Il Decalogo AIAS per risolvere i problemi salute e sicurezza nel lavoro non convince

 

 

2022_IL_DECALOGO_AIAS_PER_IL_LAVORO_SICURO

Per scaricare il file pdf  clicca QUI 

Brevi appunti sul Decalogo AIAS 

E’ probabile che il clima pre elettorale stimoli Associazioni e loro Presidenze ad un certo protagonismo di bandiera in una legittima ricerca di visibilità. Riteniamo che il Decalogo elaborato da AIAS sia il frutto di una sincera volontà di dare un contributo alla salute e alla sicurezza dei lavoratori. Pubblichiamo il Documento di AIAS perchè sia letto e valutato dal maggior numero di operatori della prevenzione.
Dal nostro punto di vista, purtroppo,  riteniamo questa elaborazione molto  regressiva e per certi versi fuorviante rispetto alla complessità dei problemi da affrontare: non si possono circoscrivere le attività di prevenzione nei luoghi di lavoro all’antinfortunistica . Oltre al dramma degli infortuni gravi e mortali vi è il grande iceberg sommerso delle malattie professionali e delle patologie correlate al lavoro.  Le elaborazioni derivanti dalle esperienze di molti servizi delle ASL sviluppate negli anni sono molto più avanzate di quanto viene proposto nel “Decalogo” AIAS. Nel documento si ignora questa complessità e si auspica ad un ritorno ad un modello precedente alla legge 833/78 e  a quanto previsto dalla stessa Direttiva UE 391.89. Non esistono scorciatoie e soluzioni semplici e “tecniche” a problemi complessi assai spesso correlati alla specifica struttura produttiva italiana composta da micro imprese. La proposta di  riesumare  un modello gerarchico burocratico piramidale incentrato su INL  e di  ridurre i  Servizi delle ASL in una sorta di ENPI  territoriale senza alcun potere sanzionatorio è obsoleta, irrazionale, inutile. La montagna ha partorito un topolino: questo modello di ingegneria  istituzionale ha già fallito negli anni 50 e 60. Senza la conoscenza del territorio, senza  interventi  programmati per comparti e settori non si attivano  i soggetti che  hanno la responsabilità della valutazione e gestione dei rischi a livello aziendale ….

Diario Prevenzione pubblicherà articoli e interventi che ci vorrete inviare sulle proposte AIAS contenute nel Decalogo AIAS. [ editor ]

Il vuoto sulla sanità

Fonte: Saluteinternazionale che ringraziamo

Autore : Marco Geddes da Filicaia

Nell’assenza di un adeguato progetto per il futuro della sanità pubblica nei diversi programmi elettorali c’è dell’altro. Non solo e non tanto le colpe passate. C’è un’assenza di pensiero.

Facile affaticabilità, pallore, mancanza di respiro, sono sintomi di anemia sideropenica.  La moria di topi un segno evidente dell’approssimarsi della peste. Costruire il nemico, da parte di un Governo, indica la trasformazione di tale istituzione in un regime.

Da alcuni segni, dall’esame del particolare si può presumere, o intravedere, un problema generale. Mi sono tornate alla mente queste considerazioni di fronte a una serie di sintomi che sembrano predittivi di una sistemica crisi del nostro Servizio sanitario nazionale. Si tratta di alcuni eventi, riportati dalla cronaca quotidiana, occorsi in queste ultime settimane.

Mi riferisco, ad esempio, non tanto alla situazione critica in cui versano molti Pronto Soccorso, ma ai conseguenti provvedimenti che sono stati presi in alcune realtà per tappare, alla meno peggio, tali falle del sistema di emergenza urgenza. Si dirà che sono provvedimenti occasionali, giustificati dalla necessità di mettere in atto, con immediatezza, un qualche rimedio e dalla mancanza di alternative. Forse sarà così, ma proprio per questo sono sintomi dello sfascio in cui, in molte situazioni, ci troviamo; segno evidente di aver, come si suol dire, “raschiato il fondo del barile” in assenza di soluzioni più adeguate e di lunga durata.

