Safap 2018. Sicurezza ed affidabilità delle attrezzature a pressione. Atti di convegno

FONTE INAIL.IT

L’evento Safap “Sicurezza e affidabilità delle attrezzature a pressione” rappresenta per gli addetti ai lavori un appuntamento atteso e punto di riferimento nazionale di confronto tecnico-scientifico del settore delle attrezzature a pressione.

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A 130 anni dalla prima legge sulla sicurezza delle caldaie a vapore, il volume raccoglie le relazioni che illustrano sotto diversi punti di vista il contesto, le implicazioni, le problematiche e gli scenari a breve-medio termine, analizzando i vari aspetti della vita delle attrezzature a pressione, dalla progettazione alla fabbricazione, dall’ispezione alla manutenzione.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2018
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Prospettive in merito ai rischi nuovi ed emergenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro correlati alla digitalizzazione nel periodo fino al 2025

FONTE OSHA.EU 
Prospettive in merito ai rischi nuovi ed emergenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro correlati alla digitalizzazione nel periodo fino al 2025

Questa relazione presenta i risultati finali di un progetto prospettico di ampio respiro dedicato agli sviluppi nel settore delle tecnologie digitali e ai cambiamenti che ne derivano per le attività lavorative in termini di luoghi, tempi e modalità.

L’impatto potenziale di questi cambiamenti sulla salute e sicurezza sul lavoro (SSL) nel periodo fino al 2025 è stato esaminato attraverso l’elaborazione di quattro scenari.

Ogni scenario presenta diverse sfide e opportunità sotto il profilo dell’SSL. Le ricerche svolte aiuteranno i lettori a comprendere meglio il modo in cui la digitalizzazione potrebbe influire sulla salute e sicurezza dei lavoratori nell’Unione europea e a mettere a punto strategie più resilienti ai cambiamenti a livello di lavoro e SSL.

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Come condizionare le scelte dei medici

 

FONTE SALUTENTERNAZIONALE 

Autore Gavino Maciocco

Nel settore della sanità sono in gioco forti interessi economici. Per questo imparare a riconoscere le condizioni di conflitto di interesse è la base per avviare una seria politica di prevenzione, o di identificazione precoce delle situazioni di rischio che possono arrecare danno alla salute delle persone o compromettere la fiducia dei cittadini. Il libro spiega le strategie messe in atto per influenzare le scelte dei professionisti e dei cittadini, sottolineando la necessità di elaborare strategie per ridurre al minimo i rischi. Per affrontare il conflitto d’interesse la parola d’ordine è: costruire consapevolezza.

Chi paga dà gli ordini (olandese).

Canto la canzone di chi mi dà il pane (ceco, olandese, tedesco).

Non morderai la mano di chi ti nutre (inglese).

Solo in una trappola per topi trovi formaggio gratis (russo).

Non invitare la volpe nel pollaio (inglese).

Non fidarti della capra con il cavolo (ungherese).

Chi suona il piffero dà il tono (inglese).

Non si può essere giudice e giudicato (francese).

Con questo elenco di proverbi popolari di vari paesi si apre il libro di Dirindin, Rivoiro e De Fiore dedicato ai conflitti d’interesse e salute[1]. Un libro (il primo, in italiano, che io ricordi) che tratta in maniera sistematica questo tema, complesso e spinoso. Il lavoro parte da un’attenta analisi della letteratura scientifica sui conflitti di interesse nel settore della salute, per arrivare a discutere le esperienze positive di sostegno all’integrità, ormai numerose in tutto il settore e in tutti i paesi, spesso ancora confinate nell’ambito delle enunciazioni di principio condivise, ma poco praticate.

Gli ambiti connessi col conflitto d’interessi e esplorati in profondità sono cinque: a) la ricerca scientifica; b) il mondo accademico; c) Il mondo dei pazienti e dei cittadini; d) l’industria alimentare; e) la formazione e la comunicazione scientifica. A ognuno di essi è dedicato un capitolo, ognuno dei quali ha una vita autonoma, in modo che il lettore possa approfondire ciò che più lo interessa, ma – suggeriscono gli autori – “ci permettiamo di raccomandare la lettura del primo capitolo che non a caso serve a inquadrare le diverse tematiche sviluppate nei successivi capitoli”.

Il primo capitolo è lì infatti per rispondere a una semplice domanda: “Che cosa sono i conflitti d’interesse?”.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE  >>> SALUTEINTERNAZIONALE

Discussion paper on fumigated containers – access various language versions

FONTE OSHA.EU 

The multi-language discussion paper explores the health risks that may occur when workers are exposed to fumigants and presents procedures and guidelines for safe practices when handling fumigated containers. It also gives an overview on legislation and relevant fumigants and how to measure them.

