marcato e rimangono il punteggio più favorevole sulla salute mentale (69,0) rispetto ad altri paesi nel rapporto. Pur in leggero miglioramento, la Polonia continua ad avere il punteggio più basso (55,5), seguita da Spagna (57,1) e Italia (58,4). 

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Progettare la lotta politica per la sanità pubblica (prima parte)

Riprendiamo da  Dinamopress questo importante saggio che contribuisce a capire meglio la storia, gli assalti esterni e le criticità  interne del SSN da affrontare per invertirne  la rotta  di destrutturazione e declino. Ringraziamo Dinamopress e l’autore  Luca Negrogno  .  

Fonte Dinamopress 

Autore: Luca Negrogno

In occasione del centenario della nascita di Giulio Maccacaro, medico tra i fondatori di Medicina Democratica, pubblichiamo la prima parte di questo saggio sulle prospettive politiche delle lotte sociali e il Servizio Sanitario Nazionale

Osservare il Servizio Sanitario Nazionale nel rapporto con le lotte sociali permette di considerarne la nascita, le funzioni e le trasformazioni all’interno di un framework complesso, capace di illuminare le dimensioni materiali, culturali e istituzionali sulle quali è maggiormente necessario intervenire per invertire la rotta della sua destrutturazione. Oggi che «il Ssn si trova al centro della più perfetta delle tempeste, la più grave dalla sua istituzione», come scrivono Chiara Giorgi e Francesco Taroni, la ricerca sul quadro storico e concettuale in cui si sono svolte le lotte necessarie per la sua istituzione, sui controversi processi della sua gestione istituzionale e sugli “assalti” reazionari orientati alla sua distruzione (così li ha recentemente indicati Nerina Dirindin – e noi accettiamo solo momentaneamente tale definizione in quanto rischia di porne l’origine esclusivamente all’esterno del sistema, oscurando quanta parte della destrutturazione reazionaria sia emersa dalle stesse contraddizioni interne della sua lacunosa gestione istituzionale) risulta necessario in primo luogo per evitare che la crisi di questa fondamentale istituzione di civiltà venga avvertita come una imponderabile fatalità, rispetto alla quale sia impossibile, inutile o insensato opporsi.

Obiettivo delle lotte attuali dovrebbe essere infatti rivitalizzare la pensabilità e la credibilità dell’ipotesi di un Servizio Sanitario Nazionale di fronte alle avversità date sia dalla modificazione delle caratteristiche strutturali del contesto sociale (epidemiologiche, demografiche, tecnologiche), sia dalla situazione geopolitica e dalle trasformazioni della governance sovranazionale – con le loro significative conseguenze sulle condizioni macroeconomiche e culturali su cui la possibilità di un servizio sanitario universalistico si basa (la caduta in disgrazia della redistribuzione della ricchezza verso il basso e della tassazione progressiva dei redditi, in primo luogo).

Osservato da una visuale che voglia coglierne l’incrocio strutturale con le lotte sociali, il Servizio Sanitario Nazionale appare come un’istituzione il cui senso è inscritto nelle logiche dell’azione pubblica e risente delle sue trasformazioni. Esso va letto cioè sul terreno di una costante dialettica tra spinte dal basso, rivolte alla socializzazione del lavoro riproduttivo, e tentativi di appropriazione privatistici, la cui interazione e il cui relativo equilibrio danno luogo a processi costituenti –- da cui derivano specifiche configurazioni istituzionali – costantemente contesi tra innovazioni progressiste e resistenze reazionarie. Come hanno messo in luce i recenti lavori di Chiara Giorgi (20212023), il modo in cui si sono evolute la struttura, le funzioni e le articolazioni del servizio sanitario stesso, le diverse composizioni delle soggettività che vi hanno agito, anche all’interno di una dialettica conflittuale, le sintesi momentanee, gli accomodamenti e le divaricazioni venute in essere tra loro, i risultati e i limiti della loro azione (nella mutevolezza dei contesti storici: vale a dire lungo le diverse fasi della sua istituzione, del suo malgoverno, dei suoi svariati tentativi di razionalizzazione) costituiscono un oggetto d’analisi che è necessario delineare unitariamente, al fine di osservare efficacemente gli attuali elementi di crisi e le possibilità di contribuire al loro superamento con l’azione politica.

