La crescente ondata di ansia climatica: le azioni degli psichiatri

Fonte DORS.IT che ringraziamo 

a cura di Rita Longo

L’indagine nazionale statunitense “Climate Change in the American Mind: Beliefs and Attitudes“, i cui risultati sono stati pubblicati sottoforma di Report a febbraio 2023 (https://climatecommunication.yale.edu/publications/climate-change-in-the-american-mind-beliefs-attitudes-december-2022/), ha rilevato che il 64% della popolazione dichiarava di sentirsi “alquanto preoccupato” rispetto al surriscaldamento globale, e il 27% di dichiarava “molto preoccupato”. Inoltre, 1 americano su 10 asseriva di aver avuto sintomi ansiosi e/o depressivi collegati al cambiamento climatico, che li aveva spinti a cercare aiuto dal punto di vista emozionale e supporto sociale.

A seguito di questi risultati, ci sono state varie risposte e iniziative.

  • un gruppo di psichiatri – con capofila l’università di San Francisco, California – ha deciso di occuparsi dell’impatto degli eventi climatici estremi a livello psichiatrico, in aggiunta all’attenzione già manifestata verso le conseguenze a livello emotivo, attraverso una raccolta e analisi degli studi e delle evidenze sullo stress derivante dal cambiamento climatico (climate distress) e sulle conseguenze negative a livello di salute mentale (insorgenza o aggravamento di disturbi). Ad esempio, un recente studio  (Schizophrenia pinpointed as a key factor in heat deaths | Science | AAAS) svolto nella British Columbia durante le ondate di calore estremo del 2021 ha evidenziato che su 280 morti il 13% soffriva di schizofrenia, persone che perdono la capacità dell’auto-regolazione termica, a cui si aggiunge l’aumento della temperatura corporea causato da alcuni farmaci antipsicotici. Altri studi hanno evidenziato che i tassi di suicidio e di violenza aumentano durante i periodi caratterizzati da ondate di calore.

Un altro gruppo impegnato sul tema è la CPA – Climate Psychiatry Alliance (https://www.climatepsychiatry.org/), un’organizzazione il cui obiettivo è formare/aggiornare i professionisti della salute mentale e informare la popolazione circa i rischi psichiatrici della crisi climatica, oltre a spingere per migliorare le politiche ambientali e orientarle al riconoscimento del collegamento tra benessere dell’ambiente e salute mentale.

 

  •  a marzo 2023 l’APA – American Psychiatric Association ha pubblicato un documento ufficiale di indirizzo su salute mentale e cambiamento climatico, in cui affermava che “devono essere fatti gli sforzi necessari per ridurre la velocità con cui avanza il cambiamento climatico, potenziare le infrastrutture, e sviluppare un piano per contrastare/limitare gli effetti degli eventi meteorologici estremi sulla salute mentale“. Sono in fase di stesura anche altri documenti di indirizzo con l’obiettivo di persuadere la stessa APA a disinvestire sull’uso del carbon fossile e ridurre in maniera significativa la propria impronta ecologica durante il meeting annuale, entro il 2030. Infine, è stato realizzato un efficace video.

Il Position Statement Climate Change and Mental Health connections e il VIDEO sono visibili sulla pagina di APA: https://www.psychiatry.org/patients-families/climate-change-and-mental-health-connections