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Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
Segnaliamo dal sito Inail questa importante pubblicazione sulla valutazione e gestione dei rischi cui sono esposti i lavoratori marittimi
Il monografico “Attività e fattori di rischio dei lavoratori del mare” rappresenta il secondo rapporto sulla sicurezza dei lavoratori marittimi. A differenza del primo rapporto, viene introdotto anche il tema della salute, in modo da avere un quadro completo dei rischi, degli infortuni e delle malattie di questo particolare settore.
Le analisi, basate su diverse fonti di dati, forniscono infatti un riscontro sul contesto di riferimento, sulla dinamica degli eventi infortunistici, sulla percezione del rischio, sulle patologie professionali e sull’esposizione all’amianto nelle navi. I risultati forniscono rilevanti spunti sull’acquisizione delle informazioni in un’ottica prevenzionale.
Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it
Per leggere l’articolo tradotto in italiano clicca l’icona blu (la quarta da sinistra in fondo all’articolo) google translate . Per un uso professionale e/o di studio raccomandiamo di fare riferimento al testo originale. |
Kate Andrias, Columbia University
, , and Trader Joe’s have all responded to allegations that they have violated labor laws with the same bold argument. The National Labor Relations Board, they assert in several ongoing legal proceedings, is unconstitutional.
that the NLRB is engaging in “an unlawful attempt … to subject Space X to an administrative proceeding whose structure violates Article II, the Fifth Amendment, and the Seventh Amendment of the Constitution of the United States.”
If these companies prevail, the entire process for holding union elections and for prosecuting employers who break labor laws – in place since the days of the New Deal – could collapse. That would leave U.S. workers more vulnerable to exploitation.
The Supreme Court upheld the constitutionality of the board nearly a century ago, soon after President Franklin D. Roosevelt signed the law that created the NLRB and made clear that workers have the right to organize and bargain collectively. Justices have also rejected similar arguments in cases involving other agencies.
As a law professor who researches labor law and constitutional law and a former labor organizer, I am deeply concerned, but not surprised, by these attacks on the federal agency that has protected U.S. workers’ right to organize unions and bargain collectively with their employers since the 1930s.
These corporations seem to believe they will find a sympathetic audience before the conservative justices that occupy six of the Supreme Court’s nine seats. In a series of prior cases, the conservative justices have already weakened administrative agencies and cut back on workers’ rights.
The corporate attack on the NLRB also seems to be a response to growing support for unions among Americans.
Workers at the companies that are challenging the NLRB’s constitutionality have all begun to organize unions in recent years, with numerous, high-profile, union-organizing wins. Workers across numerous sectors, including auto, education, health care and Hollywood, have recently held successful strikes.
What’s more, the NLRB has been more assertive in prosecuting employers for violating workers’ rights, and it has been revising rules in ways that make it easier for workers to organize.
For example, it has made it possible for the unionization process to move faster and has sought to quickly reinstate workers who are illegally fired for organizing unions, rather than waiting years for litigation to play out.
21 mars 2024
En février 2024, suite à un incident survenu dans un atelier sur le site de Marcoule (Gard) exploité par le CEA, l’Autorité de sûreté nucléaire (ASN) est venue sur place. Lors de son inspection, elle a constaté de graves lacunes dans la gestion des matières radioactives, notamment en ce qui concerne le risque de criticité (la possibilité qu’une réaction nucléaire [1] démarre toute seule lorsque une certaine quantité de matière fissile [2] est rassemblée).
Manque de compétences, inadaptations aux postes, formations inexistantes, absence de suivi des quantités de matières fissiles, mauvais traitement des incidents… L’ASN fustige le CEA pour le manque de culture de sûreté généralisé. Toutes les opérations de transfert de substances nucléaires sont suspendues.
L’articolo , molto interessante, prosegue alla fonte sul sito SORTIR DU NUCLEARE
Fonte : FP CGIL
Roma, 25 mar – “Da oggi non è più necessaria la denuncia per le aggressioni subite dal personale sanitario e sociosanitario, sarà possibile quindi procedere anche d’ufficio a prescindere dalla gravità della lesione. Bene, però non possono essere solo le modifiche al Codice penale la soluzione per il contrasto alla violenza sugli operatori. Per la Fp Cgil la priorità è tutelare il personale e prevenire le aggressioni sia fisiche che verbali. Occorre andare avanti sulla strada della prevenzione, istituendo in tutti i luoghi di lavoro il Registro dei mancati infortuni, applicando quanto previsto dalla Raccomandazione n.8-2007 del Ministero della Salute e quanto suggerito dall’attività di monitoraggio realizzata dall’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (ONSEPS)”. Lo scrive in una nota Fp Cgil.
