Comment gérer un travail qui devient de plus en plus intense ?

L’intensité du travail est associée à des effets néfastes sur la santé et le bien-être général des salariés.
https://pixnio.com/fr/gens-fr/femmes-femmes/femme-daffaires-ordinateur-portable-entreprise-programmeur-bureau-internet, CC BY-SA

Argyro Avgoustaki, ESCP Business School

Dans son rapport « Conditions de travail et travail durable : analyse fondée sur le cadre de la qualité de l’emploi », la Fondation européenne pour l’amélioration des conditions de vie et de travail (Eurofound) définit le travail comme soutenable lorsque « les conditions de vie et de travail permettent aux personnes de s’engager dans le travail et de continuer à travailler au cours d’une vie active prolongée », ce qui se mesure souvent comme la « capacité à travailler jusqu’à l’âge de 60 ans et plus ». Le temps et l’intensité du travail, deux dimensions de l’effort au travail, constituent en effet des éléments du travail durable.

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GB. Decolla la campagna contro il cancro dei vigili del fuoco della FBU

Fonte : RISKS . TUC 

 

GB. Una campagna del sindacato dei vigili del fuoco FBU per ridurre il rischio di cancro sul lavoro legato all’esposizione ai contaminanti del fuoco sta avendo un impatto “in ogni angolo del servizio antincendio e di soccorso”, ha affermato il sindacato. La FBU ha affermato che ora sta spingendo al massimo “per costruire il registro del cancro e delle malattie dei vigili del fuoco. Il registro si basa su un’indagine sanitaria per i vigili del fuoco e abbiamo bisogno di tutti i vigili del fuoco per compilarlo”. Ha aggiunto: “Con più informazioni nel registro saremo in grado di svolgere più ricerche salvavita”. L’ufficiale nazionale FBU Riccardo la Torre ha dichiarato: “Abbiamo bisogno che ogni singolo vigile del fuoco compili quel registro, sia che ti sia stato diagnosticato un cancro, che ti sia stata diagnosticata una malattia o che non ti sia mai stato diagnosticato nulla – noi ho bisogno che tu compili quel registro ora. C’è molto di più che dobbiamo capire sul legame tra il cancro e altre malattie e l’occupazione dei vigili del fuoco”. Ha aggiunto: “Non possiamo proteggerci da questo pericolo se non lo comprendiamo correttamente e semplicemente non possiamo farlo a meno che i vigili del fuoco non compiano quel registro”. I funzionari della FBU hanno visitato le caserme dei vigili del fuoco per promuovere la consapevolezza e l’iscrizione al registro del cancro e delle malattie. Commentando la portata crescente della relativa campagna DECON del sindacato per ridurre l’esposizione dei vigili del fuoco alle tossine, la Torre ha dichiarato: “Siamo così contenti di come questo progetto è decollato da quando l’abbiamo lanciato dal vivo da una caserma dei pompieri. Abbiamo visto l’impegno in ogni angolo dei vigili del fuoco e dei servizi di soccorso, abbiamo visto salire i poster, abbiamo visto i tweet, abbiamo visto persone con i loro bambini che indossavano adesivi DECON e l’addestramento è in corso.
Comunicato stampa FBU , campagna DECON e video campagna contro il cancro .

E’ disponibile online il mensile Lavoro e Salute febbraio 2022

 

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In questo numero molti articoli importanti, ricerche e analisi sui destini della sanità pubblica, sulla salute e sicurezza nel lavoro, sulla scuola

Per scaricare il file in formato PDF di Lavoro e Salute febbraio 2022 clicca QUI

GB.Time to Talk Day: campagne Usdaw per promuovere la consapevolezza della salute mentale e dei diritti sul lavoro

Il sindacato britannico  del commercio al dettaglio Usdaw sta celebrando l’odierna “Giornata del tempo per parlare” promuovendo il ruolo dei rappresentanti sindacali sul posto di lavoro nel supportare i membri ed evidenziando i vantaggi delle conversazioni sulla salute mentale.
Il “Time to Talk Day” di quest’anno è giovedì 3 febbraio e mira a supportare le comunità ad avere più conversazioni sulla salute mentale. È gestito da Mind and Rethink Mental Illness in Inghilterra, in collaborazione con Co-op, insieme all’Associazione scozzese per la salute mentale e See Me in Scotland, Inspire and Change Your Mind in Irlanda del Nord e Time to Change Wales: timetotalkday.co. Regno Unito

