Nuclear is flatlining

Fonte : Theecologist
Dr Jim Green 1st March 2023 | 
Nuclear power remains stagnant and only an acceleration of China’s nuclear program will save the industry from a global death spiral.

The nuclear industry experience last year was the same as almost every other for the past 30 years: a small number of reactor start-ups and a small number of closures.

Meanwhile, the growth of renewables is being turbocharged as countries seek to strengthen energy security.

Decline

There were seven reactor start-ups worldwide in 2022 and five permanent reactor closures, a net gain of just 4.2 gigawatts (GW) of electricity generating capacity.

The fleet of mostly young reactors 30 years ago is now a fleet of mostly ageing reactors. Due to the ageing of the reactor fleet, the International Atomic Energy Agency (IAEA) anticipates the closure of 10 reactors (10 GW) per year from 2018 to 2050.

Over the past decade, from 2013‒22, there were on average 6.5 reactor construction starts annually. That’s a recipe for slow decline. There were 20 construction starts over the past two years, suggesting the possibility of a further period of stagnation.

Leggi tutto

Governo Draghi. Ministeri “commissariati” dal gigante americano della consulenza aziendale

 

FONTE  AREAONLINE.CH

Il governo di Mario Draghi si è affidato a McKinsey per la stesura del Recovery Plan. Ecco come i consulenti privati si sostituiscono agli impiegati statali

di Angelo Mastrandrea

Nel palazzo che ospita il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), in via XX Settembre a Roma, di fronte alla sala conferenze della Ragioneria generale, su una targa davanti a una porta si legge “Laboratorio McKinsey-Mef”. All’interno, ogni mattina un plotone di giovani economisti arruolati dalla multinazionale americana delle consulenze tra i migliori laureati delle università più prestigiose si siede alla scrivania e si mette ad analizzare dati, scrivere rapporti e sintetizzarli in formato powerpoint, con stile anglosassone e il tipico “metodo analitico” di McKinsey, tra i mugugni di funzionari e dipendenti ministeriali che si vedono sottrarre mansioni e ruolo.

Leggi tutto

QUARTO RAPPORTO SULLO STATO DEL CAPITALE NATURALE IN ITALIA (2021)

Fonte Ministero Transizione Ecologica 

IL QUARTO RAPPORTO SULLO STATO DEL CAPITALE NATURALE IN ITALIA (2021)

Con il 2021 si aprono i dieci anni fondamentali per avviare concretamente il nostro mondo sulla strada della sostenibilità, in linea con gli impegni derivanti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, dal Green Deal Europeo e dalle nuove Strategie Europee per la Biodiversità e Farm to Fork.

La pandemia da SARS-CoV-2 ha reso ancora più chiara l’urgenza di un radicale cambiamento culturale e sistemico, una transizione verso una società e un sistema economico imperniati sull’importanza centrale della natura per il futuro di tutta l’umanità (One Planet – One Health).

Il Comitato Capitale Naturale ha assunto perciò questa visione: “la nostra deve essere la prima generazione capace di lasciare i sistemi naturali e la biodiversità dell’Italia in uno stato migliore di quello che abbiamo ereditato”.

Al fine di facilitare la lettura e comprensione del rapporto, l’edizione di quest’anno è accompagnata anche da un Summary for policy makers, corredato di infografiche, pensato per veicolare in maniera efficace i messaggi-chiave del rapporto, con una particolare attenzione alle “Azioni prioritarie”.

 

Quarto Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale

Allegati tecnici

Summary for Policy Makers

Infografiche

Cicli di vita dei veicoli elettrici e prospettive di economia circolare

FONTE ARPAT 

I mezzi elettrici, data la tecnologia ad oggi disponibile, rappresentano la risposta per la diminuzione dei gas serra e degli agenti inquinanti in atmosfera, grazie alla loro prerogativa di essere ad emissioni zero durante il loro uso

Cicli di vita dei veicoli elettrici e prospettive di economia circolare

Il rapporto “Electric vehicles from life and circular economy perspectives” dell’Agenzia europea per l’ambiente intende esporre tutte le fasi inerenti la vita di un veicolo elettrico valutandone, attraverso indagini e ricerche, tutti gli aspetti e dunque anche quelli meno a favorevoli e meno in linea con la raggiunta sensibilità ambientale.

Nonostante i veicoli elettrici non possano garantire un impatto zero durante tutto il loro ciclo di vita, questi, conferma il rapporto, sono ad oggi la soluzione più adeguata ed efficace a soddisfare gli obiettivi di riduzione dei gas serra (Greenhouse gas – GHG) e di sostanze inquinanti in atmosfera.

