Regione Emilia-Romagna
Ambulatori specialistici di Medicina del Lavoro nelle Case delle Comunità in Regione Emilia-Romagna
Il 1° luglio 2024 la Regione Emilia-Romagna ha emesso la delibera n. 1320* con la quale si è approvato il documento dedicato alla “Implementazione di ambulatori specialistici di Medicina del Lavoro nel contesto della rete delle Case delle Comunità”.
La delibera non si limita a porre ordine e a razionalizzare una offerta pubblica di particolari prestazioni sanitarie ma conferma il fatto che “il Servizio Sanitario Pubblico offre prestazioni specialistiche di Medicina del Lavoro garantite dal Personale dei Servizi PSAL con logistica integrata nella rete territoriale delle Case delle Comunità…..”
A questo proposito vedi l’articolo sul sito di SNOP.IT dal quale si può scaricare anche il testo della Delibera.
I DATI, LA SORVEGLIANZA SANITARIA EFFICACE E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NELL’OTTICA DELLA TOTAL WORKER HEALTH
Segnalazione
Regione Emilia-Romagna
Il confronto aperto tra medici competenti e Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro
Il seminario è rivolto a: medici competenti, medici del lavoro anche in formazione specialistica,
assistenti sanitari, infermieri professionali.
14 giugno 2024 – ore: 9.00 – 18.00
BOLOGNA, Viale della Fiera 30, Aula magna
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Per scaricare il programma del Seminario in formato pdf CLICCA QUI
Amianto, il killer silenzioso che dal 1996 ha mietuto 158 vittime anche in provincia di Rimini
Fonte: Cgil Rimini che ringraziamo
Sono stati pubblicati i dati aggiornati al 31/12/2023 del rapporto “IL MESOTELIOMA MALIGNO IN EMILIA-ROMAGNA” a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone
Mesotelioma: di cosa si tratta
Il mesotelioma maligno (MM) è un tumore raro ma che ha una certa correlazione con l’esposizione professionale o ambientale con le fibre di amianto. Nonostante l’amianto in Italia sia stato messo al bando nell’aprile 1994, il lungo tempo di latenza tra l’esposizione e l’insorgere del MM, determina ancora l’insorgenza della malattia tra la popolazione. In Emilia-Romagna la sorveglianza epidemiologica, sancita dalla Regione dal 1995, è attuata anche attraverso il ReM: Registro Mesoteliomi.
Amianto e mesotelioma in provincia di Rimini
L’insorgenza dei sintomi di MM, avendo una latenza di 35-40 anni, appare in genere dopo aver cessato l’attività lavorativa. Per quanto riguarda la provincia di Rimini, dal 1996 sono stati diagnosticati 158 casi di MM, 94 dei quali di origine professionale; da evidenziare che anche l’esposizione ambientale o familiare (11 casi) potrebbe comunque essere legata al lavoro di un familiare, o alla presenza di materiale contenente amianto vicino all’abitazione (ad esempio coperture in Eternit). Le fibre di amianto, infatti, una volta disperse (su abiti o nell’aria) possono essere inalate con conseguenze diagnosticabili a distanza di decenni.
Osservatorio Vega Sicurezza Ambiente . I dati sugli infortuni sul lavoro in Emilia-Romagna 2023
UN ANNO DI MORTI SUL LAVORO IN EMILIA-ROMAGNA: 91 LE VITTIME.
LA REGIONE È QUARTA IN ITALIA PER INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO.
RAVENNA, FORLÌ-CESENA, PARMA E PIACENZA, LE PROVINCE PIÙ PERICOLOSE PER I LAVORATORI, SONO IN ZONA ROSSA.
LE PROVINCE PIÙ SICURE: BOLOGNA, REGGIO EMILIA E RIMINI.
SECONDO LA MAPPATURA DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA LA REGIONE ABBANDONA LA ZONA GIALLA ED ENTRA IN ZONA ARANCIONE, CON UN’INCIDENZA DI MORTALITÀ SOPRA LA MEDIA NAZIONALE.
PREOCCUPANTE IL NUMERO DI DENUNCE DI INFORTUNIO SUL LAVORO FINO AI 14 ANNI: SONO 5.397, OSSIA IL 7,04% DEL TOTALE DEGLI INFORTUNI DEI LAVORATORI DELLA REGIONE.