Una strategia di salute mentale per l’Europa

Fonte : socialeurope.eu che ringraziamo 

 

Gli ampi determinanti sociali della cattiva salute mentale richiedono un approccio olistico a livello europeo.

salute mentale, benessere
Positività pianificata: ambienti urbani ben progettati, come Amsterdam a misura di bicicletta, fanno bene al benessere individuale (RossHelen/shutterstock.com)

“Non era depressione, era capitalismo”—un’immagine con queste parole è apparsa di recente su uno striscione durante una manifestazione studentesca a Santiago del Cile, collegando i problemi di salute mentale che ci turbano con le loro radici sistemiche.

La pandemia ha messo in evidenza l’importanza della salute mentale per la qualità della vita e il benessere dei cittadini, nonché i deficit strutturali nell’assistenza tra i sistemi sanitari pubblici in Europa. Da marzo 2020, secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, la prevalenza di ansia e depressione è aumentata e, in alcuni paesi come Belgio e Spagna, è addirittura raddoppiata.

Questi deficit esistevano tuttavia prima della pandemia e non possiamo negare i loro legami con le politiche di austerità che hanno colpito l’Europa dopo il 2008. Il virus si è semplicemente riflesso, come in uno specchio gelido, una realtà che ci ha frenato per anni , in cui non vanno sottovalutati i fattori politici.

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E’ disponibile alla lettura online Travail & Securite, Rivista INRS , Francia

Energie rinnovabili

E’ uscito il numero 834 della rivista Travail et Securitè. Il dossier di questo mese è dedicato alle energie rinnovabili. Nel riassunto, scopri in particolare un’intervista a Béatrice Egu, direttrice dello stabilimento e servizio di aiuto attraverso il lavoro (Esat), o anche un reportage “In Images” sullo stabilimento di Lisi Automotive.

Per leggere questo numero puoi scaricare il file

Le patologie e le condizioni che raccomandano il lavoro agile

Il 3 febbraio 2022 è stato pubblicato il Decreto applicativo dell’art.17.2 del DL 221/2021, che individua le patologie e le condizioni che raccomandano il lavoro in modalità agile.
Si allega il Decreto del Ministro della Salute di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro per la pubblica amministrazione.

DM 03-02-2022 patologie lavoratori fragili

Per scaricare il file clicca qui

E’ disponibile la Rivista Lavoro e Salute anno 38 – gennaio 2022

Un numero ricco di contenuti sulle politiche della salute, sui temi della salute e sicurezza nel lavoro e oltre il lavoro.

les1gennaio2022-2

Per scaricare il file pdf della Rivista clicca QUI 

Salute Sicurezza sul Lavoro : una presa di posizione importante della FP CGIL di Piacenza

ORDINE DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA GENERALE FP CGIL PIACENZA DEL 21.12.2021

L’ordine del giorno votato all’unanimità dall’Assemblea Generale FP Cgil di Piacenza rappresenta un punto di riferimento per un’analisi corretta degli impatti che il D.L 146, ora convertito in legge, produrrà  sulla organizzazione della vigilanza per quanto attiene la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un documento da leggere con attenzione.

IL TESTO DEL DOCUMENTO 

Ha ragione Papa Francesco : ” basta morti sul lavoro, impegnamoci per questo”

Autore:   Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Firenze
Nei primi 10 mesi dell’anno, secondo i dati Inail ci sono state 1017 denunce di infortunio mortale sul lavoro.
Ho citato pochissimi numeri, e vi spiegherò il perchè.
Quando si parla di queste tragedie, spesso si parla sempre e solo di numeri.
Credo fortemente che chi muore sul lavoro, non debba essere ricordato da statistiche piene zeppe di numeri.
Basta parlare di numeri, quelle sono persone.
Che avevano degli affetti, che avevano degli hobby, che avevano degli amici, che avevano una vita!

