XV Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano – Edizione 2019 Report SNPA n. 13/2020

FONTE SNPA

Il Rapporto SNPA “Qualità dell’ambiente urbano” si è consolidato negli anni come riferimento nazionale per cittadini e amministratori grazie ai numerosi dati presentati e valutazioni relative ai più importanti temi ambientali delle città contemporanee. L’edizione 2019 aggiorna una ricca serie di indicatori di qualità ambientale per 124 città tra le più popolose in Italia e per le 14 Città metropolitane. Rispetto a “Verso il XV Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano” questo Rapporto integra tematiche di grande rilievo ambientale con dati sui rifiuti urbani, la qualità dell’aria, i consumi idrici, la qualità dei corpi idrici fluviali e lacustri. I numerosi temi trattati (alcuni anche alla scala metropolitana) rappresentano tutti aspetti fondamentali della qualità della vita nelle aree urbane: fattori sociali ed economici, suolo e territorio, infrastrutture verdi, acqua, inquinamento dell’aria e cambiamenti climatici, attività industriali, trasporti e mobilità, esposizione all’inquinamento acustico ed elettromagnetico, azioni e strumenti per la sostenibilità locale.

Rispetto alle passate edizioni, si è lavorato per integrare gli indicatori specifici nell’ambito delle più ampie macrotematiche di interesse per la resilienza urbana: ambiente e salute, cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico e città circolari. Tre di queste macrotematiche sono poi oggetto di approfondimento del Focus che come ogni anno accompagna il Rapporto con i qualificati contributi tecnici di esperti delle Agenzie ambientali regionali, del mondo accademico e della società civile.

  • SNPA
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • Periodicità: Annuale
  • Temi: Ambiente urbano

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Pulizia e disinfezione nelle scuole: attrezzature, rischi e normativa

Segnaliamo come strumento di lavoro questo pregevole articolo apparso su  Punto Sicuro

Pulizia e disinfezione nelle scuole: attrezzature, rischi e normativa

10/09/2020: Le operazioni di pulizia, disinfezione e sanificazione nelle strutture scolastiche con riferimento anche all’emergenza COVID-19. Focus sulle attrezzature, sui rischi chimici, sulla disinfezione e sulle norme per la pulizia di ambienti non sanitari.

Francia. INRS. Revue Hygiène et sécurité du travail : numéro 259

Ancora un numero della Rivista dell’Istituto INRS con contenuti che interessano certamente chi si occupa a livello d’impresa di salute e sicurezza nel lavoro. Riteniamo importante segnalare i contenuti e i links agli articoli . Ringraziamo come sempre INRS per i contenuti della Rivista. Editor

Le numéro 259 d’Hygiène & sécurité du travail (HST), la revue technique de l’INRS vient de paraître. Au sommaire notamment, une note technique sur les véhicules professionnels. A lire également, une étude de cas sur le risque machine ou encore un dossier sur les risques professionnels liés aux ambiances thermiques chaudes ou froides.

Au sommaire notamment du numéro 259 de la revue Hygiène & sécurité du travail :

Salarié au volant d'un véhicule
  • Note technique – Le véhicule professionnel : un outil de travail comme les autres ?  Outre les accidents de la route, le conducteur d’un véhicule léger, utilitaire ou poids lourd est également exposé, sans nécessairement en être conscient, à d’autres risques. Cet article propose une analyse des risques majeurs identifiés au poste de conduite, puis des critères de choix des équipements d’un véhicule professionnel pour les prévenir.

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Estate e coronavirus: vacanze in sicurezza per bambini e ragazzi Nel nuovo numero di ‘A Scuola di salute’ i consigli degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

 

Fonte Ospedalebambinogesu

“Estate, tempo di vacanza. Dopo il lockdown si torna gradualmente a vivere la socialità, ma senza abbassare la guardia: il virus SARS COV 2 è ancora in circolazione, in Italia continuano a verificarsi focolai di infezione. In attesa di un vaccino efficace e sicuro in grado di prevenire la malattia COVID-19 (oltre 100 gli studi in corso secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità), per proteggersi è necessario mantenere un comportamento responsabile e rispettare le regole di base: distanziamento fisico, uso corretto delle mascherine, igiene delle mani e controllo dei sintomi respiratori. I consigli degli esperti per un’estate sicura senza rinunciare a stare “insieme” sono raccolti nell’ultimo numero di ‘A Scuola di salute’, il magazine digitale a cura dell’Istituto Bambino Gesù per la Salute, diretto dal prof. Alberto Ugazio.”

” A Scuola di salute “

Inail . Sicurezza Lavoro.Casseforme – Quaderno Tecnico Obiettivo dei Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili è accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili.