Read the discussion paper

Find also a report on the topic

Discover more on how to manage dangerous substances in the current Healthy Workplaces Campaign 

La salute ed il lavoro:  come la crisi e la precarietà hanno modificato questo rapporto. Sono disponibili le presentazioni

La salute ed il lavoro:
come la crisi e la precarietà hanno modificato questo rapporto

Polo del 900, via del Carmine 14, Torino
giovedì 29 novembre 2018, ore 9:00-13:00

Convegno CIPES – Salute Piemonte
sono disponibili le presentazioni

Presenza di Salmonella spp. ed Escherichia coli Extended- Spectrum Beta–Lactamases (ESBL) in un macello suino 

Autore : Maria Giovanna Orlando

 

Abstract

Introduzione: Escherichia coli e Salmonella sono tra i principali agenti di zoonosi, infezioni o malattie che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l’uomo. Trattandosi di microrganismi ubiquitari e privi di particolari esigenze di crescita, si trasmettono prevalentemente attraverso la via oro-fecale, ad esempio mediante l’ingestione di alimenti contaminati. Negli ultimi anni, le infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti risultano essere un serio problema per la salute pubblica, infatti, ogni anno nell’UE  i batteri antibiotico-resistenti causano circa 25000 decessi.. (EFSA, 2016)

A tal proposito, diverse ricerche hanno mostrato che batteri appartenenti alla famiglia delle Enterobacteriaceae, come ad esempio E. coli, sono in grado di trasferire geni codificanti enzimi capaci di indurre resistenza ad alcune classi di antibiotici. (Giuseppe Miragliotta, 2009). ­

 

Metodi: Nel periodo tra agosto ed ottobre 2016 sono stati raccolti 60 campioni (30 di feci e 30 da carcassa) da suini allevati e macellati nella provincia di Reggio Emilia ed analizzati presso il laboratorio di Microbiologia degli alimenti dell’U.O. di Ispezione degli alimenti di O.A. (Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie, Parma). L’isolamento di Salmonella spp. è stato eseguito seguendo le indicazioni della norma ISO 6579:2008, mentre per l’isolamento di Escherichia coli ci si è riferiti a quanto previsto dalla norma ISO 16649-2:2001.

 

Risultati: Da un solo campione fecale è stato possibile isolare Salmonella spp., mentre Escherichia coli è stato riscontrato nella totalità dei campioni analizzati. I ceppi di Escherichia coli isolati sono stati testati mediante tecnica dell’agar-diffusione con dischetto per la ricerca di resistenze alle cefalosporine di III e IV generazione (ovvero produttori di ESBL).  Dieci ceppi isolati su 30   hanno mostrato  resistenza nei confronti   delle molecole antibiotiche cefotaxime e ceftazidime. Dai campioni ottenuti dalle carcasse suine, sono sati isolate  quattro Salmonella spp., mentre Escherichia coli ESBL sono risultati presenti in 10 campioni testati.

 

Discussioni: I risultati evidenziano  che la diffusione di ceppi di Escherichia coli resistenti alle cefalosporine di III e IV generazione è un fenomeno importante. La presenza del patogeno  Salmonella ssp. sulle carcasse mette in risalto l’importante ruolo dell’adozione di buone pratiche di gestione del sistema di autocontrollo,  in sede di macellazione.

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Strage sul lavoro, quest’anno 49 morti in Lombardia

Al primo posto della triste classifica c’è Milano con 14 vittime da gennaio. Cgil, Cisl e Uil regionali rilanciano l’allarme per l’ennesima volta: “Bisogna investire più risorse, perché quelle derivanti dalle sanzioni non sono sufficienti”

 

Secondo il registro regionale, sono 49 i morti sul lavoro in Lombardia nel 2018. Solo nel mese di novembre ce ne sono stati sei, due nell’ultima settimana. Al primo posto della triste classifica c’è Milano con 14 vittime. Numeri che, peraltro, non tengono conto degli infortuni in itinere e di quelli non comunicati alle Ats, quindi il dato reale è ben più grave. L’età anagrafica delle persone coinvolte, lavoratori autonomi, dipendenti e datori di lavoro stessi, va dai giovani fino ai pensionati. Nessuno viene risparmiato: agricoltura, industria e costruzioni i settori più colpiti e per cause ricorrenti: urto con oggetti, cadute dall’alto (due vittime per cadute da scale alte un metro e mezzo), ribaltamento da mezzi agricoli.

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Fermeture de salons à ongles à Bruxelles

Fonte Etui

19 ongleries installées dans une galerie du centre de Bruxelles ont fait l’objet d’un contrôle de la part de différents services d’inspection le 15 novembre 2018. Dix d’entre elles ont été fermées pour travail au noir ainsi qu’emploi de travailleurs en situation illégale en Belgique. Sur les 68 personnes contrôlées, 18 n’étaient pas déclarées et 12 étaient en séjour illégal. Deux dossiers ont été ouverts pour traite des êtres humains concernant deux jeunes âgés de 17 ans exploités par leur employeur, indique vendredi le parquet de Bruxelles.