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Vero coraggio politico

 

Image by Gary Bembridge, Creative Commons Attribution 2.0

Fonte Znetwork che ringraziamo

9 gennaio 2024

Questo sarà un post breve, ma questo pomeriggio a Londra è successo qualcosa di importante che immagino non verrà riportato in America: qualcosa di coraggioso e con implicazioni reali.

Forse ricorderete che qualche settimana fa ho  scritto che l’accordo internazionale del mese scorso secondo cui era giunto il momento di “abbandonare i combustibili fossili nei sistemi energetici, in modo giusto, ordinato ed equo” significava che non era più intellettualmente difendibile per consentire alle nazioni di consentire l’espansione dell’industria del petrolio e del gas.

Stamattina Chris Skidmore, deputato conservatore ed ex segretario all’Energia nel governo Tory,  ha annunciato  le sue dimissioni dal Parlamento. Perché? Perché la prossima settimana il governo, guidato da Rishi Sunak, cercherà di aprire il Mare del Nord a una nuova enorme ondata di trivellazioni di petrolio e gas. È come se un senatore repubblicano dicesse: “Non mi ricandiderò perché il mio partito è diventato una filiale dell’industria dei combustibili fossili”. Ciò non accadrà, temo, ma è successo in Gran Bretagna, e nel modo più esplicito. Come ha sottolineato Skidmore nella sua  lettera di dimissioni :

Le decisioni prese alla COP28 il mese scorso hanno messo in moto la transizione globale verso l’abbandono dei combustibili fossili . Mentre continua la crescita esponenziale dell’energia rinnovabile e pulita, mentre cerchiamo di ridurre la nostra domanda di energia per i combustibili fossili attraverso l’adozione di una migliore efficienza energetica negli edifici e nell’industria, mentre l’adozione dell’elettricità sostituisce i combustibili fossili, non c’è motivo di  sostenere per aumentare la produzione di combustibili fossili in un momento in cui gli investimenti dovrebbero essere fatti altrove , nelle industrie e nelle imprese del futuro, e non del passato.

Ha continuato dicendo

Man mano che i combustibili fossili diventano sempre più obsoleti, l’espansione di nuove licenze per petrolio e gas o l’apertura di nuovi giacimenti petroliferi non farà altro che creare risorse non recuperabili del futuro, danneggiando le comunità locali e regionali che dovrebbero invece essere supportate nella transizione delle loro competenze e competenze verso l’energia rinnovabile e pulita.

E questo:

Il disegno di legge che sarà discusso la prossima settimana  non ottiene altro che inviare un segnale globale che il Regno Unito si sta allontanando sempre più dai suoi impegni climatici. Non possiamo aspettarci che altri paesi eliminino gradualmente i loro combustibili fossili mentre allo stesso tempo noi continuiamo a rilasciare nuove licenze o ad aprire nuovi giacimenti petroliferi.  È una tragedia che al Regno Unito sia stato permesso di perdere la propria leadership sul clima, in un momento in cui le nostre imprese, industrie, università e organizzazioni della società civile stanno fornendo leadership e competenze di prima classe a così tante persone in tutto il mondo, ispirando un cambiamento in meglio.

 

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Avviato il biomonitoraggio Pfas a Spinetta Marengo, nell’area dello stabilimento Solvay

Fonte : Sicurezzaelavoro che ringraziamo 

di Loredana Polito

Dopo l’autorizzazione del 21 dicembre 2023 da parte del Comitato Etico dell’Aou Maggiore della Carità di Novara, sono finalmente stati avviati i contatti per procedere al biomonitoraggio umano nell’area di Spinetta Marengo (Alessandria) dove sorge lo stabilimento della Solvay, per verificare la presenza di sostanze perfluoroalchilate (Pfas) nel sangue di un campione di popolazione potenzialmente a rischio.