Se da un lato il loro utilizzo permette un abbattimento considerevole delle sostanze nocive, dall’altro i processi produttivi in cui sono coinvolti risultano tutt’altro che “green oriented” ed è proprio sulle fasi che caratterizzano il ciclo di vita dei veicoli elettrici che il rapporto si sofferma.

Leggi tutto

Plastica: la crisi della salute umana

FONTE ETUI

21 febbraio 2019

 

Una coalizione di ONG guidate dal Centro per la Legge Ambientale Internazionale (CIEL) ha appena pubblicato un rapporto che rivela che la plastica è responsabile di una crisi sanitaria in agguato sotto i nostri occhi. Ad oggi, la ricerca sugli impatti della plastica sulla salute umana si è concentrata sul ciclo di vita della plastica, spesso su uno dei prodotti, processi o vie di esposizione. Questo approccio non tiene conto del fatto che gli impatti ampi, complessi e trasversali sulla salute umana si verificano in tutte le fasi del ciclo di vita della plastica: dall’estrazione di combustibili fossili all’utilizzo da parte dei consumatori, tra l’altro per eliminazione e oltre. Secondo il rapporto, Le incertezze e le lacune nella conoscenza spesso impediscono la regolamentazione e impediscono ai lavoratori, ai consumatori e ai responsabili delle decisioni di prendere decisioni informate. Tuttavia, gli impatti sulla salute durante tutto il ciclo di vita della plastica sono innegabili e giustificano un approccio precauzionale.

Secondo Tony Musu, Senior Researcher e Chemical Risk Expert di ETUI: ” Il rapporto del CIEL giustamente sottolinea che i lavoratori della plastica sono esposti a molti agenti cancerogeni e interferenti endocrini (EDC). utilizzato come solvente nei processi di produzione della plastica può causare leucemie e bisfenolo A (BPA), un materiale di partenza per la produzione di plastica può avere un impatto sui sistemi riproduttivo ed endocrino “.

In uno studio recente, l’ETUI ha stimato il peso economico dell’incidenza del cancro dall’esposizione professionale a determinati agenti cancerogeni (compreso il benzene) nell’UE-28. Questi costi sono enormi: tra 270 e 610 miliardi di euro all’anno.

fonte: https://www.ciel.org/plasticandhealth/ 

Legambiente presenta il rapporto Ecomafia 2018

fonte Legambiente

Nel 2017 boom di arresti per crimini contro l’ambiente e di inchieste sui traffici illegali di rifiuti. Campania ancora una volta in testa per il numero di reati, concentrati per il 44% nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa. Nel settore dei rifiuti la percentuale più alta di illeciti su scala nazionale 17mila le nuove costruzioni abusive. Il fatturato dell’ecomafia sale in un anno del 9,4%, a quota 14,1 miliardi. “Completare la rivoluzione avviata con la legge sugli ecoreati e affidare allo Stato la competenza sulle demolizioni degli abusi edilizi”

Mai nella storia del nostro Paese sono stati effettuati tanti arresti per crimini contro l’ambiente come nel 2017, mai tante inchieste sui traffici illeciti di rifiuti. Dal Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato questa mattina a Roma, spiccano infatti le 538 ordinanze di custodia cautelare emesse per reati ambientali nel 2017 (139,5% in più rispetto al 2016). Un risultato importante sul fronte repressivo frutto sia di una più ampia applicazione della legge 68, come emerge dai dati forniti dal ministero della Giustizia (158 arresti,  per i delitti di inquinamento ambientale, disastro e omessa bonifica, con ben 614 procedimenti penali avviati, contro i 265 dell’anno precedente) sia per il vero e proprio balzo in avanti dell’attività delle forze dell’ordine contro i trafficanti di rifiuti: 76 inchieste per traffico organizzato (erano 32 nel 2016), 177 arresti, 992 trafficanti denunciati e 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati (otto volte di più rispetto alle 556 mila tonnellate del 2016). Il settore dei rifiuti è quello dove si concentra la percentuale più alta di illeciti, che sfiorano il 24%.

A completare il quadro, un fatturato dell’ecomafia che sale a quota 14,1 miliardi, una crescita del 9,4%, dovuta soprattutto alla lievitazione nel ciclo dei rifiuti, nelle filiere agroalimentari e nel racket animale.

La corruzione rimane, purtroppo, il nemico numero uno dell’ambiente e dei cittadini, che nello sfruttamento illegale delle risorse ambientali riesce a dare il peggio di sé. L’alto valore economico dei progetti in ballo e l’ampio margine di discrezionalità in capo ai singoli amministratori e pubblici funzionari, che dovrebbero in teoria garantire il rispetto delle regole e la supremazia dell’interesse collettivo su quelli privati, crea l’humus ideale per le pratiche corruttive.