“E’ importante ricordare – si osserva – che sono stati ben 16 mila gli episodi di aggressione al personale sanitario e sociosanitario nel 2023 e 18 mila le operatrici e gli operatori coinvolti, secondo quanto emerge dalla relazione sul 2023 dell’Osservatorio. La professione più colpita è quella infermieristica, seguita dai medici e dagli operatori socio-sanitari. Due terzi delle persone aggredite sono donne. Gli ambienti più rischiosi risultano essere i Pronto Soccorso, le Aree di Degenza, i servizi psichiatrici e gli ambulatori. I principali aggressori sono i pazienti (69%) contro il 28% di parenti. Il 68% delle aggressioni è di tipo verbale, il 26% fisico e il 6% contro beni di proprietà”, conclude la nota.
Dopo il decreto di integrazione sollecitato dalle numerose lettere, CIIP sollecita le istituzioni lamentando la scarsa rappresentanza dei servizi territoriali e la perdurante asimmetria nei confronti di salute e sicurezza sul lavoro.
In allegato il Decreto della ex DG Prevenzione Sanitaria e la lettera della CIIP nel merito delle scelte fatte.
Per scaricare i files allegati vai alla fonte >>> Clicca QUI
L’opuscolo, aggiornato rispetto al 2015, vuol essere uno strumento di ausilio nell’utilizzo e nella gestione degli agenti cancerogeni e/o mutageni sul luogo di lavoro.
Destinato a lavoratori, datori di lavoro e RSPP, fornisce informazioni sulla gestione dei rischi connessi alla presenza di agenti chimici cancerogeni e/o mutageni in ambito lavorativo. Dopo una panoramica su classificazione ed etichettatura di cancerogenicità e mutagenicità secondo la normativa vigente e sui meccanismi di cancerogenesi e mutagenesi, vengono descritte le principali misure da intraprendere per il controllo dell’esposizione degli addetti. Segue una serie di schede di facile consultazione, dedicate ai principali agenti cancerogeni e/o mutageni in ambito lavorativo, compresi i chemioterapici antiblastici, indi sono riportate le procedure basilari per lavorare in sicurezza.
Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Informazioni e richieste: dcpianificazione-comunicazione@inail.it
Il “volantone” che spiega le richieste di Cgil Uil in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in vista della manifestazione a Roma il 20 aprile .
Per scaricare il pdf della Locandina – Volantone clicca QUI
Rassegna Stampa PFAS – 21 marzo 2024
“Diisocianati e Poliuretani:
un tema importante”
sala FAST – Piazza Morandi 1 – Milano
mercoledì 20 marzo 2024 – ore 13:30-18:00
Seminario in presenza e online organizzato da CIIP
sono disponibili le presentazioni e le registrazioni
Clicca QUI
Questa lunga lettura di Johanna Deeksha mostra come nella fabbrica di iPhone in India, le lavoratrici sono isolate attraverso alloggi restrittivi negli ostelli, sollevando preoccupazioni sulle loro condizioni di lavoro. Gestita da Foxconn in Tamil Nadu, questa pratica contribuisce all’ambizione dell’India di essere un hub elettronico globale. Il sistema immobiliare limita i movimenti dei residenti e richiede il permesso dei genitori per le uscite, facendo eco al “regime di lavoro dormitorio” della Cina che dà la priorità all’efficienza e al controllo dell’autonomia dei lavoratori. Nonostante alcuni miglioramenti dopo le proteste, le condizioni rimangono in gran parte insoddisfacenti. “È essenzialmente come imprigionare le persone”, afferma S Kannan, vice segretario del Centro per i sindacati indiani del Tamil Nadu, sottolineando i profondi effetti sulla libertà dei lavoratori e sulla qualità della loro vita.
Segnaliamo questa importante iniziativa di recupero e di visibilità da parte di Inail di un Progetto straordinario elaborato e implementato agli inizi del 2000 , in particolare dai Servizi di Prevenzione delle Asl , per la costruzione di una banca dati sui “Profili di rischio di comparto”
L’impostazione rimane a parere di chi scrive sostanzialmente corretta e in grado di essere riferimento utile, con un adeguato aggiornamento dei contenuti, per gli Operatori dei Servizi di Prevenzione. Molte tecnologie dei processi produttivi sono cambiate nel tempo così come sono mutati i rischi cui sono esposti i lavoratori e le lavoratrici. Vi sono in quest’epoca la volontà politica e una rete diffusa di Servizi territoriali delle ASL e INL in grado di implementare, aggiornare e rendere fruibile a imprese, Rspp , Rls, lavoratori uno strumento di consultazione e di supporto alle attività di prevenzione quotidiane ?