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Disuguaglianze di salute e diritto al benessere

 

FONTE CAREONLINE.IT

Nell’Unione europea peggiorano le disuguaglianze e la condizione dell’ecosistema terrestre, non migliora la situazione riguardo a povertà, alimentazione e agricoltura sostenibile, condizione economica e occupazionale, qualità della governance e cooperazione internazionale.
Va meglio invece per salute, educazione, uguaglianza di genere, sistema energetico, innovazione, condizioni delle città, modelli sostenibili di produzione e di consumo, lotta al cambiamento climatico.
Il risultato è che l’Unione Europea, pur essendo l’area del mondo più avanzata rispetto agli obiettivi di sviluppo sostenibile, mostra segni di miglioramento rispetto al 2010 solo per 8 obiettivi su 17 e, se continua così, non sarà in grado di garantire il raggiungimento di nessuno di questi entro il 2030, come
concordato in sede ONU nel 2015.

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I casi di morbillo aumentano a livello globale a causa di lacune nella copertura vaccinale

29 novembre 2018

Comunicato stampa

( Traduzione assistita con Google Translator )

Casi di morbillo segnalati sono aumentati nel 2017, in quanto diversi paesi hanno subito epidemie gravi e protratte della malattia. Questo è secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi dalle principali organizzazioni sanitarie.

A causa delle lacune nella copertura vaccinale, i focolai di morbillo si sono verificati in tutte le regioni, mentre sono stati stimati 110 000 decessi correlati alla malattia.

Utilizzando i dati aggiornati sulla modellizzazione della malattia, il rapporto fornisce le stime più esaurienti dell’andamento del morbillo negli ultimi 17 anni. Mostra che dal 2000 sono state salvate oltre 21 milioni di vite tramite vaccinazioni contro il morbillo. Tuttavia, i casi segnalati sono aumentati di oltre il 30 percento in tutto il mondo a partire dal 2016.

Le Americhe, la regione del Mediterraneo orientale e l’Europa hanno registrato i maggiori aumenti nei casi nel 2017, con il Pacifico occidentale l’unica regione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in cui l’incidenza del morbillo è diminuita.

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Il nuovo numero di HesaMag solleva il coperchio sul cancro correlato al lavoro

29 novembre 2018

Il nuovo numero di HesaMag solleva il coperchio sul cancro correlato al lavoro

Copertura HesaMag 18

 

Il cancro uccide ogni anno 1,3 milioni di persone nell’Unione europea, ma 100.000 di queste morti potrebbero essere causate da agenti cancerogeni sul posto di lavoro, secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). L’impatto del cancro sui lavoratori è al centro dell’analisi nell’ultimo numero di HesaMag, la rivista ETUI per i professionisti della salute e della sicurezza.

Le cifre dell’ILO indicano che l’8% di tutti i decessi per cancro sono legati al lavoro, tuttavia tali rischi professionali raramente attirano l’attenzione dei media. Ancor più sorprendentemente, le campagne lanciate da istituzioni pubbliche o organizzazioni private dedicate alla lotta contro il cancro non citano spesso fattori di lavoro come cause. Una ragione potrebbe essere che i tumori occupazionali colpiscono principalmente gli operai nei settori a basso profilo, come la pulizia, la manutenzione e il riciclaggio delle acque reflue. Questi lavoratori “silenziosi” hanno meno probabilità di essere in grado di esercitare pressioni per condizioni di lavoro migliori e più sicure.

Ma anche se i sindacati hanno promosso con successo leggi più severe per proteggere la salute dei lavoratori, in troppe aziende le norme di base in materia di salute e sicurezza continuano a venir meno e le violazioni della legge restano spesso impunite. Il numero contiene resoconti sulle lotte dei vignaioli francesi, impiegati nella centrale di carbone più inquinante d’Europa, un’infermiera colpita dal cancro mentre cercava di curarla, un arboricoltore vittima di pesticidi e lavoratori tessili che si occupavano di tinture pericolose. Altre relazioni rivelano dettagli su come l’IT può essere utilizzato per esaminare l’esposizione professionale agli agenti cancerogeni e mostrare come i gruppi di sostegno possono aiutare le vittime di malattie sul luogo di lavoro.

L’impatto del cancro sulle donne in particolare è anche il tema di una grande conferenza ETUI su “Donne, lavoro e cancro” dal 4 al 5 dicembre a Bruxelles. Clicca qui per maggiori dettagli.