Lo ha confermato la Regione Piemonte, che sta promuovendo lo studio clinico insieme all’Asl di Alessandria, concentrandosi sulle persone che vivono oppure operano all’interno dell’area già oggetto di un monitoraggio sugli alimenti, in particolare uova, latte e vegetali.

Sarà inizialmente coinvolto un campione di un centinaio di persone, alle quali, su base volontaria e gratuita, sarà effettuato un prelievo di sangue, seguito dalla somministrazione di uno specifico questionario per la raccolta di informazioni relative a variabili demografiche (età, genere, residenza, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza), storia abitativa e occupazionale e abitudini alimentari.

L’obiettivo è acquisire maggiori conoscenze sugli effettivi livelli di esposizione della popolazione ai Pfas al fine di migliorare le procedure di prevenzione.

Le analisi dei campioni di sangue saranno effettuate dal Laboratorio di Tossicologia e Epidemiologia Industriale – Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, della Città della Salute di Torino, presso il Cto.

Gli esiti saranno disponibili tra fine febbraio e inizio marzo 2024 e l’Asl provvederà a comunicarli ai partecipanti, che potranno poi valutare – sulla base dei valori riscontrati e secondo quanto previsto dal protocollo di studio – l’eventuale necessità di approfondimenti diagnostici e presa in carico sanitaria.

«Subito dopo il via libera del Comitato etico di due settimane fa e già prima della fine dell’anno si sono svolti gli incontri tecnici necessari a partire immediatamente con le analisi – affermano il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – e l’obiettivo è di avere al più presto i risultati per approfondire la situazione e attivare tutte le misure di prevenzione e presa in carico sanitaria necessarie a dare massima tutela alla popolazione di questo territorio».

«Ci auguriamo – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – che si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda e che, in seguito, si valutino anche eventuali responsabilità per i possibili danni riscontrati. Continueremo a monitorare la situazione e siamo disponibili ad assistere la popolazione attraverso il nostro Sportello legale gratuito per offrire supporto e valutare eventuali azioni da intraprendere (sportello@sicurezzaelavoro.org)».

A Spinetta Marengo è attiva dal 1915 un’importante fabbrica chimica fondata da imprenditori locali, che, nel 2002, dopo numerosi passaggi di proprietà, è stata acquisita dalla multinazionale belga Solvay. Qui, in uno spazio di 130 ettari dove lavorano circa mille persone, vengono prodotti polimeri fluorati. Si tratta di un’attività che ha richiesto o richiede l’impiego di Pfas, a catena lunga come l’Adv 7800 e a catena corta come il C604, brevettato dalla stessa Solvay e considerato di ‘nuova generazione’, nato per sostituire il vecchio e fuoriuscito Pfoa, classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro «possibilmente cancerogeno».

Celandosi dietro alla tutela della proprietà intellettuale, la società non fornisce gli standard analitici del C604, ma una ricerca delle Università di Padova e Bologna, riportata dal giornale il Manifesto, avrebbe «comunque dimostrato come anche questo alteri i processi biologici di organismi marini sentinella quali le vongole veraci».

A questi problemi si aggiunge la rilevazione nel 2008 da parte dell’Arpa di una contaminazione da cromo esavalente nelle falde acquifere della zona.

 

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Per una consulenza legale gratuita su salute, sicurezza e diritti sul lavoro, scrivere a sportello@sicurezzaelavoro.org

L’accordo COP28 salva le chiacchiere diplomatiche, ma non il clima

 

Fonte ETUI  che ringraziamo

Il  controverso vertice COP28 di Dubai si è concluso con il consueto  compromesso diplomatico che alcuni salutano come “storico” e “l’  inizio della fine dell’era dei combustibili fossili”, mentre altri sottolineano le “promesse vuote”, le scappatoie e i “greenwashers” (come cattura e stoccaggio del carbonio) nel testo finale. Niente di nuovo sotto il sole, ecco. 

