Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
Loxosceles rufescens, noto come “ragno violino” per la macchia scura presente sulla parte anteriore del corpo (cefalotorace) che ricorda vagamente la forma di un violino, è un piccolo aracnide (6-11 millimetri di corpo) ampiamente diffuso sia a livello insulare che peninsulare.
È una specie comune negli ambienti naturali, ma è facile trovarlo anche all’interno delle abitazioni.
Dove si trova e come si comporta?
In ambito domestico questo ragno si ripara in zone poco frequentate, come soffitte, garage e ripostigli, nascondendosi negli anfratti riparati e di difficile accesso, come le fessure dietro i battiscopa, il retro dei quadri, dietro termosifoni o mobili. Le stoffe dimenticate sul pavimento, le scarpe poco usate, la biancheria o scatoloni di cartone possono ad esempio essere un ottimo nascondiglio.
Loxosceles rufescens, noto come “ragno violino” [Clicca l’immagine per ingrandirla].
Questa specie di aracnide è schiva e, anche quando viene infastidita, raramente tenta di mordere, preferendo solitamente la fuga. Non rappresenta normalmente un serio pericolo per l’uomo. Tuttavia, se viene accidentalmente schiacciato, è in grado di infliggere morsi per difendersi.
Cosa comporta un eventuale morso?
Il morso non è doloroso, passa inizialmente inosservato e spesso non ha conseguenze rilevanti. I suoi effetti si manifestano localmente, causando lievi pruriti e arrossamenti nelle forme più leggere.
Raramente può portare a manifestazioni più gravi (necrosi locale), e le rarissime manifestazioni severe sono legate a fenomeni di allergia al veleno dell’aracnide (in modo simile alla puntura di un’ape) o di infezione batterica.
Cosa fare in prevenzione?
In casa: tenere la casa pulita, prestando attenzione alle attività di movimentazione e pulizia negli ambienti privilegiati dal ragno; scuotere le scarpe prima di indossarle.
All’esterno: indossare guanti e abiti coprenti quando si lavora in giardino; controllare prima di sedersi all’aperto.
In generale, non cercare di schiacciare il ragno ed evitare di toccarlo a mani nude. È innocuo se non viene minacciato.
In caso di morso sospetto
Procedere con un lavaggio accurato della ferita con acqua e sapone, senza applicare nella zona del morso creme o altri prodotti.
Non assumere antibiotici e/o cortisonici di propria iniziativa. e consultare il medico curante o la guardia medica.
Elevare l’area in cui è avvenuto il morso e cercare di non muoverla, rimanendo a riposo. Applicare del ghiaccio con un panno, senza comprimere.
Riteniamo utile segnalare questa scheda elaborata da INRS Francia sui rischi da micotossine negli ambienti di lavoro.
La scheda informativa fa il punto sulle conoscenze sugli effetti sanitari delle micotossine e sulle possibili misure di prevenzione per limitare l’esposizione dei lavoratori che potrebbero esserlo. Per scaricare la scheda vai alla pagina INRS : Mycotoxines en milieu de travail
I link riportati sono stati segnalati da una ricerca sul web effettuata con diversi motori di ricerca.
REACH
Entra in vigore la restrizione dei PFCA a catena lunga
La restrizione a livello dell’UE di alcuni acidi perfluorocarbossilici (C9-C14 PFCA) – un sottogruppo di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) – si applicherà a partire dal 25 febbraio. Dopo tale data i PFCA non potranno essere immessi sul mercato o utilizzati nella maggior parte delle applicazioni. Per alcuni usi sono stati concessi periodi di transizione più lunghi.
La restrizione ridurrà o impedirà l’esposizione umana e dell’ambiente ai PFCA ed eviterà la sostituzione del PFOA, vietato a livello globale dal luglio 2020. Come indicato dalla strategia sulle sostanze chimiche per la sostenibilità l’UE aspira alla eliminazione graduale di tutti gli usi non essenziali delle PFAS.
Ai sensi della Convenzione di Stoccolma le autorità canadesi hanno inoltre proposto di elencare i PFCA a catena lunga come inquinanti organici persistenti (POP).
Gli Stati Uniti contro i PFAS: limiti ridotti al minimo nell’acqua potabile
Giro di vite sui PFAS! L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti (EPA) ha preso una decisione che tutelerà la salute di quasi 100 milioni di persone.
Gli Stati Uniti provano a eliminare i Pfas dall’acqua potabile L’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente ha varato nuove regole per ridurre sensibilmente la presenza degli “inquinanti eterni” e tutelare la salute dei cittadini
Fonte Hazards.org ( Hazards, number 164, 2023 ) che ringraziamo
From natural fibres to furry critters, creepy crawlies to coronavirus, biological hazards in the workplace are a major and seriously under-estimated problem. Hazards editor Rory O’Neill says unions need to be vigilant for the infections, lung diseases, cancers and other related conditions that see half a million workers worldwide die each year.
Global estimates on biological risks at work, based on International Labour Organisation (ILO) data and published online in the journal Safety and Health at Work on 5 October 2023, identify a major problem that has remained under the occupational health radar.