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Recipienti a pressione per trasporto di GPL

FONTE UNI.IT

cisterna

 

La circolazione su strada di mezzi che utilizzano GPL è decisamente un “affare delicato”. Questo perché i gas di petrolio liquefatti sono materiali altamente esplosivi e il loro trasporto e utilizzo deve essere necessariamente reso sicuro. Vista l’importanza dell’argomento anche la normazione fa la sua parte. Infatti, è stata da poco recepita anche in lingua italiana dalla commissione Recipienti per il trasporto di gas compressi, disciolti o liquefatti la norma EN 12493.

Questo documento, migliorato per l’aggiornamento A2, specifica i requisiti minimi dei materiali, la progettazione, la fabbricazione, i procedimenti di lavorazione e le prove per recipienti a pressione di acciaio saldato al carbonio, carbonio/manganese e microlegati per gas di petrolio liquefatto – GPL – per cisterne per trasporto su strada. L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE UNI.IT

Spionaggio contro il Movimento internazionale per la messa al bando dell’amianto.

 

E’ in corso un processo alla High Court britannica per spionaggio a danno di attivisti del movimento internazionale che vuole mettere al bando l’amianto.
E’ imputato un uomo che affermava di essere un documentarista e con questa copertura si era infiltrato nei gruppi che si battono contro l’amianto per i diritti dei lavoratori. Come è noto l’amianto ha causato migliaia di vittime tra i lavoratori nei diversi settori in cui veniva impiegato.

Rob Moore è accusato di agire come parte di un piano di spionaggio mondiale per ottenere segreti dalle organizzazioni che lavorano in paesi chiave che cercano di vietare l’amianto e successivamente screditarli.

Moore è stato il front man per l’Agenzia K2 Intelligence LLC, una società di intelligence leader assunta da una società anonima con interessi nel settore dell’amianto , secondo il Toronto Star.

Secondo la testimonianza, Moore ha ottenuto la fiducia di attivisti nel Regno Unito, in Canada e in Tailandia, raccogliendo 35.000 documenti durante i suoi quattro anni di lavoro sovversivo. Ha ricevuto più di $ 700.000 per i suoi sforzi.

Ancora una volta un’operazione sporca per contrastare la messa al bando dell’amianto. E’ sorprendente che vi siano ancora tentativi per negare l’evidenza scientifica della insostenibilità sociale e sanitaria dell’uso dell’amianto che ha causato migliaia di morti tra i lavoratori esposti professionalmente e tra i cittadini esposti ambientalmente.

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QualEnergia novembre/dicembre 2018

SEGNALAZIONE DA  LANUOVAECOLOGIA.IT 

Copertina Qualenergia 5 2018

QualEnergia nr 5-2018

La grande cecità: cambiamenti climatici, politica assente e media impreparati

  Focus clima: dopo il report dell’IPCC non si può più perdere un istante

  Clicca sulla copertina e sfoglia il numero 5-2018.

Il numero è liberamente consultabile durante il Forum QualEnergia, 27 e 28 novembre http://www.forumqualenergia.it. Successivamente tornerà disponibile con accesso riservato ai soli abbonati

Hilcona ci ha annientato la vita privata

 

FONTE AREAONLINE.CH

di  Veronica Galster
..
Schiena a pezzi, problemi alle mani, alto rischio di infortunio, vita privata inesistente per l’impossibilità di pianificare qualsiasi cosa al di fuori del lavoro e il tutto per un misero salario. C’è da chiedersi se un impiego così non sia meglio perderlo che trovarlo. Fra le testimonianze raccolte, c’è chi in effetti il lavoro l’ha lasciato e chi invece continua a lavorare lì nella speranza che qualcosa cambi.

«Ho lavorato due anni da Hilcona come temporanea tramite Adecco. Ero da poco arrivata nella regione, cercavo un lavoro e mi sono detta: da qualche parte devo pur cominciare, e mi sono ritrovata da Hilcona», ci racconta una ex lavoratrice che preferisce restare anonima.

La chiameremo Laura*. Dopo due anni alle condizioni imposte da questa azienda con sede a Orbe, leader svizzero nel settore dei “prodotti freschi”, il suo medico le ha però detto che doveva scegliere tra la salute e il posto di lavoro: «Non è stato facile: il salario mi serviva, ma la mia schiena era davvero messa male, ero sempre stanca e anche la psiche cominciava ad accusare i colpi, non riuscivo più a stare con la mia famiglia, perciò ho deciso che era meglio smettere», ci racconta a pochi mesi di distanza.
Anche Marc* vuole restare anonimo, lui lavora ancora da Hilcona, è lì da diversi anni e fa prevalentemente i turni di notte. Secondo lui le condizioni di lavoro nell’azienda non sono propriamente in regola: «Io maneggio prodotti chimici e fino a circa un anno fa non ci avevano dotato degli occhiali di protezione, ad un collega è schizzato del prodotto nell’occhio, era pericoloso», racconta. Senza contare la mancata sostituzione di scarpe da lavoro rovinate, o locali nei quali manca la ventilazione e l’aria risulta irrespirabile per l’alta concentrazione di prodotti chimici e per l’umidità.