IL COMMENTO AI DATI AGGIORNATI AL MESE DI DICEMBRE 2023
“Con l’ingresso in zona arancione a fine del 2023, l’emergenza morti sul lavoro in Emilia-Romagna sembra stia peggiorando. Ricordiamo infatti che la zona arancione, subito dopo la rossa, raccoglie le regioni con le incidenze di mortalità, ossia il numero di infortuni rispetto alla popolazione lavorativa, tra le più elevate del Paese. Parlando in numeri assoluti sono 91 le vittime registrate nel 2023, posizionando l’Emilia-Romagna al quarto posto in Italia”.
Vai alle tavole coi dati alla fonte: Osservatorio Vega Engineering che ringraziamo
Regione Emilia-Romagna. Proteggersi dai rischi, nel linguaggio dei segni. La nuova collana di video prodotti in collaborazione con ENS Emilia-Romagna
Fonte : Protezione Civile ER
Cosa fare in caso di terremoto, alluvione, incendi di bosco, e una guida al portale Allertameteo ER, ora accessibili a tutti
I materiali divulgativi sono stati tradotti nella lingua dei segni grazie al coinvolgimento di un operatore sordo ENS. Per garantire la piena accessibilità, i video sono stati provvisti di sottotitoli e audiodescrizione così da favorirne l’usabilità.
Per accedere a questi materiali divulgativi vai alla fonte : CLICCA QUI
Amianto, dalla Regione 4 milioni di euro di incentivi alle imprese per la rimozione e lo smaltimento
Via l’amianto dalle fabbriche per una massima tutela della salute dei lavoratori, qualificando i luoghi di lavoro e rispettando l’ambiente.
La Regione interviene con un impegno di 4 milioni di euro di incentivi per la rimozione e lo smaltimento dei manufatti contenenti amianto (asbesto) nelle imprese emiliano-romagnole. Il via libera della Giunta regionale che, nel corso dell’ultima seduta, oltre a stanziare i fondi ha approvato un apposito bando.
Il bando è indirizzato a microimprese, Pmi e grandi aziende, con sede legale o unità locale nel territorio emiliano-romagnolo: finanziabili i progetti per la rimozione e smaltimento di manufatti contenenti amianto, presenti in immobili in cui si svolgono attività produttive, terziarie e commerciali.
Il bando
L’intervento dovrà avere un costo complessivo ammissibile di almeno 15mila euro per le spese di rimozione e smaltimento dell’amianto (esclusi, quindi, i costi di ricostruzione) e dovrà riguardare immobili localizzati in Emilia-Romagna. Sono esclusi gli interventi finalizzati all’adeguamento alle norme esistenti. Sono ammissibili solo gli interventi avviati dopo la data di prenotazione online. Il limite massimo di contributo ammissibile per intervento è fissato a 150mila euro.
Priorità sarà data agli interventi degli edifici da bonificare che si trovano a una distanza inferiore a 800 metri in linea d’aria da scuole o ospedali; che contestualmente all’intervento prevedono anche l’installazione di impianti fotovoltaici presso la medesima unità locale, area o sito produttivo di cui fa parte l’edificio da bonificare. Sarà possibile indicare la presenza di entrambi i criteri di priorità.
La presentazione della domanda si articolerà in due fasi. Una prima riguarda la prenotazione online del contributo (click day dal 22 al 28 novembre 2023), con l’indicazione del costo stimato dell’intervento candidato e dichiarazione di eventuali priorità; una seconda (dal 10 gennaio al 5 aprile 2024) che prevede la presentazione della domanda completa, alla quale saranno invitate solo le imprese che si troveranno in posizione utile nella graduatoria, sulla base delle risorse finanziarie disponibili. Queste ultime avranno tre mesi per presentare il progetto dell’intervento e completare la domanda di contributo.
Gli interventi di rimozione e smaltimento dovranno essere effettuati entro 24 mesi dalla concessione del finanziamento.
A Rimini partita la formazione “V.I.V.”, Vigilanza idraulica Volontariato
Fonte : Protezione Civile ER
L’obiettivo è integrare il volontariato nelle attività del servizio di piena dell’Ufficio territoriale
Rimini – Mercoledì scorso, presso il Coordinamento del volontariato di protezione civile di Rimini, si è tenuto il primo step del percorso formativo-informativo inserito nel progetto “V.I.V. – Vigilanza idraulica Volontariato”, con la partecipazione di 15 volontari già formati sul rischio idraulico e sull’uso dei DPI (dispositivi di protezione individuale) di terza categoria, accompagnati dai referenti e dai presidenti delle organizzazioni di volontariato.