Naturalmente, si potrebbe sostenere che il tabù di menzionare i combustibili fossili come problema sia stato finalmente superato, ma la frase “transizione” nel testo finale non è certamente così forte come la frase “eliminazione graduale” dell’UE e di altri paesi. i paesi desiderati in primo luogo. 

Anche se il phasing out fosse stato incluso nelle conclusioni, cosa avrebbe significato per il VERO elefante nella stanza – gli stili di vita “eccessivi” della maggior parte delle persone nei paesi sviluppati e, in particolare, l’impatto ecologico del “modo in cui della vita” dell’1% più ricco?

Per un’ampia copertura dei risultati del vertice sul clima di quest’anno, leggi questo lungo articolo  di Carbon Brief .

Quello che pensa veramente il presidente della COP28 Al Jaber riguardo all’accordo ottenuto può essere trovato in questo  articolo del The Guardian .

Per una visione più sfumata sulla complessità di “lasciarsi alle spalle i combustibili fossili”, leggi questa interessante  analisi del giornalista di Byline Times Nafeez Ahmed .

Inail. L’esperto in radioprotezione e il servizio di prevenzione e protezione: punti di contatto tra il d.lgs. 81/2008 e il d.lgs. 101/2020 per la realizzazione di una sinergia operativa

Fonte Inail

Scopo del documento è fare capire ai radioprotezionisti perché – fra le proprie competenze – la conoscenza del d.lgs. 81/08 non possa essere trascurata, ed ai responsabili ed addetti del servizio di prevenzione e protezione perché la radioprotezione non debba essere semplicemente considerata quale materia delegata ad altro “specialista”

Immagine L’esperto in radioprotezione e il servizio di prevenzione e protezione: punti di contatto Tra il d.lgs. 81/2008 e il d.lgs. 101/2020 per la realizzazione di una sinergia operativa

Il risultato atteso è quello di contribuire allo sviluppo di una cultura della sicurezza che risulti più circolare, inclusiva, sinergica, e nella quale siano evidenti i diversi ambiti interferenziali nei quali l’adozione di un “gioco di squadra” si ponga, non tanto come opportunità, quanto, piuttosto, come irrinunciabile necessità.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

La crescente ondata di ansia climatica: le azioni degli psichiatri

Fonte DORS.IT che ringraziamo 

a cura di Rita Longo

L’indagine nazionale statunitense “Climate Change in the American Mind: Beliefs and Attitudes“, i cui risultati sono stati pubblicati sottoforma di Report a febbraio 2023 (https://climatecommunication.yale.edu/publications/climate-change-in-the-american-mind-beliefs-attitudes-december-2022/), ha rilevato che il 64% della popolazione dichiarava di sentirsi “alquanto preoccupato” rispetto al surriscaldamento globale, e il 27% di dichiarava “molto preoccupato”. Inoltre, 1 americano su 10 asseriva di aver avuto sintomi ansiosi e/o depressivi collegati al cambiamento climatico, che li aveva spinti a cercare aiuto dal punto di vista emozionale e supporto sociale.

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Notizie internazionali su amianto dal Segretariato per la messa al bando .

Fonte Ibasecretariat 

Deja vu

La Raymond Croze, una nave della compagnia francese di telecomunicazioni inviata in Turchia per essere smantellata, è motivo di preoccupazione sin dal suo arrivo nella provincia di Smirne l’anno scorso. La popolazione locale, i politici e gli attivisti ricordano il furore internazionale causato dal progetto di smaltimento della nave brasiliana São Paulo ad Aliağa due anni fa. Uno dei problemi con entrambe le navi era la presenza di materiale contenente amianto a bordo. Dopo che le autorità turche hanno revocato il permesso di sbarco, la São Paulo è stata rimandata in Brasile. Dopo aver vagato senza meta al largo della costa per molti mesi, fu finalmente affondata dalla Marina brasiliana. Vedi: Aliağa’da bitmeyen sorun, ‘Raymond Croze’ asbestli mi? [Il problema infinito ad Aliağa: ‘Raymond Croze’ contiene amianto?].

