L’elenco dell’ETUI dei medicinali pericolosi (HMP)

 

Lavoratori esposti a medicinali pericolosi (HMP), o farmaci pericolosi, che sono sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR), ai sensi della Direttiva sulle sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione di recente adozione (CMRD – Direttiva (UE) 2022/431 ), devono ricevere una formazione specifica da parte dei loro datori di lavoro per prevenire i rischi di effetti negativi sulla loro salute.

Al fine di aiutare i datori di lavoro ad adempiere ai propri obblighi, la Commissione Europea deve pubblicare entro la fine del 2022 le linee guida europee per la gestione sicura degli HMP sul lavoro, compresi quelli citotossici, e deve redigere una definizione e stabilire un elenco indicativo degli HMP che sono CMR, entro e non oltre il 5 aprile 2025.

L’obiettivo di questo rapporto ETUI e dell’elenco incluso è identificare quali HMP rientrano nell’ambito legislativo del CMRD in Europa, in modo che gli utenti delle linee guida europee 2022 sappiano a quali specifici HMP si applicano ora le linee guida , ben prima dell’indicazione indicativa della Commissione elenco, da pubblicare entro il 2025.

The ETUI's list of hazardous medicinal products (HMPs)_2022

Il file pdf del documento è  scaricabile QUI 

 

Attuazione della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

DECRETO 4 agosto 2022 

 

Modifiche all'allegato III del decreto legislativo 4 marzo  2014,  n.
27,  concernente  l'attuazione  della  direttiva   2011/65/UE   sulla
restrizione  dell'uso  di  determinate  sostanze   pericolose   nelle
apparecchiature elettriche ed elettroniche. (22A04914) 

(GU n.202 del 30-8-2022)

Fonte Gazzetta Ufficiale

Al via il lavoro sul campo per l’indagine EU-OSHA sui fattori di rischio del cancro

Fonte Osha.eu

L’indagine innovativa esamina il modo in cui i lavoratori europei sono esposti a una selezione di fattori di rischio di cancro per identificare meglio i responsabili della maggior parte delle esposizioni. Tali dati affidabili sono essenziali sia per la sicurezza e la salute dei lavoratori che per un’economia produttiva e sostenibile.

Quasi 25.000 interviste sono organizzate con lavoratori in Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda e Spagna. Verranno contattati casualmente sul loro telefono cellulare e verranno poste domande su misura per il loro lavoro attuale e sulle loro attività quotidiane.

Il lavoro sul campo durerà fino a gennaio 2023 e la pubblicazione dei primi risultati è prevista per la fine del 2023. I risultati dell’indagine saranno integrati da analisi secondarie che coinvolgono studi approfonditi su argomenti specifici.

Scopri tutto sull’indagine sull’esposizione dei lavoratori sui fattori di rischio del cancro in Europa

Aggiornati i limiti di esposizione occupazionale ACGIH

NEWS

02/08/2022

Fonte MatLine

Aggiornati i limiti di esposizione occupazionale ACGIH

In base alle ultime indicazioni dell’ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists) sono stati aggiornati i valori limite di soglia (TLV-TWA) di 5 sostanze presenti in MATline:

– Acrilammide (TWA 0,03 mg/m³ (IFV), skin, DSEN, A2, CNS & PNS impair, cancer)

– Triossido di diantimonio (TWA 0,02  mg/m³ (I), A2, Pneumonitis)

– Cumene (TWA 5 ppm, A3, URT adenoma; neurological eff)

– Stirene (TWA 10 ppm, STEL 20 ppm, OTO, A3, BEI, CNS & hearing impair, URT irrt, pheriferal neuropathy, visual disorders)

– Stirene ossido (TWA 1 ppm, Skin, DSEN; A3, URT irr, blood changes)

E’ stato anche aggiornato l’Indice Biologico di Esposizione (IBE) di 1 sostanza presente in MATline:

– Anilina (Indicatore: Anilina nelle urine con idrolisi. Periodo di prelievo: fine turno. IBE: 0,5 mg/L)

GB. Newsletter RISKS n° 1051 – 13 luglio 2022

Fonte :  GB Risks , newsletter TUC 

Regno Unito in ritardo rispetto all’UE sugli standard chimici

La conferma del governo del Regno Unito che non corrisponderà alle nuove restrizioni dell’UE su una serie di sostanze chimiche potenzialmente pericolose metterà a rischio le persone, ha avvertito un ente di beneficenza chimico. Chem Trust ha affermato che esiste la prospettiva di un “abisso” emergente tra Bruxelles e il Regno Unito, lasciando la Gran Bretagna con normative più deboli sulle sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute umana e l’ambiente. Una ricerca di Chem Trust ha rilevato che dalla Brexit il Regno Unito ha eguagliato solo due su cinque restrizioni dell’UE sulle sostanze chimiche che potrebbero essere pericolose, con altre 20 restrizioni dell’UE in cantiere. Si ritiene che la mancanza di capacità presso l’Health and Safety Executive (HSE) sia in parte responsabile della decisione del governo di non corrispondere ai livelli dell’UE di restrizioni sulle sostanze chimiche.
Fiducia chimica . Telegrafo d’affari .

