ATS Brianza . Campagna informativa “Impariamo dagli errori” Raccontiamo alcune storie di infortuni perchè non ne accadano più di uguali”.

 

E’ questa la presentazione di questa campagna che ha come obiettivo la costruzione di un archivio di schede informative . Ogni scheda contiene una descrizione dell’infortunio e delle modalità di accadimento con la individuazione delle cause e concause all’origine dell’evento. Questa iniziativa della ATS Brianza rappresenta un metodo di lavoro importante e utile per migliorare le conoscenze anche  ai fini della formazione per la prevenzione. Il metodo di raccolta ed elaborazione delle schede è sottoposto ad una revisione accurata. ATS Brianza prosegue: ” Le schede, prima della loro pubblicazione, sono revisionate e validate da un Gruppo di Lavoro composto da operatori di 3 ATS Lombarde, di Assolombarda ed anche di ESEM-CPT, per i soli infortuni in Edilizia. Nelle schede è riportato lo stato delle nostre conoscenze sulle dinamiche infortunistiche trattate e le opinioni espresse non vanno intese come posizioni ufficiali dell’Ente di appartenenza. (Possono essere mandati a questa ATS eventuali contributi per migliorare le informazioni delle schede già pubblicate e/o segnalazione di eventuali errori. I contributi saranno oggetto di validazione del G.d.L. ed eventualmente oggetto di revisione delle schede).
Le schede di infortunio possono essere distribuite gratuitamente in momenti formativi e ne è possibile la diffusione con qualsiasi mezzo, ma questa è consentita solo con citazione chiara della fonte. Ne è invece vietata la vendita a fini di lucro.”

 

Per accedere al  data base composto dalle schede vai al sito ATS Brianza

 

 

Inail.Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo

Fonte:  Inail.it 

Sulla base delle esperienze realizzate sulla tematica dai partner del Protocollo d’intesa, il progetto si propone la sperimentazione, in alcuni comparti del settore “Manufatturiero” maggiormente significativi per complessità organizzativa e frequenza e gravità degli infortuni, di un modello di rilevazione dei near misses, la cui applicazione sia sostenibile per le imprese e consenta di realizzare l’implementazione di un sistema di sorveglianza dei near misses sia all’interno delle reti territoriali che a livello nazionale.

Immagine Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo

Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Lo strumento IWH è in vantaggio nello studio australiano sugli strumenti indicatori anticipatori OHS

 

Pubblichiamo la traduzione effettuata con google translator di questo articolo tratto dall’Istituto canadese Work & Health (IWH) che riporta il risultato di uno studio su cinque strumenti di indicatori anticipatori della sicurezza sul lavoro svolto dalla Monash University australiana. Per un uso professionale e di studio  dell’articolo raccomandiamo di fare riferimento all’articolo in lingua inglese pubblicato sul sito IWH 

Fonte : IWH  che ringraziamo

IWH tool comes out ahead in Australian study of OHS leading indicator tools

In a study of five workplace safety leading indicator tools conducted at Australia’s Monash University, a questionnaire developed by the Institute for Work & Health (IWH) came out ahead for its ability to measure workers’ likelihood of reporting two lagging indicators—near misses and physical injury.

The OHS Vulnerability Measure, a survey designed to assess worker exposures to common hazards while lacking adequate occupational health and safety (OHS) protection, was one of two leading indicator tools that the study team recommended for use by WorkSafe Victoria as a result of the findings.

The other leading indicator tool recommended by the Healthy Working Lives Research Group at Monash was the Psychosocial Job Quality Index (PJQI). It was found to be the best of the five in picking up the likelihood of reporting a mental injury, the third of three lagging indicators of interest to the study team.

The two measures “appear to be most suitable for future use in a refined questionnaire for the specific purposes of identifying at-risk workers,” stated the study report (PDF, 1.8MB), noting that further validation and testing of the refined questionnaire would be an important next step.

Commenting on the study, IWH President and Senior Scientist Dr. Peter Smith says the findings are encouraging. At the Institute, we’ve conducted several studies validating the OHS Vulnerability Measure, but it’s always gratifying to see it stand up to evaluation by other research organizations and in non-Canadian samples of workers, says Smith, who led the team that developed the OHS Vulnerability Measure and the framework behind it.

 

We’re encouraged to see our potential contribution in what may be an important initiative by WorkSafe Victoria to regularly collect information that helps it both address the risks of work-related injury and illness, and monitor changes in risk over time—especially in response to system-level activities.

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Ferrovie. Macchinista colto da malore alla guida

Fonte dalla Rivista online  Ancora in marcia che ringraziamo

” E’ accaduto ieri l’ennesimo caso di macchinista colto da malore, alla guida di un treno viaggiatori.
Il collega, del servizio base di Milano, che stava effettuando un turno normalmente previsto ad agente solo, si è accasciato sul banco di guida tra Padova e Mestre ma ha potuto ricevere i soccorsi solamente grazie alla fortuita presenza di un secondo macchinista, che quel giorno lo affiancava per un recupero di abilitazioni, ed ha potuto condurre il treno fino alla prima stazione, Venezia Mestre.

Il macchinista, che a quanto pare è stato colpito da un principio di ischemia, è stato ricoverato in ospedale e per fortuna dimesso dopo alcune ore.

Nell’augurare al nostro collega una pronta guarigione, non possiamo che condannare per l’ennesima volta l’accordo sull’agente solo, con il quale azienda e sindacati firmatari espongono i macchinisti al rischio di non poter essere soccorsi in caso di malore, mettendoli in pericolo di vita.

E le stesse aziende e sindacati firmatari sono responsabili delle pesantissime condizioni di lavoro previste dal contratto dei ferrovieri e che contribuiscono a causare tutti questi casi di malore, le inidoneità e purtroppo anche molti decessi prematuri, la cui lunga scia stiamo denunciando già da diversi anni.”