Exposure to biological hazards at work accounted for over 550,000 deaths in 2021, the most recently reliable figures show, considerably higher than the annual toll from work-related fatalities. The new estimates indicate there has been an increase in disability adjusted life years (DALYs) attributable to biological exposures at work.
Related conditions included infectious diseases, restrictive and obstructive lung diseases, cancers, poisonings and injuries. Classic occupational diseases include cotton lung (byssinosis), farmers’ lung (fibrosing alveolitis) and bakers’ asthma.
Several occupational conditions, including cancers and lung diseases caused by biological exposures at work, are named explicitly in ILO’s List of Occupational Diseases (Recommendation 194). Hundreds of additional exposures to irritants, sensitisers, carcinogens and other hazards fall within the list’s qualifying terms for recognition as occupational diseases, causing conditions from asthma and cancer to anaphylaxis.
Nel 2020 l’Oms ha registrato 7,1 milioni di casi nella fascia d’età 15-49 anni: un segnale d’allarme sulla crisi dei sistemi sanitari di tutto il mondo.
Sono da poco trascorsi quarant’anni -era il primo dicembre 1983- dall’identificazione del virus dell’immunodeficienza umana (Hiv) e occorre prendere atto che la memoria collettiva su questo patogeno è sbiadita in fretta. La stessa considerazione vale per una malattia piuttosto sconosciuta, la sifilide: ai più sembra consegnata alla storia, ma secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è la terza infezione a trasmissione sessuale (Its) più diffusa al mondo dopo clamidia e gonorrea.
Causata dal batterio “Treponema pallidum”, la sifilide ha fatto la propria comparsa verso la fine del 1400 e si è guadagnata una certa reputazione letteraria come “mal francese”. Il forte incremento dei contagi negli ultimi anni ha destato preoccupazione su scala globale. Nel 2020, l’Oms ha registrato 7,1 milioni di casi nella fascia d’età tra i 15 e i 49 anni, con indici di prevalenza in Canada (le infezioni sono aumentate del 389% in dieci anni), Stati Uniti, Australia, Brasile e Regno Unito, dove nel 2022 si è registrato il picco di contagi più alto dal secondo dopoguerra.
Fonte ZNET che ringraziamo. La traduzione in italiano è stata effettuta con google translator. Per un uso professionale e/o di studio del testo raccomandiamo di fare riferimento al testo originale alla fonte
Giovani attivisti e i loro alleati hanno guidato uno sciopero per il clima a San Rafael, in California, per chiedere azioni contro il cambiamento climatico. Questa protesta comunitaria ha avuto luogo il 6 dicembre 2019 ed è stata ospitata dal Sunrise Movement, 350Marin, Sierra Club Marin e Sustainable San Rafael. L’evento è iniziato con la realizzazione di un bellissimo murale nella piazza cittadina, per ricordare ai passanti che “la terra sta guardando”. I partecipanti hanno poi marciato verso quattro delle principali banche che finanziano lo sviluppo dei combustibili fossili: Bank of America, Wells Fargo, JPMorgan Chase e Citi Bank. Ad ogni fermata, gli attivisti hanno cantato, elencato gli investimenti di ciascuna banca in gas e petrolio e hanno chiesto loro di smettere di spendere decine di miliardi ogni anno in nuovi progetti di combustibili fossili che stanno danneggiando le nostre vite. La manifestazione si è conclusa con musica e discorsi nella piazza della città, con le deliziose armonie di “Til Dawn”, un ensemble giovanile “a cappella” e canti dei Freedom Singers. I relatori di Sunrise Marin e altri ambientalisti locali si sono alternati per protestare contro l’avidità aziendale e l’inerzia del governo e chiedere un New Deal verde. Il direttore di GreenChange.net Fabrice Florin ha scattato foto e video di questo sciopero per il clima, con i giovani attivisti Naomi Bridges, Katrina Osborn, Sylvia Potovsky, Niklas Ugalde, così come i loro alleati Greg Brockbank, Bill Carney, Patrick Costello, Marilyn Price e Silke Valentine, per citarne solo alcuni. Queste immagini sono concesse in licenza gratuita per la distribuzione in tutto il mondo, con attribuzione (CC-BY-SA 3.0). Questo evento faceva parte di uno sciopero globale per il clima ispirato dalla giovane attivista Greta Thunberg, a cui milioni di persone in tutto il mondo si sono unite a questa protesta. Insieme, questi attivisti climatici stanno formando un movimento politico in crescita impegnato a cambiare il mondo e a risolvere la crisi climatica. Restate sintonizzati per ulteriori foto e video da GreenChange.net! Guarda altre foto di questo sciopero per il clima: https://www.flickr.com/photos/fabola/sets/72157712120790692 Scopri di più su questo sciopero per il clima: https://350bayarea.org/event/banking-on-climate-change- Climatestrike-protest Scopri gli scioperi globali per il clima: https://www.fridaysforfuture.org/ Sostieni i giovani attivisti tramite GreenChange.net: https://www.greenchange.net/actions/young-activists/ #climatestrike #fridaysforfuture #strikewithus #schoolstrike4climate #sunrise #greenchange
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Suggerirò qui che la classe operaia ha un ruolo unico da svolgere nella lotta contro il riscaldamento globale perché le classi proprietarie e gestionali hanno interessi legati a un sistema economico che ha una tendenza intrinseca alla devastazione ecologica mentre la classe operaia non.