Leggi tutto

La mappatura dell’amianto in Toscana

FONTE ARPAT 

La banca dati predisposta dal LaMMA rappresenta un primo quadro conoscitivo sui tetti con onduline nella nostra regione a cui dovrà seguire la determinazione in concreto della presenza di cemento-amianto

La mappatura dell'amianto in Toscana

In occasione della presentazione delle “Linee guida sull’amianto“, che si è tenuta a maggio 2018 alla presenza degli assessori regionali al diritto alla salute Stefania Saccardi e all’ambiente Federica Fratoni, si è fatto il punto anche sull’attività di mappatura dell’amianto, realizzata dal LaMMA, con il supporto di ARPAT e su incarico della Regione Toscana.

Dal 1992, con la legge 257, nel nostro Paese è bandito l’amianto, ora, però, il problema è quello di gestire e smaltire correttamente i molteplici manufatti in cemento amianto ancora presenti sul territorio, tenendo conto dei rischi sanitari ed ambientali ad esso connesso.

Leggi tutto

Impresa e ambiente: aperte le iscrizioni al master in Gestione della Responsabilità Sociale

COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 6 marzo 2018 – L’Università telematica IUL accresce la sua offerta formativa con il master di I livello inGestione della Responsabilità Sociale”. Il percorso fornisce una formazione specializzata sui temi della qualità, dell’efficienza e della produttività nelle aziende e nelle organizzazioni pubbliche, con un’attenzione particolare all’ambiente, all’integrazione, al risparmio energetico e alla responsabilità sociale.

Il corso nasce dalla collaborazione dell’Ateneo con il Network GTC, una rete di diverse professionalità composta da centri di formazione, studi associati e liberi professionisti, che opera in Italia e in Europa.

Il master ha l’obiettivo di formare professionisti, manager, dirigenti dall’alto profilo etico, fornendo le competenze adeguate per affrontare le situazioni di lavoro nel settore privato e in quello pubblico.

Il corso è interamente online e prevede il rilascio di 60 Crediti Formativi Universitari, pari a 1500 ore, comprendenti lo studio individuale, la didattica interattiva, la realizzazione di un project work e della tesi finale.

Il termine per le iscrizioni è il 31 marzo 2018.

IUL – Italian University Line è un Ateneo telematico fondato nel 2005 e promosso da due soci pubblici, l’Università degli Studi di Firenze e l’Istituto di ricerca Indire. Offre corsi di laurea e di alta formazione riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e vanta collaborazioni con soggetti di livello nazionale come il Sole24Ore, GiuntiAcademy, Erickson e Tuttoscuola.

Il Network GTC è una rete composta da diverse professionalità con sede in Campania e che opera in partnership con più di 500 aziende sull’intero territorio nazionale.

«Questa collaborazione – dichiara Massimiliano Bizzocchi, Direttore IUL – ci dà l’opportunità di arricchire la nostra offerta formativa con le competenze specifiche del Network GTC, entrando in contatto con i numerosi centri della loro rete in tutta Italia. Il master sulla Gestione della Responsabilità Sociale è indicato per quanti vogliono acquisire strumenti utili per conciliare efficienza e produttività in un’azienda con un’etica nel comportamento volta anche alla sostenibilità ambientale».

 

Per informazioni sul master:
www.iuline.itsegreteria@iuline.it – T. 055.2380385/568

www.networkgtc.itmaster@networkgtc.it – T. 333 5096977

L’Europa e il “Settimo Programma di azione per l’ambiente”. Il punto sul raggiungimento degli obiettivi prefissati nel nuovo report dell’Agenzia europea per l’ambiente

FONTE ARPAT 
15/01/2018 07:30

Il punto sul raggiungimento degli obiettivi prefissati nel nuovo report dell’Agenzia europea per l’ambiente

L’Europa e il "Settimo Programma di azione per l’ambiente"

La seconda edizione dell’Environmental Indicator Reportdell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA), al pari della prima del 2016, nasce a supporto del monitoraggio del Settimo programma di azione ambientale “Vivere bene, entro i limiti del nostro pianeta”(PAA).

Tenuto conto del fatto che i principali obiettivi tematici del PAA sono proteggere la natura e rafforzare la resilienza ecologica, aumentare la sostenibilità, l’uso efficiente delle risorse e l’economia a basso contenuto di carbonio e, infine, salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini, il report valuta – con l’aiuto di 29 indicatori – se l’UE si sta avvicinando o meno agli obiettivi prioritari dati per il 2020, aggiornando i risultati dello scorso anno con dati e informazioni riferibili al 2015.

I risultati del quadro di valutazione confermano la valutazione complessiva fornita nel 2016, vale a dire che:

Leggi tutto