Le condizioni di lavoro sono fisicamente pesanti, e questo ha portato ai problemi di salute di Laura, ma non è solo questo aspetto che rende la vita difficile ai lavoratori di Hilcona: «Dal momento che entri lì ti puoi scordare di avere una vita privata», ci dicono entrambi. Per Hilcona ogni lavoratore deve essere a disposizione 24 ore su 24 per tutti i giorni della settimana, domenica compresa. «Quando ho iniziato a lavorare lì, il primo giorno mi hanno spiegato come funzionava il lavoro in ditta, le regole base di igiene, i vestiti eccetera. Quando siamo arrivati davanti all’albo con il planning mi è stato chiaramente detto che il mio giorno di libero non era da considerare come giorno di libero, a meno che io non l’avessi bloccato», ma bloccare un giorno non è evidente e soprattutto non lo si può fare spesso, pena il rischio di ammonimento, spiega Laura.

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ESRI: Lo stress legato al lavoro in Irlanda è raddoppiato in cinque anni

 

FONTE  RTE (che ringraziamo)

di Ingrid Miley
Corrispondente dell’industria e del lavoro

Lo stress legato al lavoro tra i dipendenti in Irlanda è raddoppiato tra il 2010 e il 2015, secondo un nuovo studio dell’Istituto di ricerca economica e sociale , finanziato dall’Autorità per la sicurezza e la salute.

I suoi risultati suggeriscono che il 17% della forza lavoro ha subito uno stress nel 2015, dall’8% nel 2010 – uno degli aumenti più ripidi tra i dieci paesi dell’Europa occidentale esaminati.

Tuttavia, la cifra irlandese era ancora al di sotto della media del 19%.

Si riteneva che i dipendenti stessero vivendo stress da lavoro se riferivano di sperimentare lo stress “sempre” o “il più delle volte”, insieme alle reazioni allo stress come stanchezza generale, ansia e disturbi del sonno.

Tra il 2010 e il 2015, il numero di lavoratori irlandesi che hanno subito una o più reazioni di stress è salito dal 21% al 38%.

I lavoratori con maggiori probabilità di segnalare stress erano nel settore sanitario (18%), nella pubblica amministrazione (16%) e manifatturiero (15%) – mentre la vendita al dettaglio e la costruzione mostravano i più bassi livelli di stress.

Il 20% dei professionisti tecnici / associati segnalano stress, il 16% dei professionisti e il 14% dei manager.

È probabile che lo stress si innesca nei dipendenti irlandesi in base a richieste emotive, tra cui occuparsi di clienti o clienti arrabbiati o essere costretti a nascondere i loro sentimenti.

I lavoratori che hanno a che fare con tali richieste emotive hanno 21 volte più probabilità di sperimentare stress lavorativo rispetto a quelli senza tali pressioni.

Quelli sotto la pressione del tempo erano 10 volte più probabilità di sperimentare stress da lavoro rispetto a quelli senza scadenze ravvicinate.

I dipendenti esposti al bullismo, alle molestie e alla violenza avevano otto volte più probabilità di essere stressati rispetto a quelli in posti di lavoro senza tale esposizione.

Anche le ore di lavoro prolungate possono innescare lo stress – con chi lavora oltre 40 ore alla settimana il doppio delle probabilità di sperimentare stress lavorativo rispetto a chi lavora per 36-40 ore. Il limite legale è di 48 ore settimanali.

Quelli che sentivano di essere sottopagati per quello che facevano erano quattro volte più soggetti a essere stressati – mentre quelli impegnati in lavori fisicamente impegnativi avevano il doppio delle probabilità di soffrire di stress.

I lavoratori irlandesi erano anche più inclini a denunciare bullismo, molestie e altre forme di maltrattamento, ma erano meno propensi a subire una pressione del tempo.

L’indagine si è basata sui dati dell’indagine europea sulle condizioni di lavoro svolta nel 2010 e nel 2015.

Tra gli aspetti positivi, i dipendenti irlandesi hanno riportato livelli relativamente alti di supporto da parte di dirigenti e colleghi di lavoro.

L’ESRI afferma che la relazione condotta in collaborazione con l’HSA sottolinea l’importanza delle imprese irlandesi che hanno politiche in atto per affrontare lo stress sul posto di lavoro tra i dipendenti.