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La generosa accoglienza della Polonia non mitiga lo sconvolgimento personale, le lacune lavorative e i potenziali abusi che devono affrontare le rifugiate ucraine

Fonte EQUALTIMES che ringraziamo

Di Marta Kucharska

“Racconta loro la tua storia. Se ti viene chiesto quali sono le tue debolezze, mettile in una luce positiva. Non aver paura di fare domande!” Durante un webinar organizzato per i rifugiati ucraini da Mamo pracuj (Mamma, lavoro!), una ONG con sede a Cracovia che sostiene le mamme che tornano al mercato del lavoro, una dozzina di donne stanno imparando le basi dei colloqui di lavoro. Quando inizia la sessione di domande e risposte, i partecipanti chiedono informazioni sul riconoscimento dei titoli di studio ucraini in Polonia, sull’accesso alle offerte di lavoro e alle aspettative salariali.

I fondatori di Mamo pracuj hanno lanciato un programma specifico per le donne ucraine in cerca di lavoro in Polonia poco dopo lo scoppio della guerra a febbraio. “Eravamo tutti inorriditi. Ho visto donne con bambini arrivare alla stazione ferroviaria e volevamo fare per loro ciò che già sappiamo fare meglio per le donne polacche, ovvero aiutarle a trovare le loro competenze [nel mercato del lavoro]”, ricorda Marcelina Palka, coordinatrice del progetto per Mamo pracuj.

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Commissione Europea. 10 raccomandazioni su come proteggere meglio il patrimonio culturale dall’impatto dei cambiamenti climatici

Fonte: Press Corner – Commissione Europea

In concomitanza con le Giornate europee del patrimonio 2022 , che quest’anno vertono sul tema della sostenibilità, la Commissione pubblica oggi una relazione sulla resilienza del patrimonio culturale per proteggerlo dagli effetti dei cambiamenti climatici. Le informazioni raccolte da  un gruppo di esperti sono allarmanti: tutte le forme di patrimonio culturale sono minacciate direttamente e molto di cambiamenti climatici, che assumono la forma di eventi quali forti precipitazioni, lunghe ondate, siccità, forti venti e innalzamento del livello del calore mare, che si prevede aumenteranno in futuro. Nella relazione pubblicata oggi il gruppo di esperti ha presentato una serie di 10 raccomandazionivolte a rafforzare la resilienza del patrimonio culturale ai cambiamenti climatici.

Mariya Gabriel , Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione ei giovani, ha dichiarato: “Proteggere tutti i tipi di patrimonio culturale dai cambiamenti climatici è una sfida di grande portata che stiamo raccogliendo e che riguarda tanto i siti archeologici e il patrimonio architettonico quanto i paesaggi e il patrimonio mobile. Dobbiamo trovare un  approccio integrato che protegga le qualità del patrimonio. Il gran numero di paesi che ha partecipato al gruppo di dimostra che questo tema acquista sempre più importanza e che è possibile collaborare , individuare le lacune e scambiare le migliori pratiche a livello europeo .

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We were on a global panel looking at the staggering costs of COVID – 17.7m deaths and counting. Here are 11 ways to stop history repeating itself

Riproduciamo da TheConversation  su licenza Creative Commons questo articolo molto importante che fa un primo consuntivo sulla esperienza drammatica del Covid 19 . Per favorirne la lettura in coda postiamo una traduzione automatica effettuata con google translator: il testo di riferimento rimane l’originale in lingua inglese. editor

John Thwaites, Monash University; Liam Smith, Monash University, and Margaret Hellard, Burnet Institute

A global report released today highlights massive global failures in the response to COVID-19.

The report, which was convened by The Lancet journal and to which we contributed, highlights widespread global failures of prevention and basic public health.

This resulted in an estimated 17.7 million excess deaths due to COVID-19 (including those not reported) to September 15.

The report also highlights that the pandemic has reversed progress made towards the United Nations Sustainable Development Goals in many countries further impacting on health and wellbeing.

The report, from The Lancet COVID-19 Commission, found most governments were ill-prepared, too slow to act, paid too little attention to the most vulnerable in their societies, and were hampered by low public trust and an epidemic of misinformation.

However, countries of the Western Pacific – including East Asia, Australia and New Zealand – adopted more successful control strategies than most.