L’obiettivo del progetto è l’integrazione del volontariato nell’ambito delle attività del servizio di piena dell’Ufficio territoriale di Rimini, per il controllo nell’ordinario e in corso di evento dei tratti arginati del reticolo idrografico di competenza.
Le Regioni su sicurezza nelle ferrovie
Un documento importante. La richiesta da parte della Regione Emilia-Romagna e per conto delle Regioni al Governo e ai corrispettivi Ministeri interessati alla sicurezza nei trasporti ferroviari di incontrarsi per procedere ad una analisi delle normative in materia. Vedremo cosa risponderanno i Ministri rispetto a questa richiesta più che legittima.
CS_-_lettera_sicurezza_sul_lavoro_FIRMATO_timbratoPer scaricare il file del documento clicca QUI
COR-RENAM ER: Casi di Mesotelioma in Emilia Romagna – Report aggiornato al 30 giugno 2023
Bologna, 5 settembre 2023
Pubblicato il rapporto del COR-RENAM Emilia-Romagna con i dati del Registro Mesoteliomi aggiornati al 30 giugno 2023.
Scarica il rapporto “Il MESOTELIOMA MALIGNO IN EMILIA-ROMAGNA: incidenza ed esposizione ad amianto aggiornata al 30 giugno 2023” a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone
Nel report, i dati dell’anno 2022, ancora in via di definizione (saranno più completi nei prossimi report) , registrano il dato di 140 casi di mesoteliomi da esposizione pregressa all’amianto, vengono inoltre registati 57 nuovi casi registrati nel primo semestre dell’anno .
Andamento medie quinquennali: (1997-2001) media 81,8 casi anno; (2002-2006) media 113 casi anno; (2007-2011) media 130,8 casi anno; (2012-2016) media 150,2 casi anno; (2017-2021) media 152,6 casi anno;
Al 30 giugno 2023, risultano archiviati 4.182 casi, tra cui 196 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi e 3.986 mesoteliomi maligni. Tra questi, 107 risultano incidenti in epoca anteriore al 01/01/1996, data di inizio della rilevazione dell’incidenza su base regionale, e 458 diagnosticati in persone non residenti nella nostra Regione, la cui documentazione è stata per intero trasmessa al COR di residenza.
L’analisi dei dati, pertanto, è stata condotta sui 3.421 casi di MM incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.
E’ disponibile online la Rivista Ecoscienza 3/2023 dell’Arpa Emilia-Romagna
Fonte : Ecoscienza
Ecoscienza n. 3/2023
Fare i conti con l’ambiente
I sistemi di contabilità ambientale integrata a supporto delle politiche di sostenibilità.
Una Terra per tutti, è ora di agire per un sistema economico orientato al benessere.
Qualità dell’aria
Dal progetto Prepair valutazioni e strumenti per il risanamento.
E’ disponibile online il n° 1 -2023 della Rivista Ecoscienza dell’Arpa Emilia-Romagna
Ecoscienza n. 1/2023
Presente e futuro intorno al fiume Po
La situazione di scarsità idrica impone nuove strategie integrate per l’adattamento al cambiamento climatico.
Le riserve Mab Unesco danno valore al territorio. I ghiacciai italiani in crisi
Lotta a zanzare e arbovirosi, controllo e prevenzione a tutela della salute
Sanità: Def e risorse aggiuntive
COR-RENAM ER: Casi di Mesotelioma in Emilia Romagna – Report aggiornato al 31/12/2022
Fonte AFEVAEMILIAROMAGNA
Bologna, 22 febbraio 2023
Pubblicato il rapporto del COR-RENAM Emilia-Romagna con i dati del Registro Mesoteliomi aggiornati al 31 Dicembre 2022.
Scarica il rapporto “Il MESOTELIOMA MALIGNO IN EMILIA-ROMAGNA: incidenza ed esposizione ad amianto aggiornata al 31 dicembre 2022” a cura di A. Romanelli, C. Storchi, L. Mangone
Nel report, i dati dell’anno 2022, ancora in via di definizione (saranno più completi nei prossimi report) , registrano il dato di 134 nuovi casi di mesoteliomi da esposizione pregressa all’amianto.