“SE ATENE PIANGE SPARTA NON RIDE” . SI PRIVILEGI IL DIALOGO 

  Fonte Smips.org 

 

 

di Francesco Domenico Capizzi*

La contrapposizione aperta fra cittadini no-vax, da una parte, e Istituzioni politiche e scientifiche, sostenute da una larga maggioranza di cittadini, dall’altra, rischia di concludersi con quanto la sapienza antica ha mirabilmente voluto rappresentare nell’espressione “se Atene piange Sparta non ride”: qualunque sarà l’esito della tensione crescente le conseguenze socio-sanitarie della pandemia danneggeranno, comunque, ambedue i contendenti, compresa la frazione, anche se maggioritaria, che prevarrà. Tali saranno i guasti prodotti sul piano sociale da poterli assimilare agli effetti di una guerra, anche se vinta. Vi saranno innumerevoli “morti e feriti” ed uno sconquasso sociale assimilabile al periodo post-bellico che ricadrà su tutti indistintamente e irrimediabilmente.

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Emilia-Romagna. Parti sociali in Regione, obiettivo: accordo sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro

Fonte: Regione Emilia-Romagna 

Iniziativa importante  della Regione Emilia Romagna. Dal sito della Regione Emilia Romagna .

Riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima convocata dalla Giunta. Misure condivise per più controlli, prevenzione, formazione

Un accordo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, con misure condivise di prevenzione e contrasto a infortuni e incidenti spesso mortali, fatti che continuano a registrarsi in maniera drammatica. Da condividere con istituzioni, parti sociali, enti locali, ovvero tutti i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna. A cui arrivare entro la metà di febbraio, al termine di un percorso iniziato oggi, con la riunione in Regione dei componenti il Patto per il Lavoro e per il Clima, convocata dalla Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini.

Il testo verrà portato all’esame dell’Assemblea legislativa regionale, per il confronto coni Gruppi consiliari.

A introdurre i lavori di oggi il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi. A seguire le relazioni degli assessori Vincenzo Colla (Attività produttive e Lavoro) e Raffaele Donini (Politiche per la salute).

Obiettivo comune quello di intervenire con decisione, attraverso più formazione e informazione, e più controlli in tutti i comparti produttivi, con focus particolari su tre di essi, quelli nei quali si riscontra il maggior numero di morti sul lavoro: 77 sulle 103 degli ultimi tre anni. E cioè agricoltura (37), edilizia (30) e logistica (10).

Si vuole fare della prevenzione una vera competenza sociale e mettere la salute e la sicurezza sul lavoro al centro delle priorità istituzionali e sociali. Da qui alle prossime settimane, chiunque faccia parte del Patto invierà le proprie proposte, che ricondotte a sintesi comporranno il futuro accordo per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

E intanto la Regione licenzia il Piano della Prevenzione, redatto dalla Sanità in accordo con le altre direzioni coinvolte e illustrato proprio stasera al tavolo del Patto.

“Dobbiamo fare ogni sforzo possibile per diminuire infortuni e incidenti mortali, incidendo in particolare nell’ambito della prevenzione. Ma non solo, perché dobbiamo agire su una batteria di interventi che siano concordati e vincolanti, arrivando a definire un bilancio sociale per la sicurezza sul lavoro”, ha affermato Colla. L’invito dell’assessore è stato quello di partecipare con idee e suggerimenti all’impianto complessivo del documento, nel percorso da portare a conclusione entro il prossimo febbraio.

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Uk. Le chiamate delle ambulanze di Amazon aumentano prima delle vendite – dicembre 2021

Fonte : Newsletter TUC Risk dicembre 2021


Le chiamate delle ambulanze per lesioni e altri problemi di salute nei magazzini Amazon sono aumentate di quasi il 50% nel periodo precedente il Black Friday del 26 novembre, secondo una ricerca di GMB. Il sindacato ha utilizzato le richieste di libertà di informazione per ottenere dati mensili da quattro trust di ambulanze che coprono i principali siti di Amazon. La sua analisi mostra che, in un periodo di cinque anni, novembre è stato il mese peggiore per le chiamate delle ambulanze. Il Black Friday, che segue la festa del Ringraziamento negli Stati Uniti l’ultimo giovedì di novembre, ha visto la domanda di ambulanze crescere del 46% solo tra ottobre e novembre, poiché la società ha accumulato pressioni per evadere gli ordini.

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Il decreto-legge 146 su salute e sicurezza sul lavoro è un passo falso.Sono necessarie modifiche al decreto. È necessario un intervento organico in materia

Lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Ministro del Lavoro, al Presidente della Conferenza delle Regioni.

