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Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
Giulio A.Maccacaro
Lettera al Presidente dell’Ordine
La nuova lettura, dopo tanti anni , del testo della Lettera al Presidente dell’Ordine di Giulio A.Maccacaro mi ha sollecitato il ricordo di un’epoca di speranze, di lotte e di vittorie.
Era l’ottobre del 1972 quando Maccacaro scrisse questa lettera al Presidente dell’Ordine dei Medici di Milano e Provincia. La lettera fu resa pubblica dopo la convocazione presso l’Ufficio del Presidente dell’Ordine dei Medici di Milano per avere espresso pubblicamente opinioni ” sul potere e la servitù della medicina nella società del capitale, sulle deformazioni che en derivano all’atto medico e al rapporto medico-paziente, sulle inerenti responsabilità e complicità dell’informazione sanitaria”. Questa convocazione aveva avuto origine da una relazione svolta da Maccacaro a Perugia in un Convegno su Informazione medica e partecipazione indetto da Alessandro Seppilli allora Presidente dell’Istituto italiano di Medicina Sociale. Gli intenti censorii e disciplinari del destinatario della Lettera verso lo scienziato militante Maccacaro furono frustrati da questa analisi implacabile del rapporto scienza e potere nella società del capitale. La Lettera al Presidente dell’ordine di Giulio Maccacaro ci consegna l’impegno a rileggere nella realtà di oggi la filigrana dei rapporti che caratterizzano le relazioni tra potere e scienza e in fattispecie come le ” ragioni del capitale” plasmano ora il modo di essere della medicina.
Ringrazio il Prof.Raffaele Rauty perchè gentilmente mi ha fatto conoscere questa iniziativa editoriale più che mai utile in quest’epoca di smarrimenti ideali e civili.
Gino Rubini
Il volume è edito da KURUMUNY. ( www.kurumuny.it )
L’ultimo e principale argine contro il Sars-2 Covid 19, da tutti invocato, meno qualche sparuto gruppo di irriducibili fatalisti, complottisti e terrapiattisti, è il vaccino sperimentato (per primo sul figlio) nel 1798 da un oscuro medico della campagna inglese, Edward Jenner, dapprima disprezzato dagli indispettiti snob e cenacoli accademici londinesi, poi guardato di sbieco e con il naso all’insù, tollerato, scetticamente esaminato e, infine, accettato obtorto collo ed utilizzato in ogni parte del Mondo, con circa mezzo secolo di ritardo nel Regno Unito e in alcuni Paesi d’Europa. In Italia quasi un secolo dopo. Servendosi della sola osservazione, oggi aggiungeremmo clinica, il medico-scienziato aveva constatato che gli addetti alla mungitura delle vacche (da cui, appunto, “vaccino”), le cui mammelle visibilmente presentavano pustole diagnosticate, con il solo metodo galileiano dell’intuizione obbiettiva, come vaiolose, risultavano esenti da forme gravi di vaiolo che a quel tempo, e per parte del secolo successivo, mieteva vittime fra gli infettati in misura di circa il 50% e, fra i sopravvissuti, lasciava tracce di cicatrici permanenti, deformazioni di arti e, addirittura, la cecità. Quel medico scoprì in una sola volta la via della protezione contro la variola vera e, in sostanza, l’immunità individuale e di gregge, quest’ultima invocata ancor oggi come l’assoluta panacea da parte di persone irresponsabili, sparsi in vari ruoli sulla crosta terrestre, che ignorano quale possa essere elevato il prezzo da pagare per ottenerla in assenza di un vaccino efficace, sicuro e concesso a tutti.
Musei di Palazzo dei Pio Carpi
Un tour virtuale per mostrare le opere originali esposte, gli strumenti scientifici utilizzati da Bernardino #Ramazzini – l’iniziatore della medicina del lavoro – e illustrare gli argomenti di cui si è occupato nel corso dei suoi studi e ricerche. Dal lavoro dei minatori, di coloro che usano polveri e metalli, lavoratori del tabacco, gesso, calce, orefici, vasai, intessitori, sarti, Ramazzini nei suoi trattati propone suggerimenti per prevenire i danni da lavoro in 54 tipi di occupazione. Col suo trattato del 1700 , Ramazzini è di fatto il primo a sostenere che (è meglio, anzi più conveniente, prevenire, anzichè curare)
Ritorno al passato: mi vesto nei panni di un famoso chirurgo del tardo XIX secolo per impartire una lezione accademica di Clinica chirurgica a Vienna. Si svolge nell’anfiteatro del Policlinico davanti ad aiuti-chirurghi che occupano le prime file insieme ad assistenti e chirurghi in formazione. A seguire, sugli spalti, gli studenti della Facoltà medico-chirurgica. Una disposizione topografica che corrisponde alla gerarchia di funzioni e responsabilità.