This had resulted in an estimated 300 deaths per million in the region
(around 558 per million in Australia and 382 per million in New Zealand to September 12). This is compared with more than 3,000 per million in the United States and the United Kingdom.

The report also sets out 11 key recommendations for ending the pandemic and preparing for the next one.

Co-operation lacking

The report is the result of two years’ work from global experts in public policy, health, economics, social sciences and finance. We contributed to the public health component.

One of the report’s major criticisms is the failure of global cooperation for the financing and distribution of vaccines, medicines and personal protective equipment for low-income countries.

This is not only inequitable but has raised the risk of more dangerous variants.

The report highlighted the critical role of strong and equitable public health systems. These need to have: strong relationships with local communities; investment in behavioural and social science research to develop more effective interventions and health communication strategies; and continuously updated evidence.

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Gruppo Energia per l’Italia DECALOGO per le elezioni del 25 settembre 2022

DECALOGO-2022-wo-Intro

Per scaricare il file .pdf clicca QUI

Questo Documento è tratto dal sito Energiaperlitalia.it promosso dal Gruppo di ricercatori  coordinato dal Prof. Vincenzo Balzani .

Il gruppo di ricercatori “Energia per l’Italia” si rivolge alle elettrici e agli elettori, chiamati al voto in un momento critico per il futuro del Paese. Siamo in una “tempesta perfetta” nella quale le difficoltà sociali ed economiche della pandemia non ancora risolta si sommano all’emergenza climatica e alla crisi energetica, resa ancor più drammatica dalla guerra scatenata dalla Russia nel cuore dell’Europa. In questo momento nel quale le italiane e gli italiani sono ancora preoccupati per la propria salute fisica, ma ancor più per le bollette di gas e luce e per i rincari del cibo, nel quale gli agricoltori vedono sparire i raccolti e le aziende energivore sono costrette a fermare gli impianti, nel quale i giovani vedono sfumare il loro futuro, siamo chiamati a votare avendo ben chiari i programmi dei partiti che si candidano a governare.

Invitiamo elettori e politici a ragionare sulle seguenti proposte:

1) Transizione energetica, dalle fonti fossili all’efficienza e alle fonti rinnovabili

2) Democrazia energetica, energia come bene comune

3) Basta con i sussidi alle fonti fossili

4) L’energia nucleare non è la risposta giusta alla crisi

5) Edifici e trasporti puliti, efficienti e sostenibili

6) Attivare subito il piano nazionale di adattamento al nuovo clima

7) Formazione per una cittadinanza consapevole e ricerca finalizzata a risolvere le crisi

8) Agricoltura sostenibile, conservazione del suolo e protezione delle foreste

9) Proteggere la salute dall’inquinamento dell’aria

10) Più equità sociale in Italia e negoziare per la pace in Europa

Per la descrizione dettagliata dei dieci punti, si veda DECALOGO

 

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Corea : lo sciopero dei camionisti per tariffe che consentano di guidare in sicurezza…

Fonte HAZARDS
GUIDA SICURA: lo sciopero dei camionisti della Corea del Sud protegge le tariffe sicure
Un importante sistema di sicurezza coreano che fissa le tariffe minime di retribuzione per i conducenti di camion era minacciato. In risposta, i membri del sindacato dei conducenti di camion hanno avviato un’azione di sciopero nazionale “illimitata” in difesa di un sistema di “tariffe sicure” che ha dimostrato di rendere la guida dei camion molto più sicura. Una settimana dopo, il sindacato ha ottenuto l’impegno del governo di “spingere in avanti” i tassi di sicurezza e discutere la sua espansione. 

Il sindacato KPTU-TruckSol stima che 15.000 membri abbiano partecipato a manifestazioni di sciopero tenutesi in 16 località del paese il 7 giugno 2022 e diverse migliaia di conducenti, membri e non membri, si sono uniti allo sciopero in segno di solidarietà.

La maggior parte dei 420.000 conducenti di camion proprietari della Corea ha visto i propri guadagni erosi negli ultimi mesi a causa dell’impennata dei prezzi del carburante e del costo della vita. Tuttavia, per il 6,5% circa dei conducenti – quelli che guidano nei settori dei container e del cemento sfuso – che sono coperti dal sistema Safe Rates della Corea del Sud, le tariffe minime di paga basate sui costi operativi, hanno attutito il colpo, consentendo ai conducenti di fare un vivere senza guidare pericolosamente per lunghe ore, accelerare o sovraccaricare i propri veicoli. 