Per visitare questa Banca Dati degli anni 2000 clicca
Profili di Rischio di Comparto
Per informazioni scrivere a d.demerich@inail.it
Responsabile della banca dati
Riferimenti :
Recuperato un patrimonio di cultura e pratica sulla salute e sicurezza sul lavoro
di Gabriella Galli su Repertorio Salute
Segnaliamo questo articolo di Gavino Macciocco da SaluteInternazionale che condividiamo .
Trump attacca migranti, “non sono persone, sono animali”. Yoav Gallant, ministro della difesa israeliano: “Stiamo combattendo gli animali umani”. Si ripropone il paradigma coloniale sempre più esplicito e violento che consente di distinguere fra “vite degne di lutto” e “vite indegne di lutto”¹. La fame, la vita e la morte: il “doppio standard”. >>>
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Ariane Ollier-Malaterre, Université du Québec à Montréal (UQAM)
Pensez-vous souvent aux traces numériques que vous laissez quand vous parcourez le web, achetez en ligne, commentez sur les réseaux sociaux ou passez devant une caméra à reconnaissance faciale ?
La surveillance des citoyens par les États se développe dans le monde entier, mais c’est une réalité de la vie quotidienne en Chine, où elle a des racines historiques profondes.
En Chine, on ne paie presque plus rien en liquide. Des « super-plateformes » rendent la vie facile : on utilise Alipay ou WeChat Pay pour payer un trajet de métro ou de bus, louer un vélo, héler un taxi, faire des achats en ligne, réserver des billets de train et de spectacle, partager l’addition au restaurant ou régler ses impôts et ses factures d’électricité.
Sur ces mêmes plates-formes, on consulte les nouvelles, on se divertit, on échange d’innombrables messages texte, audio et vidéo, personnels et professionnels. Tout ceci est lié au numéro de téléphone de l’utilisateur, lui-même enregistré sous son identité. Le gouvernement a accès aux données collectées par Baidu, Alibaba, Tencent, Xiaomi et autres opérateurs.
Les listes noires (citoyens indignes de confiance), listes rouges (citoyens méritoires) et les systèmes de « crédit social » privés et publics ont fait couler beaucoup d’encre. Pourtant, les travaux récents ont montré que ces systèmes sont encore fragmentés et dispersés sur le plan de la collecte et de l’analyse des données. Ils sont aussi plus artisanaux qu’algorithmiques, avec des processus parfois manuels d’entrée des données et peu de capacités à construire des profils intégrés de citoyens en compilant l’ensemble des données disponibles.
Rendiamo disponibile questo documento inviato in data 11 marzo 2024 dalla Conferenza delle Regioni ai Ministri del Lavoro e della Sanità in merito a :
– Formazione in Sicurezza sul Lavoro
– Coordinamento delle attività di controllo tra Aziende Sanitarie Locali (ASL) e Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL)
– Risorse
Il documento
2024.03.11 Lett Fedriga Calderone Schillaci Sicurezza Luoghi Lavoro (1)
Per scaricare il documento clicca QUI
Riteniamo utile pubblicare questo elenco, work in progress, di link ad articoli di stampa e online nazionali e locali selezionati sul tema dei Pfas. Per i link alle fonti scientifiche vai alla pagina Cosa sono i PFAS ? I rischi per l’ambiente e la salute
13/03/24 – Fonte: Venezia.Orientale News
L’emergenza PFAS in Veneto. Bottacin, ‘È una battaglia lunga’
14/03/24 – Fonte: Economia Circolare
Forever chemicals. Il caso PFAS tra lobbies, industria bellica e salute pubblica
14/03/24 – Fonte Verona Sera :
15/03 / 24 ( Come fare soldi con le bonifiche PFAS – nde ) Fonte Investing.com :
Dal sito della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP)
ll Governo, nel Decreto-legge del 2 marzo 2024 n. 19 “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo 2024, ha inserito una parte dedicata alla definizione di disposizioni in materia di contrasto del lavoro irregolare (art. 29).