Andamento medie quinquennali: (1997-2001) media 81,8 casi anno; (2002-2006) media 113 casi anno; (2007-2011) media 130,8 casi anno; (2012-2016) media 150,2 casi anno; (2017-2021) media 152,4 casi anno;
Al 31 dicembre 2022, risultano archiviati 4.107 casi, tra cui 194 sospetti, risultati alle successive indagini non mesoteliomi e 3.913 mesoteliomi maligni. Tra questi, 107 risultano incidenti in epoca anteriore al 01/01/1996, data di inizio della rilevazione dell’incidenza su base regionale, e 449 diagnosticati in persone non residenti nella nostra Regione, la cui documentazione è stata per intero trasmessa al COR di residenza.
L’analisi dei dati, pertanto, è stata condotta sui 3.357 casi di MM incidenti in cittadini effettivamente residenti in Emilia-Romagna alla data della diagnosi.
Alcune considerazioni sull’andamento dei casi di Mesotelioma rilevati in Emilia Romagna che sono oggi dal 1996 – 3357:
- i dati possono considerarsi pressoché completi per gli anni 1996-2021, mentre per il periodo successivo è in corso la rilevazione dei casi (anche il dato del 2022 potrebbe subire qualche variazione). Bisognerà aspettare qualche anno per capire se l’incremento dei casi ci sta portando al cosiddetto “picco” dei casi di Mesotelioma, al momento ci pare che la situazione sia ancora critica, assestata su valori molto alti, la decrescita dei casi che stiamo aspettando si fa attendere, e potrebbe essere molto lenta.
- Gli anni 2020-2021 sono stati gli anni dell‘EPIDEMIA di COVID-19, e l’impatto sulle strutture sanitarie potrebbe aver determinato sia un rallentamento dei percorsi diagnostici che della loro segnalazione al COR-RENAM. I decessi a causa del COVID-19, potrebbero avere riguardato situazioni di patologie da amianto non ancora diagnosticate ma decisive per segnare il decorso infausto della patologia legata al COVID-19. Al momento, nel report viene riportato che gli studi specifici condotti dal Cor-Renam non segnalerebbero impatti della pandemia di Covid-19 sull’andamento dei casi di Mesotelioma, ma ci si propone di promuovere ulteriori studi in questo senso.
- Va osservato che il tasso di incidenza dei casi di mesotelioma (x 100.000 popolazione statistica Italia 2000) considerando l’ultimo quinquennio 2017-2021 rimangono a livelli alti 3,7 per gli uomini, 1,1 per le donne.
- In particolare, in territori come Reggio Emilia (uomini 5,6 donne 2,2) , Parma (uomini 4,2, donne 1,5), Piacenza (uomini 5,1), Ravenna (uomini 4,8) fanno registrare tassi di incidenza più alti (1996-2022) rispetto alla precedente rilevazione (1996-2021).
E’ disponibile online Ecoscienza n. 5-6/2022 rivista di Arpae Emilia-Romagna
Ecoscienza n. 5-6/2022
Una nuova consapevolezza su aria e salute
Dagli studi sugli effetti dell’inquinamento atmosferico alle linee guida Oms
La proposta di nuova direttiva europea. Le relazioni con il cambiamento climatico.
Progetto Pulvirus. I risultati degli studi su Covid-19 e inquinamento
Legambiente valuta la qualità dell’aria in Emilia-Romagna in base ai nuovi indicatori proposti dall’UE
Fonte Legambiente Emilia-Romagna che ringraziamo
La proposta di nuova direttiva sulla qualità dell’aria aggiorna le soglie per gli inquinanti atmosferici: se applicate, la concentrazione delle PM 2.5 in Emilia-Romagna dovrà ridursi del 60% in 7 anni
Con i nuovi parametri, Bologna, Modena e Reggio Emilia supererebbero i limiti PM 2.5 già da febbraio
Il 2023 è alle porte e si avvicina così il percorso che porterà al nuovo Piano Aria Integrato Regionale (PAIR 2030) che guiderà le politiche per la riduzione dell’inquinamento atmosferico fino alla fine del decennio in corso e che dovrà tenere conto delle misure oggetto di discussione in questi mesi a livello europeo.
I nuovi obiettivi europei
Il 26 ottobre 2022 è stata presentata una proposta di modifica delle direttive sulla qualità dell’aria da parte della Commissione Europea, che prevede obiettivi più stringenti rispetto a quella attuale sulla base delle linee guida proposte nel 2021 dall’OMS. La Direttiva si inserisce all’interno di un pacchetto che prevede l’obiettivo di arrivare a emissioni di inquinanti zero al 2050, le nuove soglie per gli inquinanti si pongono già obiettivi intermedi al 2030.
