DIRETTIVA (UE) 2023/2668 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 22 novembre 2023 che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro.

Le nuove norme riducono in modo considerevole gli attuali valori limite per l’amianto e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione basate sulla microscopia elettronica, un metodo più moderno e sensibile. Inoltre prevedono interventi di prevenzione negli interventi di manutenzione di  vecchi edifici contenenti amianto  o sospettati di essere contaminati.

IL TESTO DELLA DIRETTIVA 

IBAS. Mortalità globale dovuta all’amianto: aggiornamento

Fonte:   IBAS 

 

27 novembre 2023

Un documento sottoposto a revisione paritaria intitolato “Stime globali, regionali e nazionali del carico di malattie e incidenti legato al lavoro nel 2019”, redatto da ricercatori finlandesi e italiani, è stato pubblicato sullo Scandinavian Journal of Work, Environment & Health il 12 novembre 2023. Dopo quattro anni di ricerca, gli autori hanno concluso che le precedenti stime globali sulla mortalità da amianto erano troppo basse: “una stima più realistica delle morti correlate all’amianto potrebbe essere di 289.621 sul posto di lavoro e 304.841 se si includono anche fattori ambientali e ambientali. causalità semi-professionali”. Vedi: Stime a livello globale, regionale e nazionale del carico di malattie e infortuni legati al lavoro nel 2019 .

Amianto-Brasile: Intervista a Fernanda Giannasi – ABREA – Associazione Brasiliana Esposti Amianto

Fonte AFeVA che ringraziamo

Bologna, 13 novembre 2023

Il 25 ottobre 2023, è stata realizzata l’intervista a Fernanda Giannasi, Fondatrice dell’Associazione Brasiliana Esposti Amianto – ABREA). Link al sito di ABREA

Fernanda partecipava in quei giorni a Bologna al Consesso internazionale del Collegium Ramazzini, dove si discuteva delle tematiche sanitarie legate alle patologie Asbesto Correlate e più in generale all’esposizione dei lavoratori ai cancerogeni ed ai temi della salute pubblica nell’attuale crisi sanitaria internazionale. Link al sito del Collegium Ramazzini

ABREA ha intessuto in 30 anni innumerevoli rapporti con le Associazioni Esposti e vittime amianto italiane e con il mondo scientifico italiano ed internazionale. Fa parte della coalizione internazionale per la messa al bando globale dell’amianto.

L’intervista è stata realizzata nella sede di AFeVA Emilia Romagna, ed è stata condotta da Andrea Caselli.

Vedi l’intervista a Fernanda Giannasi su YouTube (durata 22 minuti)

8 giugno 2017

2017 – partecipazione di Fernanda Giannasi al Convegno organizzato a Bologna da AFeVA Emilia Romagna – Lotte e amianto: sofferenza, coinvolgimento, impegno

Speranza (e dove trovarla)

9 novembre 2023

Fonte  LKA  

 

Autrice : Laurie Kazan Allen

Avendo studiato per oltre trent’anni il panorama mondiale dell’amianto, posso dire con certezza che non si ottengono successi dall’oggi al domani. Ogni pietra miliare legislativa, svolta giudiziaria e scoperta medica è il risultato di anni di scrupoloso lavoro. Spesso, quello che si potrebbe considerare un fatto compiuto – come un divieto nazionale sull’amianto – viene contrastato e talvolta addirittura ribaltato dalle pressioni esercitate da interessi acquisiti.

Il modo migliore per predire il futuro è studiare le foglie di tè – in questo caso, i piccoli barlumi di speranza segnalati dai recenti sviluppi in luoghi come Ucraina, Cambogia, Cina, Russia e Belgio.

Dopo anni di lavoro da parte del Ministero della Salute ucraino, delle organizzazioni non governative e dei gruppi della società civile, il divieto sull’amianto in Ucraina è finalmente entrato in vigore il 1° ottobre 2023. Commentando questa notizia il parlamentare gallese Mick Antoniw, lui stesso di origini ucraine, ha dichiarato:

“Sono entusiasta di sapere che gli sforzi degli ucraini sono riusciti a superare gli ostacoli giudiziari, legali, sociali ed economici posti sulla loro strada dai profittatori di amianto in patria e all’estero. Il fatto che ciò sia stato raggiunto in un periodo in cui il Paese era in guerra con la Russia rende questo risultato ancora più straordinario”. 1

Continua a leggere “Speranza (e dove trovarla)”

Consiglio dell’Unione Europea: approvato il testo della Direttiva che riduce i limiti di esposizione all’amianto per i lavoratori.

Riprendiamo dal sito di AFeVA che ringraziamo:
Bologna, 2 novembre 2023

23 ottobre 2023. E’ arrivato alla conclusione (manca solo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea) la Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro.

Scarica il testo approvato

Scarica la vecchia direttiva 2009/148/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 Novembre 2009

Il 20 ottobre 2021 il Parlamento Europeo con 675 voti favorevoli, 2 contrari e 26 astensioni approvava una risoluzione a protezione dei lavoratori dall’amianto e di raccomandazione alla Commissione Europea di legiferare coerentemente .

Il 28 settembre 2022, la Commissione Europea ha avanzato una Proposta di Direttiva che modifica l’attuale direttiva UE sull’amianto indirizzata al Parlamento Europeo, agli Stati membri con la Commissione che chiede una rapida approvazione. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale. Continua a leggere “Consiglio dell’Unione Europea: approvato il testo della Direttiva che riduce i limiti di esposizione all’amianto per i lavoratori.”

Amianto, dalla Regione 4 milioni di euro di incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento

Fonte Regione Emilia-Romagna 
Bando per tutte le aziende emiliano-romagnole. Priolo: “Necessario unire tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro”

Via l’amianto dalle fabbriche per una massima tutela della salute dei lavoratori, qualificando i luoghi di lavoro e rispettando l’ambiente.

La Regione interviene con un impegno di 4 milioni di euro di incentivi per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto (asbesto) nelle imprese emiliano-romagnole. Il via libera della Giunta regionale che, nel corso dell’ultima seduta, oltre a stanziare i fondi ha approvato un apposito bando.

Il bando è indirizzato a microimprese, Pmi e grandi aziende, con sede legale o unità locale nel territorio emiliano-romagnolo: finanziabili i progetti per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto, presenti in immobili in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali.

Il bando

L’intervento dovrà avere un costo complessivo ammissibile di almeno 15mila euro per le spese di rimozione e smaltimento dell’amianto (esclusi, quindi, i costi di ricostruzione) e dovrà riguardare immobili localizzati in Emilia-Romagna. Sono esclusi gli interventi finalizzati all’adeguamento alle norme esistenti. Sono ammissibili solo gli interventi avviati dopo la data di prenotazione online. Il limite massimo di contributo ammissibile per intervento è fissato a 150mila euro.

Priorità sarà data agli interventi degli edifici da bonificare che si trovano a una distanza inferiore a 800 metri in linea d’aria da scuole o ospedali; che contestualmente all’intervento prevedono anche l’installazione di impianti fotovoltaici presso la medesima unità locale, area o sito produttivo di cui fa parte l’edificio da bonificare. Sarà possibile indicare la presenza di entrambi i criteri di priorità.

La presentazione della domanda si articolerà in due fasi. Una prima riguarda la prenotazione online del contributo (click day dal 22 al 28 novembre 2023), con l’indicazione del costo stimato dell’intervento candidato e dichiarazione di eventuali priorità; una seconda (dal 10 gennaio al 5 aprile 2024) che prevede la presentazione della domanda completa, alla quale saranno invitate solo le imprese che si troveranno in posizione utile nella graduatoria, sulla base delle risorse finanziarie disponibili. Queste ultime avranno tre mesi per presentare il progetto dell’intervento e completare la domanda di contributo.

Gli interventi di rimozione e smaltimento dovranno essere effettuati entro 24 mesi dalla concessione del finanziamento.

Asia Development Bank (ADB) mette al bando dai suoi progetti di finanziamento l’uso di una serie di prodotti con amianto

Fonte IBASS

In un recente documento della Asia Development Bank (ADB), l’uso di prodotti contenenti amianto è stato vietato in tutti i progetti finanziati dall’ADB. La nuova restrizione è apparsa alle pagine 23-24 del Quadro ambientale e sociale: “il finanziamento della produzione, del commercio o dell’uso di fibre di amianto è completamente vietato dalla nuova politica. Si tratta di una modifica rispetto all’attuale SPS [Dichiarazione sulla politica di salvaguardia], che consente l’uso di lastre di cemento-amianto incollate con un contenuto di amianto inferiore al 20%. Tale divieto non si applica ai progetti che prevedono lo smaltimento dell’amianto esistente, a condizione che venga adottato un idoneo piano di gestione dell’amianto per lo smaltimento…” Vedi: Working Paper. Quadro ambientale e sociale. Ottobre 2023 .