In un provvedimento che riguarda una molteplicità di argomenti relativi all’attuazione del PNRR al Capo VIII sono introdotte “Disposizioni urgenti in materia di lavoro” che apportano importanti modifiche al D.Lgs. 81/08, alle misure di contrasto del lavoro irregolare nonchè alle competenze e modalità di intervento dell’INL. Il Gruppo di lavoro Legislazione della CIIP ha predisposto il documento allegato di esame di alcune delle numerose criticità presenti nel DL 19/24.
Il documento è stato curato particolare Gilberto Boschiroli-Presidente CIIP, Claudio Calabresi-SNOP, Norberto Canciani-Ambiente e Lavoro, Susanna Cantoni-Vicepresidente CIIP, Alberto Chinaglia-esperto in materia di appalti, Graziano Maranelli–SNOP, Paolo Pascucci-Università di Urbino Carlo Bo-Olympus, Katia Razzini-UNPISI, Rocco Vitale-AIFOS.
A questo link il testo del Decreto-Legge dalla Gazzetta Ufficiale
A questo link il testo del Decreto-Legge dal sito di Olympus
Potete anche scaricare un commento di Norberto Canciani, segretario di Ambiente & Lavoro.
Per scaricare l’allegato che contiene il Documento di analisi della CIIP sul D.L. 19 del 2 marzo 2024 vai al sito CIIP
Venerdì, 5 aprile 2024 ore 20,45
Seminario interattivo in collaborazione con Associazione Amianto e rischi per la salute, Diario prevenzione, Istituto Ramazzini –
Locandina_5aprile (1)
Le sostanze chimiche permanenti nell’ambiente: effetti e prospettive attuali e future
Coordina: Leopoldo Magelli, medico del lavoro, Bologna
Segue rinfresco
Scarica la Locandina
Per approfondimenti vedi la scheda : Cosa sono i PFAS ? I rischi per l’ambiente e per la salute
Fonte Greenreport che ringraziamo
Greenpeace: «Che cosa aspettano le altre Regioni come il Piemonte e la Lombardia? Serve subito una legge nazionale che vieti uso e produzione»
Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità la risoluzione n. 79 – proposta da Cristina Guarda (Europa verde) ed emendata da Marco Zecchinato (Lega) –, con la quale la Regione aderisce al manifesto per l’urgente messa al bando dei Pfas (#BanPfas).
«Tra gli impegni contenuti nel testo – spiega Guarda – vi è quello di mettere, gradualmente seppure a tappe forzate, al bando la produzione di Pfas e la loro dispersione. Questo obiettivo è raggiungibili solo attraverso la completa sostituzione dei Pfas con sostanze certificate sicure per la salute umana e per l’ambiente».
I Pfas sono composti poli e perfluoroalchilici, noti come “inquinanti eterni”: sostanze chimiche di sintesi utilizzate in un’ampia varietà di applicazioni di uso comune grazie alle loro proprietà idro- e oleo-repellenti oltre che ignifughe, dai rivestimenti delle scatole dei fast food e delle pentole antiaderenti, alle schiume antincendio.
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Simon Turner, UCL; Colin Waters, University of Leicester; Jan Zalasiewicz, University of Leicester, and Martin J. Head, Brock University
Geologists on an international subcommission recently voted down a proposal to formally recognise that we have entered the Anthropocene, a new geological epoch representing the time when massive, unrelenting human impacts began to overwhelm the Earth’s regulatory systems.
A new epoch needs a start date. The geologists were therefore asked to vote on a proposal to mark the beginning of the Anthropocene using a sharp increase in plutonium traces found in sediment at the bottom of an unusually undisturbed lake in Canada, which aligned with many other markers of human impacts.
The entire process was controversial and the two us who are on the subcommission (chair Jan Zalasiewicz and vice-chair Martin Head) even refused to cast a vote as we did not want to legitimise it. In any case, the proposal ran into opposition from longstanding members.
Why this opposition? Many geologists, used to working with millions of years, find it hard to accept an epoch just seven decades long – that’s just one human lifetime. Yet the evidence suggests that the Anthropocene is very real.
Environmental scientist Erle Ellis was one critic who welcomed the decision, stating in The Conversation: “If there is one main reason why geologists rejected this proposal, it is because its recent date and shallow depth are too narrow to encompass the deeper evidence of human-caused planetary change.”