Immagine Casseforme - Quaderno Tecnico

Forniscono informative basate su leggi, circolari, norme tecniche specifiche e linee guida utili a individuare e perfezionare metodologie operative per il miglioramento delle misure di prevenzione contro i rischi professionali.
I Quaderni sono rivolti a coloro che operano nell’ambito dei cantieri temporanei o mobili rappresentando un agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese.

Prodotto: Opuscolo
Edizioni Inail – 2020
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Nuove modalità di accesso alle strutture ospedaliere e di prevenzione del Covid: ecco il modulo e le attività dell’Ausl Romagna

Fonte Ausl  Romagna

 

L’Ausl Romagna è al lavoro per recepire e dare applicazione alle indicazioni dell’ultima ordinanza della Regione Emilia Romagna mirata a prevenire e limitare al massimo la diffusione del contagio da Covid 19.

L’ordinanza regionale prevede che le visite ai degenti in ospedale e agli ospiti di strutture residenziali per anziani e disabili, da parte di familiari o altri soggetti, richiedano la presentazione di un’autodichiarazione che attesti di non essere sottoposti al regime della quarantena o dell’isolamento fiduciario, né di essere rientrati da meno di 14 giorni da Paesi esteri di cui sopra. Ciò a tutela della sicurezza sai di chi è accolto in una struttura e dei relativi operatori, sia di chi vi entra.

Per quanto riguarda le strutture ospedaliere  la Direzione Sanitaria aziendale ha dato disposizione in questo senso a tutti i reparti, che inoltre hanno facoltà di modulare orari e modalità di visita secondo i criteri ritenuti più congrui. Per facilitare l’autocertificazione, è stato quindi predisposto un modulo, che si trova anche qui in allegato scaricabile. Si suggerisce di arrivare alla struttura col modulo già compilato, al fine di limitare le attese. Restano ovviamente immutate le altre misure di sicurezza previste come ad esempio distanziamento, misurazione della temperatura all’ingresso da parte degli steward, igienizzazione delle mani, e si torna a raccomandare alla cittadinanza la massima collaborazione al fine di limitare il più possibile le situazioni a rischio.

Per quanto riguarda la strutture per anziani e disabili, l’autocertificazione si aggiunge alle procedure esistenti, già abbastanza rigide, finalizzate agli accessi e sul rispetto delle quali l’Azienda svolge i necessari controlli.

L’ordinanza prevede poi anche altre misure. Per quanto riguarda l’effettuazione di tamponi nasofaringei ai lavoratori dei settori della logistica e della lavorazione delle carni, l’Azienda sta prendendo contatti con le relative ditte per programmarne l’esecuzione.

Per gli stabilimenti industriali di macellazione presenti nel territorio romagnolo, si sta concordando con le aziende, l’effettuazione del tampone presso le strutture in locali idonei da esse messi a disposizione. Iniziati oggi, gli interventi proseguiranno nella prossima settimana e saranno indirizzati agli operatori dei reparti macellazione e sezionamento. Si può stimare che in Romagna i lavoratori di tali settori siano circa 3.500 con una netta prevalenza della provincia di Forlì-Cesena.

Relativamente alle aziende del settore logistica si sta ricostruendo il quadro dando la priorità alle aziende con un elevato numero di operatori anche da ditte in appalto.

Il Dipartimento di sanità Pubblica dell’Ausl Romagna, attraverso i propri Servizi di vigilanza (Igiene Pubblica, Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, Sicurezza Alimentare) ha comunque già in atto un piano di controlli sul rischio Covid, al fine di verificare l’applicazione delle già esistenti misure di contrasto del contagio, e diversi controlli sono già stati eseguiti nei comparti logistica e macellazione, oltre che in alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari e strutture della grande distribuzione. Controlli effettuati, in molti casi, in collaborazione con altre Istituzioni col coordinamento delle Prefetture.

Relativamente ai cittadini stranieri provenienti da Paesi extra Schengen che rientrano in Italia, il  Dipartimento di Sanità pubblica che riceve la segnalazione, dispone l’isolamento domiciliare e attua la sorveglianza sanitaria  con periodiche telefonate mirate anche a verificarne lo stato di salute. Quelli provenienti da Paesi a maggior rischio, venivano già sottoposti a tampone di screening, misura che sarà ora ampliata, con doppio tampone, a tutti.

Relativamente al rispetto dell’isolamento domiciliare, ci si sta confrontando coi tavoli istituzionali (Prefetture) per verificare controlli più stringenti su queste, così come su tutte le persone in isolamento domiciliare che ora, a livello romagnolo, ammontano a 440 (150 a Rimini, 110 a Ravenna, 110 a Cesena e 70 Forlì).

 

Ultima modifica il Sabato, 18 Luglio 2020 14:17
a cura della AUSL della Romagna

Safety Gate: Sistema di allarme rapido per prodotti non alimentari pericolosi – Rapporto settimanale

 

Fonte : Rapid Alert System for dangerous non-food products: weekly report – 17-07-2020

Il sistema Rapex della Commissione Europea segnala i prodotti ritirati dal mercato perchè pericolosi per la sicurezza e la salute dei consumatori. Anche questa settimana vengono segnalate mascherine fuori standard,  qualche cosmetico e giocattoli.

