Avviato il biomonitoraggio Pfas a Spinetta Marengo, nell’area dello stabilimento Solvay

Fonte : Sicurezzaelavoro che ringraziamo 

di Loredana Polito

Dopo l’autorizzazione del 21 dicembre 2023 da parte del Comitato Etico dell’Aou Maggiore della Carità di Novara, sono finalmente stati avviati i contatti per procedere al biomonitoraggio umano nell’area di Spinetta Marengo (Alessandria) dove sorge lo stabilimento della Solvay, per verificare la presenza di sostanze perfluoroalchilate (Pfas) nel sangue di un campione di popolazione potenzialmente a rischio.

Lo ha confermato la Regione Piemonte, che sta promuovendo lo studio clinico insieme all’Asl di Alessandria, concentrandosi sulle persone che vivono oppure operano all’interno dell’area già oggetto di un monitoraggio sugli alimenti, in particolare uova, latte e vegetali.

Sarà inizialmente coinvolto un campione di un centinaio di persone, alle quali, su base volontaria e gratuita, sarà effettuato un prelievo di sangue, seguito dalla somministrazione di uno specifico questionario per la raccolta di informazioni relative a variabili demografiche (età, genere, residenza, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza), storia abitativa e occupazionale e abitudini alimentari.

L’obiettivo è acquisire maggiori conoscenze sugli effettivi livelli di esposizione della popolazione ai Pfas al fine di migliorare le procedure di prevenzione.

Le analisi dei campioni di sangue saranno effettuate dal Laboratorio di Tossicologia e Epidemiologia Industriale – Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche, della Città della Salute di Torino, presso il Cto.

Gli esiti saranno disponibili tra fine febbraio e inizio marzo 2024 e l’Asl provvederà a comunicarli ai partecipanti, che potranno poi valutare – sulla base dei valori riscontrati e secondo quanto previsto dal protocollo di studio – l’eventuale necessità di approfondimenti diagnostici e presa in carico sanitaria.

«Subito dopo il via libera del Comitato etico di due settimane fa e già prima della fine dell’anno si sono svolti gli incontri tecnici necessari a partire immediatamente con le analisi – affermano il governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – e l’obiettivo è di avere al più presto i risultati per approfondire la situazione e attivare tutte le misure di prevenzione e presa in carico sanitaria necessarie a dare massima tutela alla popolazione di questo territorio».

«Ci auguriamo – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – che si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda e che, in seguito, si valutino anche eventuali responsabilità per i possibili danni riscontrati. Continueremo a monitorare la situazione e siamo disponibili ad assistere la popolazione attraverso il nostro Sportello legale gratuito per offrire supporto e valutare eventuali azioni da intraprendere (sportello@sicurezzaelavoro.org)».

A Spinetta Marengo è attiva dal 1915 un’importante fabbrica chimica fondata da imprenditori locali, che, nel 2002, dopo numerosi passaggi di proprietà, è stata acquisita dalla multinazionale belga Solvay. Qui, in uno spazio di 130 ettari dove lavorano circa mille persone, vengono prodotti polimeri fluorati. Si tratta di un’attività che ha richiesto o richiede l’impiego di Pfas, a catena lunga come l’Adv 7800 e a catena corta come il C604, brevettato dalla stessa Solvay e considerato di ‘nuova generazione’, nato per sostituire il vecchio e fuoriuscito Pfoa, classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro «possibilmente cancerogeno».

Celandosi dietro alla tutela della proprietà intellettuale, la società non fornisce gli standard analitici del C604, ma una ricerca delle Università di Padova e Bologna, riportata dal giornale il Manifesto, avrebbe «comunque dimostrato come anche questo alteri i processi biologici di organismi marini sentinella quali le vongole veraci».

A questi problemi si aggiunge la rilevazione nel 2008 da parte dell’Arpa di una contaminazione da cromo esavalente nelle falde acquifere della zona.

 

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