It’s an oft-repeated argument. But it completely misses the point. When Paul Crutzen first proposed the term Anthropocene in a moment of insight at a scientific meeting in 2000, it was not from realisation that humans have been altering the functioning and geological record of the Earth, or to capture all their impacts under one umbrella term. He and his colleagues were perfectly aware that humans had been doing that for millennia. That’s nothing new.
a cura di Gino Rubini
in questa puntata parliamo di :
– …. e poi rompere il silenzio di tv e giornali, manifestare , protestare, andare in piazza , perchè 1200 morti sul lavoro all’anno sono uno scandalo ….
– 13 marzo 1987 – Ravenna : in tredici muoiono come topi nella stiva di una nave.
– “Codice della strage”, la sicurezza secondo Salvini. Annullato anche l’obbligo di sorpasso ad almeno una distanza di 1,5 metri dai ciclisti
– Prevenire la violenza di genere un documento del Gruppo di lavoro “Parità di Genere in Sanità Pubblica”, Consulta degli Specializzandi della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica
– La nuova direttiva europea su IA
Buon ascolto
Fonte Ufficio Stampa Comune Ravenna
Sono tre le iniziative, promosse dal Comune di Ravenna, per commemorare il 37° anniversario della tragedia della Mecnavi, incidente sul lavoro che costò la vita a 13 operai il 13 marzo 1987, durante le operazioni di manutenzione straordinaria della nave gassiera Elisabetta Montanari.
Insieme ai sindacati, all’associazione nazionale Vigili del fuoco– sezione di Ravenna, al Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Ravenna e ad alcune realtà culturali cittadine sono stati organizzati momenti di approfondimento per ricordare la strage, approfondire e riflettere sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il primo appuntamento è previsto per martedì 12 marzo, alle 10 alle Artificerie Almagià, in via dell’Almagià 2, con lo spettacolo teatrale La Gru, di Luisa Campatelli, regia di Alfredo Traversa e con Tiziana Risolo. L’opera, a cura dell’associazione Opportunità alla pari, è ambientata a Taranto ed è ispirata a fatti realmente accaduti di recente con processi ancora in corso. Il titolo La Gru non indica solo la macchina per il sollevamento e lo spostamento di merci e materiali, ma per un destino crudele fa anche riferimento all’uccello di grandi dimensioni che prima dell’industrializzazione selvaggia di Taranto abitava le stesse zone ora occupate dalle gru/macchine. L’iniziativa è inserita nell’ambito del Festival delle Culture; lo spettacolo sarà preceduto dai saluti dell’assessora al Lavoro Federica Moschini e da Manuela Trancossi, segretaria generale Cgil di Ravenna, a nome di Cgil, Cisl e Uil.
Due invece gli appuntamenti mercoledì 13 marzo, anniversario della tragedia. Alle 9.30 si svolgerà nello scalone della residenza comunale, in piazza del Popolo, l’annuale commemorazione ai caduti della Mecnavi, con la deposizione di una corona. Interverranno Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, Gessica Allegni, sindaca di Bertinoro e Carlo Sama, segretario generale Uil Ravenna a nome di Cgil, Cisl e Uil.
Infine alle 10.30 al Teatro Rasi in via di Roma 39, si svolgerà la rappresentazione teatrale “In fondo ad una nave” di e con Pierpaolo Zoffoli, accompagnato da Luca Caroli alla chitarra, produzione 05QuartoAttoMercoledì. Lo spettacolo ripercorre proprio la vicenda accaduta nel porto di Ravenna la mattina del 13 marzo 1987 in cui morirono 13 persone. Prima dell’inizio ci saranno i saluti di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna, Castrese De Rosa, prefetto della provincia di Ravenna, Antonio Petitto, comandante Vigili del fuoco di Ravenna, Roberto Baroncelli, segretario Cisl Romagna, a nome di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Bozzi, presidente Confindustria Romagna.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con l’associazione nazionale Vigili del fuoco– sezione di Ravenna, il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Ravenna, Cgil, Cisl e Uil.
Nel ricordo della tragedia sul lavoro di 37 anni fa segnaliamo l’articolo apparso sul sito amico della Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione SNOP nel quale sono contenuti i link di una rappresentazione teatrale della tragedia.
George Monbiot
Fonte Znetwork che ringraziamo
George Monbiot è il più importante editorialista ambientalista del mondo anglofono. La sua rubrica fissa su The Guardian castiga i distruttori del pianeta. A Parigi per lanciare la traduzione del suo ultimo libro, Nourrir le monde ( I legami che liberano ), ha rilasciato a Reporterre una schietta intervista.
Sei ottimista?