Nel suo avvertimento “Codice Rosso per l’Umanità” del 2021, il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite ha affermato: “I campanelli d’allarme sono assordanti e le prove sono inconfutabili: le emissioni di gas serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili e dalla deforestazione stanno soffocando il nostro pianeta e mettendo miliardi di persone a rischio immediato. Il riscaldamento globale sta colpendo ogni regione della Terra…” Con i danni causati dall’intensificarsi delle tempeste e la gente che muore a causa delle ondate di caldo, potrebbe sembrare che tutti hanno un interesse nel progetto di sostenibilità ecologica e di porre fine rapidamente alla combustione di combustibili fossili. Come sappiamo, tuttavia, vari settori delle classi proprietarie e gestionali perseguono profitti dall’estrazione, dalla raffinazione e dalla combustione di combustibili fossili. Proteggono gli investimenti irrecuperabili in infrastrutture basate sui combustibili fossili (come le centrali elettriche a gas) o propongono strategie altamente improbabili (come la cattura e lo stoccaggio del carbonio). Pertanto molti settori delle classi più elevate della nostra società rappresentano un ostacolo alla sostenibilità ecologica.
Depuis la découverte du premier cas en 2016, ce micro-organisme s’est répandu dans la moitié des 50 États du pays. Selon un nouveau rapport, les infections qu’il cause ont triplé entre 2019 et 2021.
Mais les États-Unis ne sont pas les seuls concernés. Depuis qu’elle a été identifiée pour la première fois au Japon en 2009, cette levure a été découverte dans plus de 30 pays, parmi lesquels le Royaume-Uni, l’Inde, la Corée du Sud… et la France (dans une moindre mesure, actuellement).
Cette situation est extrêmement préoccupante, car l’infection par Candida auris est l’une des plus difficiles à traiter à l’heure actuelle : ce champignon est en effet résistant à de nombreux traitements fongicides.
Ce Candida est apparenté à d’autres types de levures qui peuvent entraîner des infections fongiques, comme Candida albicans – responsable du « muguet buccal » (reconnaissable à la prolifération blanchâtre locale de ce microorganisme sur la langue et les muqueuses). Candida auris est cependant très différent et, à certains égards, très inhabituel.
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De ce fait, Candida auris peut être à l’origine d’épidémies, en particulier dans les unités de soins intensifs et les maisons de retraite, où, d’une manière générale, les personnes sont plus susceptibles de contracter des infections fongiques. Cette situation est inhabituelle, car généralement les infections fongiques ne se propagent pas d’un individu à l’autre.
Esistono numerosi rischi potenziali e conseguenze indesiderate associati alla ricerca all’intersezione tra scienze biologiche e tecnologie emergenti, incluso il rischio di uso improprio per scopi dannosi. Sebbene esistano approcci consolidati di gestione del rischio biologico per affrontare questi pericoli, permangono delle lacune. Questo documento si concentra sul ruolo dei singoli professionisti nel contribuire a una più ampia cultura della biosicurezza e della bioprotezione. Presenta una proposta di toolkit che prevede un processo di valutazione del rischio e strategie per gestire i rischi potenziali. Il documento delinea i modi per motivare i professionisti ad assumersi in modo proattivo la responsabilità di considerare e gestire i rischi biologici associati al loro lavoro, con l’obiettivo di colmare il divario di conoscenze dotando gli scienziati di strumenti adeguati per attuare una strategia globale di mitigazione del rischio biologico a livello pratico. Conclude implementando l’approccio utilizzando una potenziale applicazione della nanobiotecnologia a scopo dimostrativo e considera i prossimi passi.
Contenuti
introduzione
1. Comprendere il panorama del biorischio
2. Valutazione del rischio di biosicurezza nella pratica
3. Approccio proposto per un toolkit pratico per la valutazione del rischio biologico
4. Valutazione del rischio di biosicurezza delle tecnologie emergenti
Conclusioni
INFORMAZIONI SUGLI AUTORI/CURATORI
Il dottor Mirko Himmel è un ricercatore senior associato all’interno dell’area di ricerca sull’armamento e il disarmo del SIPRI.
Il software, disponibile sul portale dell’Istituto, consente di individuare gli interventi migliorativi da attuare per la salute e la sicurezza dei lavoratori
ROMA – Lavorare in laboratori non clinici di analisi pone il personale nella condizione di essere esposto al rischio biologico potenziale, utilizzando matrici di provenienza ambientale e materiali molto eterogenei tra loro e potenzialmente contaminati. Questa tipologia di lavoratori incorre anche in un rischio biologico deliberato, quando utilizza ceppi di riferimento per indagini microbiologiche. Il decreto legislativo 81/2008, agli articoli 271 e 272, prevede per il datore di lavoro l’obbligo di considerare, nella fase di valutazione del rischio, tutte le informazioni disponibili relative alle caratteristiche degli agenti biologici e delle modalità di lavoro, per procedere all’identificazione e l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione. A supporto dei datori di lavoro e degli altri soggetti preposti l’Inail ha ideato e reso fruibile on line l’applicazione “Algoritmo per la valutazione del rischio biologico nei laboratori non sanitari”, che consente di calcolare il livello di rischio associato a una specifica mansione.