Numero di avviso:  A12 / 01026/20       
Categoria:  equipaggiamento protettivo
Prodotto:  maschera filtro antiparticolato
Marchio:  Isu
Nome:  maschera protettiva monouso
Tipo / numero di modello:  ISU-001
Codice a barre:  sconosciuto
Numero di lotto:  Data di produzione: 2020.04.20, Numero di lotto di produzione: 2020.07
Falso :  NO
Tipo di rischio:  rischio per la salute / altro
Il prodotto ha un marchio CE ma non è certificato come equipaggiamento protettivo da un ente competente. Inoltre, la ritenzione di particelle / filtri del materiale è insufficiente (valore misurato ≤ 88%), i cavi elastici della maschera si staccano facilmente e la maschera non si adatta correttamente al viso portando a una capacità di filtrazione totale insufficiente (valore medio misurato ≤ 39%).
Di conseguenza, una quantità eccessiva di particelle o microrganismi potrebbe passare attraverso la maschera, aumentando il rischio di infezione se non combinato con ulteriori misure protettive. / Il prodotto non è conforme al regolamento sui dispositivi di protezione individuale.

Misure ordinate dalle autorità pubbliche (a: Altro): importazione respinta alla frontiera

Descrizione:  Maschera mezza facciale di filtrazione respiratoria protettiva secondo EN 149.
Descrizione dell’imballaggio:  Il prodotto è venduto in una scatola di cartone bianca e blu contenente 50 pezzi.
Paese di origine:  Repubblica popolare cinese
Segnalazione presentata da:  Belgio
Tipo di avviso:  grave
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Travail & Sécurité : numéro de juillet-août 2020

 

 

Evaluer en interne les risques psychosociaux
Le numéro 817 du magazine Travail & Sécurité vient de paraître. Le dossier du mois aborde la question de l’évaluation des risques psychosociaux. Au sommaire également une rubrique consacrée au COVID-19, un entretien avec Julie Gauthier, directrice de l’association Amicial d’intervenants à domicile ou encore un reportage en images sur la société Paprec Chantiers spécialisée dans le recyclage.
Le numéro 817 de Travail & Sécurité daté de juillet-août 2020 est en ligne.

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Riflessioni sul Protocollo del 24 aprile tra responsabilità e contrattazione collettiva a cura di Stefano Biosa (Filcams Bologna) insieme agli Avvocati e Andrea Gaddari e Bruno Laudi.

 

Le riflessioni che seguono hanno per oggetto il  “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid 19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020, sotto il triplice profilo dei rapporti con la contrattazione collettiva, della funzione dei rappresentati dei lavoratori all’interno dei comitati, nonché della responsabilità penale dei membri dei comitati stessi.

LEGGI L’ARTICOLO ALLA FONTE SU INCHIESTAONLINE

Inail. Sorveglianza sanitaria eccezionale: nuovo servizio online

Fonte Inail.it

Riprendiamo dal sito Inail questo Comunicato

Dal 1° luglio 2020 è attivo il nuovo servizio online “Sorveglianza sanitaria eccezionale” per richiedere le visite mediche.

Ai sensi dell’art. 83 d.l. 34/2020 i datori di lavoro pubblici e privati assicurano la sorveglianza sanitaria eccezionale ai lavoratori “fragili” ovvero ai lavoratori che, per condizioni derivanti da immunodeficienze da malattie croniche, da patologie oncologiche con immunodepressione anche correlata a terapie salvavita in corso o da più co-morbilità, valutate anche in relazione dell’età, ritengono di rientrare in tale condizione di fragilità.

I datori di lavoro che, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, non sono tenuti alla nomina del medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal medesimo decreto legge, devono garantire ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio le misure di sorveglianza sanitaria eccezionale, nominando un medico competente ovvero facendone richiesta ai servizi territoriali dell’Inail.

L’attività di sorveglianza sanitaria eccezionale si sostanzia in una visita medica che può essere svolta dai medici Inail in possesso della specializzazione in medicina del lavoro, ivi compresi i medici a rapporto libero professionale.

Per richiedere la visita dei medici Inail è stato realizzato il nuovo servizio online “Sorveglianza sanitaria eccezionale”, disponibile a decorrere dal 1° luglio 2020 e accessibile dagli utenti muniti di credenziali dispositive.
Per gli utenti non registrati le credenziali possono essere acquisite tramite Spid, Inps, Carta nazionale dei servizi (Cns) o Inail (con l’inoltro dell’apposito modulo attraverso i servizi online o da consegnare presso le sedi territoriali Inail).