Le esportazioni di amianto sono sicure, dicono i russi, ma i radiatori contenenti guarnizioni d’amianto cinesi sono tossici!

Fonte  LKA Blog

 

Autrice : Laurie Kazan-Allen

A volte non è proprio possibile far quadrare il cerchio. Secondo le parti interessate all’amianto in Russia – il principale produttore mondiale di amianto crisotilo (bianco) – l’uso dell’amianto è perfettamente sicuro. Questo minerale è, secondo la lobby del crisotilo, una risorsa vitale per i paesi in via di sviluppo; ciò che gli interessi acquisiti non dicono è che si tratta di una fonte inestimabile di valuta estera, senza la quale l’industria morirebbe.

Dal 2016, la spesa annuale della Cina per l’amianto russo è cresciuta del 93%, passando da 28 a circa 54 milioni di dollari. 1 Nel 2022, l’importazione di circa 174.000 tonnellate di amianto russo ha rappresentato quasi i 2/3 di tutto l’amianto consumato in Cina. 2

Considerando che i mercati per le esportazioni di amianto russo si stanno contraendo – ad esempio in Sri Lanka e Indonesia – e che le sanzioni occidentali hanno creato un incubo logistico per il settore – secondo un produttore di prodotti da costruzione dello Zimbabwe, le spedizioni di amianto russo sono cessate nel 2022- 3  voi pensereste che le parti interessate del settore avrebbero adottato misure per dare priorità agli interessi del Paese che l’anno scorso ha acquistato quasi il 30% di tutta la produzione russa.

Continua a leggere “Le esportazioni di amianto sono sicure, dicono i russi, ma i radiatori contenenti guarnizioni d’amianto cinesi sono tossici!”

Quale futuro per il ruolo del RLS ? Podcast di Diario Prevenzione 6 ottobre 2023 – Puntata n° 112

 

Benvenute/i ad un  Podcast senza fronzoli

a cura di Gino Rubini

In questa puntata parliamo di :

– “Oltre la Rete: salute e sicurezza sul lavoro nella pesca professionale”
– Inquinamento dell’aria in Europa: livelli ancora superiori alla soglia di sicurezza, soprattutto per i bambini
– Reggio Emilia ad Amianto Zero – 11 ottobre 2023
– Una sentenza sulla quale riflettere: Quale futuro per il ruolo del RLS ?
– Infortuni mortali sul lavoro. Alcune riflessioni amare sugli (ultimi?) eventi

Buon ascolto !

 

L’enigma dell’amianto in Cina

 Fonte: Segretariato Internazionale per la messa al bando dell’amianto IBAS 

Autrice  Laurie Kazan-Allen  che ringraziamo

15 settembre 2023

 

Questa settimana sono apparsi rapporti sui portali di notizie in Cina che confermano la crescente dicotomia nel discorso nazionale sull’amianto. Nel secondo paese al mondo per consumo di amianto e nel suo terzo produttore, c’è una crescente divergenza tra le politiche sostenute da interessi acquisiti a sostegno della tecnologia dell’amianto e da esperti e funzionari che cercano di proteggere la popolazione dall’esposizione a un noto agente cancerogeno. 1

Fino a poco tempo fa in Cina circolavano poche informazioni sui rischi per la salute umana legati al lavoro e/o alla convivenza con l’amianto. 2 Il 14 settembre 2023 mi sono imbattuto in due nuovi articoli che, se presi insieme, rivelano la spaccatura sempre crescente nel dialogo sull’amianto in Cina. Mentre il 12 settembre è apparso un articolo sulle cause del cancro ai polmoni che evidenziava il pericolo per le persone che lavorano con l’amianto, 3 ore prima era circolato un rapporto sull’incontro annuale del Chrysotile Asbestos Professional Committee (il Comitato), un’associazione di categoria che rappresenta gli interessi di stakeholder dell’amianto. 4

A giudicare dalle scarse informazioni disponibili, sembra che, sebbene il governo cinese accetti che non si possa permettere che le esposizioni mortali all’amianto sul posto di lavoro continuino, non farà molto al riguardo. Una dichiarazione sul sito web della China Government Network datata 4 agosto 2023 ha confermato i piani del Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione e della Commissione Sanitaria Nazionale per:

“rafforzare la gestione standardizzata della produzione presso le imprese che utilizzano crisotilo, attuare misure di controllo per prevenire le malattie professionali, diffondere informazioni sulle precauzioni raccomandate per il rischio di polveri da utilizzare con sostanze come il crisotilo – prestando particolare attenzione ai rischi professionali e per la salute pubblica posti dalla demolizione di edifici contenenti amianto… la sensibilizzazione e l’educazione alla tutela della salute possono ridurre l’incidenza delle malattie professionali e tutelare i diritti e gli interessi sanitari dei cittadini”. 5

Questa è la stessa retorica che abbiamo visto in altri paesi in cui realizzare profitti e preservare posti di lavoro erano priorità più importanti della protezione delle vite umane. Non si sa quanti moriranno a causa del fallimento della Cina nell’eliminare gradualmente l’estrazione, la lavorazione e l’uso dell’amianto crisotilo.

1 Tra il 2016 e il 2020, la Cina ha utilizzato 245.000 tonnellate (t) ogni anno, diventando così il secondo maggior consumatore di amianto al mondo dopo l’India; con una produzione annua di amianto di circa 140.000 tonnellate, è anche il terzo produttore mondiale di amianto dopo Russia e Kazakistan.

2 Kazan-Allen, L. La fine dell’industria dell’amianto: aggiornamento 2023. 10 agosto 2023.
http://ibasecretariat.org/lka-the-demise-of-the-asbestos-industry-2023-update.php

3Fattori di rischio di cancro al polmone nascosti nell’ambiente di lavoro . 12 settembre 2023.
https://new.qq.com/rain/a/20230912A0A1AE00

4 Secondo l’articolo sotto citato, il Comitato ha il compito di promuovere la vendita dell’amianto; l’espansione del settore; e sostenere gli interessi del settore. È preoccupante che uno degli interessi principali del Comitato sia “l’utilizzo completo dei residui di amianto”. È un fatto noto che i rifiuti delle miniere di amianto contengono quantità significative di fibre di amianto
. 11 settembre 2023
https://new.qq.com/rain/a/20230911A04FTD00

5Il Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione ha risposto alla domanda “L’esposizione a lungo termine ai materiali da costruzione dell’amianto e ad altri prodotti può causare il cancro?” https : / /www.gov.cn/hudong/202308/content_6896551.htm

COR-RENAM ER: Casi di Mesotelioma in Emilia Romagna – Report aggiornato al 30 giugno 2023

Bologna, 5 settembre 2023

Pubblicato il rapporto del COR-RENAM Emilia-Romagna con i dati del Registro Mesoteliomi aggiornati al 30 giugno 2023.

Scarica il rapporto “Il MESOTELIOMA MALIGNO IN EMILIA-ROMAGNA: incidenza ed esposizione ad amianto aggiornata al 30 giugno 2023”  a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone

Nel report, i dati dell’anno 2022, ancora in via di definizione (saranno più completi nei prossimi report) , registrano il dato di 140  casi di mesoteliomi da esposizione pregressa all’amianto, vengono inoltre registati 57 nuovi casi registrati nel primo semestre dell’anno .

Andamento medie quinquennali: (1997-2001) media 81,8 casi anno; (2002-2006) media 113 casi anno; (2007-2011) media 130,8 casi anno; (2012-2016) media 150,2 casi anno; (2017-2021) media 152,6 casi anno;

Al 30 giugno 2023, risultano archiviati 4.182 casi, tra cui 196 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi e 3.986 mesoteliomi maligni. Tra questi, 107 risultano incidenti in epoca anteriore al 01/01/1996, data di inizio della rilevazione dell’incidenza su base regionale, e 458 diagnosticati in persone non residenti nella nostra Regione, la cui documentazione è stata per intero trasmessa al COR di residenza.