 

def_doc salute sicur lavoro post 146 2

Per scaricare il Documento con le firme aggiornate al 26/11/21 clicca QUI 

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Se condividete questo Documento potete sottoscrivere la petizione sulla piattaforma Change.org

https://chng.it/zw5M6JD4

E’ disponibile il numero di novembre 2021 di Lavoro e Salute .

Morire di lavoro. Seconda parte

Fonte: Saluteinternazionale.info che ringraziamo

Autore: Giuseppe Leocata

Per chi si occupa a vario titolo di salute dei lavoratori è giunta l’ora di uscire dai propri orticelli e dal coltivare interessi autoreferenziali o di parrocchia e basati su logiche mercantili.

Oggi si registra sempre di più la debolezza dei diversi nodi della rete della prevenzione, della salute e della sicurezza sul lavoro e all’assottigliamento delle relative maglie nell’ambito della Sanità: i Lavoratori – italiani, migranti, riders, ecc. (i quali oggi più di ieri hanno la priorità di conservare a qualunque costo il posto di lavoro e il salario, ‘prioritari’ rispetto alla loro salute globale nei luoghi di lavoro – si pensi soltanto ad esempio alle divergenze sulla lettura del disastro per la salute dei lavoratori e degli abitanti del quartiere Tamburi a causa dell’ILVA di Taranto), il Sindacato (in forti difficoltà e che non riesce più ad incidere nel mondo della sicurezza e dell’igiene del lavoro come negli anni passati, pensiamo ad esempio al silenzio in merito alle fabbriche di morte – armi, mine, ecc.), le Imprese virtuose (le quali andrebbero valorizzate), le Unità Operative Ospedaliere di Medicina del Lavoro (sempre più ridotte e ‘non in linea’ con la ‘mission’ delle aziende ospedaliere: ‘curare i malati’), le Cliniche Universitarie (con risorse sempre di più ridotte e che sembra abbiano perso il contatto reale con la realtà concreta del lavoro e con le persone – lavoratori, operatori, servizi territoriali e istituzioni). In modo nostalgico ma realista ricordo il “modello di strutturazione territoriale integrata dei Servizi di Medicina Preventiva del Lavoro”, promosso – fra gli altri – da Antonio Fanuzzi della Regione Lombardia[1].

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Prime note sui provvedimenti su salute e sicurezza sul lavoro inserite nel cosiddetto Decreto fiscale di Mauro Valiani

 

Diario Prevenzione mette a disposizione uno spazio dedicato agli approfondimenti e al confronto sui provvedimenti su salute e sicurezza inseriti dal Governo contenuti nel cosiddetto decreto fiscale Pubblichiamo come primo contributo queste note che ci ha inviato Mauro Valiani. Invitiamo gli Operatori dei Servizi delle ASL, Ispettori del Lavoro, sindacalisti , RLS e Rlst e quanti lo vorranno a inviarci approfondimenti, commenti, riflessioni sullo stato dell’arte e sugli effetti che avranno questi provvedimenti. I files degli articoli in formato doc o pdf vanno inviati al seguente indirizzo: praxis.mailbox@gmail.com

 

 

Concordo con il commento di Gino Rubini (“Un cambiamento denso di significati e di preoccupanti interrogativi per chi si occupa di salute e sicurezza nel lavoro”, ). Ritenendo necessario lo sviluppo di un approfondimento sul tema, aggiungo qualche ulteriore osservazione. >>> segue

Per scaricare il file pdf dell’articolo di Mauro Valiani clicca QUI 

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Morire di lavoro. Prima parte

 

Autore : Giuseppe Leocata   Fonte : Saluteinternazionale.info

Ringraziamo l’Autore e Saluteinternazionale

Per tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro è necessario ricostruire una cultura collettiva e condivisa, che oggi è decisamente in crisi.

Scrivere delle morti sul lavoro nel nostro Paese non è semplice e non è sufficiente fermarsi al mero elenco dei dati forniti dall’Inail, reperibili sul sito dell’Istituto e che possono risultare di difficile lettura e comprensione, in relazione alle modalità di accadimento dei singoli eventi, ai periodi in cui essi sono avvenuti, alla situazione sociale ed economica nelle diverse regioni. Le logiche di chi ha elaborato le statistiche possono differire da quelle di chi le legge e la comprensione può dipendere anche dall’uso che si vuole fare dei numeri.