Nel caso di delega da parte del datore di lavoro, deve essere compilato e inoltrato l’apposito modulo “Mod. 06 SSE delega”, reperibile nella sezione dedicata del portale “Moduli e modelli”.
Una volta inoltrata la richiesta dal datore di lavoro o da un suo delegato, viene individuato il medico della sede territoriale più vicina al domicilio del lavoratore.

All’esito della visita medica per sorveglianza sanitaria eccezionale, è espresso un parere conclusivo riferito esclusivamente  alla possibilità per il lavoratore di riprendere l’attività lavorativa in presenza nonché alle eventuali misure preventive aggiuntive o alle modalità organizzative atte a garantire il contenimento del contagio.

Successivamente all’invio del parere conclusivo, il datore di lavoro riceve una comunicazione con l’avviso di emissione della relativa fattura in esenzione da iva per il pagamento della prestazione effettuata. In attesa dell’emanazione di un decreto interministeriale per la definizione della tariffa, l’Inail ha stabilito in via provvisoria l’importo di € 50,85.

E’ disponibile online il periodico Lavoro e Salute n°6 2020

 

 

E’ disponibile online il periodico Lavoro e Salute n°6 2020
con articoli molto interessanti sul futuro del SSN. Come sempre critico severo e propositivo per salvare il nostro SSN dai privatizzatori,  un giornale di parte per la difesa della sanità pubblica.

LAVORO e SALUTE  IN FORMATO .PDF 

Eurofound .COVID-19 EU PolicyWatch: nuovo strumento per tracciare le misure per mitigare l’impatto sociale ed economico di COVID-19

FONTE EUROFOUND 

Governi, parti sociali, imprese e altre istituzioni si sono mossi rapidamente per attuare misure per controllare la diffusione di COVID-19 in tutta Europa e per mitigare l’impatto sociale ed economico della pandemia. Al fine di tracciare queste diverse iniziative in tutta Europa, Eurofound ha lanciato il PolicyWatch UE COVID-19 , un nuovo database che raccoglie e mappa le risposte politiche introdotte negli Stati membri, insieme al Regno Unito e alla Norvegia, durante questo periodo critico.

Nel giro di poche settimane, la pandemia COVID-19 ha radicalmente trasformato la vita lavorativa in tutto il mondo, mettendo a dura prova aziende e lavoratori. Molte aziende si sono rivolte a programmi di lavoro a breve termine, al riorientamento degli accordi di lavoro o alla chiusura delle operazioni per soddisfare i requisiti di allontanamento sociale necessari. Di conseguenza, un numero crescente di aziende è stato posto in difficoltà, mettendo a rischio il lavoro di sempre più lavoratori. I responsabili politici – compresi governi, istituzioni di supporto, parti sociali e altri attori sociali – si sono mossi rapidamente per mitigare le conseguenze sociali ed economiche di queste misure su imprese e lavoratori

Database:  COVID-19 PolicyWatch UE

 

In Germania giornalisti contro medici. La ‘Bild’ attacca il famoso virologo Christian Drosten. Ma esagera e ‘Spiegel’ lo difende

 

Il tedesco Christian Drosten, probabilmente il virologo più autorevole in Europa e l’autore del capolavoro della sanità tedesca, che è riuscita a contenere al massimo gli effetti devastanti della pandemia, non è un santo e non tutto quello che dice può essere preso come oro colato. A scriverlo è il quotidiano popolare e viscerale Bild Zeitung, a pensarlo sono molti tedeschi insofferenti delle regole blande rispetto alla situazione italiana, ma ferme, che il potere politico ha imposto alla cittadinanza nelle scorse settimane.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE SU PRIMAONLINE

Distanza fisica, contatto sociale Quanto è importante la differenza tra i termini “distanziamento fisico” e “distanziamento sociale”? a cura di Marina Penassi, Dors

 

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sostiene che vada superato, in questo tempo di pandemia, il concetto di “distanziamento sociale” a favore del concetto di “distanziamento fisico”.

Il pensiero sotteso è che l’espressione “distanziamento sociale” possa creare equivoci. Quello che va mantenuto, per contrastare il Covid-19, è il “distanziamento fisico”. Il virus può infatti diffondersi tramite goccioline respiratorie, piccole quantità di liquido che potrebbero fuoriuscire quando una persona affetta da questa patologia starnutisce o tossisce. Limitando i contatti con gli altri e mantenendo il distanziamento fisico di almeno un metro, si riducono le probabilità di contrarre il virus e di trasmetterlo a qualcun altro.

Va invece incentivato il più possibile il rafforzamento dei legami sociali, promuovendo al contempo la socialità come concetto positivo in grado di mantenere e aumentare il benessere psicofisico. Gli esperti affermano che il contatto sociale è vitale per la salute mentale. La  sua mancanza può generare ansia e sentimenti di solitudine privando le persone delle sostanze scatenate dal contatto fisico, quali endorfine e serotonina, che aiutano a tenere sotto controllo stress e paura.

