Riteniamo utile e importante condividere questa bozza del Regolamento che delinea le modalità di riordino dell’Istituto Superiore di Sanità.

 

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La lettura del documento suscita diverse perplessità in particolare per quanto attiene la questione della tematica della prevenzione in materia di infortuni e malattie professionali. Questa tematica che ha un peso rilevante per quanto riguarda la tutela e la promozione della salute della popolazione viene allocata nell’area delle competenze della Direzione Ambiente Salute. Nel comma b) dell’art.7 ci troviamo di fronte ad una definizione generica e confusa nella quale si fa riferimento ad una “prevenzione universale delle esposizioni ad agenti chimici, biologici e psicosociali nell’ambiente naturale, nell’ambiente di vita, nelle acque destinate al consumo umano e… nell’ambiente di lavoro..”
Sarebbe interessante comprendere cosa gli estensori della bozza abbiano voluto dire con questo comma e saremmo pure curiosi di conoscere meglio la definizione di “agenti psicosociali” su cui fare prevenzione… In un certo senso questo documento, qualora non venisse emendato e riscritto per quanto attiene la tematica della prevenzione della salute e della sicurezza nel lavoro, testimonia la separazione culturale, scientifica e operativa che il Ministero della salute sta praticando da tempo rispetto alla tematica “lavoro salute”. Non sono sufficienti i commi p) e q) per “recuperare” il pastrocchio del comma b) dell’art.7.
I rapidi e rilevanti cambiamenti che stanno avvenendo nel lavoro, le nuove modalità di lavoro sempre più ritmate e plasmate da algoritmi e sistemi di AI richiederebbero una definizione certa delle competenze della DG Ambiente Salute di ricerca e monitoraggio sugli impatti sulla salute dei lavoratori nei nuovi contesti lavorativi in collaborazione con le Università e la rete dei Servizi di Prevenzione delle ASL.
Verosimilmente questo non pare interessare. Si preferisce la delega a Inail e/o al IdL con la riduzione dell’intervento alla mera vigilanza antinfortunistica. Tutto ciò in piena coerenza con il percorso normativo già messo in atto con la recente e pessima norma 215/2021. Per questi motivi invitiamo i lettori e le lettrici ad una lettura attenta di questa bozza di Regolamento…

editor

OBBLIGHI E DIVIETI

                                            

di Francesco Domenico Capizzi*

Obblighi e divieti accompagnano la nostra vita quotidiana, dal ritmo dei semafori ai sensi unici, dai divieti di transito e di parcheggio alle strisce pedonali, dalle norme per la sicurezza sul lavoro all’obbligo di utilizzare casco e cinture di sicurezza, dalle limitazioni nella balneazione al divieto di fumare nei luoghi pubblici, per citarne soltanto una manciata delle vaste normative e legislazioni in vigore senza riscontrare particolari contrasti da parte di singoli cittadini e rappresentanze organizzate:  

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In Gazzetta il DPCM 7 agosto: prorogate al 7 settembre misure precauzionali minime per contrastare Covid-19

Fonte Regioni.it

Il Consiglio dei ministri approva decreto-legge per il sostegno e il rilancio dell’economia, stanziato ulteriori 25 miliardi di euro

(Regioni.it 3900 – 10/08/2020) Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm del 7 agosto 2020 (pubblicato poi sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto) con cui vengono prorogate, al 7 settembre 2020, le misure precauzionali minime per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19. Il testo fa riferimetno nella premessa alle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riportate integralmente nell’allegato 9, nella versione aggiornata del 6 agosto 2020.
Il Consiglio dei Ministri del 7 agosto, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha poi approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia. Con il decreto, il Governo ha stanziato ulteriori 25 miliardi di euro, da utilizzare per proseguire e rafforzare l’azione di ripresa dalle conseguenze negative dell’epidemia da COVID-19 e sostenere lavoratori, famiglie e imprese, con particolare riguardo alle aree svantaggiate del Paese.
Con il decreto, le risorse complessive messe in campo per reagire all’emergenza arrivano a 100 miliardi di euro, pari a 6 punti percentuali di PIL.
Di seguito le principali misure previste nei vari ambiti di intervento.

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L’EMERGENZA COVID-19 IN UN MONDO DEL LAVORO CHE CAMBIA – Rassegna Documentale Ragionata

Diario Prevenzione, in consonanza con l’intento dichiarato dagli AA, ritiene utile diffondere e far conoscere questa Rassegna Documentale Ragionata:

” …in una logica di servizio ed a beneficio della intera comunità degli addetti ai lavori, intendiamo più semplicemente fornire un supporto nella ricognizione e nella rapida analisi dei contenuti della documentazione che, come le tessere di un articolato puzzle, di giorno in giorno implementa questo
“testo unico dell’emergenza….”

Questa Rassegna Documentale Ragionata è redatta da Cesare Damiano e dall’Avvocato Maria Giovannone che ringraziamo per questa preziosa iniziativa.

LA RASSEGNA DOCUMENTALE RAGIONATA