L’analisi dei dati, pertanto, è stata condotta sui 3.421 casi di MM incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi. Continua a leggere “COR-RENAM ER: Casi di Mesotelioma in Emilia Romagna – Report aggiornato al 30 giugno 2023”

È ora di agire sull’amianto. La Rivista HesaMag #27 – Primavera 2023

 

 

A lungo considerato un materiale magico e ampiamente utilizzato in innumerevoli applicazioni, l’amianto si è rivelato un disastro per la salute. Questo potente cancerogeno è responsabile della morte di circa 90.000 persone ogni anno in Europa ed è riconosciuto come la principale causa di morte sul lavoro. Con la Direttiva Europea sull’amianto sul lavoro attualmente in fase di revisione, HesaMag dedica il suo rapporto speciale a questa fibra mortale.

Tony Musu inizia il rapporto spiegando chiaramente perché è giunto il momento per l’UE di disinnescare la bomba a orologeria dell’amianto una volta per tutte. Marie-Anne Mengeot ripensa quindi alle bugie raccontate dall’industria dell’amianto e alla lunga lotta dei lavoratori per vietare la sostanza. Pien Heuts spiega poi perché i Paesi Bassi hanno il valore limite di esposizione professionale più protettivo in Europa e Théophile Simon descrive le tecniche all’avanguardia utilizzate per rimuovere l’amianto in modo sicuro. Mathilde Dorcadie indaga su un caso di dispositivi di protezione individuale difettosi utilizzati dai lavoratori dell’amianto, mentre Tom Cassauwers considera la necessità di proteggere meglio i vigili del fuoco dai rischi di cancro sul lavoro, incluso l’amianto. I leader della Federazione europea dei lavoratori edili e del legno spiegano in un’intervista esclusiva quali miglioramenti si aspettano di vedere nella revisione della direttiva sull’amianto sul lavoro. Infine, Mehmet Koksal racconta la storia dell’edificio Tripode a Nantes, dove 1.795 dipendenti pubblici sono stati passivamente esposti al deterioramento dell’amianto per più di 20 anni, 31 dei quali sono ora morti per tumori professionali.

Riferimenti: un elenco di pubblicazioni sull’amianto disponibile qui
https://www.labourline.org/ListRecord.htm?list=folder&folder=427

Per scaricare il file pdf della versione francese di Hesamag Clicca QUI 

Per scaricare il file pdf della versione inglese di Hesamag Clicca QUI 

 

Cambiamenti climatici: intervenire sull’amianto presente è una priorità per la tutela della salute dei cittadini.

Fonte AfeVA Emilia-Romagna

Foto scattata da Milco Cassani a Voltana in data 25 Luglio 2023 – materiale raccolto dopo il passaggio della tromba d’aria.

 

Bologna 26 Luglio 2023

Le alluvioni che hanno colpito duramente il territorio regionale, e in particolare la Romagna, e la tromba d’aria che è tornata a colpire molte di quelle stesse zone sabato scorso, rendono ancora più urgente la necessità che il tema amianto torni nelle priorità dell’agire politico dalle amministrazioni locali fino al governo centrale.

La forte presenza di pannelli di eternit divelti dal vento e caduti sulle strade e nei cortili delle abitazioni dimostra quanto l’amianto sia un problema di oggi e non solo di ieri. Non è una questione da relegare alla memoria o solo alla memoria, ma semmai da inserire con più convinzione e determinazione di quanto non si sia fatto fino ad ora nell’agire politico quotidiano.

La legge 257 del 1992 ha messo al bando l’amianto nel nostro Paese, ma ha lasciato un vuoto nella gestione di milioni di tonnellate di amianto che continuano ad essere una minaccia per la nostra salute.

Continua a leggere “Cambiamenti climatici: intervenire sull’amianto presente è una priorità per la tutela della salute dei cittadini.”

Documentario Arte.tv : “Amianto – Una storia senza fine”

 

 

SCHEDA

Amianto – Una storia senza fine

L’amianto non brucia, respinge l’umidità, può essere miscelato con cemento e trasformato in tessuti. Per decenni, la sostanza ha isolato gli scheletri d’acciaio dei grattacieli ed è stata trovata negli pneumatici delle auto, nei pavimenti e negli asciugacapelli. Sebbene l’amianto sia stato ampiamente vietato nell’UE dal 2005, questo documentario rivela come il materiale pericoloso venga comunque prodotto e commercializzato.
Regia Thomas Dandois Alexandre Spalaïkovich

Paese Francia
Anno 2022

Per vedere questo straordinario documentario  clicca

ARTE.  Amianto – Una storia senza fine

Uno straordinario documentario di ARTE.tv sui rischi e sull’uso dell’amianto in Europa e in altre parti del mondo come nella Federazione Russa. Un documentario accurato che disvela quali interessi siano ancora dietro l’industria dell’amianto e come vi sia un fronte teso riabilitare l’amianto crisotilo descrivendolo come poco nocivo. Un falso smentito dalle evidenze delle migliaia di lavoratori che si sono ammalati estraendo e lavorando l’amianto bianco. Questo documentario offre una rappresentazione su scala globale dei paesi nei quali ancora si estrae e si utilizza in grande quantità l’amianto. Un documentario da diffondere e fare conoscere .

 

https://www.arte.tv/it/videos/096315-000-A/amianto-una-storia-senza-fine/

Rompere l’omertà sull’amianto russo

11 luglio 2023

Fonte: Ibasecretariat.org

Autrice:  Laurie Kazan-Allen

 

C’era una volta un igienista industriale specializzato in questioni legate all’amianto, che mi raccontò uno scambio che ebbe in Russia. Durante le discussioni con i suoi ospiti di Mosca, ha descritto di aver trovato alti livelli di tumori e malattie respiratorie nelle località del Regno Unito in cui era stato utilizzato l’amianto; ha chiesto informazioni sull’incidenza di queste malattie in Russia. La risposta quando è arrivata era auto esplicativa: “Non c’erano”, gli è stato detto, “nessuna malattia correlata all’amianto nel paradiso dei lavoratori”. Questo riassume praticamente l’atteggiamento russo nei confronti dell’amianto: l’amianto russo era sicuro da estrarre, utilizzare, vendere ed esportare.

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Amianto: il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo raggiungono un’accordo su nuove norme e limiti per la protezione dei lavoratori.

Fonte AFeVA che ringraziamo

Bologna, 4 luglio 2023

Scarica il Comunicato ETUC (Sindacato Europeo)

Scarica il comunicato del Consiglio dell’Unione Europea

Il 27 giugno 2023 è stato annunciato il raggiungimento dell’accordo provvisorio fra il Consiglio dell’UE ed il Parlamento Europeo su una nuova legge volta a rafforzare la protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione all’amianto.

Le nuove norme riducono gli attuali Valori Limite per l’amianto e prevedono modalità più accurate per misurare i livelli di esposizione.

“La protezione dei lavoratori dalle fibre di amianto cancerogene sarà notevolmente
migliorata, ma rischia di essere implementata troppo tardi per proteggere coloro che sono
coinvolti nelle ristrutturazioni edilizie nell’ambito del Green Deal dell’UE.” questo l’incipit del comunicato del Sindacato Europeo.

L’attuale limite previsto dalla Normativa Europea è di 0,1 fibre/cmcubo (100.000 f/mcubo), l’accordo prevede la riduzione del limite a 0,01 fibre/cmcubo (10.000 f/mcubo), 10 volte più basso.

I vari paesi UE hanno 2 anni di tempo dalla Direttiva per legiferare sui nuovi limiti.

Inoltre entro 6 anni gli stati membri devono modificare il sistema di misurazione delle fibre di amianto (oggi si utilizza la microscopia a contrasto di fase -PCM- non in grado di conteggiare le fibre più fini) sostituendolo con con la microscopia elettronica -EM- in grado di misurare e conteggiare le fibre di amianto ultrafini , a questa scadenza avranno a disposizione due possibilità:

  • misurare le fibre di amianto sottili, nel qual caso il valore limite massimo di esposizione amianto rimarrà a 0,01 f/cmcubo
  • non misurare le fibre di amianto sottili, nel qual caso il valore limite massimo di esposizione sarà ridotto a 0,002 f/cmcubo

Leggi la notizia dell’ottobre 2022 sulla proposta della Commissione Europea

Leggi la notizia del 20 ottobre 2021 sulla risoluzione del Parlamento Europeo

Auspichiamo una rapida conclusione del percorso di approvazione Europea della Direttiva, e conseguentemente di recepimento da parte delle Istituzioni Nazionali.