Cita le implicazioni per la salute dello stress, che possono includere malattie cardio-vascolari, depressione, oltre a conseguenze tra cui assenteismo, aumento del turnover del lavoro e riduzione del morale.

Tuttavia, solo il 40% dei datori di lavoro dispone di politiche per affrontare lo stress sul posto di lavoro.

L’ESRI afferma che è urgentemente necessario intervenire per affrontare i rischi psicosociali come il bullismo, le molestie e la violenza, nonché gli alti livelli di richieste emotive e la pressione del tempo.

L’autore Helen Russell ha esortato i datori di lavoro a gestire i rischi per prevenire i costi individuali e organizzativi significativi delle malattie legate allo stress.

Sharon McGuinness, CEO di HSA, ha affermato che la ricerca aiuterà a chiarire in che modo lo stress diventa un problema organizzativo e ha indicato gli strumenti online HSA per aiutare i datori di lavoro.

Rapid Alert System – Weekly Report Report 47 (Published on: 23/11/2018)

Rapid Alert System è il sistema UE per tutti i prodotti di consumo pericolosi, ad eccezione di alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici. La relazione include informazioni dettagliate sui prodotti interessati, i rischi, lo Stato membro notificante e le misure adottate in risposta. Il sistema di allarme rapido consente uno scambio rapido di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni settimana, un aggiornamento delle ultime segnalazioni inviate dagli Stati membri è pubblicato sul sito web. Questo servizio di messaggi consente agli abbonati di essere informati su questi avvisi ogni settimana

Rapid Alert System – Weekly Report

GB: Amazon trascura salute e sicurezza dei lavoratori

FONTE GMB UNION

(traduzione assistita con Google Translator )

Sicuramente non possono essere felici nel vedere i loro dipendenti portati via in ambulanza, quindi perché non fanno qualcosa a riguardo ? chiede il sindacato GMB.

Amazon ha respinto una richiesta congiunta di GMB e del Ministro ombra per una revisione indipendente della salute e della sicurezza per ridurre i 100 di richiami di ambulanze nei magazzini della società.

Ciòn è avvenuto mentre GMB organizza le proteste verso il Black Friday in tutto il Regno Unito per la rabbia contro le “condizioni disumane” per i lavoratori che lavorano nei magazzini.

Una dimostrazione si svolgerà presso Amazon Rugeley dalle 17:00 oggi al Tower Business Park, Power Station Rd, Rugeley, WS15 1LX

Jack Dromey, deputato di Birmingham Erdington e Ministro ombra per Lavoro e Pensioni, ed Emma Reynolds, parlamentare di Wolverhampton North East, la scorsa settimana hanno scritto a Lesley Smith, Director Public Policy di Amazon per il Regno Unito e l’Irlanda.

Le hanno chiesto di prendere in considerazione “un audit congiunto di sicurezza e salute da parte di Amazon e del GMB del deposito di Rugeley per garantire che le condizioni di lavoro siano tali da proteggere la salute, la sicurezza e il benessere dei dipendenti”. Hanno anche suggerito un incontro tra Amazon e il sindacato, ospitato dai parlamentari in Parlamento, per discutere i problemi.

La società non ha risposto.

Indagini GMB hanno rivelato che le ambulanze sono state richiamate nei magazzini di Amazon 600 volte negli ultimi tre anni finanziari [1] e 602 segnalazioni sono state fatte dai magazzini di Amazon all’Health and Safety Executive (HSE). [2]

Nel sito Rugeley di Amazon, le ambulanze sono state chiamate 115 volte negli ultimi tre anni, tra cui choc elettrici, sanguinamento, dolori al petto, traumi importanti e gravidanza / maternità. [2]

In un magazzino di distribuzione di supermercati di dimensioni simili a poche miglia di distanza, c’erano solo otto callout nello stesso periodo.

Mick Rix, funzionario nazionale della GMB, ha dichiarato:

“Sappiamo che Amazon ha uno spaventoso record di salute e sicurezza: le centinaia di chiamate alle ambulanze e le segnalazioni di incidenti ci dicono questo.

“Allora perché Amazon è così ansioso di evitare di rendere le cose più sicure per i loro lavoratori?

“Sicuramente non possono essere felici vedendo i loro impiegati portati via in ambulanza, quindi perché non faranno qualcosa a riguardo?

Jack Dromey, deputato di Birmingham Erdington, ha dichiarato:

“Il record di salute e sicurezza presso il deposito Rugeley di Amazon è davvero scioccante.

“Amazon sta mettendo a rischio la salute dei propri lavoratori.

“Abbiamo sollecitato la società a concordare un audit congiunto di salute e sicurezza con GMB.

“Il sindacato è d’accordo. Ci aspettiamo che Amazon faccia altrettanto, perché nessun datore di lavoro responsabile dovrebbe ignorare le prove di gravi mancanze che mettono a rischio i propri lavoratori.