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SAFETY EXPO 2022 VI INVITA A BERGAMO FIERA  IL 21 E 22 SETTEMBRE

 

INDISPENSABILE COSTRUIRE, INSIEME AGLI OPERATORI DEL SETTORE, LA CULTURA DELLA SICUREZZA E UN SISTEMA DI RESPONSABILITÀ ETICA E SOCIALE

Salgono a 270 gli espositori, più di 100 incontri tra convegni, tavole rotonde, approfondimenti, corsi di formazione, spettacoli, prodotti, servizi e tecnologie

 Bergamo, 14 settembre 2022 – “Un’altra strage sul lavoro: quattro morti in un giorno solo”. “Infortunio sul lavoro a Malgesso, operaio muore incastrato in un macchinario”. “Operaio muore schiacciato da una piastra di cinque tonnellate in un’azienda del Bresciano”.  “Un altro tragico infortunio sul lavoro in Bergamasca: muore 34enne”. “San Giuliano Milanese, incendio all’impianto petrolchimico: sei feriti, uno è grave”. Sono solo alcuni degli incidenti sul lavoro verificatisi in una parte della Lombardia di cui ha scritto la stampa, nella settimana tra fine agosto e i primi di settembre. Sette decessi in sette giorni. E nei primi sette mesi dell’anno il bilancio dei soli morti sul lavoro superava quota 500 sul territorio nazionale.

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Dors. Alle prime luci del giorno. Storia di infortunio

a cura di Redazione DoRS

 

Abdul aveva 52 anni, lavorava da dodici anni come operaio addetto alla linea di produzione nella stessa azienda. Si era trasferito, come tanti, dal nord Africa, circa 20 anni fa alla ricerca di fortuna.

L’infortunio è avvenuto alle prime luci del giorno nell’ autunno di qualche anno fa in una ditta metalmeccanica che produce macchine e attrezzature varie a partire dalla materia prima costituita da nastri di acciaio raccolti in coils.

Abdul si trovava nell’area di stoccaggio e stava lavorando da solo. Si è ipotizzato che Abdul, per spacchettare i quattro coils tenuti insieme da tre regge metalliche, si fosse sistemato davanti ai coils e, servendosi di una cesoia manuale, avesse iniziato il taglio. Mentre tagliava la terza ed ultima reggia, due coils perdevano la posizione verticale finendo per travolgere e schiacciare il lavoratore, provocandone la morte istantanea.

Questa è la ottantottesima storia aggiunta al repertorio delle storie di infortunio, nel quale sono raccolte le storie scritte dagli operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro che partecipano al progetto “Comunità di pratica e narrazione“.

Vai al repertorio delle storie di infortunio, leggi direttamente la sintesi della storia o la storia completa Alle prime luci del giorno

Ucraina, sei mesi dopo: l’impatto della guerra sulla salute

Fonte : Scienza in rete che ringraziamo 

 

Qual è l’impatto complessivo della guerra in Ucraina a sei mesi dal suo inizio? Sul Lancet, lo storico Ed Holt descrive uno scenario che va al di là delle persone morte e ferite e un sistema sanitario sottoposto a uno stress pesantissimo, sebbene in molti casi gli operatori sanitari siano riusciti a mantenere attivi i servizi, mentre l’Oms ha avvertito del rischio di focolai di malattie infettive.

Crediti immagine: Daniele Franchi/Unsplash

Dall’inizio dell’invasione russa il sistema sanitario ucraino, già fragile, è stato sottoposto a pesanti attacchi e stress e la salute delle persone minacciata. Le conseguenze si manterranno a lungo anche dopo la fine della guerra.

«A sei mesi dall’invasione russa del Paese, il 24 febbraio, il sistema sanitario ucraino sta lottando per continuare a fornire servizi a una popolazione sempre più traumatizzata dalla guerra in corso. Secondo le Nazioni Unite al 15 agosto erano 5.514 i civili uccisi e 7.698 i feriti confermati, ma le stesse Nazioni Unite affermano che la cifra reale potrebbe essere molto più alta». Lo scrive lo storico Ed Holt su Lancet nella rubrica World Report del 27 agosto.