Un commento più articolato, lo pubblicheremo sulla base del testo della Direttiva approvata e dei suoi allegati tecnici.

Eternit, sentenza esemplare

Fonte Areaonline.ch che ringraziamo 

di Claudio Carrer

Un atto di giustizia per le vittime dell’amianto e per una comunità che ha subito un torto gravissimo, ma anche un esempio per tutto il mondo di come la giustizia possa giocare un ruolo nel tutelare un diritto fondamentale dei lavoratori e dei cittadini, come quello alla salute. Soprattutto quando si è confrontati con la criminalità della grande impresa. Sono i significati che ci sentiamo di attribuire alla recente sentenza della Corte d’Assise di Novara che condanna il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny a 12 anni di carcere per l’omicidio doloso aggravato di centinaia di persone morte per mesotelioma, “colpevoli” di aver respirato le polveri di amianto immesse nell’ambiente dalla fabbrica che lui gestiva in modo scriteriato.

È una sentenza che non fa giustizia fino in fondo, perché, pur affermando che l’imputato è colpevole della strage, egli non deve rispondere per i casi (ormai prescritti) dei morti da oltre 15 anni. Un aspetto molto doloroso per i familiari di queste persone, effetto di una legislazione non adeguata alla tutela delle vittime di questo tipo di criminalità. Ma quella di Novara è anche una sentenza che fa onore alla giustizia italiana e che dovrebbe fare scuola a livello internazionale.

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Amianto: decenni d’inganni

13 giugno 2023

Autrice : Laurie Kazan Allen 

Fonte:  Ibasecretariat  che ringraziamo 

La prima brasiliana di un documentario belga sull’amianto si è svolta all’Ecofalante Film Festival di San Paolo il 1° giugno 2023. Per le proiezioni brasiliane, il film in lingua francese di 90 minuti – Asbestos: Chronicle of a Disaster Foretold – era stato sottotitolato in portoghese. 1 Utilizzando filmati provenienti dagli archivi della TV di Stato belga, i cineasti hanno esposto decenni di crimini e illeciti legati all’amianto. Tra i presenti alla proiezione del film del 1° giugno c’era Eliezer João de Souza, presidente dell’Associazione brasiliana delle persone esposte all’amianto (ABREA). Commentando il film, Eliezer ha detto:

“Il palese disprezzo per la vita umana, così chiaramente mostrato dai filmati storici delle fabbriche di amianto possedute e gestite dal gruppo Eternit in Belgio, era familiare ai membri dell’ABREA che avevano lavorato presso le fabbriche Eternit di Osasco (Stato di San Paolo), Rio de Janeiro (Stato di Rio de Janeiro), Simões Filho (Stato di Salvador), Minaçu, Goiânia e Anápolis (Stato di Goiás) e Ponta Grossa e Colombo (Stato di Paraná). 

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Eternit bis, Stephan Schmidheiny condannato a 12 anni di reclusione. La sentenza e le reazioni

Fonte AfeVA Emilia Romagna

 

In Corte d’Assise a Novara il processo bis sulle morti di amianto di Casale Monferrato. Per i giudici è stato omicidio colposo aggravato

https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2023/06/eternit-bis-sentenza-amianto-casale-monferrato-novara-schmidheiny-ee28dfd6-ad5e-4200-a48f-dc99e41c7e60.html

sentenza-7-giugno

Per scaricare il file pdf che contiene la Sentenza  clicca QUI 

«Vorrei spiegare a Schmidheiny cosa significa vivere col mesotelioma».

 

Fonte Areaonline.ch che ringraziamo 

Alla vigilia della sentenza del prossimo 7 giugno 2023 del processo Eternit bis di Novara per 392 morti d’amianto a Casale Monferrato, areaonline.ch ha raccolto alcune testimonianze di vittime di questa immane tragedia.

Malata dal 2019, Daniela racconta il suo calvario e si rivolge all’imputato del processo Eternit.   I racconti di altre 4 vittime.

Il calvario di una vittima dell’Eternit: la malattia, la rabbia e le speranze

Daniela Zanier è malata di mesotelioma pleurico, che ha contratto respirando l’aria di Casale Monferrato, la città avvelenata dall’amianto dell’Eternit. Alla vigilia della sentenza del processo Eternit bis di Novara per la morte di 392 persone che vede imputato l’ex patron Stephan Schmidheiny, Daniela racconta la sua storia esprimendo il desiderio di incontrare il magnate svizzero.
Ringraziamo areaonline.ch per questo contributo.

UK . Comprendere la mentalità dei killers di Westminster

In questo articolo Laurie Kazan Allen presidente del Segretariato internazionale per la messa al bando dell’amianto descrive il dramma delle scuole pubbliche inglesi contaminate dall’amianto. I ministri tories del governo inglese si disinteressano del problema amianto, che non è il loro : i figli della classe dirigente vengono educati nelle scuole private da 40 mila sterline all’anno in edifici senza amianto e senza rischi di crollo…

Fonte  International Ban Asbestos Secretariat

26 maggio 2023

Dopo aver letto e riletto la trascrizione Hansard di un dibattito alla Camera dei Comuni del 23 maggio 2023 sulla sicurezza degli edifici scolastici, ho trovato difficile capire la continua compiacenza del governo Tory per la presenza di un killer mortale all’interno dell’infrastruttura educativa del paese. 1

Forse ha qualcosa a che fare con il fatto che è improbabile che i figli dei ministri Tory siano in pericolo? Indaghiamo. Durante il dibattito sono intervenuti a nome del Governo il Ministro di Stato per la Scuola Nick Gibb MP e Robert Halfon MP, Ministro per le Competenze, l’Apprendistato e l’Istruzione Superiore; nessuno dei due ha figli. La maggior parte degli attuali membri del gabinetto è andata a scuole private. 2È risaputo che gli inglesi con istruzione privata tendono a fornire lo stesso livello di istruzione ai propri figli. Il primo ministro Rishi Sunak ha studiato al Winchester College da £ 45.936 all’anno prima di andare all’Università di Oxford, come ogni altro primo ministro dalla seconda guerra mondiale ad eccezione di Gordon Brown. Le figlie di 10 e 12 anni di Sunak hanno iniziato la loro educazione in una scuola femminile d’élite a South Kensington; il più anziano ora è in un collegio privato. E così va…

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Amianto.Una storia di due città 2023!

Laurie Kazan Allen

Fonte : Ibasecretariat.org

18 maggio 2023

Una storia di due città 2023!

Il 7 maggio 2023 decine di membri dell’Asian Ban Asbestos Network (ABAN) si sono riuniti a Bangkok per l’ultima conferenza ABAN; altri membri di ABAN hanno monitorato l’evento online. 1 Questo è stato il primo evento di persona organizzato da ABAN dopo la pandemia di Covid; sebbene un evento ABAN virtuale nel 2021 abbia consentito la partecipazione di centinaia di delegati, lo sviluppo delle relazioni, lo scambio di informazioni e la costruzione della fiducia si realizzano meglio di persona. 2Il materiale è stato presentato durante la giornata dai delegati provenienti da Australia, Bangladesh, Cambogia, India, Indonesia, Giappone, Laos, Malesia, Nepal, Pakistan, Filippine, Corea del Sud, Sri Lanka, Taiwan, Tailandia e Vietnam. La traduzione dal tailandese e dall’inglese ha facilitato le interazioni verbali, mentre la generosa disponibilità di tempo per la discussione ha permesso di affrontare le questioni chiave.

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Cancers de l’ovaire et du larynx : les victimes oubliées de l’amiante

Alexandra Papadopoulos, Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail (Anses)

L’amiante a été au cœur d’un vaste scandale sanitaire, dans les années 1990 notamment, alors que l’on prenait conscience des risques pour la santé qui lui étaient associés. Classé cancérogène depuis 1977, il est interdit en France depuis 1997.

On sait en effet désormais, de façon sûre, que l’exposition aux fibres d’amiante est à l’origine de cancers du poumon (cancers broncho-pulmonaires) et de cancers de la plèvre (mésothéliomes), la double membrane qui enveloppe les poumons et tapisse l’intérieur de la cavité thoracique.