Il governo Cinese ha reagito all’ondata di proteste contro la politica “zero-Covid”, ponendo fine alla maggior parte delle restrizioni. L’improvvisa inversione di tendenza ha causato una rapida diffusione dell’infezione in molti milioni di cinesi nel dicembre 2022. Piuttosto che affidarsi alla speranza che la pandemia sia finita, abbassando la guardia e pensando che il problema sia da qualche altra parte, occorre che tutti restino vigili. La pandemia è tutt’altro che finita (1).
3 anni fa, era il 5 gennaio 2020, il Dipartimento delle Zoonosi dell’Istituto Nazionale per il Controllo e la Prevenzione delle malattie trasmissibili (Chinese Center for Disease Control and Prevention) annunciò l’isolamento di un nuovo Coronavirus responsabile di un’ondata di malattie respiratorie. Il 30 gennaio l’OMS dichiarò un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Nonostante i molti sforzi degli ultimi 3 anni per cercare d’imparare dalla pandemia e nonostante le discussioni sui trattati internazionali per prepararsi alla pandemia, la risposta globale rimane inadeguata e frammentata. Nel 2023, lungi dall’essere alla fine della pandemia (come da molti auspicato e come annunciato negli USA dal presidente Biden nel settembre dello scorso anno), c’è una nuova, pericolosa fase che richiede un’urgente attenzione.
Lo scorso 7 dicembre, il governo Cinese reagì all’ondata di proteste contro la sua politica draconiana cosiddetta “zero-Covid”, ponendo fine alla maggior parte delle restrizioni.
Une équipe de scientifiques français, allemands et russes a récemment réussi à faire revivre des virus géants jusque-là enfouis dans le sol gelé de la Sibérie, et ce depuis des dizaines de milliers d’années.
Treize de ces virus (des genres Pandoravirus, Megavirus, Pacmanvirus, etc.) prélevés dans des échantillons de permafrost sibérien (pergélisol en français), ont pu être « réanimés ». Le plus « jeune » de ces Lazare avait 27 000 ans. Et le plus ancien – un Pandoravirus – s’approchait des 48 500 ans. Il s’agit, pour l’heure, du plus ancien virus à avoir été ressuscité.
– Il nostro sistema sanitario è arrivato stremato all’appuntamento con la pandemia. Debilitato da anni di continui tagli, di blocco degli organici e di attacchi al servizio pubblico …. – Tetto pagamento in contanti: un provvedimento che aumenta i rischi di aggressioni, rapine ad esercenti, taxisti, benzinai… – INAIL . Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali – Come gli stati stanno usando la guerra in Ucraina per guidare una nuova corsa agli armamenti? Rapporto TNI – Il Consiglio Nazionale Geologi analizza la tragedia di Ischia e propone azioni per il futuro – Scandalo Qatargate, dal 2018 si sapeva della strage di lavoratori impegnati nella costruzione degli impianti per il Mondiale….
La pubblicazione esamina i rischi lavorativi delle lavanderie industriali, le quali esercitano attività a supporto di diverse realtà produttive, principalmente il comparto ospedaliero e quello ricettivo (alloggi e ristorazione), attraverso il noleggio e il lavaggio di materiali tessili e, se necessario, la loro sterilizzazione. Le aziende tecnologicamente più avanzate effettuano anche la fornitura e la manutenzione di abiti da lavoro e di kit sterili per sale operatorie.
Sebbene il comparto abbia un’utilità sociale fondamentale, esso risulta ancora molto poco investigato dal punto di vista igienistico-industriale. Per tale motivo e allo scopo di colmare tale lacuna, la Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione e la Consulenza statistico attuariale dell’Inail, in collaborazione con Assosistema Confindustria, hanno realizzato l’opuscolo “Analisi dei rischi nelle lavanderie industriali”. Il lavoro analizza in maniera approfondita due aspetti complementari: da una parte i dati statistici relativi ad aziende e addetti assicurati all’Istituto – con la descrizione del fenomeno infortunistico e tecnopatico dal 2016 al 2021 – e dall’altra alcuni specifici rischi cui possono essere esposti i lavoratori. Questi i rischi presi in esame: esposizione ad agenti biologici, esposizione ad agenti chimici, movimentazione manuale dei carichi, assunzione di posture incongrue, esposizione a campi elettromagnetici e rischi correlati alla manutenzione delle attrezzature di lavoro. Per ciascun rischio considerato, sono descritte le principali misure di prevenzione e di protezione (individuali e collettive).