Lo scenario complessivo dell’impatto della guerra, tuttavia, va ben al di là del numero delle persone uccise o ferite dal conflitto: bisogna infatti considerare i 7 milioni di sfollati all’interno dell’Ucraina (circa un terzo della popolazione è stata costretta a lasciare la propria casa), i quasi 6 milioni di profughi accolti in Europa (in Italia circa 150.000), ma anche i 13 milioni di persone che, al contrario, sono rimaste bloccate nelle aree colpite. «I danni alle infrastrutture si calcolano in circa 110 miliardi di dollari, comprese le strutture sanitarie deliberatamente prese di mira dalle truppe degli invasori: l’Organizzazione mondiale della sanità ha registrato 445 attacchi alle strutture sanitarie a partire dall’11 agosto, attacchi che hanno causato 86 morti e 105 feriti», continua Holt. Il giovane storico inglese, autore di diversi rapporti sulla situazione dell’Ucraina a partire dall’invasione russa, descrive come i combattimenti hanno devastato l’offerta sanitaria: paesi e città sono rimasti senza ospedali o strutture di assistenza primaria, i medici sono pochi e sovraccarichi di lavoro, c’è carenza di medicinali, molte farmacie sono chiuse in modo permanente e servizi di pronto intervento lottano per raggiungere i pazienti attraverso strade e ponti bombardati.

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Il telelavoro è ancora ampiamente regolamentato a livello aziendale in Europa

FONTE: EUROFOUND 

L’accesso al telelavoro e le modalità di lavoro quando si lavora da casa sono ancora in gran parte determinati a livello aziendale nella maggior parte degli Stati membri dell’UE, con solo Francia, Lituania e Portogallo che attualmente sanciscono il diritto di richiedere il telelavoro nella legislazione. Sebbene esista un terreno comune, nell’UE esistono standard e pratiche diversi per quanto riguarda il telelavoro, che possono essere regolati tramite leggi o contratti collettivi. Ciò può riguardare questioni importanti come salute e sicurezza, orario di lavoro e compensazione. Sebbene il diritto alla disconnessione sia stato recentemente ampliato in diversi paesi, non è esteso in tutta l’UE e differisce nell’attuazione nei vari Stati membri.

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Attuazione della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

DECRETO 4 agosto 2022 

 

Modifiche all'allegato III del decreto legislativo 4 marzo  2014,  n.
27,  concernente  l'attuazione  della  direttiva   2011/65/UE   sulla
restrizione  dell'uso  di  determinate  sostanze   pericolose   nelle
apparecchiature elettriche ed elettroniche. (22A04914) 

(GU n.202 del 30-8-2022)

Fonte Gazzetta Ufficiale

Il litio guida gli investimenti, le preoccupazioni sul posto di lavoro in Australia

Fonte Goodelectronics

La domanda di materie prime nelle batterie è aumentata poiché le vendite di veicoli elettrici (EV) continuano a crescere. Mentre la Cina domina la catena di approvvigionamento del litio, le nazioni occidentali hanno cercato di sviluppare la propria produzione.

L’Australia, che ospita circa la metà dell’offerta mondiale, è ora considerata dalle case automobilistiche in una posizione ideale per soddisfare la crescente domanda. La società di esplorazione e sviluppo minerario Liontown Resources ha registrato un aumento delle sue quote di 76 volte in soli tre anni.

Nel frattempo, un impianto di litio nell’Australia occidentale è stato oggetto di un’indagine WorkSafe dopo i reclami relativi all’ambiente di lavoro non sicuro. La fabbrica di idrossido di litio di Kemerton, situata a circa 150 chilometri a sud di Perth, è stata oggetto dell’indagine avviata all’inizio di aprile dopo che i lavoratori sono stati esposti a gas tossici attraverso uno sfiato. L’Australian Manufacturing Workers’ Union (AMWU) ha precedentemente sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dell’impianto, che è di proprietà della maggioranza dell’azienda chimica statunitense Albermarle.