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Il numero di ottobre della Rivista Lavoro e Salute ottobre 2021

E’ disponibile online il numero di ottobre 2021 di Lavoro e Salute .
In questo numero molti articoli importanti.

Per scaricare il file pdf della Rivista clicca QUI 

Per un PNRR della salute e della sicurezza nel lavoro. Basta con l’ecatombe di lavoratori e lavoratrici che muoiono su lavoro.

 

Immagine tratta da wikipedia Francisco José de Goya y Luciente – Il muratore ferito, 1786-1787 olio su tela, 268×110 cm – Madrid, Museo Nacional del Prado

 

Non c’è giorno che non si registri un incidente mortale sul lavoro, quando non sono due o tre. Questa persistenza del fenomeno infortunistico correlato al lavoro si protrae nel tempo con tipologie e causalità dell’accadimento che non si discostano da quanto succedeva cinquanta o sessant’anni fa. Prevalgono le cadute dall’alto, dai tetti e/o dalle impalcature. Le tecniche per evitare questi tragici eventi si sono evolute: ad esempio i ponteggi metallici di recente progettazione non presentano più l’incognita della rottura di una tavola di legno, sono più facili da gestire nel montaggio e nello smontaggio. Eppure anche oggi un lavoratore di 54 anni è morto a Genova in un cantiere del centro cittadino. Non dimentichiamo la lavoratrice di Prato dilaniata dalle parti in movimento di un orditoio e la lavoratrice di Camposanto,Modena anch’essa straziata a morte da una macchina fustellatrice. Non sono vittime di impianti tecnologici industria 4.0.Erano lavoratori e lavoratrici che svolgevano lavori su macchine operatrici sostanzialmente tradizionali. Le indagini delle autorità di vigilanza sono in corso, non sappiamo quale sia stata la causa di queste tragedie, se vi siano state delle colpose rimozioni dei dispositivi elettronici di blocco che dovrebbero bloccare queste macchine quando la mano, un braccio, il corpo dell’operatore entra in un’area a rischio.
Sappiamo però che in troppi casi i lavoratori e le lavoratrici non ricevono un’adeguata formazione rispetto ai rischi cui sono esposti. Sappiamo anche che vengono invitati a rimettere in moto macchinari quando si inceppano, operazioni che dovrebbe eseguire un manutentore esperto… Sappiamo che non gli viene spiegato che quando avvertono una situazione di pericolo grave hanno il diritto di mettersi al sicuro chiamando chi ne sa di più.

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Si muore sul lavoro come 50 anni fa. Che fare ? Podcast Diario Prevenzione 14 settembre 2021 – Puntata n° 89

a cura di Gino Rubini . In questa puntata parliamo di:

–  Si muore sul lavoro con le stesse tipologie d’infortunio come 50 anni fa. Che fare ?
– Lancio di un’applicazione per la salute e sicurezza sul lavoro per i lavoratori portuali
– UK. COVID-19 : improbabili ulteriori blocchi ma alcune restrizioni invernali sono possibili
– L’offensiva autunnale dell’amianto in Russia
– Lombardizzare il SSN
– Perchè siamo a favore dell’obbligo alla vaccinazione anti Covid 19

 

La sentenza della Cassazione sulla strage di Viareggio.

 

Un documento importante da studiare da parte di chi si occupa di prevenzione e sicurezza  per comprendere le tendenze nell’ambito della magistratura rispetto alla valutazione delle responsabilità in materia di sicurezza ferroviaria e di sicurezza sul lavoro.La sentenza ha suscitato molto sconcerto e dissenso anche rispetto al non riconoscimento del ruolo dei RLS e delle Organizzazioni di rappresentanza degli interessi legittimi dei lavoratori e dei cittadini in materia di sicurezza sul lavoro e nel territorio. Come tutte le sentenze va rispettata ma ciò non vuol dire che non debba essere criticata per l’immagine che offre,  come afferma lo storico giornale dei macchinisti “in marcia” : ” salva i potenti e smantella la sicurezza dei lavoratori dai rischi ferroviari e il principio consolidato della responsabilità delle imprese nella tutela della popolazione”