Vittoria legale per il macchinista

5 gennaio 2024

Una decisione storica della Corte d’Appello di Roma ha ampliato l’accesso al risarcimento per i dipendenti feriti da amianto di ATAC SpA, una società italiana di proprietà pubblica che gestisce il sistema di trasporto pubblico di Roma. Il Tribunale ha condannato l’INPS a riconoscere la richiesta di prepensionamento avanzata da Giancarlo Musilli, ex macchinista dell’ATAC, affetto da placche pleuriche e fibrosi polmonare causate da esposizioni ad amianto sul posto di lavoro. Vedi: Caso Musilli in ATAC, dipendente esposto all’amianto vince causa contro l’INPS per il prepensionamento .

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Il Network Italiano di Evidence Based Prevention (NIEBP)

il Network Italiano di Evidence Based Prevention (NIEBP) è una rete di centri di ricerca e documentazione che coopera per dare supporto alle attività di prevenzione e promozione della salute in Italia.
Per questo scopo è stato realizzato un repertorio fruibile sul web che raccoglie le sintesi delle revisioni sistematiche e degli interventi sui temi del piano nazionale della prevenzione 2020-2025 (PNP).

Comunicato stampa NIEBP

Per scaricare il Comunicato in formato pdf  clicca QUI 

Visita il sito  NIEBP.COM 

La crisi della vergogna: il ritorno della sifilide

Fonte Lavoro e Salute 

Nel 2020 l’Oms ha registrato 7,1 milioni di casi nella fascia d’età 15-49 anni: un segnale d’allarme sulla crisi dei sistemi sanitari di tutto il mondo.

La rubrica di Nicoletta Dentico

Tratto da Altreconomia 266 — Gennaio 2024

Sono da poco trascorsi quarant’anni -era il primo dicembre 1983- dall’identificazione del virus dell’immunodeficienza umana (Hiv) e occorre prendere atto che la memoria collettiva su questo patogeno è sbiadita in fretta. La stessa considerazione vale per una malattia piuttosto sconosciuta, la sifilide: ai più sembra consegnata alla storia, ma secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è la terza infezione a trasmissione sessuale (Its) più diffusa al mondo dopo clamidia e gonorrea.

Causata dal batterio “Treponema pallidum”, la sifilide ha fatto la propria comparsa verso la fine del 1400 e si è guadagnata una certa reputazione letteraria come “mal francese”. Il forte incremento dei contagi negli ultimi anni ha destato preoccupazione su scala globale. Nel 2020, l’Oms ha registrato 7,1 milioni di casi nella fascia d’età tra i 15 e i 49 anni, con indici di prevalenza in Canada (le infezioni sono aumentate del 389% in dieci anni), Stati Uniti, Australia, Brasile e Regno Unito, dove nel 2022 si è registrato il picco di contagi più alto dal secondo dopoguerra.

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(Geo)politica: il nucleare, un’energia antidemocratica e neocoloniale

Fonte : Réseau Sortir du nucléaire che ringraziamo

[ la traduzione è stata effettuata con google translator, per un uso professionale o di studio raccomandiamo di fare riferimento al testo alla fonte ]

Articolo pubblicato il 29 dicembre 2023

Se nessuna tecnologia può essere definita neutrale, questa affermazione è ancora più vera per l’energia nucleare. Pericoloso, complesso, strettamente legato a quello militare, richiedendo l’estrazione di notevoli quantità di minerali, l’uso dell’atomo comporta implicazioni politiche in varia misura, sia che avvenga negli stati democratici che sotto regimi autoritari. Una breve panoramica internazionale.