More than half the people in the UK say that their health has been negatively affected by the rising cost of living, according to a YouGov poll. Rising energy and food prices can certainly harm people’s health in many ways – but there’s one way that hasn’t been much discussed. As a food-safety expert, my concern is that it might increase rates of a particularly deadly food poisoning called listeriosis.
Listeriosis is food poisoning caused by the bacteria Listeria monocytogenes. Symptoms might begin a few days after a person has eaten contaminated food, but it can take 30 days or more before the first symptoms appear. These can include a high temperature, aches, tiredness, nausea, vomiting and diarrhoea. But for people with weakened immune systems, listeriosis can result in severe life-threatening issues, such as meningitis and sepsis.
Listeria is commonly associated with chilled ready-to-eat foods that don’t need to be cooked or reheated, such as smoked fish, ready-to-eat meats, unpasteurised cheeses, and salads and sandwiches. The steps we can take to reduce the risk of listeriosis are ensuring our fridges are running at temperatures below 5℃, sticking to the use-by dates on foods and following the opened storage duration instructions.
The Food Standards Agency recommends that home fridges be set at 5℃ or below. However, Elizabeth Redmond, a professor of food safety at Cardiff Metropolitan University, and I have found that most fridges operate at 8℃.
Although this slows the growth of some bacteria, this is not the case with listeria. In a laboratory experiment, we also found listeria grows much faster and to significantly greater levels in food when stored in a fridge at 8℃ than at 4℃.
So, to avoid listeriosis, use a fridge thermometer to check your fridge is running at a temperature below 5℃. It’s also important to not eat foods that are past their use-by dates. And follow the opened storage duration instructions, for example: “Once opened, consume within two days”.
In contrast, other food poisoning is usually the result of poor food handling (such as not separating raw and cooked food, or failing to wash hands) that leads to cross-contamination, or failure to cook food to high enough temperatures to reduce the number of bacteria.
The increased cost of food and the rising cost of energy is having a significant effect on people’s finances. But people could unintentionally put themselves at risk of listeriosis when attempting to reduce their energy usage or spending on food.
For example, people may be more tempted to eat foods beyond their use-by date or keep foods for longer than the recommended duration after opening to avoid wasting food and money. Also, people may be more likely to adjust the temperature of their fridge to reduce electricity usage.
Many supermarkets have removed the best-before date from fresh fruit and vegetables. But this doesn’t mean that we don’t need to follow the use-by date.
The best-before date is an indicator of food quality, not safety. In contrast, the use-by date tells us when ready-to-eat and perishable food is safe to eat. The use-by date and opened storage duration instructions are determined through rigorous microbiological shelf–life testing in food laboratories that establish the point at which levels of bacteria exceed safe limits.
Although many people may be looking at different ways of saving money during this difficult time, we must remember that storing food for too long at the wrong temperature can allow listeria to grow to high numbers, enough to make us ill.
Unfortunately, we can’t see, smell or taste listeria. So ensuring our fridges are running at temperatures below 5℃, and that we follow the use-by dates and the opened storage duration instructions, are essential to protect ourselves and our families from listeria, particularly during the cost of living crisis.
Postiamo una traduzione in italiano per favorire la lettura di questo articolo.
Per gli usi professionali fare riferimento all’articolo originale in lingua inglese.
Listeria: come la crisi del costo della vita potrebbe aumentare il rischio di intossicazione alimentare
Secondo un sondaggio YouGov, più della metà delle persone nel Regno Unito afferma che la loro salute è stata influenzata negativamente dall’aumento del costo della vita. L’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari può certamente danneggiare la salute delle persone in molti modi, ma c’è un modo che non è stato molto discusso. In qualità di esperto di sicurezza alimentare, la mia preoccupazione è che possa aumentare i tassi di un’intossicazione alimentare particolarmente mortale chiamata listeriosi.
La listeriosi è un’intossicazione alimentare causata dal batterio Listeria monocytogenes . I sintomi possono iniziare alcuni giorni dopo che una persona ha mangiato cibo contaminato, ma possono essere necessari 30 giorni o più prima che compaiano i primi sintomi. Questi possono includere febbre alta, dolori, stanchezza, nausea, vomito e diarrea. Ma per le persone con un sistema immunitario indebolito, la listeriosi può causare gravi problemi potenzialmente letali, come meningite e sepsi.
La Listeria è comunemente associata a cibi pronti refrigerati che non necessitano di essere cotti o riscaldati, come pesce affumicato , carni pronte , formaggi non pastorizzati , insalate e panini . I passi che possiamo adottare per ridurre il rischio di listeriosi sono garantire che i nostri frigoriferi funzionino a temperature inferiori a 5℃, attenersi alle date di scadenza degli alimenti e seguire le istruzioni sulla durata della conservazione aperta.
La Food Standards Agency raccomanda che i frigoriferi domestici siano impostati a 5 ℃ o meno. Tuttavia, Elizabeth Redmond, professoressa di sicurezza alimentare presso la Cardiff Metropolitan University, e io abbiamo scoperto che la maggior parte dei frigoriferi funziona a 8°C .