Il cambiamento di lessico non è cosa di poco conto perché aiuterà a non associare il termine “sociale” a un concetto negativo. Miriadi di studi scientifici vanno nella direzione dell’influenza positiva delle relazioni sociali per coadiuvare la cura e la guarigione dalle malattie.

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Civ Inail, approvata la relazione programmatica per il triennio 2021-2023

Riteniamo utile proporre la lettura del Documento del Consiglio di indirizzo e vigilanza  (CIV) dell’Inail articolato in cinque missioni e 104 obiettivi strategici, il documento del Consiglio di indirizzo e vigilanza tiene conto delle ricadute su tutte le attività dell’Istituto dell’epidemia da Covid-19, a cui è dedicato un programma di ricerca specifico. Ecco la presentazione del Documento che abbiamo ripreso dal sito delll’Inail : 

ROMA – Con la delibera numero 8 del 12 maggio, il Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell’Inail ha approvato la relazione programmatica per il triennio 2021-2023. Articolato in cinque missioni – politiche previdenziali, tutela della salute, politiche per il lavoro, ricerca e innovazione, servizi istituzionali e generali – e in 104 obiettivi strategici, il documento tiene conto delle gravi ripercussioni per il Paese dell’epidemia da nuovo Coronavirus e delle sue ricadute sulle attività dell’Istituto.  

Toccando il vuoto Storia di un infortunio mortale

Il lavoro del Dors ( Centro Regionale Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte ) è per davvero molto importante. Segnaliamo dal loro sito  la ricostruzione delle modalità di accadimento  dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita Christian. La narrazione di queste tragedie si prefigge lo scopo di fare conoscere meglio come, purtroppo, sia possibile perdere la vita in un infortunio sul lavoro a causa di errori o mancanze organizzative evitabili. Il repertorio di 75 storie tragiche che possono servire a quanti operano nel campo della prevenzione a migliorare il lavoro di gestione dei rischi. editor

Fonte Dors.it

Toccando il vuoto
Storia di un infortunio mortale

Christian lavorava all’interno di un’importante fondazione culturale, doveva ultimare i lavori di stuccatura delle pareti in cartongesso già installate nei giorni precedenti.  A questo scopo aveva allestito un piano di lavoro a circa undici metri da terra, costituito da due assi in legno affiancate lunghe due metri e larghe cinquanta centimetri. 

Le assi erano appoggiate sui mancorrenti in ciliegio della scala sorretti mediante ganci metallici dalla struttura in vetro che costituiva la parete di delimitazione del pianerottolo delle scale.  Christian era salito in cima ad una scala sistemata sull’esigua superficie di quel piano di lavoro improvvisato. E’ stata sufficiente una piccola pressione esercitata dal lavoratore verso la parete  per spostare le assi e farlo precipitare nel vuoto insieme alla scala e alle attrezzature.

Questa è la settantacinquesima storia aggiunta al repertorio delle storie di infortunio, nel quale sono raccolte le storie scritte dagli operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che partecipano al progetto “Dall’inchiesta alla storia: costruzione di un repertorio di storie di infortunio sul lavoro”.

Il progetto è descritto nel seguente articolo: La narrazione degli infortuni sul lavoro come base per il miglioramento delle attività preventiveMed Lav. 2016 May 26;107(3):178-90.

Lidia Fubini, O. Pasqualini*, Luisella Gilardi, Elisa Ferro, M. Marino*, S. Santoro, Eleonora Tosco, Antonella Bena*, M. Elena Coffano.

DoRS – Centro di Documentazione per la Promozione della Salute, ASL TO3 – Regione Piemonte. * SC a DU Servizio di Epidemiologia, ASL TO3 – Regione Piemonte.

Se interessati all’articolo completo, fate richiesta scrivendo a info@dors.it .

Vai al repertorio delle storie di infortunio, leggi direttamente la sintesi della storia o la storia completa “Toccando il vuoto”

Aggiornamenti da Epicentro, sito dell’Istituto Superiore di Sanità -Prevenzione della contaminazione da Legionella durante la pandemia COVID-19

 

Fonte Epicentro 

11/5/2020 – Aggiornamento dati: l’infografica dall’ISS

È online l’infografica giornaliera con i principali dati relativi al sistema di Sorveglianza integrata COVID-19 realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e aggiornata al 11 maggio 2020.