Per quanto riguarda le polveri sottili PM10, la soglia al 2030 è stata modificata ad un limite di concentrazione giornaliera di 45 μg/m3, con un massimo di sforamento di 18 giornate all’anno e una concentrazione media annuale di 20 μg/m3.
Obiettivi ancora più drastici per le polveri fini PM2.5, di cui si abbassa la soglia di concentrazione media giornaliera a 25 μg/m3, per un massimo di 18 giornate di sforamento consentite e una media annuale di 10 μg/m3.
Per entrambi gli inquinanti poi viene inserita una soglia di allerta, corrispondente a tre giornate consecutive sopra la soglia di 50 μg/m3 per le PM2.5 e di 90 μg/m3 per le PM10.
Altra novità proposta dalla Commissione è l’introduzione dell’obbligo di applicare un indice di esposizione media (AEI – Average Exposure Index) calcolato su base nazionale per il PM2.5 e il NO2.
Salute e sicurezza, ok al protocollo regionale. CGIL CISL UIL ER: “Primo risultato importante, ora va subito attuato”
Fonte Cgil Emilia Romagna
Il “Protocollo per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro” rappresenta per CGIL CISL e UIL dell’Emilia-Romagna un primo risultato importante. Si tratta uno strumento da noi fortemente voluto, condiviso ieri con la Regione Emilia-Romagna e con tutti i soggetti firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. Il Protocollo si pone l’obiettivo di affrontare l’emergenza legata al drammatico numero di infortuni, malattie professionali e morti sul lavoro che purtroppo ancora colpisce anche il nostro territorio regionale. Nei primi sette mesi del 2022 abbiamo infatti registrato in Emilia-Romagna 49.372 infortuni denunciati (+18,5% rispetto ai 41.667 del 2021), di cui 50 denunce di infortunio con esito mortale (nel 2021 sono state 62), e 3.337 denunce relative a malattie professionali (-2% rispetto alle 3.406 del 2021). Osserviamo inoltre una preoccupante concentrazione degli infortuni e delle morti sul lavoro in alcuni settori produttivi – trasporti e logistica, commercio, edilizia – dove si registrano anche fenomeni di irregolarità contrattuali e sfruttamento del lavoro. Ciò a testimonianza del legame indissolubile che c’è tra legalità, qualità del lavoro e sicurezza sul lavoro.
Per questo abbiamo rivendicato e ottenuto che il Protocollo agisse a partire da quattro pilastri per noi fondamentali: prevenzione e formazione fin dal primo giorno di lavoro; applicazione dei CCNL sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, regolarità del lavoro negli appalti e nei subappalti, contrasto alla precarietà e allo sfruttamento; rafforzamento dei controlli per contrastare le irregolarità prevedendo l’istituzione di una task force nei siti/distretti strategici; realizzazione di tavoli territoriali dove attuare gli impegni assunti.
Aggiungiamo che i firmatari del Protocollo chiederanno a Governo e Parlamento una nuova legislazione sul lavoro contro il dumping contrattuale, a favore dell’applicazione dei CCNL e la continuità occupazionale negli appalti e nei subappalti (stesso lavoro, stesso contratto).
La sottoscrizione del Protocollo rappresenta un punto di avanzamento nella battaglia condotta da CGIL CISL UIL Emilia-Romagna per la tutela della salute e della sicurezza di lavoratrici e lavoratori, ma è certamente necessario che ora, assieme a tutte le istituzioni, gli organismi di vigilanza, le imprese e le associazioni datoriali, si dia operatività agli impegni assunti con l’obiettivo condiviso di mettere fine alla strage che si ripete ogni anno nei luoghi di lavoro del nostro Paese.
CGIL Emilia-Romagna
CISL Emilia-Romagna
UIL Emilia-Romagna
Allegato il Protocollo: Patto per il Lavoro e per il clima
E’ disponibile online il numero 1 /2022 di Ecoscienza
Ecoscienza n. 1/2022
Pianeta acqua
Gli ambienti fluviali e lacustri di fronte al cambiamento climatico
Valorizzazione dei servizi ecosistemici e delle funzioni ecologiche. Gli strumenti e i metodi per il monitoraggio dello stato ambientale. Resistenza antimicrobica, la necessità di intervenire in ottica One Health
Emilia-Romagna. Parti sociali in Regione, obiettivo: accordo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
Fonte: Regione Emilia-Romagna
Iniziativa importante della Regione Emilia Romagna. Dal sito della Regione Emilia Romagna .