Mais cette substance est également à l’origine de cancers du larynx et de l’ovaire. Or, si ce lien est connu, des scientifiques, ni les médecins spécialistes de ces pathologies, ni le grand public ne sont véritablement informés sur ce sujet.

Cette méconnaissance a largement contribué à la sous-déclaration de ces deux types de cancers dans le cadre de la reconnaissance des maladies professionnelles. Autre conséquence : le suivi médical des travailleurs et travailleuses exposés à l’amiante est incomplet.

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Celebrazioni in favore dell’amianto sospese nella Federazione Russa .Svista curiosa o deliberata: decidi tu!

 

Fonte: Blog LCA

Autrice: Laurie Kazan Allen

18 aprile 2023

La Giornata internazionale per la protezione del crisotilo – una festa inventata dalla lobby dell’amianto per celebrare la generosità fornita da massicci depositi di amianto crisotilo – doveva aver luogo il 16 aprile. In passato il 16 aprile c’erano manifestazioni di fervore pro-crisotilo da parte della popolazione locale così come i lavoratori dell’industria nelle città minerarie di amianto russe e kazake nelle regioni di Sverdlovsk, Orenburg e Kostanay. 1C’erano incontri, concerti e persino gare sportive per condividere la propaganda del crisotilo con le giovani generazioni. Anche quando non c’erano eventi di persona, c’erano articoli online, blog e post su Facebook, tutti usati per esaltare le virtù del “lino di montagna” (un soprannome russo per crisotilo) e denunciare i suoi critici. Quest’anno il 16 aprile è andato e venuto e non ci sono stati comizi, articoli, celebrazioni o post su Facebook. Di questo appuntamento fisso del calendario, c’era solo un silenzio riverberante.

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Lo spettro dell’amianto insegue il globo

 

Fonte  Ibasecretariat.org  che ringraziamo

Autrice  : Laurie Kazan Allen

 

6 aprile 2023

Una raccolta di notizie recenti esaminate il 5 aprile 2023 ha rivelato problemi legati all’amianto in Nord America, Europa, Australia e Asia. La più grande delle storie ha dettagliato l’ultimo tentativo del colosso farmaceutico statunitense Johnson & Johnson di risolvere decine di migliaia di cause legali da parte di malati di cancro che sostenevano che le loro malattie fossero state contratte a seguito dell’uso dell’iconico talco per bambini dell’azienda che era contaminato con fibre di amianto. 1 Questa storia è stata coperta dai media in Russia, Cina, Vietnam, Canada, Francia, Italia, Grecia e altrove.

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Il direttore dell’EU-OSHA spiega il pericolo dell’amianto su Euronews

Fonte EU-OSHA 

“Le fibre di amianto sono cancerogene e come tali non esiste un livello di esposizione totalmente sicuro” , afferma William Cockburn, direttore esecutivo ad interim dell’EU-OSHA, in un’intervista per Euronews sulla necessità di ridurre l’esposizione dei lavoratori all’amianto.

William sottolinea anche la necessità di una legislazione forte e di buone procedure. “Mettendo in atto un limite dieci volte più severo, dovremmo prevedere livelli di protezione piuttosto elevati per i lavoratori europei, ma ciò deve andare di pari passo con la sensibilizzazione, con orientamenti e strumenti, e con procedure e strategie adeguate”.

Continua a leggere e guarda l’intero episodio di Real Economy: Perché le normative sull’amianto devono cambiare per proteggere meglio i lavoratori dell’UE?

Puoi anche dare un’occhiata a questo corso accelerato di Euronews sull’amianto.

Podcast Diario Prevenzione 24 marzo 2023 – Puntata n° 107

 

a cura di Gino Rubini

In questa puntata parliamo di :

– Nuovo studio sull’intelligenza artificiale sul posto di lavoro: i lavoratori hanno bisogno di opzioni di controllo per garantire la co-determinazione;
– La salute nelle mani delle città;
– Ukraina. Linee guida sull’amianto in tempo di guerra per le riparazioni di emergenza di strutture che possono contenere amianto;
– GB. I giovani dottori sotto pressione soffrono di attacchi di panico;
– SIPRI . Tendenze nei trasferimenti internazionali di armi, 2022
– Smips. Come conservare salute e buone aspettative di “vita sana”. Venti proposte di prevenzione primaria d’iniziativa personale;

Ukraina. Linee guida sull’amianto in tempo di guerra per le riparazioni di emergenza di strutture che possono contenere amianto

 

Fonte Ibasekretatariat.org che ringraziamo

Questa guida pragmatica di 18 pagine per le riparazioni di emergenza di strutture che possono contenere amianto in Ucraina, pubblicata questo mese (marzo 2023) da Miyamoto International, è il risultato della collaborazione tra scienziati ucraini e internazionali ed esperti globali nella gestione dei disastri. Queste linee guida provvisorie sono state sviluppate per affrontare una serie complessa di problemi in un ambiente ad alto rischio. Tra le sfide specifiche che devono affrontare i soccorritori in Ucraina ci sono: l’ubiquità di materiale contenente amianto, un basso livello di consapevolezza pubblica sul pericolo dell’amianto, la scarsità di dispositivi di protezione individuale e capacità di test di laboratorio e la mancanza di siti di smaltimento registrati, non per menzionare la minaccia rappresentata dalla guerra.

ukraine-miyamoto-ukr-pragmatic-asbestos-manual-mar-2023

Per scaricare il file del manuale pdf clicca QUI 

 

Giappone: campagna delle vittime per la giustizia dell’amianto

 

Fonte : IBASECRETARIAT.ORG

di Laurie Kazan Allen

1 marzo 2023

Tra poche settimane, il governo giapponese amplierà gli obblighi legali delle aziende per proteggere non solo i propri dipendenti ma anche i lavoratori autonomi che potrebbero subire esposizioni tossiche sul posto di lavoro. Le norme di applicazione riviste della legge sulla sicurezza e salute sul lavoro, che entreranno in vigore il 1° aprile 2023, riflettono un approccio più completo da parte del governo ai diritti dei lavoratori. 1

Il cambiamento di politica è, si potrebbe sostenere, il risultato di recenti sentenze giudiziarie, molte delle quali sono state favorevoli alle vittime dell’amianto. 2 L’ondata di azioni collettive contro l’amianto e cause legali per lesioni personali ha raggiunto un alto profilo pubblico grazie alla mobilitazione e all’attività di lobbying di gruppi che rappresentano le vittime dell’amianto giapponesi e membri dei sindacati.

La situazione retributiva dei lavoratori giapponesi, che si è evoluta in modo frammentario nel corso di decenni, è complessa. A quanto ho capito, c’è:

UN) un regime di assicurazione contro gli indennizzi dei lavoratori che copre tutti i lavoratori, compresi i lavoratori autonomi, che pagano i premi;
B) un regime di soccorso per risarcire i feriti non coperti dal regime assicurativo di indennizzo dei lavoratori.

Ad esempio, un operaio edile occupato con lesioni da amianto può ricevere benefici da a); un lavoratore autonomo edile danneggiato dall’amianto può ricevere prestazioni da (a) o (b) a condizione che abbia versato contributi al regime nazionale. Gli importi del risarcimento accessibili attraverso queste vie sono il minimo legale. Sia i lavoratori subordinati che i lavoratori autonomi possono chiedere pagamenti aggiuntivi alle parti responsabili come il loro datore di lavoro, il governo, i produttori di materiali da costruzione contenenti amianto, ecc.

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COR-RENAM ER: Casi di Mesotelioma in Emilia Romagna – Report aggiornato al 31/12/2022

Fonte AFEVAEMILIAROMAGNA

Bologna, 22 febbraio 2023

Pubblicato il rapporto del COR-RENAM Emilia-Romagna con i dati del Registro Mesoteliomi aggiornati al 31 Dicembre 2022.

Scarica il rapporto Il MESOTELIOMA MALIGNO IN EMILIA-ROMAGNA: incidenza ed esposizione ad amianto aggiornata al 31 dicembre 2022”  a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone

Nel report, i dati dell’anno 2022, ancora in via di definizione (saranno più completi nei prossimi report) , registrano il dato di 134 nuovi casi di mesoteliomi da esposizione pregressa all’amianto.