Sebbene ciò rallenti la crescita di alcuni batteri, questo non è il caso della listeria. In un esperimento di laboratorio , abbiamo anche scoperto che la listeria cresce molto più velocemente e raggiunge livelli significativamente maggiori nel cibo se conservata in frigorifero a 8℃ rispetto a 4℃.
Quindi, per evitare la listeriosi, usa un termometro da frigorifero per controllare che il frigorifero funzioni a una temperatura inferiore a 5 ℃. È anche importante non mangiare cibi che hanno superato le date di scadenza. E segui le istruzioni per la durata della conservazione aperta, ad esempio: “Una volta aperto, consumare entro due giorni”.
Al contrario, altre intossicazioni alimentari sono solitamente il risultato di una cattiva manipolazione degli alimenti (come la mancata separazione di cibi crudi e cotti o il mancato lavaggio delle mani) che porta a una contaminazione incrociata o alla mancata cottura del cibo a temperature sufficientemente elevate da ridurne il numero di batteri.
L’aumento del costo del cibo e l’aumento del costo dell’energia stanno avendo un effetto significativo sulle finanze delle persone . Ma le persone potrebbero mettersi involontariamente a rischio di listeriosi quando tentano di ridurre il loro consumo di energia o di spendere per il cibo.
Ad esempio, le persone potrebbero essere più tentate di mangiare cibi oltre la data di scadenza o di conservare gli alimenti più a lungo della durata consigliata dopo l’apertura per evitare di sprecare cibo e denaro. Inoltre, è più probabile che le persone regolino la temperatura del frigorifero per ridurre il consumo di elettricità.
Date di scadenza : da consumarsi preferibilmente entro
Molti supermercati hanno rimosso la data di scadenza dalla frutta e verdura fresca. Ma questo non significa che non dobbiamo seguire la data di scadenza.
La data di scadenza è un indicatore della qualità del cibo, non della sicurezza. Al contrario, la data di scadenza ci dice quando il cibo pronto e deperibile è sicuro da mangiare. La data di scadenza e le istruzioni sulla durata di conservazione aperta sono determinate attraverso rigorosi test microbiologici sulla durata di conservazione nei laboratori alimentari che stabiliscono il punto in cui i livelli di batteri superano i limiti di sicurezza.
Sebbene molte persone stiano cercando diversi modi per risparmiare denaro in questo momento difficile, dobbiamo ricordare che conservare il cibo per troppo tempo alla temperatura sbagliata può consentire alla listeria di crescere a numeri elevati, abbastanza da farci ammalare.
Sfortunatamente, non possiamo vedere, annusare o assaggiare la listeria. Quindi garantire che i nostri frigoriferi funzionino a temperature inferiori a 5 ℃ e che seguiamo le date di scadenza e le istruzioni sulla durata di conservazione aperta, sono essenziali per proteggere noi stessi e le nostre famiglie dalla listeria, in particolare durante la crisi del costo della vita.
Riproduciamo da TheConversation su licenza Creative Commons questo articolo molto importante che fa un primo consuntivo sulla esperienza drammatica del Covid 19 . Per favorirne la lettura in coda postiamo una traduzione automatica effettuata con google translator: il testo di riferimento rimane l’originale in lingua inglese. editor
A global report released today highlights massive global failures in the response to COVID-19.
The report, which was convened by The Lancet journal and to which we contributed, highlights widespread global failures of prevention and basic public health.
This resulted in an estimated 17.7 million excess deaths due to COVID-19 (including those not reported) to September 15.
The report also highlights that the pandemic has reversed progress made towards the United Nations Sustainable Development Goals in many countries further impacting on health and wellbeing.
The report, from The Lancet COVID-19 Commission, found most governments were ill-prepared, too slow to act, paid too little attention to the most vulnerable in their societies, and were hampered by low public trust and an epidemic of misinformation.
However, countries of the Western Pacific – including East Asia, Australia and New Zealand – adopted more successful control strategies than most.
This had resulted in an estimated 300 deaths per million in the region
(around 558 per million in Australia and 382 per million in New Zealand to September 12). This is compared with more than 3,000 per million in the United States and the United Kingdom.
The report also sets out 11 key recommendations for ending the pandemic and preparing for the next one.
Co-operation lacking
The report is the result of two years’ work from global experts in public policy, health, economics, social sciences and finance. We contributed to the public health component.
One of the report’s major criticisms is the failure of global cooperation for the financing and distribution of vaccines, medicines and personal protective equipment for low-income countries.
The report highlighted the critical role of strong and equitable public health systems. These need to have: strong relationships with local communities; investment in behavioural and social science research to develop more effective interventions and health communication strategies; and continuously updated evidence.
GINEVRA (ILO News) – Esperti di governi e organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori si incontrano all’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) hanno adottato linee guida per la gestione dei rischi biologici nell’ambiente di lavoro.