Secondo Geoscience Australia , tutte le attuali risorse e la produzione del paese provengono da minerali di litio, principalmente spodumene, sebbene siano presenti anche altri minerali contenenti Li come la lepidolite.

Leggi di più qui .

Australia – Le normative sui rischi psicosociali ora sono incluse nelle leggi modello in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Fonte Osha.eu

La prevenzione dei danni psicologici è una parte essenziale della creazione di un luogo di lavoro sano e sicuro. I rischi psicosociali e lo stress correlato al lavoro hanno un impatto significativo sulla salute degli individui, delle organizzazioni e delle economie nazionali.

Le leggi modello per la salute e la sicurezza sul lavoro (WHS) ora includono regolamenti sui rischi psicosociali, spiegano le leggi e come rispettarle e includono passaggi pratici per gestire i rischi sul posto di lavoro per la salute psicologica.

Scarica il  modello di codice di condotta: gestione dei rischi psicosociali sul lavoro sul sito web di Safe Work Australia.

Scopri di più sui rischi psicosociali e sullo stress sul lavoro

Al via il lavoro sul campo per l’indagine EU-OSHA sui fattori di rischio del cancro

Fonte Osha.eu

L’indagine innovativa esamina il modo in cui i lavoratori europei sono esposti a una selezione di fattori di rischio di cancro per identificare meglio i responsabili della maggior parte delle esposizioni. Tali dati affidabili sono essenziali sia per la sicurezza e la salute dei lavoratori che per un’economia produttiva e sostenibile.

Quasi 25.000 interviste sono organizzate con lavoratori in Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda e Spagna. Verranno contattati casualmente sul loro telefono cellulare e verranno poste domande su misura per il loro lavoro attuale e sulle loro attività quotidiane.

Il lavoro sul campo durerà fino a gennaio 2023 e la pubblicazione dei primi risultati è prevista per la fine del 2023. I risultati dell’indagine saranno integrati da analisi secondarie che coinvolgono studi approfonditi su argomenti specifici.

Scopri tutto sull’indagine sull’esposizione dei lavoratori sui fattori di rischio del cancro in Europa

La portaerei brasiliana SaoPaulo torna in Brasile.

 

Secondo fonti del governo turco la portaerei Sao Paulo ha invertito la marcia e sta tornando in Brasile dove verrà sottoposta ad un processo di scoibentazione dell’amianto e di bonifica rispetto alle altre sostanze tossiche di cui è imbottita. Una vittoria delle Associazioni ambientaliste e dei sindacati dei lavoratori turchi che si sono opposti al lavoro di demolizione della portaerei in condizioni di pericolo. Il rimorchiatore che rimorchia la portaerei ha cambiato il suo segnale AIS ora mostrando che tornerà a Rio de Janeiro il 2 ottobre. Il viaggio di andata e ritorno di due mesi è un destino simile alla sua nave gemella, la portaerei francese Clemenceau , anch’essa respinta dal governo indiano nel 2006.
Per maggiori info vedi questi riferimenti

1) Rimorchiatore per portaerei “tossica” inverte la rotta di ritorno in Brasile

https://maritime-executive.com/article/tow-for-toxic-aircraft-carrier-reverses-course-back-to-brazil

“Sono dipendente dal lavoro, ma mi sto prendendo cura di me stesso!” » : consapevolezza in soccorso dei « maniaci del lavoro »

« Je suis accro au travail, mais je me soigne ! » : la pleine conscience au secours des « workaholics » 

[ in coda abbiamo postato una traduzione in italiano per facilitare la lettura dell’articolo . Traduzione effettuata con google translator: il testo di riferimento resta l’articolo in lingua francese ]

Carole Daniel, SKEMA Business School; Elodie Gentina, IÉSEG School of Management et Jessica Mesmer-Magnus, University of North Carolina Wilmington

Connaissez-vous la « boulomanie » ? Il s’agit de l’addiction au travail, un terme issu de l’anglicisme « workaholism » pour décrire le besoin incontrôlable de travailler sans cesse, inventé par le psychologue et éducateur religieux américain Wayne Oates en 1971. Ce phénomène addictif n’est pas lié à la consommation de substance comme l’alcool ou la drogue, mais décrit une addiction comportementale, au même titre que l’addiction aux jeux d’argent et de hasard par exemple.