“Il fatto che non hanno ancora risposto dopo una settimana è inaccettabile

Ufficio stampa GMB allo 07958 156846 o all’indirizzo press.office@gmb.org.uk

Smog: Fontana chiede al Governo di istituire tavolo con regioni bacino padano

(Regioni.it 3501 – 26/11/2018) La regione Lombardia chiede al Governo, attraverso il suo presidente Attilio Fontana, di istituire un tavolo interregionale sullo smog nella pianura padana.
“Chiedo al presidente del Consiglio Conte di istituire un tavolo con le regioni del bacino padano – afferma Fontana – per creare incentivi che possano dare risposte per arrivare alla sostituzione dei mezzi più inquinanti”. Secondo Fontana la pianura padana è una “zona svantaggiata” per la difficoltà nell’eliminare le sostanze inquinanti e il problema non si può risolvere “solo con i divieti”, servono anche degli incentivi, ad esempio per cambiare le caldaie più inquinanti e adeguare le attività produttive.
Questo tavolo di confronto con le regioni del bacino padano, servirà quindi a “mettere in campo una serie di incentivi che, con un aiuto nazionale, possano permettere la sostituzione dei mezzi più inquinanti. Lo stesso discorso dovrebbe essere fatto anche col riscaldamento e le attività produttive perché passino a gas. Bisogna migliorare la situazione perche’ l’Europa ci osserva e ha gia’ mosso delle infrazioni a cui dobbiamo dare risposta”.
“Quello della sostenibilità – rileva Fontana – è uno dei principali temi di cui ci occuperemo nei prossimi cinque anni. Abbiamo iniziato una serie di politiche fatte di divieti e di incentivi. Solo i divieti – rIbadisce e conclude il PresideNte della Lombardia sarebbero troppo penalizzanti per i nostri cittadini e la nostra realtà produttiva”.

Amianto: Sindacati insieme a Regioni e Anci per attività bonifiche

Bologna, 22 novembre 2018

Roma, 22 novembre – “Apprezziamo e approviamo l’iniziativa delle Regioni Sardegna, Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia che chiedono al Governo che nella legge di Bilancio 2019 ci sia un capitolo di finanziamento specifico per le attività di bonifica dell’amianto sia negli edifici pubblici che in quelli privati”. È quanto dichiarano i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil, Maurizio Landini, Angelo Colombini e Silvana Roseto in merito ad un incontro tra sindacati e rappresentanti delle cinque Regioni.“Tale richiesta – fanno sapere i tre dirigenti sindacali – è stata avanzata unanimamente da parte degli assessori regionali Donatella Spano della Sardegna, Sergio Cattaneo della Lombardia, Paola Gazzolo dell’Emilia Romagna, Angelo Sciapichetti delle Marche e Antonella Damian del Friuli Venezia Giulia”. Inoltre, proseguono Landini, Colombini, Roseto “gli stessi assessori hanno espresso il loro sostegno al documento che Cgil, Cisl, Uil hanno definito con l’Anci, e che la Conferenza dei Presidenti delle Regioni si appresta ad approvare formalmente”.“Riteniamo che l’espressione bipartisan delle istituzioni regionali e delle amministrazioni comunali, unitamente alle richieste delle organizzazioni sindacali, sia un forte messaggio che il Governo dovrebbe recepire nella prossima legge di Bilancio. Un forte impegno nella lotta all’amianto può qualificare il bilancio nazionale anche in ambito europeo”, concludono  Landini, Colombini, Roseto.

Samsung Electronics si è scusata venerdì per le malattie e la morte di alcuni dei suoi dipendenti

Samsung Electronics si è scusata venerdì per le malattie e la morte di alcuni dei suoi dipendenti, affermando che non è riuscito a creare un ambiente di lavoro nelle fabbriche di chip e di video.

L’annuncio da parte del colosso della tecnologia della Corea del Sud è arrivato settimane dopo che la società e un gruppo che rappresentava i lavoratori Samsung in difficoltà hanno accettato i termini di risarcimento suggeriti da un mediatore per porre fine a uno stallo altamente pubblicizzato che è andato avanti per oltre un decennio. Le scuse della compagnia erano parte dell’accordo.

Fonte della notizia>>> prosegue su  TimesUnion

Dossier scuola Inail 2018

FONTE INAIL.IT

Alla luce del nuovo protocollo d’intesa del 16 dicembre 2017 che prevede una più stretta collaborazione tra i due enti, Inail e Miur hanno promosso quest’anno una serie di iniziative volte alla diffusione della salute e della sicurezza del lavoro nelle scuole

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Numerosi sono stati nel 2018 i progetti formativi realizzati dalle Direzioni regionali per sensibilizzare docenti e studenti alla cultura della salute e della sicurezza, nell’ottica di un superamento delle distanze tra scuola e mondo del lavoro. Le iniziative hanno prestato particolare attenzione ai contenuti, tarati in base a target ed esigenze, ma anche alle metodologie, mirate a favorire la cooperazione, l’intelligenza emotiva, il problem solving, l’integrazione tra gli aspetti cognitivi e quelli relazionali.