IL TESTO DELLA SENTENZA

Morti sul lavoro: lettera al governo Draghi dell’operaio Marco Bazzoni

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi,
Spett.le Governo

Il 6 Agosto 2021, il Presidente Draghi ha detto:

” Tra tutti i problemi c’è una cosa che sta a cuore a tutti noi e a me in particolare: cercare di fare qualcosa per migliorare la situazione inaccettabile sul piano della sicurezza sul lavoro”

Che iniziative ha intenzione di mettere in campo per fermare questo triste bollettino di guerra sul lavoro?
Il 31 Agosto 2021 sono usciti i dati Inail, aggiornati al 31 Luglio 2021.
Nei primi 7 mesi del 2021 (dati Inail) ci sono state 677 denunce di infortunio mortale sul lavoro, 312762 denunce di infortunio sul lavoro.
Ho citato pochissimi numeri, e vi spieghero’ il perche’.

Quando si parla di queste tragedie, spesso si parla sempre e solo di numeri.
Credo fortemente che chi muore sul lavoro, non debba essere ricordato da statistiche piene zeppe di numeri.

Basta parlare di numeri, quelle sono persone.
Lavoratori con degli affetti, una moglie, dei figli, che la mattina sono usciti per andare a lavoro e poi non sono piu’ tornati a casa.
E questo sui mezzi d’informazione raramente viene fuori.

Quando verranno emanati i decreti attuativi mancanti, perche’ il Dlgs 81/08, che e’ entrato in vigore 13 anni fa (15 maggio 2008) sia completamente attuato?

Quando verra’ aumentato il personale ispettivo delle Asl (tecnici della prevenzione), visto che i controlli per la sicurezza spettano per la maggior parte a loro?

Voglio ricordare che gli ispettori del lavoro controllano solo la regolarita’ retributiva e la sicurezza sul lavoro nei cantieri (ma devono sempre preavvisare le Asl territorialmente competenti).

Va benissimo l’assunzione di 2000 ispettori del lavoro, come prospettato dal Ministro del Lavoro Andrea Orlando, visto che questo serve a reprimere il lavoro nero e irregolare.E si sa bene, che chi lavora in nero, molto spesso non lavora neppure in sicurezza.

Ma non basta assolutamente.
Il Presidente Draghi si e’ speso piu’ volte, dicendo che bisogna fare di piu’ per la sicurezza sul lavoro.

Mi aspetto che alle sue parole corrispondano i fatti.
Nell’attesa e con la speranza che qualcuno mi risponda, Vi porgo cordiali saluti.

Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Firenze

 

Morire di lavoro. Qualcosa che ho imparato

Ho terminato il mio impegno sociale e la mia esperienza professionale sulle questioni della salute e della sicurezza dei lavoratori nel 2015. Da allora le mie fonti di informazione sono state gli organi di informazione quotidiani e le conversazioni con lavoratrici e lavoratori incontrati dove vivo, nella bassa valle di Susa. Le mie considerazioni sono quindi necessariamente frammentate e, in buona parte, superficiali, più che considerazioni sono delle sensazioni, delle reazioni alla informazione del giorno che leggo o ascolto. Ho tentato di approfondire le mie conoscenze andando a cercare dati e informazioni sul sito dell’Inail e in particolare sulla sezione “Informo” (infor-mo, analisi degli infortuni mortali a seguito delle indagini dei servizi territoriali di vigilanza delle Asl) per scoprire che anche su questo piano l’informazione è regredita e la collaborazione tra servizi di prevenzione e Inail è venuta via via scemando.

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Hesamag. La gig economy e i rischi psicosociali, intervista a Pierre Bérastégui

 

Fonte : Hesamag luglio 2021

Negli ultimi dieci anni, le piattaforme di lavoro online sono cresciute notevolmente. Questo tipo di lavoro comporta rischi specifici. Abbiamo avuto il piacere di intervistare su questo argomento Pierre Bérastégui , ricercatore presso ETUI, autore della pubblicazione ” Esposizione a fattori di rischio psicosociale nella “gig economy” – Revisione sistematica “. 

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CIIP. Le attività di prevenzione sono fondamentali . La Riforma targata “One Health” le deve valorizzare

documento congiunto 2 giugno 2021 ter