Andamento medie quinquennali: (1997-2001) media 81,8 casi anno; (2002-2006) media 113 casi anno; (2007-2011) media 130,8 casi anno; (2012-2016) media 150,2 casi anno; (2017-2021) media 152,4 casi anno;

Al 31 dicembre 2022, risultano archiviati 4.107 casi, tra cui 194 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi e 3.913 mesoteliomi maligni. Tra questi, 107 risultano incidenti in epoca anteriore al 01/01/1996, data di inizio della rilevazione dell’incidenza su base regionale, e 449 diagnosticati in persone non residenti nella nostra Regione, la cui documentazione è stata per intero trasmessa al COR di residenza.
L’analisi dei dati, pertanto, è stata condotta sui 3.357 casi di MM incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.

 

Alcune considerazioni sull’andamento dei casi di Mesotelioma rilevati in Emilia Romagna che sono oggi dal 1996 – 3357:

  1. i dati possono considerarsi pressoché completi per gli anni 1996-2021, mentre per il periodo successivo è in corso la rilevazione dei casi (anche il dato del 2022 potrebbe subire qualche variazione). Bisognerà aspettare qualche anno per capire se l’incremento dei casi ci sta portando al cosiddetto “picco” dei casi di Mesotelioma, al momento ci pare che la situazione sia ancora critica, assestata su valori molto alti, la decrescita dei casi che stiamo aspettando si fa attendere, e potrebbe essere molto lenta.
  2. Gli anni 2020-2021 sono stati gli anni dell‘EPIDEMIA di COVID-19, e l’impatto sulle strutture sanitarie potrebbe aver determinato sia un rallentamento dei percorsi diagnostici che della loro segnalazione al COR-RENAM. I decessi a causa del COVID-19, potrebbero avere riguardato situazioni di patologie da amianto non ancora diagnosticate ma decisive per segnare il decorso infausto della patologia legata al COVID-19. Al momento, nel report viene riportato che gli studi specifici condotti dal Cor-Renam non segnalerebbero impatti della pandemia di Covid-19 sull’andamento dei casi di Mesotelioma, ma ci si propone di promuovere ulteriori studi in questo senso.
  3. Va osservato che il tasso di incidenza dei casi di mesotelioma (x 100.000 popolazione statistica Italia 2000) considerando l’ultimo quinquennio 2017-2021 rimangono a livelli alti 3,7 per gli uomini, 1,1 per le donne.
  4. In particolare, in territori come Reggio Emilia (uomini 5,6 donne 2,2) , Parma (uomini 4,2, donne 1,5), Piacenza (uomini 5,1), Ravenna (uomini 4,8) fanno registrare tassi di incidenza più alti (1996-2022) rispetto alla precedente rilevazione (1996-2021). Continua a leggere “COR-RENAM ER: Casi di Mesotelioma in Emilia Romagna – Report aggiornato al 31/12/2022”

La tragedia Eternit e il bisogno di giustizia

di  Claudio Carrer

Fonte:  areaonline.ch  che ringraziamo

«Comunque vada a finire, con questo processo si scrive una pagina di storia, non solo per i cittadini di Casale Monferrato, ma per tutto il mondo». Non possiamo che condividere e rilanciare da queste colonne le parole pronunciate lunedì scorso a Novara dal Pubblico ministero Gianfranco Colace al processo Eternit che si sta celebrando davanti alla Corte di Assise e che vede imputato il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny, con l’accusa di omicidio plurimo intenzionale in relazione alla morte di 392 persone uccise dalle polveri di amianto della sua fabbrica (cliccare qui per maggiori dettagli). Un processo difficile e dall’esito tutt’altro che scontato, ma che in ogni caso ha già dato un contributo fondamentale alla ricerca della verità su una tragedia di portata mondiale e nella quale Schmidheiny e la sua famiglia sono stati attori di primo piano a livello internazionale per oltre cent’anni. E che per decenni ha visto la Svizzera fungere da centrale di comando della potente industria mondiale del cemento-amianto e di tutte le nefandezze che emergono inequivocabili nei tribunali italiani, soprattutto grazie all’eccezionale indagine della Procura di Torino che portò nel 2009 all’apertura del primo maxi-processo per disastro ambientale e successivamente (dopo che nel 2014 la Cassazione annullò per intervenuta prescrizione la condanna di Schmidheiny a 18 anni) all’avvio di altri procedimenti per omicidio tuttora in corso.

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Il Green Deal e l’ondata di ristrutturazioni: una bomba ad orologeria di amianto per i lavoratori europei

 

Fonte:  ETUI 

Lunedì 6 febbraio 2023, i membri della Commissione per l’occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo inizieranno le discussioni sulla modifica della direttiva sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti dall’esposizione all’amianto durante il lavoro (relazione Trillet-Lenoir). Con l’adozione del Green Deal europeo e l’ondata di ristrutturazioni per l’Europa, si prevede che entro il 2030 35 milioni di edifici saranno sottoposti a manutenzione, ristrutturati o altrimenti demoliti. Pertanto, tra i 4,1 e i 7,3 milioni di lavoratori nel settore delle costruzioni e delle ristrutturazioni, nella gestione dei rifiuti e nei servizi antincendio saranno a maggior rischio di esposizione all’amianto nel prossimo decennio. Si prevede che questo numero aumenterà del 4% all’anno nei prossimi dieci anni. Poiché gli effetti nocivi sulla salute delle fibre di amianto inalate e delle malattie correlate all’amianto possono richiedere fino a 40 anni per manifestarsi, si prevede una quarta ondata di vittime dell’amianto.

L’UE ha la possibilità di eliminare in modo sicuro, una volta per tutte, questo pericoloso agente cancerogeno dall’ambiente edilizio europeo. Se l’UE non coglie l’opportunità della sinergia offerta dal Green Deal, dall’ondata di ristrutturazioni e dal piano di ripresa per l’Europa per risolvere questo problema, l’eredità mortale dell’amianto sarà trasmessa alla prossima generazione di lavoratori, abitanti e utenti degli edifici”, ha dichiarato Tony Musu, ricercatore senior dell’ETUI che segue il dossier amianto da oltre 20 anni.

L’amianto non è un problema del passato

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Amianto Zero . Un risultato possibile: Assemblea pubblica ad Alfonsine Sabato 4 marzo 2023

ASSEMBLEA PUBBLICA ALFONSINE
AMIANTO ZERO
UN RISULTATO POSSIBILE
MAPPATURE – BONIFICHE – SALUTE

Sabato 4 marzo 2023 – dalle ore 15.00 alle ore 18.00

ad ALFONSINE presso il Cinema Gulliver

Piazza della Resistenza, 2

Il Comitato Salviamo le api, salviamo noi – Progetto otto passi per l’ambiente di Alfonsine, l’Associazione Familiari e Vittime Amianto Emilia Romagna aps, la CGIL di Ravenna invitano la cittadinanza a partecipare. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Alfonsine.

scarica la locandina Scarica il testo del Volantino

Programma dell’iniziativa.

L’affondamento della portaerei San Paolo

Fonte:   IBASECRETARIAT  

Laurie Kazan Allen

6 febbraio 2023. Ambientalisti, attivisti ed esperti legali di tutto il mondo sono rimasti scioccati dalla notizia che la Marina brasiliana aveva effettuato una serie di esplosioni il 3 febbraio 2023 per affondare la São Paulo, la sua ex ammiraglia. 1 È stato affermato che il presidente brasiliano Lula da Silva ha firmato i piani della Marina nonostante le obiezioni del ministro dell’Ambiente e del cambiamento climatico Marina Silva, di altri membri della nuova amministrazione e dei sostenitori del Partito dei lavoratori. Sotto il predecessore di Lula, il presidente Bolsonaro, prevaleva un’agenda anti-ambientale; Lula aveva promesso di invertire la distruzione ambientale. Dopo solo un mese in carica, i brasiliani hanno buone ragioni per dubitare delle sue intenzioni.

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Brasile . Gli ambientalisti affermano che l’affondamento della portaerei Sao Paulo dismessa è il risultato di una sequenza di gravi errori.


(Wikifoto)

Secondo diversi quotidiani brasiliani l’affondamento della portaerei non può essere archiviato come un atto di ordinaria amministrazione da dimenticare rapidamente.
Diversi ambientalisti intervistati hanno rilevato che la decisione dell’affondamento è stata presa senza un’adeguata valutazione dei rischi ambientali che deriveranno dalla diffusione delle sostanze chimiche componenti le vernici ( metalli, solventi, ecc ) mercurio derivante dalle migliaia di lampade, fluidi dielettrici dagli impianti elettrici, amianto e altre.(1)
Secondo la Presidente di Abrea Fernanda Giannasi l’affondamento di centinaia di tonnellate di amianto contenute nello scafo avrà impatti non ancora conosciuti sul bio sistema marittimo.
Questa operazione decisa da uno stato sovrano rappresenta un precedente pericoloso in quanto viola almeno tre trattati internazionali:

– La Convenzione di Basilea del 1992
– La Convenzione sulla prevenzione dell’inquinamento marino dovuto allo scarico di rifiuti e altri materiali, nota anche come Convenzione di Londra, 1972;- Convenzione di Stoccolma del 2001 sugli inquinanti organici persistenti.

