Già pubblicato da Antropocene.org che ringraziamo
Fonte: Climate&Capitalism – 09.10.2024
La crisi climatica entra in una «nuova fase critica e imprevedibile». Gli scienziati avvertono: «Il futuro dell’umanità è in bilico».
Con questo duro avvertimento si apre The 2024 State of the Climate Report [Rapporto sullo stato del clima del 2024], pubblicato ieri sulla rivista BioScience.
«Siamo sull’orlo di un disastro climatico irreversibile. Questa è senza ombra di dubbio un’emergenza globale. Gran parte del tessuto stesso della vita sulla Terra è in pericolo. Stiamo entrando in una nuova fase critica e imprevedibile della crisi climatica».
Una coalizione internazionale di scienziati, guidata da William Ripple e Christopher Wolf dell’Oregon State University, ha tracciato trentacinque “vital signs” planetari. Quest’anno, venticinque di quegli indicatori hanno raggiunto record assoluti. Questi grafici illustrano alcune delle tendenze legate al clima dal 1980:
Serie temporali relative al clima, 1980-2024. Fonte: Bioscience, 08.10.2024.
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I tre giorni più caldi di sempre si sono verificati a luglio 2024 e le emissioni di combustibili fossili sono ai massimi storici. Il consumo annuale di combustibili fossili è aumentato dell’1,5% nel 2023, principalmente a causa dei grandi incrementi dell’uso di carbone (1,6%) e petrolio (2,5%).
La temperatura media della superficie terrestre è al massimo storico. L’acidità e il contenuto di calore degli oceani, così come il livello medio globale del mare, sono a livelli estremi. La massa di ghiaccio della Groenlandia, quella dell’Antartide e lo spessore medio dei ghiacciai sono ai minimi storici.
Il rapporto mostra che la perdita annuale di copertura arborea a livello globale è aumentata da 22,8 milioni di ettari nel 2022 a 28,3 milioni nel 2023.* Sulla base delle medie globali annuali, le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano sono ai massimi storici.
L’anno scorso si sono verificati molteplici disastri legati al clima, tra cui una serie di ondate di calore in tutta l’Asia che hanno ucciso più di mille persone e portato le temperature a 50 °C (122 °F) in alcune parti dell’India. Il cambiamento climatico ha già provocato milioni di sfollati, con la possibilità che centinaia di milioni o addirittura miliardi di persone, lo siano in futuro.
Il rapporto, sottotitolato Tempi pericolosi sul pianeta Terra, conclude:
«Dobbiamo ridurre urgentemente il sovrasfruttamento ecologico e perseguire immediatamente una mitigazione e un adattamento su larga scala ai cambiamenti climatici, per limitare i danni a breve termine. Solo attraverso un’azione decisa possiamo salvaguardare il mondo naturale, evitare profonde sofferenze umane e garantire che le generazioni future ereditino il mondo vivibile che meritano. Il futuro dell’umanità è in bilico».
[Questo articolo include materiali forniti dall’Oregon State University]
* N.d.R. Leggi anche Riduzione dell’estensione e dell’altezza delle chiome degli alberi in Europa dal 2001 al 2021, Svetlana Turubanova et al, Antropocene.org, 04.10.2024.