Le linee guida tripartite adottate sono le prime per questo tipo di rischio. Forniscono consulenza specifica, in linea con gli standard internazionali del lavoro, sulla prevenzione e il controllo degli infortuni sul lavoro, delle malattie e dei decessi legati all’esposizione ai rischi biologici nell’ambiente di lavoro. Ciò include domande relative alle responsabilità e ai diritti delle autorità competenti, dei datori di lavoro, dei servizi di salute sul lavoro e dei lavoratori, della gestione dei rischi sul posto di lavoro, della sorveglianza sanitaria dei lavoratori e della preparazione e risposta alle emergenze.
L’esposizione alla polvere sul sistema della metropolitana di Londra può potenzialmente causare gravi malattie al personale della stazione, ha rivelato una ricerca. Il primo studio sull’impatto del particolato (PM) di una ferrovia sotterranea ha rilevato che l’esposizione aumenta il rischio di infezioni da pneumococco come la polmonite. Il professor Jonathan Grigg, che ha guidato il team di ricerca della Queen Mary University di Londra (QMUL), ha chiesto un nuovo studio che confronti la salute dei conducenti della metropolitana e del personale della piattaforma con quelli che lavorano più vicino alla superficie. Ha detto che l’indagine ha fatto la “scoperta notevole” che c’era un aumento della mortalità per infezione da pneumococco nei topi esposti alla polvere e ha dimostrato la capacità dei batteri di entrare nel corpo. Sono stati effettuati anche test di laboratorio utilizzando cellule umane, che hanno confermato la capacità della polvere di danneggiare l’uomo.
Il Decreto Interministeriale del 27.12.2021 (pubb. 14.02.2022 sul sito del Ministero del Lavoro) ha recepito la Direttiva UE 2019/1833 in materia di rischio dei lavoratori da agenti biologici.
Queste le principali modifiche:
L’allegato 1 sostituisce l’allegato XLIV Elenco esemplificativo dei tipi di attività professionale.
Prima dell’elenco delle attività è stata inserita la seguente frase: “Laddove il risultato della valutazione dei rischi ai sensi dell’articolo 271 del presente decreto riveli un’esposizione non intenzionale ad agenti biologici, potrebbero esservi altre attività che devono essere prese in considerazione.”
Cela amène à se demander comment on doit prendre cette décision.
Prendre une décision éthique
En tant que philosophe de la morale, j’ai collaboré à des recherches sur des enjeux éthiques liés à la vaccination des enfants et je considère qu’il est important de répondre à cette question, et ce, pour deux raisons.
Premièrement, quelle que soit la décision, les principes sur lesquels elle se fonde – et devrait se fonder – doivent être clairs et transparents.
Deuxièmement, il est surprenant que peu d’attention ait été accordée à cet enjeu au Canada, bien que le choix de vacciner les enfants touche à la fois à la science et à l’éthique. La science peut clarifier certains coûts et avantages de la vaccination, mais elle ne peut pas nous affirmer lesquels sont importants et si le rapport coûts-avantages est positif.
L’unica cosa che si muove più velocemente dei virus sono i dati, hanno osservato gli esperti mercoledì in occasione del lancio dell’Hub for Pandemic and Epidemic Intelligence dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) a Berlino.
L’obiettivo dell’hub è lavorare con i partner per “creare gli strumenti e i dati necessari per consentire ai paesi di prepararsi, rilevare e rispondere ai rischi di pandemia ed epidemia”, secondo l’OMS.
Ha nominato il dottor Chikwe Ihekweazu, direttore generale del Centro per il controllo delle malattie della Nigeria, nuovo capo dell’hub e assistente del direttore generale dell’OMS per l’intelligence sulle emergenze sanitarie a Ginevra.
Si stima che circa 700.000 persone muoiano già ogni anno a causa di infezioni resistenti ai farmaci e della mancanza di antimicrobici per curarle. Un rapporto delle Nazioni Unite del 2019 ha avvertito che se le tendenze vengono ignorate, l’AMR potrebbe causare fino a 10 milioni di morti all’anno e perdite del PIL di oltre 100 trilioni di dollari entro il 2050.
Un articolo importante sulle infezioni resistenti ai farmaci:
Urgent Government Action and Investment Needed Against Antimicrobial Resistance, Says New Report
I delegati di UNISON ascoltano resoconti inquietanti della crisi COVID-19 usati come copertura per sopprimere l’opposizione pacifica peaceful
La segretaria generale di UNISON Christina McAnea è stata affiancata da un gruppo di sindacalisti tutta al femminile al raduno internazionale della conferenza dei delegati speciali che, per la prima volta, si è svolto online.
I delegati hanno ascoltato resoconti strazianti delle minacce affrontate da coloro che sfidano la legittimità dei regimi autoritari e i leader hanno usato la crisi COVID-19 come copertura per rafforzare la presa sul potere.
La sig.ra McAnea ha aperto la manifestazione fornendo una panoramica che fa riflettere sull’oppressione e la violenza inflitte ai sindacalisti e alle comunità vulnerabili di tutto il mondo sulla scia della pandemia – dal bombardamento israeliano di Gaza e dall’incapacità del governo di fornire vaccini al popolo palestinese, al “presidente brasiliano di estrema destra razzista, misogino, omofobo e negazionista del coronavirus” che ha assistito alla morte di centinaia di migliaia di persone a causa del virus.