Per la ragione dei costi che avrebbe richiesto lo smantellamento in sicurezza in un cantiere attrezzato si è scelto di affondare la nave: una procedura corretta sarebbe stata quella di condurre la nave in un cantiere per la dismissione con il recupero del metallo e la inertizzazione e rimozione degli inquinanti chimici. Dopo il respingimento da parte della Turchia in ragione delle lotte dei lavoratori del cantiere cui era destinata per lo smantellamento, la portaerei è stata in viaggio per l’Atlantico per cinque mesi fino alla decisione dell’affondamento da parte della Marina brasiliana. Oltre ai problemi ambientali nell’oceano che difficilmente saranno monitorati il problema più grave di questa scelta del governo brasiliano è rappresentato dal fatto che questa scelta di dismissione “a basso costo” della nave potrebbe diventare una prassi diffusa praticata anche da altri paesi.

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Nel comparto produttivo dell’estrazione dell’amianto nella Federazione Russa vi è crisi ?

Fonte il blog del Segretariato internazionale per la messa al bando dell’amianto ibasecretariat  IBAS 

Problemi di Capodanno per il settore russo dell’amianto?

 

copertura in. cemento amianto – da wikimedia

Un blog IBAS dell’anno scorso ha evidenziato la dicotomia tra la percezione pubblica dell’amianto in Russia e quella altrove. 1 Laddove altri paesi hanno evitato l’amianto per aver causato un numero incalcolabile di morti e problemi di salute tra le loro popolazioni, la Russia l’ha abbracciato. Il fatto che la fibra di amianto prodotta nelle miniere russe rappresentasse quasi il 60% del consumo globale annuo non veniva regolarmente menzionato nella propaganda diffusa dalla lobby dell’amianto per generare domanda per questo cancerogeno riconosciuto. 2

Per molti anni, i dati sul commercio russo di amianto si sono rivelati inaffidabili. Le sanzioni imposte nel 2022 dai paesi occidentali alle esportazioni russe, ci si poteva aspettare, avrebbero avuto un impatto negativo sulle prospettive finanziarie delle parti interessate dell’amianto. Mentre l’ammissione pubblica in tal senso rimane improbabile, ci sono prove che suggeriscono che il settore dell’amianto in Russia non è fiorente.

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SNOP. Fermare la lunga epidemia da amianto. Migliorare la normativa

Segnaliamo questo articolo elaborato dalla Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione  (Snop) ,  una lettura critica che affronta la “ Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro” .L’articolo esamina i contenuti della Proposta, con riferimento al contesto normativo europeo in materia di amianto, alle criticità e alle controversie tuttora esistenti in materia di esposizione alle sue fibre, e traccia possibili prospettive di lavoro, in una storia che non è certo finita. Riteniamo importante mantenere aperta la questione amianto ed esercitare il massimo di attenzione e sorveglianza  sul processo di “riordino” della normativa avviato dalla “Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/148/CE sulla protezione dei lavoratori connessi con un’esposizione all’amianto durante il lavoro” .

Per leggere l’articolo della SNOP e i documenti allegati  clicca 

Fermare la lunga epidemia da amianto. Migliorare la normativa

L’ex portaerei brasiliana São Paulo continua il suo viaggio verso il nulla.

la portaerei Sao Paulo  foto da wikimedia ccm 

Notizia aggiornata al 9 dicembre  2022 . Fonte Ibasesecretariat.org

L’ex portaerei brasiliana São Paulo continua il suo viaggio verso il nulla. Dopo che le autorità turche hanno revocato il permesso di demolizione della nave in Turchia, la nave è tornata nelle acque brasiliane. Le autorità di diverse città brasiliane hanno rifiutato il permesso alla nave di attraccare a causa delle preoccupazioni per la presenza di amianto e altri materiali pericolosi a bordo; ora è ormeggiato a circa 30 km al largo della costa di Pernambuco, vicino al porto di Suape. Secondo il governo di Pernambuco, la nave “rimane senza permesso di attracco e continua in alto mare”. Vedi: NAVIO-FANTASMA: Porto de Suape rebate MSK e nega falta de combustível que ocasionou troca do rebocador do porta-aviões [NAVE FANTASMA: Suape Port confuta MSK e nega la mancanza di carburante che ha portato alla sostituzione del rimorchiatore della portaerei].

L’Alta corte brasiliana limita le esportazioni di amianto

Fonte: Chemical Watch che ringraziamo  ( traduzione google translator )

La decisione potrebbe avere un impatto sui produttori di cloro statunitensi che dipendono dalle importazioni brasiliane

Generale - amianto ©roostler stock.adobe.com

La Corte Superiore di Giustizia brasiliana ha ordinato l’immediata cessazione dell’estrazione, lavorazione ed esportazione di amianto dallo stato di Goias, l’ultima regione del Paese a consentire l’estrazione del materiale fibroso.

La decisione significa che le aziende che utilizzano l’amianto potrebbero dover fare affidamento su altri paesi per procurarsi la sostanza.

Il Brasile era un tempo il terzo maggiore esportatore di amianto – dietro Russia e Kazakistan – e uno dei principali esportatori di amianto crisotilo negli Stati Uniti.

L’American Chemistry Council (ACC) ha dichiarato a Chemical Watch che stanno “attualmente valutando i rapporti” sullo sviluppo e sulle potenziali implicazioni che potrebbe avere sulla produzione di cloro. Quasi un terzo degli impianti di cloro-soda negli Stati Uniti produce cloro utilizzando diaframmi di amianto crisotilo, secondo il gruppo commerciale.

“Questa forma di amianto è stata utilizzata in modo sicuro e limitato per questo scopo per decenni”, ha affermato ACC. “Durante tutto il processo, le tecnologie ingegneristiche, le pratiche di gestione e i dispositivi di protezione individuale vengono utilizzati in conformità con le normative federali e statali per proteggere il personale e l’ambiente”.

Linda Reinstein, co-fondatrice della Asbestos Disease Awareness Organization (ADAO), ha affermato che l’industria dei cloro-alcali è l’unico settore statunitense che importa e utilizza amianto crisotilo grezzo. Continua a leggere “L’Alta corte brasiliana limita le esportazioni di amianto”

Pubblicazioni INAIL: Le malattie asbesto-correlate (2017-2021) riconosciute da INAIL e dati Fondo Vittime Amianto – Report 2022

 

Fonte AFeVA

Bologna, 07 novembre 2022

Il 4 novembre 2022, INAIL ha pubblicato l’aggiornamento, su richiesta del Comitato Amministratore del Fondo Vittime Amianto, dell’ OPUSCOLO dal titolo “LE MALATTIE ASBESTO CORRELATE” a cura della Consulenza statistico attuariale dell’INAIL con il coordinamento scientifico di Silvia D’Amario, Autrice Daniela Martini.

I dati pubblicati riguardano le malattie asbesto Correlate riconosciute dall’INAIL nel quinquennio 2017-2021 (fonte Open Data), le rendite per malattie asbesto correlate erogate dall’INAIL, il numero dei beneficiari professionali del Fondo Vittime Amianto e le prestazioni UNA-TANTUM per mesoteliomi non professionali. Il report contiene inoltre dati interessanti per comprendere le linee di tendenza delle patologie asbesto-correlate (riconosciute dall’INAIL). Ovviamente, sarebbe erroneo, trarre conclusioni sull’andamento epidemiologico delle malattie asbesto-correlate, dato ricavabile solo da altri tipi di studi: dati RENAM, dati regionali dei COR, studi di coorti di lavoratori, registri tumori ed altro.