SÌ. Uno dei motivi per cui le persone sono pessimiste è che pensano che sia necessario convincere tutti affinché il cambiamento avvenga. Molti esempi storici dimostrano che questo non è vero. Disponiamo di dati [1] che mostrano quante persone hanno bisogno di essere persuase affinché il cambiamento sociale avvenga: circa il 25% della popolazione. Se si considerano gli atteggiamenti nei confronti dell’aborto, del matrimonio gay, della liberazione delle donne, del fumo e delle cinture di sicurezza, è sufficiente raggiungere quella proporzione perché si verifichi il punto critico. Una volta impegnate abbastanza persone, il resto della popolazione inizia improvvisamente a seguirlo.
Allora perché così tante persone in Gran Bretagna, Francia, Polonia e Germania… si oppongono al movimento dei Verdi e votano per partiti molto conservatori? Sfortunatamente, l’estrema destra sta cercando di raggiungere il suo punto critico, e ovunque si è dimostrata estremamente efficace nel perseguire un cambiamento sistemico.
Il problema non è solo l’estrema destra, ma il fatto che ci sia un’alleanza tra i super-ricchi e l’estrema destra… È vero. Dietro ogni movimento fascista c’è un miliardario che lo sostiene con discrezione. Le minoranze di estrema destra diventano capri espiatori: la rabbia pubblica non è diretta dove dovrebbe essere, contro i più ricchi che stanno distruggendo i nostri mezzi di sopravvivenza.
Nella sua recente enciclica sull’ecologia , Papa Francesco parla della necessità di cambiare lo ‘stile di vita irresponsabile del modello occidentale’. Perché i politici non osano dire lo stesso?
Nessun politico al di fuori dei Verdi sembra disposto a dirlo, anche se è una realtà con cui dobbiamo confrontarci. Viene presentato come spaventoso perché abbiamo normalizzato le forme estreme di consumo, anche se sappiamo che non ci rendono più felici. Questo deve cambiare o porterà alla più grande infelicità della storia umana. Ma questo è considerato impensabile, non perché la stragrande maggioranza della popolazione non possa pensarlo, ma perché in Gran Bretagna la maggior parte dei nostri giornali sono di proprietà di miliardari psicopatici che non vivono in Gran Bretagna. Eppure ci dicono come pensare e come vivere, e hanno più influenza sui partiti politici che sugli elettori. Sono loro che rendono impensabile dire alla gente di consumare meno.
Come si può rompere l’alleanza tra i plutocrati [2] – come li ha recentemente definiti sul Guardian – e l’estrema destra?
Il primo passo è smettere di preoccuparsi del proprio peso. Se i rivoluzionari avessero pensato: “Le forze di oppressione sono così enormi che non possiamo nemmeno pensare di rovesciarle”, non sarebbe successo nulla. Ciò che sappiamo è che possiamo raggiungere la massa critica molto rapidamente. Ciò che sembra impossibile in un momento diventa inevitabile il momento successivo. Dobbiamo smettere di preoccuparci di loro e concentrarci sulle nostre tattiche e strategie. Naturalmente, questo sarà estremamente difficile. Nel Regno Unito sono state approvate leggi incredibilmente oppressive che possono metterti in prigione per dieci anni solo per aver manifestato.
Merler, da tempo sofferente per problemi cardiaci, è morto in questi giorni per infarto. Aveva 72 anni.
Medico del lavoro, epidemiologo, è stato, fino alla pensione, il responsabile del Registro Veneto dei Mesoteliomi affidato all’Asl di Padova e, dal 2008, fu tra i costituenti della Fondazione Vittime Amianto Bepi Ferro di Padova, di cui è stato presidente (attualmente nell’organigramma era presidente del Comitato scientifico). Ha dedicato gran parte della vita professionale e personale allo studio dei tumori causati dall’esposizione a sostanze cancerogene impiegate in attività produttive.
Era in stretto contatto con i casalesi di Afeva (Associazione famigliari e vittime amianto) ed ebbe una forte interazione culturale con il Gruppo epidemiologico dell’università di Torino (guidato dal professor Benedetto Terracini e di cui hanno fatto parte, tra gli altri, Corrado Magnani e Dario Mirabelli) che ha dato il via e ha svolto i primi e i più autorevoli studi epidemiologici nel Casalese. Il maxiprocesso Eternit prese avvio da una sua segnalazione alla procura di Torino. Le mie condoglianze alla famiglia Gino Rubini, editor di Diario Prevenzione
Segnaliamo la pubblicazione Inail “Infortuni e Malattie Professionali – Dossier Donne “
Edizione 2024
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