11/5/2020 – Prevenzione della contaminazione da Legionella durante la pandemia COVID-19

In questo periodo, il ristagno dell’acqua e l’uso saltuario di alcuni impianti, potrebbero determinare un grave rischio per la trasmissione della legionellosi. Un nuovo Rapporto ISS COVID-19 documento fornisce raccomandazioni tecniche specifiche relative alla prevenzione, controllo e gestione del rischio Legionella negli impianti idrici alla luce dell’emergenza COVID-19. Il documento e? indirizzato ai responsabili/gestori di strutture turistico recettive, edifici civili, e alle autorità preposte alla tutela della salute. Le indicazioni contenute nel documento sono a integrazione di quanto già indicato per le suddette strutture nelle linee guida nazionali per la prevenzione e il controllo della legionellosi e in accordo con il DL.vo 81/2008 e i dettami del DM 14 giugno 2017 inerente i piani di sicurezza dell’acqua. Per approfondire consulta il documento completo “Guida per la prevenzione della contaminazione da Legionella negli impianti idrici di strutture turistico recettive e altri edifici ad uso civile e industriale, non utilizzati durante la pandemia COVID-19. Versione del 3 maggio 2020” (pdf 1,5 Mb) e consulta la pagina di EpiCentro dedicata ai Rapporti ISS COVID-19.

Germania: istituire il “passaporto” Covid-19 ? Una opinione.

Segnalazione  di Franco Di Giangirolamo che ringraziamo.
5 maggio 2020, Die Zeit.
Il Corona Pass è disumano e incostituzionale
Carta di immunità: a chiunque sia stato ammalato è consentito muoversi liberamente? Una carta di immunità sarebbe il segnale sbagliato!
Autore : Volker Boehme-Neßler è professore di diritto pubblico, diritto dei media e delle telecomunicazioni all’Università Carl von Ossietzky di Oldenburg dal 2014. Ha studiato giurisprudenza e scienze politiche a Berlino e Heidelberg.
Fonte dell’articolo  Die Zeit 

Danimarca.Tornare a pieno regime. Ora! Ora che la Danimarca si sta aprendo di più, è fondamentale che l’Ispettorato del lavoro ritorni a pieno ritmo.

Cosa succede negli altri paesi europei nella seconda fase ?  Questo articolo dal sito del Sindacato Danese ci rappresenta le difficoltà sui problemi della vigilanza sulla corretta gestione della sicurezza rispetto a Covid-19

 

L’Ispettorato del lavoro è essenziale per garantire che il rischio di contagio sia effettivamente prevenuto nei settori che sono sempre stati aperti o riaperti nella prima fase, come l’edilizia, l’assistenza domiciliare, i negozi di alimentari e gli istituti diurni. “Ora è urgente riportare AT completamente in carreggiata. AT è un attore chiave per garantire una riapertura corretta e sicura nei prossimi mesi “, afferma Morten Skov, vicepresidente dell’FH. 

Dal sito del Sindacato Danese FHO ( traduzione dal danese assistita da Google translator. )

Tornare a pieno regime. Ora!
Ora che la Danimarca si sta aprendo di più, è fondamentale che l’Ispettorato del lavoro ritorni a pieno ritmo. Il vice presidente della principale organizzazione del movimento sindacale, Morten Skov, sottolinea che molti dipendenti scoprono che i datori di lavoro non prendono sul serio l’ambiente di lavoro e l’infezione da coronavirus.
L’Ispettorato del lavoro sta ancora fermo a causa della chiusura del paese. La maggior parte dei supervisori è stata rimandata a casa da quando la Danimarca ha chiuso a metà marzo. In molti settori, la supervisione ( vigilanza)  non viene affatto effettuata se non si verificano incidenti o reclami gravi.

Ma il fermo a causa dell’epidemia  per l’Ispettorato del lavoro è durata abbastanza a lungo ora. La vigilanza  dovrebbe tornare a pieno titolo il più presto possibile. Questo è ciò che crede la principale organizzazione sindacale (FH).

L’Ispettorato del lavoro è essenziale per garantire che il rischio di infezione sia efficacemente prevenuto nelle industrie che sono sempre state aperte o riaperte nella prima fase, come l’edilizia, l’assistenza domiciliare, i negozi di alimentari e le istituzioni diurne. Lo afferma il vicepresidente di Morten Skov.

Indica problemi con, ad esempio, i requisiti di distanza e di igiene e che i dipendenti hanno accesso ai dispositivi di protezione necessari.

“I problemi e l’insicurezza dei dipendenti si accumulano sul posto di lavoro a causa di linee guida poco chiare o perché le regole non vengono rispettate”, afferma Morten Skov.

L’Ispettorato del lavoro è importante quanto la polizia

L’ispettorato del lavoro è importante tanto quanto la polizia quando si tratta di prevenire l’infezione coronarica: il virus infetta non meno sul posto di lavoro che al di fuori del pubblico, sottolinea Morten Skov.

“La polizia dà la priorità al monitoraggio quotidiano affinchè i normali cittadini dello spazio pubblico rispettino le linee guida del governo. Ci viene detto che è cruciale frenare l’infezione nella società. E fondamentale per una maggiore apertura. Allo stesso modo, deve essere compito dell’autorità danese per l’ambiente di lavoro garantire che le linee guida siano rispettate sul posto di lavoro, in modo da prevenire il rischio di infezione e che tutti i dipendenti possano andare a lavorare in sicurezza “, afferma Morten Skov.