Un accordo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, con misure condivise di prevenzione e contrasto a infortuni e incidenti spesso mortali, fatti che continuano a registrarsi in maniera drammatica. Da condividere con istituzioni, parti sociali, enti locali, ovvero tutti i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna. A cui arrivare entro la metà di febbraio, al termine di un percorso iniziato oggi, con la riunione in Regione dei componenti il Patto per il Lavoro e per il Clima, convocata dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini.
Il testo verrà portato all’esame dell’Assemblea legislativa regionale, per il confronto coni Gruppi consiliari.
A introdurre i lavori di oggi il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi. A seguire le relazioni degli assessori Vincenzo Colla (Attività produttive e Lavoro) e Raffaele Donini (Politiche per la salute).
Obiettivo comune quello di intervenire con decisione, attraverso più formazione e informazione, e più controlli in tutti i comparti produttivi, con focus particolari su tre di essi, quelli nei quali si riscontra il maggior numero di morti sul lavoro: 77 sulle 103 degli ultimi tre anni. E cioè agricoltura (37), edilizia (30) e logistica (10).
Si vuole fare della prevenzione una vera competenza sociale e mettere la salute e la sicurezza sul lavoro al centro delle priorità istituzionali e sociali. Da qui alle prossime settimane, chiunque faccia parte del Patto invierà le proprie proposte, che ricondotte a sintesi comporranno il futuro accordo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
E intanto la Regione licenzia il Piano della Prevenzione, redatto dalla Sanità in accordo con le altre direzioni coinvolte e illustrato proprio stasera al tavolo del Patto.
“Dobbiamo fare ogni sforzo possibile per diminuire infortuni e incidenti mortali, incidendo in particolare nell’ambito della prevenzione. Ma non solo, perché dobbiamo agire su una batteria di interventi che siano concordati e vincolanti, arrivando a definire un bilancio sociale per la sicurezza sul lavoro”, ha affermato Colla. L’invito dell’assessore è stato quello di partecipare con idee e suggerimenti all’impianto complessivo del documento, nel percorso da portare a conclusione entro il prossimo febbraio.
Ecoscienza – Numero 4 del 2021
Al centro del nuovo numero della rivista di Arpae Emilia-Romagna Ecoscienza un ampio servizio sui nuovi strumenti e azioni per la bonifica dei siti contaminati. In questo numero si parla anche di qualità dell’aria con l’analisi di un episodio di trasporto di dust.
IN COPERTINA
Editoriale di Alessandro Bratti
Analisi: la crescente pressione sulla Cina per la “perdita di laboratorio” di Covid potrebbe ritorcersi contro
Analysis: Mounting Pressure on China About Covid ‘Lab Leak’ Could Backfire
President Joe Biden has ordered U.S. intelligence agencies to determine whether the covid virus, or a near ancestor, emerged from a cave, a live-animal market, a farm — or a secretive Chinese laboratory.
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But it’s doubtful this probe will yield definitive insights, and it could even backfire.
Some experts hypothesize that global pressure could prompt a Chinese scientific whistleblower to come forward with evidence of a lab leak. After all, it is unlikely such an accident could have occurred without dozens of people finding out about the leak, or an ensuing cover-up.
But the growing political pressure to discover Chinese malfeasance or a lab accident at the root of the pandemic could make a definitive answer less, rather than more, likely, according to virologists and experts on U.S.-China scientific exchanges.
“We have to reduce the political tension and let the scientists do the work, not the politicians,” said Dr. Jennifer Huang Bouey, a Chinese-born Rand Corp. researcher.
Lavoro e Salute maggio 2021 è disponibile on line .
E’ disponibile online il numero di maggio 2021 della Rivista Lavoro e Salute con molti articoli sullo stato dell’arte del SSN, sui rischi di privatizzazione delle strutture del SSN che potrebbero derivare dalle strategie striscianti di Autonomia regionale differenziata. La Rivista Lavoro e Salute – Maggio 2021
Lavoro e Salute marzo 2021
E’ disponibile online il numero di marzo 2021 della Rivista Lavoro e Salute
Indice
3- editoriale L’ammucchiata fra simili
4- Autonomia differenziata: guardarla da SUD per vedere l’effetto
7- La frana della montagna di Tavernola Bergamasca
8- Esegetica di un governo nato dall’alto. L’autorevole distruttore
SANITA’
10- Le possibilità di un’industria farmaceutica pubblica oggi
12- Crisi Covid, l’accusa di Manon Aubry
14- Suor Teresa Forcades racconta il potere della farmacocrazia
15- Come aderire a Medicina Democratica Onlus
16- Vaccini, test salivari, medicina territoriale
17- Oggi siamo nella stessa situazione di un anno fa
18- Professionalità e responsabilità. E di scena il triage
20- Il mito della neutralità della comunità scientifica
21- DRG, un sistema che paga l’aumento delle malattie
22- Operatori sanitari e salute mentale durante la pandemia
23- La salute mentale, dal “manicomio” al socio-sanitario
Coronavirus, l’aggiornamento: su oltre 40mila tamponi effettuati, 2.575 nuovi positivi. Mille i guariti
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 255.479 casi di positività, 2.575 in più rispetto a ieri, su un totale di 40.148 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 6,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni).