Les accrocs au travail sont des personnes qui ressentent un besoin de travailler si fort qu’ils n’hésitent pas à mettre en danger leur santé physique et mentale, ainsi que leurs relations interpersonnelles. Une étude récente indique que 37 % des actifs utilisent des outils numériques professionnels hors temps de travail. Sur le plan légal, l’addiction au travail a été ajoutée à la liste des risques psychosociaux.

L’addiction au travail ne qualifie pas l’augmentation ponctuelle du temps de travail, liée à un gros dossier à traiter par exemple. Pour parler d’addiction au travail, il faut que ce comportement devienne compulsif et qu’il perdure pendant plusieurs semaines. Comme pour d’autres addictions, cette dépendance s’installe petit à petit, souvent à l’insu de ses victimes. Le besoin compulsif de travailler s’installe sournoisement. Il empiète toujours un peu plus sur la vie de famille, les loisirs ou les vacances, au point de devenir source de conflit, voire de rupture.

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Estate/Inverno 2022: il migliore e il peggiore del Brasile

 

Laurie Kazan Allen

Fonte : IBAS

 

Qualcuno una volta mi ha detto che in Brasile avevano il meglio e il peggio di tutte le cose. Questa teoria è stata ben illustrata quest’estate (o inverno se sei in Brasile) da due sviluppi, uno dei quali è andato a beneficio degli ex lavoratori dell’amianto e l’altro della Marina brasiliana. 1

Per quattro settimane, tra il 21 giugno e il 27 luglio 2022, sono state effettuate visite di sorveglianza sanitaria da parte del personale dell’istituto di ricerca Fiocruz nel territorio del Senador Camará, un’area dominata da fazioni criminali in guerra con polizia civile e militare e trafficanti di droga. Molti ex lavoratori delle fabbriche di amianto di Saint-Gobain vivono nelle favelas del Senador Camará. 2 Grazie ai finanziamenti forniti dall’Associazione brasiliana degli esposti all’amianto (ABREA), il personale di Fiocruz ha potuto effettuare visite settimanali per consultare i dirigenti sanitari di più istituzioni e decine di ex lavoratori dell’amianto nelle loro case.

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Le autorità turche vietano l’ingresso alla portaerei tossica São Paulo

 

La portaerei  Sao Paulo ( Wikipedia )

Vedi articolo correlato 

 

Fonte NGOSHIPBREAKING

Successo dopo settimane di proteste pubbliche

Aliaga, Turchia. 2 settembre 2022 – La Turchia ha finalmente vietato alla tossica portaerei SÃO PAULO di entrare nelle sue acque nazionali. Per settimane, gruppi locali per l’ambiente e per i diritti del lavoro, supportati da ONG internazionali, hanno protestato contro il viaggio della nave dal Brasile ad Aliağa, chiedendo il rispetto delle Convenzioni di Basilea e Barcellona.

” Da una meravigliosa marcia pubblica con la partecipazione di migliaia di persone ad Aliağa a dimostrazioni teatrali nel centro di Smirne e dichiarazioni pubbliche davanti agli edifici ufficiali, tutte le persone si sono riunite attorno a un’unica richiesta: fermare questa nave tossica “, afferma Gokhan Ersoy, Project Development Officer di Greenpeace Mediterranean. “Le petizioni di firma digitale e convenzionale hanno raggiunto più di 150.000 persone in un mese! La volontà e l’impegno senza fine delle persone hanno costretto i decisori politici a riconsiderare l’errore che avevano commesso ”.

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Inail. Rischi dell’estate negli stabilimenti Pir

Fonte Inail.it

Il presente fact sheet prosegue la serie dal titolo STABILIMENTI PIR – Note di sicurezza n. 2; la serie tratta tematiche di sicurezza individuabili negli stabilimenti con pericolo di incidente rilevante (PIR).

FactSheetRischi estate

I fact sheet sono in forma sintetica e analizzano eventi occorsi per fornire indicazioni di prevenzione in forma di lezioni apprese. Il presente documento tratta dei rischi relativi a incendi di vegetazione dovuti a prolungati periodi di siccità estivi che possono accadere negli stabilimenti con pericolo di incidente rilevante.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail 2022
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it