L’Ispettorato del Lavoro riceve rapporti quotidiani dai sindacati e dai rappresentanti sindacali che sono frustrati dalla mancanza di dispositivi di protezione,  la pulizia e l’igiene generale sono carenti e  molti datori di lavoro non danno la priorità alle importanti linee guida coronariche.

Morten Skov avverte del rischio di una maggiore chiusura invece di riaprire se il rischio di infezione non è gestito sul posto di lavoro.

“Esiste un chiaro e inequivocabile desiderio da parte del movimento sindacale per il governo e tutti i partiti in parlamento di riportare l’Ispettorato del Lavoro a tutta velocità al più presto possibile. È urgente! ”, Afferma Morten Skov.

Repubblica: Ripensare la sanità in Liguria Le proposte di medici, docenti, professionisti

 

” A due mesi dall’inizio della pandemia da Covid-19 è possibile tracciare un primo bilancio e far tesoro di alcuni insegnamenti per il futuro, al di là di ogni polemica di parte. Analizzando i dati ufficiali, la Liguria è una delle regioni più colpite. Al 23 aprile, in Lombardia ci sono stati 129 decessi ogni 100 mila abitanti, in Liguria 67 contro una media nazionale di 42. ….” 
L’articolo prosegue alla fonte su Repubblica Genova

C’era una volta il Piano pandemico

Fonte Saluteinternazionale

Autore : Filippo Curtale

Il piano pandemico è stato ignorato, il virus entrato in Italia ha circolato liberamente per settimane, le competenze epidemiologiche italiane non sono state attivate.

“Si è scambiata una emergenza, che era di sanità pubblica, per una emergenza di terapie intensive. All’inizio, non sono stati isolati casi, non sono state fatte le indagini epidemiologiche, non sono stati fatti i tamponi ai pazienti, i medici sono andati in giro senza protezione individuale… e soprattutto hanno involontariamente diffuso il contagio”. (Dott. Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo)

La pandemia ha preso tutti di sorpresa, la popolazione, gli esperti, i nostri governanti e soprattutto chi si occupa di sanità. Eppure, sappiamo tutti che non si può abbassare la guardia nei confronti delle malattie infettive. Il “salto di specie” (Spillover), responsabile delle epidemie di Ebola e HIV/AIDS sostenute da virus degli animali selvatici, si sta verificato sempre più frequentemente ed ha già causato negli ultimi anni delle pandemie (influenza aviaria A/H5N1 2005, influenza suina A/H1N1, 2009), varie epidemie di coronavirus da pipistrelli e cammelli (SARS 2002-03, MERS 2012), fino all’attuale Covid-19.[1] Nel 2005 la minaccia mortale di una pandemia era un argomento che occupava le copertine della stampa internazionale. La cover story di TIME, del 17 ottobre 2005, riportava l’allarme degli esperti di sanità sulla pandemia (di influenza aviaria) che stava arrivando, e che avrebbe ucciso milioni di persone, devastato l’economia mondiale e causando la chiusura (shut down) di tutto il mondo industrializzato e non. In quegli anni il nostro Ministero della salute metteva a punto il “Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale” (Vedi Risorsa) che definiva obiettivi ed attività da realizzare per evitare di trovarci travolti dalla pandemia.[2]

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Tracciamento e discriminazione di Gianfranco Pellegrino

14 aprile 2020

FONTE : LA RIVISTA IL MULINO 

 

Immaginate di stare tornando a casa, dopo un aperitivo con gli amici. È una di quelle serate di ottobre che sembrano ancora estive, in una qualsiasi città d’Italia. Vi arriva sul telefonino una notifica dalla nuova app dell’Inps. Vi dice che, nelle ultime 48 ore, siete entrati in contatto ravvicinato (a meno di due metri) con individui positivi al Covid-19, che vi è stato fissato un appuntamento domani alle 8,30 nella Asl più vicina per sottoporvi al tampone rapido, che il vostro datore di lavoro vi ha dato un permesso per andarci, che tutti i vostri appuntamenti sono stati cancellati dalla segreteria e che, ove risultaste positivi, dovrete rientrare a casa e mettervi in isolamento per due settimane; il permesso si trasformerà in congedo per malattia e i dossier di vostra competenza verranno trasferiti ai vostri colleghi. Automaticamente, sul telefonino si scarica un’altra app che raccoglierà i dati del decorso della malattia, se sarete positivi, e vi notificherà quali cure fare. La prima app, quella di tracciamento, registrerà i vostri spostamenti all’interno di una certa area – segnalando se uscite da casa prima della fine della quarantena.