Scarica l’opuscolo INAIL

Il confronto fra i dati riconosciuti dall’INAIL, con i casi rilevati dal RENAM ( VII rapporto del 2021che riporta i dati dei mesoteliomi rilevati al 2018, peraltro del tutto incompleti), è possibile per l’anno 2017, quando i casi di Mesotelioma RENAM rilevati sono stati 1486 (mancano i dati di Abruzzo – Molise – Campania) a fronte di un dato riportato sull’ Opuscolo attuale (riconoscimenti INAIL) che vede, sempre per l’anno 2017: 625 nuovi indennizzi INAIL per mesotelioma di origine professionale più 282 persone alle quali è stata riconosciuta l’UNA-TANTUM del FVA per mesotelioma non professionale (più 5 domande ancora in istruttoria). Continua a leggere “Pubblicazioni INAIL: Le malattie asbesto-correlate (2017-2021) riconosciute da INAIL e dati Fondo Vittime Amianto – Report 2022”

Amianto – la proposta di Direttiva della Commissione UE: un passo avanti e uno indietro

 

Fonte AFeVA Emilia-Romagna

Bologna, 25 ottobre 2022

Il 28 settembre 2022, la Commissione Europea ha avanzato una Proposta di Direttiva che modifica l’attuale direttiva UE sull’amianto indirizzata al Parlamento Europeo, agli Stati membri con la Commissione che chiede una rapida approvazione. Una volta adottata, gli Stati membri avranno due anni per recepire la direttiva nel diritto nazionale.

I dati da cui parte la decisione di modifica delle direttive sull’amianto sono terribili: nel 2019 l’esposizione ad amianto ha causato 70.000 vittime nell’Unione Europea, il 78% dei tumori professionali sono dovuti all’amianto e diventano l’88% per i tumori polmonari.

A causa dei lavori di ristrutturazione del patrimonio edilizio, il numero di lavoratori esposti all’amianto attualmente (fra 4,1 e 7,3 Milioni) potrebbe aumentare del 4% all’anno nei prossimi 10 anni.

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AMIANTO OGR BOLOGNA: è deceduto Nino Dall’Olio per mesotelioma.

Bologna, 17 ottobre 2022

Purtroppo è deceduto un altro ex lavoratore dell’OGR di Bologna per mesotelioma: Nino Dall’Olio.

Nino aveva 84 anni e l’11 gennaio di quest’anno gli è stato diagnosticato il mesotelioma che se lo è portato via, oggi si sono tenuti i suoi funerali .

Assunto nel 1960 in FF.SS., ha lavorato presso le Officine Grandi Riparazioni di Bologna, con un breve intervallo presso le OGR di Rimini.

Certamente le esposizioni ad amianto sono avvenute alle OGR dove svolgeva la mansione di Carrozziere lamierista, Nino è stato anche coordinatore dei lavori di cassa rotabili del Settebello.

AFeVA Emilia Romagna aps e i colleghi di lavoro si uniscono al dolore della moglie Maria, delle figlie Patrizia e Daniela e dei nipoti per la scomparsa di NINO.

Leggi  la notizia ed il comunicato di AFeVA ER  su www.afevaemilaromagna.org

Umiliazione per il Brasile, Vittoria per la Turchia

12 settembre 2022

immagine della portaerei SAO PAULO (foto wikipedia)

 

Fonte Blog LKA – Segretariato internazionale per l’abolizione dell’amianto

Il 7 settembre 2022 avrebbe dovuto essere un giorno glorioso per tutto il Brasile. Dopotutto, era il 200° anniversario dell’indipendenza del paese dal Portogallo. Sfortunatamente, il fervore nazionalistico che ci si sarebbe aspettato è stato in qualche modo oscurato quando il governo si è trovato nel mezzo di un furore internazionale per il suo tentativo fallito di scaricare una nave piena di rifiuti tossici in Turchia.

Il fatto che l’ex nave da guerra São Paulo contenesse amianto, PCB, vernice al piombo/cadmio e possibili tracce di materiale radioattivo era già abbastanza grave, ma ancora peggio era la moltitudine di trattati e protocolli internazionali che l’esportazione della nave mortale aveva infranto. In violazione del diritto internazionale, un’agenzia federale (IBAMA) aveva deciso di consentire alla nave di salpare da Rio de Janeiro il 4 agosto 2022. 1

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La portaerei brasiliana SaoPaulo torna in Brasile.

 

Secondo fonti del governo turco la portaerei Sao Paulo ha invertito la marcia e sta tornando in Brasile dove verrà sottoposta ad un processo di scoibentazione dell’amianto e di bonifica rispetto alle altre sostanze tossiche di cui è imbottita. Una vittoria delle Associazioni ambientaliste e dei sindacati dei lavoratori turchi che si sono opposti al lavoro di demolizione della portaerei in condizioni di pericolo. Il rimorchiatore che rimorchia la portaerei ha cambiato il suo segnale AIS ora mostrando che tornerà a Rio de Janeiro il 2 ottobre. Il viaggio di andata e ritorno di due mesi è un destino simile alla sua nave gemella, la portaerei francese Clemenceau , anch’essa respinta dal governo indiano nel 2006.
Per maggiori info vedi questi riferimenti

1) Rimorchiatore per portaerei “tossica” inverte la rotta di ritorno in Brasile

https://maritime-executive.com/article/tow-for-toxic-aircraft-carrier-reverses-course-back-to-brazil

Estate/Inverno 2022: il migliore e il peggiore del Brasile

 

Laurie Kazan Allen

Fonte : IBAS

 

Qualcuno una volta mi ha detto che in Brasile avevano il meglio e il peggio di tutte le cose. Questa teoria è stata ben illustrata quest’estate (o inverno se sei in Brasile) da due sviluppi, uno dei quali è andato a beneficio degli ex lavoratori dell’amianto e l’altro della Marina brasiliana. 1

Per quattro settimane, tra il 21 giugno e il 27 luglio 2022, sono state effettuate visite di sorveglianza sanitaria da parte del personale dell’istituto di ricerca Fiocruz nel territorio del Senador Camará, un’area dominata da fazioni criminali in guerra con polizia civile e militare e trafficanti di droga. Molti ex lavoratori delle fabbriche di amianto di Saint-Gobain vivono nelle favelas del Senador Camará. 2 Grazie ai finanziamenti forniti dall’Associazione brasiliana degli esposti all’amianto (ABREA), il personale di Fiocruz ha potuto effettuare visite settimanali per consultare i dirigenti sanitari di più istituzioni e decine di ex lavoratori dell’amianto nelle loro case.

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Le autorità turche vietano l’ingresso alla portaerei tossica São Paulo

 

La portaerei  Sao Paulo ( Wikipedia )

Vedi articolo correlato 

 

Fonte NGOSHIPBREAKING

Successo dopo settimane di proteste pubbliche

Aliaga, Turchia. 2 settembre 2022 – La Turchia ha finalmente vietato alla tossica portaerei SÃO PAULO di entrare nelle sue acque nazionali. Per settimane, gruppi locali per l’ambiente e per i diritti del lavoro, supportati da ONG internazionali, hanno protestato contro il viaggio della nave dal Brasile ad Aliağa, chiedendo il rispetto delle Convenzioni di Basilea e Barcellona.

” Da una meravigliosa marcia pubblica con la partecipazione di migliaia di persone ad Aliağa a dimostrazioni teatrali nel centro di Smirne e dichiarazioni pubbliche davanti agli edifici ufficiali, tutte le persone si sono riunite attorno a un’unica richiesta: fermare questa nave tossica “, afferma Gokhan Ersoy, Project Development Officer di Greenpeace Mediterranean. “Le petizioni di firma digitale e convenzionale hanno raggiunto più di 150.000 persone in un mese! La volontà e l’impegno senza fine delle persone hanno costretto i decisori politici a riconsiderare l’errore che avevano commesso ”.

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Ucraina: l’ eredità dell’amianto durante la guerra

Fonte IBASE – Segretariato Internazionale per la messa al bando dell’amianto

Gli effetti ambientali ed ecologici del costante bombardamento russo dell’Ucraina sono stati oggetto dell’articolo citato di seguito. Le ripercussioni della distruzione degli ecosistemi naturali e dell’inquinamento dell’ambiente non solo si faranno sentire in tutta Europa, ma aggraveranno anche la crisi climatica. L’uso diffuso dell’amianto in Ucraina in passato ha lasciato un’eredità mortale nelle rovine bombardate e nelle infrastrutture danneggiate con fibre di amianto che si sono disperse nell’aria e quindi un potente pericolo per la salute umana. Vedi: випалена земя і забрудена вода: катастрофччч е елл но насл bravalophic насл bravalophic .