Lo stato nucleare: antidemocratico, abile nella segretezza e nella repressione

Anche negli stati democratici, lo sviluppo nucleare è stato generalmente avviato senza previo voto parlamentare e sulla base del fatto compiuto. In un certo numero di casi, tra i paesi nucleari “veterani” (Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e perfino Svizzera), il programma nucleare civile affondava le sue radici nel desiderio, successivamente concretizzato o meno, di dotarsi della bomba.

Nel 1977, nella sua opera Der Atomstaat (Lo Stato atomico), lo scrittore austriaco Robert Jungk analizzò che l’energia nucleare richiede un potere politico forte e centralizzato, anche di polizia, per poter gestire i rischi legati al suo utilizzo (furto di sostanze radioattivo, attentato, spionaggio…). Lo sviluppo dell’energia nucleare è quindi andato di pari passo con una cultura della segretezza, in misura diversa a seconda dei paesi. In Francia, i funzionari eletti non vengono informati del passaggio di convogli di rifiuti radioattivi attraverso i loro comuni. In Russia e Kazakistan, intere città che ospitano complessi nucleari mancano da tempo dalle mappe . Alcuni sono ancora chiusi ai non residenti.

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“Le Prospettive del Medico del Lavoro: 
 Salute e Lavoro oltre il Giudizio di Idoneità.” Aula Magna Clinica del Lavoro – Via Francesco Sforza 35, Milano lunedì 29 gennaio 2024 ore 9:00-17:00

LocandinaProspettiveMedicoLavoro2024

CIIP con Policlinico di Milano è lieta di annunciare il seminario:

“Le Prospettive del Medico del Lavoro:
Salute e Lavoro oltre il Giudizio di Idoneità.”
Aula Magna Clinica del Lavoro – Via Francesco Sforza 35, Milano
lunedì 29 gennaio 2024 ore 9:00-17:00

Seminario gratuito in modalità in presenza ed online.

Per scaricare la locandina clicca QUI

Fonte Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP)

 

Le storie climatiche più promettenti del 2023 (… con moderato ottimismo … nde )

Fonte Znetwork che ringraziamo

 

Immagine di Creative Commons Attribuzione 3.0

Scrivere e leggere sul cambiamento climatico può essere triste. 

Sicuramente hai letto le stesse storie che abbiamo fatto quest’anno. Il 2023 è stato  l’anno più caldo  mai registrato. La COP 28 è stata  invasa e corrotta  dai lobbisti dei combustibili fossili. La produzione di petrolio e gas continua  a crescere . 

Ma il momento attuale in cui viviamo è complicato perché, sebbene ci sia così tanto di cui disperare, ci sono anche innumerevoli segnali di progresso climatico. Come ha detto l’anno scorso la scienziata del clima Kate Marvel   a David Wallace-Wells del New York Times: “Viviamo in un mondo terribile e viviamo in un mondo meraviglioso”. 

Non è una contraddizione affermare che il 2023 è stato sia uno degli anni peggiori per il nostro futuro climatico sia uno dei migliori, un anno pieno di ragioni per disperare e pieno di segnali di speranza. 

Per inaugurare il nuovo anno, vorremmo riflettere su alcuni dei segnali di progresso climatico che abbiamo visto nel 2023. Ecco 17 storie di speranza che potresti aver perso quest’anno.

La diffusione globale delle energie rinnovabili è aumentata

Gli Stati Uniti hanno installato quasi 33 GW di energia solare

Nel 2023, gli Stati Uniti hanno aggiunto   alla rete quasi 33 GW di nuova capacità solare . Si è trattato dell’espansione più grande mai vista in un solo anno – e un balzo di circa il 50% rispetto al 2022. Anche il settore residenziale, che   quest’anno  ha dovuto affrontare numerose sfide , è cresciuto del 12%.

La maggior parte della crescita della capacità solare è derivata da progetti su scala industriale. Gli sviluppatori hanno aggiunto circa 20 GW di energia solare su scala industriale nel 2023, in aumento di quasi il 100% rispetto all’anno precedente. 