Coronavirus, l’aggiornamento: su oltre 23.800 tamponi, 1.047 nuovi positivi. 1.875 i guariti, giù casi attivi e ricoveri
Fonte : Regione Emilia-Romagna
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 221.615 casi di positività, 1.047 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.806 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi, rispetto al numero di tamponi fatti da ieri, è del 4,4%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, per poi proseguire con gli ultraottantenni assistiti a domicilio: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.
Coronavirus, l’aggiornamento in Emilia-Romagna: 1.051 nuovi positivi e 1.278 i guariti. Vaccini: oltre 200mila somministrazioni
FONTE REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 219.702 casi di positività, 1.051 in più rispetto a ieri, su un totale di 10.269 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 10,2%.
Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate e, quindi, il numero totale delle persone vaccinate.
Visita virtuale alla mostra “Bernardino Ramazzini primo medico del lavoro”
Musei di Palazzo dei Pio Carpi
Un tour virtuale per mostrare le opere originali esposte, gli strumenti scientifici utilizzati da Bernardino #Ramazzini – l’iniziatore della medicina del lavoro – e illustrare gli argomenti di cui si è occupato nel corso dei suoi studi e ricerche. Dal lavoro dei minatori, di coloro che usano polveri e metalli, lavoratori del tabacco, gesso, calce, orefici, vasai, intessitori, sarti, Ramazzini nei suoi trattati propone suggerimenti per prevenire i danni da lavoro in 54 tipi di occupazione. Col suo trattato del 1700 , Ramazzini è di fatto il primo a sostenere che (è meglio, anzi più conveniente, prevenire, anzichè curare)
Ordinanza regionale: in Emilia-Romagna nuove misure anti-assembramenti
Fonte Regione Emilia-Romagna
Mascherina indossata sempre, fin dal momento in cui si esce di casa. Nei giorni prefestivi e festivi chiuse le medie e grandi aree di vendita, compresi tutti i complessi commerciali, con l’aggiunta, nei festivi, dello stop ad ogni attività di vendita, anche gli esercizi di vicinato (farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabaccherie e edicole le sole eccezioni previste, e rimangono aperti gli esercizi di ristorazione pur nei limiti previsti dal DPCM in vigore). Sempre, invece, nei negozi di vendita di generi alimentari, potrà entrare un solo componente per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni. Niente mercati in area pubblica o privata a meno che non vi siano Piani dei Comuni che prevedano regole di specifiche (perimetrazione, varchi di accesso e uscita distinti, sorveglianza pubblica e privata sull’applicazione delle regole di distanziamento e sicurezza).
E ancora: la consumazione di alimenti e bevande è sempre vietata in area pubblica o aperta al pubblico, mentre dalle 15 alle 18 la somministrazione e consumazione può avvenire solo da seduti fuori e dentro i locali, e in posti “regolarmente collocati” (va ricordato che dalle 18 alle 5 di mattina l’attività è sospesa in base all’attuale DPCM del Governo).
Nuove modalità di accesso alle strutture ospedaliere e di prevenzione del Covid: ecco il modulo e le attività dell’Ausl Romagna
Fonte Ausl Romagna
L’Ausl Romagna è al lavoro per recepire e dare applicazione alle indicazioni dell’ultima ordinanza della Regione Emilia Romagna mirata a prevenire e limitare al massimo la diffusione del contagio da Covid 19.
L’ordinanza regionale prevede che le visite ai degenti in ospedale e agli ospiti di strutture residenziali per anziani e disabili, da parte di familiari o altri soggetti, richiedano la presentazione di un’autodichiarazione che attesti di non essere sottoposti al regime della quarantena o dell’isolamento fiduciario, né di essere rientrati da meno di 14 giorni da Paesi esteri di cui sopra. Ciò a tutela della sicurezza sai di chi è accolto in una struttura e dei relativi operatori, sia di chi vi entra.