In questo articolo, in forma puntuale e documentata, viene esposta la complessa vicenda dell’indagine e ricerca del “focolaio” da dove si sarebbe diffuso il coronavirus. La necessità che l’indagine USA – UE, per motivi correlati alla geopolitica, non fuoriesca dall’obiettivo di approfondire le conoscenze sul come e sul dove si sarebbe verificato il fenomeno di spillover comporta una grande responsabilità da parte degli stessi ispettori designati da OMS. Per ora le indagini non hanno realizzato passi in avanti sulla conoscenza dei processi e dei luoghi ove si è realizzato il passaggio di Sars-Cov2 dagli animali all’uomo. Segnaliamo questo articolo pubblicato da Health Policy Watch per la completezza e precisione con cui descrive lo stato dell’arte di questa vicenda .
L’esperienza di un importante focolaio di COVID-19 sviluppatosi in Provincia di Bari nella primavera scorsa è stata uno stimolo di approfondimento collettivo a livello nazionale sugli stabilimenti di lavorazione carni, tanto più in quanto in coincidenza si verificavano….. importanti analoghi focolai in simili stabilimenti presenti nei diversi continenti. Sono noti gli ampi focolai verificatisi ad esempio in Germania, Brasile e negli Stati Uniti. La domanda fondamentale che si è posta chi ha studiato questi eventi è stata: “Come mai si verificano focolai di questa portata e con tanta frequenza proprio negli stabilimenti di lavorazione carne? Cosa ha di diverso questo processo lavorativo rispetto ad altre lavorazioni industriali, nelle quali il rischio di assembramento dei lavoratori è perlomeno simile?”
Genome technology is becoming an increasingly important part of military research.
So given that the UK boasts some of the best genomic research centres in the world, how will its new agency affect the wider genome technology warfare race?
In 2019, Darpa announced that it wishes to explore genetically editing soldiers. It has also invested over US$65 million (£45 million) to improve the safety and accuracy of genome-editing technologies. These include the famous Nobel prize-winning Crispr-Cas molecular scissor – a tool that can edit DNA by cutting and pasting sections of it.
But the ease of accessibility and low cost of Crispr-based technologies has caused concern around potential military genetic modification and weaponisation of viruses or bacteria. These include smallpox or tuberculosis, and could be extremely destructive.
Il C.Re.San., la Regione Campania, l’Università degli Studi di Napoli Federico II , l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e il CREMOPAR hanno collaborato alla pubblicazione di una interessante locandina informativa sulla Toxoplasmosi.
In essa sono riportate le principali indicazioni sull’agente responsabile dell’infestione, sulla malattia, sui rischi per la salute dell’uomo.
La pubblicazione è inoltre arricchita da un vademecum rivolto gli allevatori con le indicazioni fondamentali di biosicurezza per limitare e/o controllare la diffusione della malattia in allevamento.
Brazil has had what is arguably the worst pandemic policy response in the world, driven by its far-right president, Jair Bolsonaro. The president’s choices in handling COVID-19 have triggered an unparalleled tragedy in the country, with potentially catastrophic implications worldwide.
The health system has collapsed in numerous cities. There, oxygen supplies are rationed, ICU beds are fully occupied, and both staff and equipment are lacking.
Il prossimo Aprile si rivelerà piuttosto “cruciale“ almeno per la Germania e per l’Italia, se non per l’Europa. In Germania si dovrebbe capire meglio se tra Stato e Regioni saranno in grado di prendere in mano il governo della terza ondata pandemica e della campagna vaccinale o se si confermerà lo stato di relativa “anarchia“ verso la quale rischia di scivolare il modello federale in un paese che più che un mito, in questo momento sembra un campione mondiale di box che non riesce a smaltire un huppercut al mento.
Anche in Italia mi pare che i prossimi giorni dovranno chiarire se il fronte vaccinale riuscirà ad avanzare e se un più adeguato coordinamento Stato Regioni potrà favorire la discesa della curva epidemica e lasciar preconizzare una estate meno problematica ed un finale di anno scolastico con i ragazzi a scuola.
Se un giudizio complessivo sarà possibile solo alla fine di giugno, le tendenze dovrebbero delinearsi in Aprile.
Restando in Germania, il 3 marzo, ormai c’è consenso generale, si sono assunte decisioni sbagliate.
Una petizione europea per superare i brevetti riguardanti i vaccini e i farmaci contro il coronavirus. La trasformazione di questi in un “bene comune” a disposizione dell’umanità e l’immediato ricorso alla “licenza obbligatoria”.
Di fronte alle semplificazioni che stanno passando a livello mediatico è necessario provare a fare un po’ di chiarezza in merito alla campagna vaccinale contro il Covid-19. È stata indotta nelle coscienze di molti la convinzione che con il 2021 la pandemia sarebbe stata sconfitta da una rapida campagna vaccinale di massa. Oggi, invece, ci troviamo con una quantità insufficiente di dosi e si sta facendo largo la consapevolezza che la fuoriuscita dalla pandemia non sarà così rapida e lineare.