Il Dossier scuola 2018, redatto in collaborazione con la Direzione centrale pianificazione e comunicazione, contiene una selezione di questi progetti realizzati in ambito territoriale e nazionale. A completare la pubblicazione, i contributi della Direzione centrale patrimonio relativi ai finanziamenti erogati dall’Istituto per il miglioramento e la messa in sicurezza degli istituti scolastici, e i report della Consulenza statistico attuariale sugli infortuni occorsi a personale docenti e studenti nell’ultimo triennio.

Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2018
Disponibilità: Sì – Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Sorveglianza sulla salute della Popolazione nei pressi del Termovalorizzatore di Torino

 

A Torino, in zona Gerbido, dal 2010 è iniziata la costruzione di uno dei più grandi impianti per combustione di rifiuti presenti in Europa. Nell’allegato A della Valutazione di Impatto Ambientale è previsto che sia definito un “Piano di sorveglianza sanitaria e di conoscenza della variazione dello stato di salute della popolazione residente”. Vista la complessità e rilevanza di tale prescrizione, è stato coinvolto un team di istituzioni pubbliche riunite in un Gruppo di Lavoro (GdL): Arpa Piemonte, Servizio di epidemiologia, ASL TO1, ASL TO3 e l’Istituto Superiore di Sanità.

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Tasso di suicidio in aumento tra i lavoratori degli Stati Uniti

I tassi di suicidi sono in aumento tra i lavoratori statunitensi, e il rischio può dipendere in parte dal tipo di lavoro che la gente fa, suggeriscono i ricercatori del governo.

Dal 2000 al 2016, il tasso di suicidio negli Stati Uniti tra 16 e 64 anni è aumentato del 34%, da 12,9 morti ogni 100.000 persone nella popolazione a 17,3 per 100.000, secondo lo studio del Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

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L’ISPRA presenterà lunedì 10 dicembre, presso l’Auletta dei Gruppi Parlamentari, via di Campo Marzio, 78 – Roma, il Rapporto Rifiuti Urbani – Edizione 2018.

FONTE ISPRAMBIENTE

Il Convegno sarà introdotto dal Sottosegretario del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, on. Salvatore Micillo, dal Presidente della Commissione parlamentare sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, on. Stefano Vignaroli e dal Presidente dell’ISPRA e SNPA, dr. Stefano Laporta. Saranno presentati i risultati del Rapporto sui rifiuti urbani dal Direttore del Centro Nazionale per il Ciclo dei Rifiuti dell’ISPRA, dr.ssa Rosanna Laraia. Le Conclusioni del Convegno saranno affidate al dr. Alessandro Bratti, Direttore Generale dell’ISPRA.

Il Rapporto Rifiuti Urbani 2018, giunto alla sua ventesima edizione, è frutto di una complessa attività di raccolta, analisi ed elaborazione di dati da parte del Centro Nazionale per il Ciclo dei Rifiuti dell’ISPRA, in attuazione di uno specifico compito istituzionale previsto dall’art. 189 del d.lgs. n. 152/2006. Fornisce i dati, aggiornati all’anno 2017, sulla produzione, raccolta differenziata, gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti di imballaggio, compreso l’import/export, a livello nazionale, regionale e provinciale. Riporta, inoltre, le informazioni sul monitoraggio dell’ISPRA sui costi dei servizi di igiene urbana e sull’applicazione del sistema tariffario.

Programma

E’ disponibile online il periodico Lavoro e Salute novembre 2018

E’ disponibile online il periodico Lavoro e Salute diretto da Franco Cilenti

In questo numero

  • Ma Giulia ( il Ministro della Salute ) ha capito come fare sanità pubblica?
  • Dallo Stato di diritto allo Stato di polizia di Alba Vastano
  • Legge 194: 40 anni del sistema di sorveglianza
  • Il decreto del governo contro la libertà delle donne
  • Tante bufale sul TAV.
  • Questa la realtà Pubblico impiego, campo lavoro per nuovi schiavi?
  • 2018: aumentano i morti sul lavoro. Più 8,5%
  • Aumentano i morti sul lavoro. Più 8,5%
  • Lavoratori “spediti” all’estero a rischio
  • La violenza nei confronti dei lavoratori sanitari
  •  Il preposto. Le sentente della Cassazione
  • Vittime sui luoghi di lavoro

Il  periodico Lavoro e Salute novembre 2018