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Se la pandemia accentua le disuguaglianze di salute

FONTE DISEGUAGLIANZEDISALUTE

Questo articolo pubblicato da Giuseppe Costa e Antonio Schizzerotto su lavoce.info riflette sull’epidemia e le relative  conseguenze sulle disuguaglianze di salute.

Le differenze sono evidenti sia nell’esposizione al rischio sia nelle conseguenze della malattia.  Non tutti i gruppi sociali , a parità di età, sono  esposti nella stessa misura all’epidemia (così come ad altre analoghe infezioni) e le conseguenze della malattia sono più gravi per chi ha patologie croniche che colpiscono i più svantaggiati.

Proseguono con una riflessione sul sistema sanitario e le risorse progressivamente ridotte a seguito delle politiche di austerità su cui è sostengono è necessaria una riconsiderazione generale per affrontare nuove situazioni di crisi epidemiche.

“Ricalibrare su queste necessità la capacità di offerta sanitaria dei nostri territori saprà anche garantire meglio l’equità nello stato di salute, perché di essa sapranno avvantaggiarsi di più le classi sociali inferiori che sono più vulnerabili alle conseguenze della pandemia. Ma per raggiungere pienamente quel risultato sarà anche necessario che il SSN sappia prestare maggiori attenzioni, in epoche, diciamo così normali, ai differenziali di rischio di malattia, di limitazioni funzionali e di sofferenza esistenti tra i vari strati sociali della popolazione, perché questa maggiore vulnerabilità non è una regola genetica, è socialmente determinata e può essere modificata da una sanità di iniziativa più attenta alle disuguaglianze social” concludono gli autori.

 

Leggi l’articolo “Se la pandemia accentua le disuguaglianze di salute” su lavoce.info

Suva : Guida di sopravvivenza per l’home offic

FONTE SUVA.CH

Esther Galliker

 

Metà Svizzera attualmente lavora in home office. Per molti questa è una situazione del tutto nuova. Leggete i nostri consigli di sopravvivenza, che vi aiuteranno ad attrezzarvi al meglio per lavorare da casa.

LA PANDEMIA È UNA PORTA TRA QUESTO MONDO E IL PROSSIMO di Arundhati Roy

 

Arundhati Roy * (da Financial Times 2 aprile)

(Traduzione Alessandra Mecozzi)

Chi può usare il termine “diventato virale” ora senza rabbrividire un po ‘? Chi può più guardare nulla – una maniglia della porta, una scatola di cartone, un sacchetto di verdure – senza immaginarlo brulicante di quelle macchie invisibili, non morte, non viventi, punteggiate di ventose in attesa di fissarsi ai nostri polmoni?

L’articolo prosegue alla fonte su Libertadonnne21sec.altervista.org

Geometri, cantieri edili e catasto: al lavoro con il Coronavirus

Il Consiglio Nazionale dei geometri pubblica una guida con le modalità operative per l’attività professionale in questi tempi complicati di pandemia.

Un vero e proprio “vademecum” per cercare di fare il punto sulle attività ammesse e su quelle, invece, vietate a causa del Coronavirus. E’ questo il senso della “lettera aperta” pubblicata da Maurizio Savoncelli, presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri e dei Geometri LaureatiVisto che l’attività dei geometri è stata ritenuta un servizio essenziale (codice Ateco 71.12.30 “Attività tecniche svolte dai geometri”), ecco una guida ragionata alla professione. Dall’attività nei cantieri al catasto; dai periti estimatori sino alla sicurezza antincendio, dalla categoria arrivano le modalità operative per muoversi con agilità tra un decreto e l’altro.>>>

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“Donne all’estero e sicurezza” in videoconferenza – Università degli Stud di Trieste

 

L’Università degli Studi di Trieste, in collaborazione con il CUG – Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni – propone, nell’ambito della giornata di studi SicurezzAccessibile, un focus sulle donne lavoratrici all’estero in zone a rischio geopolitico o in situazioni estreme.

La mobilità internazionale dei lavoratori è un elemento fondamentale dello sviluppo delle Istituzioni, delle aziende e dell’attività lavorativa in genere e non costituisce più un processo elitario, ma sta attraversando trasversalmente tutti i tessuti sociali e i livelli lavorativi. Lavorare all’estero è dunque un’opportunità da cogliere, se ci si muove in sicurezza.

Se, tuttavia recarsi all’estero in zone “estreme” rappresenta per ogni lavoratore un elemento maggiore da valutare, può l’essere donna costituire un ostacolo in più nello svolgimento della propria attività lavorativa e un elemento non trascurabile nella valutazione e gestione del rischio, anche da parte dei datori di lavoro?

Se ne discute mercoledì 8 aprile 2020, dalle ore 9:00 alle 13:00 in videoconferenza, con alcune ricercatrici dell’Università di Trieste, rappresentanti del Reggimento “Piemonte Cavalleria” (2°) e della Protezione civile ed esperti del settore.

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