Per quanto riguarda le strutture ospedaliere la Direzione Sanitaria aziendale ha dato disposizione in questo senso a tutti i reparti, che inoltre hanno facoltà di modulare orari e modalità di visita secondo i criteri ritenuti più congrui. Per facilitare l’autocertificazione, è stato quindi predisposto un modulo, che si trova anche qui in allegato scaricabile. Si suggerisce di arrivare alla struttura col modulo già compilato, al fine di limitare le attese. Restano ovviamente immutate le altre misure di sicurezza previste come ad esempio distanziamento, misurazione della temperatura all’ingresso da parte degli steward, igienizzazione delle mani, e si torna a raccomandare alla cittadinanza la massima collaborazione al fine di limitare il più possibile le situazioni a rischio.
Per quanto riguarda la strutture per anziani e disabili, l’autocertificazione si aggiunge alle procedure esistenti, già abbastanza rigide, finalizzate agli accessi e sul rispetto delle quali l’Azienda svolge i necessari controlli.
L’ordinanza prevede poi anche altre misure. Per quanto riguarda l’effettuazione di tamponi nasofaringei ai lavoratori dei settori della logistica e della lavorazione delle carni, l’Azienda sta prendendo contatti con le relative ditte per programmarne l’esecuzione.
Per gli stabilimenti industriali di macellazione presenti nel territorio romagnolo, si sta concordando con le aziende, l’effettuazione del tampone presso le strutture in locali idonei da esse messi a disposizione. Iniziati oggi, gli interventi proseguiranno nella prossima settimana e saranno indirizzati agli operatori dei reparti macellazione e sezionamento. Si può stimare che in Romagna i lavoratori di tali settori siano circa 3.500 con una netta prevalenza della provincia di Forlì-Cesena.
Relativamente alle aziende del settore logistica si sta ricostruendo il quadro dando la priorità alle aziende con un elevato numero di operatori anche da ditte in appalto.
Il Dipartimento di sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, attraverso i propri Servizi di vigilanza (Igiene Pubblica, Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, Sicurezza Alimentare) ha comunque già in atto un piano di controlli sul rischio Covid, al fine di verificare l’applicazione delle già esistenti misure di contrasto del contagio, e diversi controlli sono già stati eseguiti nei comparti logistica e macellazione, oltre che in alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari e strutture della grande distribuzione. Controlli effettuati, in molti casi, in collaborazione con altre Istituzioni col coordinamento delle Prefetture.
Relativamente ai cittadini stranieri provenienti da Paesi extra Schengen che rientrano in Italia, il Dipartimento di Sanità pubblica che riceve la segnalazione, dispone l’isolamento domiciliare e attua la sorveglianza sanitaria con periodiche telefonate mirate anche a verificarne lo stato di salute. Quelli provenienti da Paesi a maggior rischio, venivano già sottoposti a tampone di screening, misura che sarà ora ampliata, con doppio tampone, a tutti.
Relativamente al rispetto dell’isolamento domiciliare, ci si sta confrontando coi tavoli istituzionali (Prefetture) per verificare controlli più stringenti su queste, così come su tutte le persone in isolamento domiciliare che ora, a livello romagnolo, ammontano a 440 (150 a Rimini, 110 a Ravenna, 110 a Cesena e 70 Forlì).
Regione Emilia-Romagna. Aggiornamento sui provvedimenti Covid-19
Il Decreto del presidente della Giunta Regionale n. 144 del 13 luglio 2020 (pdf, 181.6 KB) dispone, a partire dal 14 luglio 2020, tamponi per tutti i lavoratori della logistica e della lavorazione carni. Doppio tampone per chi arriva dai Paesi extra Schengen. Più controlli per garantire il rispetto dell’isolamento fiduciario, autodichiarazione per le visite in ospedale e nelle strutture per anziani e disabili.
Il Decreto del presidente della Giunta Regionale n. 137 del 3 luglio 2020 (pdf, 399.7 KB) ha aggiornato dal 4 luglio le disposizioni in merito agli spostamenti in auto, vacanze di gruppo per ragazzi tra i 3 e i 17 anni, giochi di carte e quotidiani nei bar, uso delle saune. Ha adottato infine le linee guida per gli eventi fieristici a partire dal 15 luglio.