La Cina è sulla buona strada per raggiungere in anticipo il suo obiettivo di rinnovabili entro il 2030

La crescita delle energie rinnovabili sta decollando anche in Cina. Secondo un recente rapporto del Global Energy Monitor , il Paese è sulla buona strada per raggiungere il suo ambizioso obiettivo di energia rinnovabile entro il 2030, ovvero costruire 1.200 GW di capacità rinnovabile, cinque anni prima del previsto   .

 

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Anche i minori e le minori sono vittime della violenza di genere

 

Fonte DORS che ringraziamo 

a cura di Marina Penasso

A fare le spese delle violenze di genere sono in molti casi anche bambini e ragazzi che vivono nel nucleo familiare.

Le violenze verbali e quelle fisiche generano nei figli inquietudine, ansia, aggressività, comportamenti adultizzati di accudimento verso i familiari, disturbi del sonno.

Nei casi di femminicidio, queste gravi conseguenze culminano in una situazione ancora più estrema e drammatica. Con il bambino che resta solo, traumatizzato, orfano della madre e con il padre in carcere, talvolta suicida.

Il trauma si accompagna a difficoltà materiali, sociali, economiche. Per questo motivo la legge 4 del 2018 ha introdotto una serie di tutele e previsioni di garanzia per gli orfani di crimini domestici.

Molte delle previsioni normative sono finalizzate a tutelare la condizione materiale degli orfani di crimini domestici. Come il patrocinio a spese dello stato, sia nel processo penale che in quello civile. Il sequestro conservativo dei beni dell’indagato, a garanzia del risarcimento dei danni civili subiti dai figli della vittima. Un anticipo (la cosiddetta provvisionale) non inferiore al 50% del presumibile danno per i figli costituiti come parte civile. La sospensione dalla successione per l’indagato e l’indegnità a succedere in caso di condanna per omicidio. In caso di rinvio a giudizio, è prevista l’attribuzione della pensione di reversibilità ai figli della vittima, senza obbligo di restituzione.

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Sulla Rivista Diritto della Sicurezza sul Lavoro un nuovo articolo sulla responsabilità penale del RLS

Segnaliamo un altro articolo sul tema della responsabilità penale del Rls appena pubblicato sulla Rivista Diritto della Sicurezza sul Lavoro.

Rosa Palavera, Fiducia e deterrenza: due paradigmi compatibili? Note in margine all’affermazione di responsabilità penale del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Sulla Rivista sono stati già pubblicati diversi articoli di penalisti che commentano  la Sentenza di Cassazione del 25 settembre 2023, n. 38914

Questi articoli sono disponibili online  sulla Rivista Diritto della Sicurezza sul Lavoro

Segnaliamo sempre su questo argomento articoli di commento di sindacalisti e operatori dei Servizi di Prevenzione  apparsi su Diario Prevenzione

 

 

ILO: Incrementare il lavoro dignitoso per i rifugiati e le comunità ospitanti

Fonte ILO 

Il ruolo chiave dell’occupazione nel rafforzare l’autosufficienza dei rifugiati e nel rafforzare la loro protezione è stato discusso al Global Refugee Forum del 2023.

GINEVRA (Notizie dall’ILO) – Il ruolo chiave dell’occupazione e del lavoro dignitoso nella protezione e nell’autosufficienza dei rifugiati e delle comunità ospitanti è stato evidenziato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) in occasione del Forum Globale sui Rifugiati del 2023 che si terrà dal 13 al 15 dicembre.

Il Forum, che si tiene ogni quattro anni, è il più grande raduno internazionale sui rifugiati al mondo. È progettato per supportare l’attuazione pratica degli obiettivi stabiliti nel Global Compact sui rifugiati .

A metà del 2023 si contavano 110 milioni di sfollati forzati in tutto il mondo , 36,4 milioni dei quali erano rifugiati. I delegati al Forum hanno sottolineato l’importanza di affrontare la crescente crisi globale di sfollati collegando le azioni umanitarie con un approccio di sviluppo e costruzione della pace.

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