2023 Rapporto sul rischio climatico materiale dell’infrastruttura ospedaliera globale di XDI

 

Fonte  Antropocene.org

Il rischio di danni agli ospedali dovuti a eventi meteorologici estremi è già aumentato del 41% dal 1990 a causa delle emissioni di gas serra.

Il 2 dicembre, XDI Cross Dependency Initiative, una società di consulenza specializzata nella comprensione e nella gestione dei cambiamenti climatici inevitabili, ha pubblicato un rapporto che valuta i rischi climatici materiali cui sono esposti oltre duecentomila ospedali in tutto il mondo.

I risultati principali del rapporto prevedono che:

⊕ Senza una graduale eliminazione dei combustibili fossili, entro il 2100, un ospedale su dodici in tutto il mondo sarà ad alto rischio di chiusura totale o parziale a causa di eventi meteorologici estremi, per un totale di 16.245 ospedali.

⊕ Senza l’abbandono graduale dei combustibili fossili, tutti questi 16.245 ospedali richiederanno un adattamento, ove opportuno. Anche con questo enorme investimento, per molti il trasferimento sarà l’unica opzione.

⊕ L’analisi suggerisce che il rischio di danni agli ospedali dovuti a eventi meteorologici estremi è già aumentato del 41% dal 1990 a causa delle emissioni di gas serra.

⊕ Limitare il riscaldamento globale a 1,8 gradi Celsius con una rapida eliminazione dei combustibili fossili dimezzerebbe il rischio di danni alle infrastrutture ospedaliere rispetto a uno scenario di emissioni elevate.

⊕ Se le emissioni saranno elevate, il rischio di danni agli ospedali di tutto il mondo causati da fenomeni meteorologici estremi aumenterà di oltre quattro volte (311%) entro la fine del secolo. In uno scenario a basse emissioni, questo aumento del rischio si riduce ad appena il 106%.

⊕ Anche con una rapida diminuzione dei combustibili fossili, il rischio di danni alle infrastrutture ospedaliere aumenterà ancora entro il 2100 a causa delle emissioni già avvenute o che sembrano inevitabili. Tuttavia, uno scenario di emissioni ridotte ridurrà significativamente questo rischio.

⊕ Gli ospedali situati sulle coste e vicino ai fiumi sono i più a rischio. Oggi le inondazioni fluviali e di superficie rappresentano il principale rischio di danni agli ospedali. Verso la fine del secolo, le inondazioni costiere aumenteranno rapidamente (esacerbate dall’innalzamento del livello del mare) e diventeranno, entro il 2100, il rischio più significativo dopo le inondazioni fluviali.

⊕ Dei 16.245 ospedali identificati come ad alto rischio entro il 2100, il 71% (11.512) si trova in paesi a basso e medio reddito.

 

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Traduzione di Alessandro Cocuzza – Redazione di Antropocene.org che ringraziamo

Fonte: Climate&Capitalism 04.12.2023