I suicidi marittimi sono “inaccettabilmente alti”

Il sindacato marittimo RMT ha affermato che gli alti livelli di suicidi in mare dimostrano la necessità di sindacati forti nel sostenere il benessere mentale dei marittimi. Il sindacato indica uno studio sulla rivista International Maritime Health che stima che il 5,9% dei decessi in mare siano collegati al suicidio. Quando sono state incluse le morti “sospette” che erano forse suicidi, la percentuale è aumentata al 18,3%. Il segretario generale di RMT Mick Lynch ha dichiarato: “In un momento in cui stiamo affrontando una crisi del costo della vita, l’impatto sulla salute mentale dei nostri membri è immenso. Quando si tratta di suicidio, i datori di lavoro devono identificare il problema incoraggiando la segnalazione, identificare comportamenti e identificare modi per aiutare. RMT è qui per aiutare i nostri membri e datori di lavoro ad aiutare con il benessere mentale e i lavoratori marittimi quando incontrano difficoltà”.
Comunicato stampa RMT .

18° seminario ETUI sui rischi chimici sul lavoro

 

Fonte ETUI

La 18a edizione del seminario annuale dell’ETUI sulla protezione dei lavoratori e le sostanze chimiche si è tenuta a Zara, in Croazia, il 28 e 29 giugno 2022. Ha riunito circa 30 sindacalisti di 17 paesi europei per coordinare l’azione sindacale sulla prossima revisione di tre importanti direttive per la prevenzione dei rischi chimici sul lavoro.

La prima è la direttiva sull’amianto , la seconda è la direttiva sugli agenti cancerogeni, mutageni e sostanze tossiche per la riproduzione (CMR) e la terza è la direttiva sugli agenti chimici . La Commissione Europea ha infatti annunciato la pubblicazione entro la fine del 2022 di proposte di revisione di tali leggi per introdurre nuovi valori limite di esposizione professionale rispettivamente per amianto, piombo e suoi derivati ​​e diisocianati.

Leggi tutto

Perturbateurs endocriniens : pourquoi les remplaçants du bisphénol A posent aussi problème

Cécile Michel, Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail (Anses)

En 2017, le comité des États membres de l’Agence européenne des produits chimiques (ECHA), qui évalue et régule les produits chimiques, a identifié officiellement le bisphénol A comme perturbateur endocrinien.

Cette substance faisait déjà l’objet de plusieurs interdictions en France. Les industriels commercialisant les produits concernés ont donc dû la remplacer par des substances chimiques possédant les mêmes fonctions technologiques.

Le problème est qu’au-delà des fonctions technologiques, ces substituts partagent parfois les mêmes propriétés dangereuses que la substance qu’ils remplacent (on parle alors de « substitution regrettable »).

C’est en particulier le cas de certains bisphénols qui sont d’ores et déjà utilisés pour remplacer le bisphénol A : des travaux chez l’animal ont montré qu’ils peuvent eux aussi entraîner des troubles de la reproduction, via une perturbation endocrinienne. Dans une telle situation, on parle de « substitution regrettable ».

Leggi tutto

It was the Rubber Capital of the World. The health consequences linger.

Forced to breathe at times through oxygen tubes, the Rev. Kevin Goode nonetheless counts his blessings. Although his lungs are scarred from asbestos exposure and he has chronic obstructive pulmonary disease, he’s in better condition than other former employees of rubber factories in Akron, Ohio.

Goode, retired pastor of Church of the Harvest, worked 15 years for the Goodyear Tire & Rubber Co. For most of that time, he tested the characteristics of competitors’ tires in a lab while other employees built new tires below. He didn’t think much about the asbestos, chemicals and soot inside the building, or the black clouds billowing from smokestacks around the Rubber Capital of the World.

“The stuff was everywhere – in your pores, on your skin,” Goode recalled of the lamp black, also known as carbon black, which added sturdiness and color to the tires but can cause skin conditions, cancer, respiratory problems and cardiovascular disease. “You take a shower, you blow your nose or if you cough up phlegm, it was always black.”

The Rev. Kevin Goode developed chronic obstructive pulmonary disease, or COPD, after working in a rubber factory for 15 years. (Courtesy of Yanick Rice Lamb)

Goode, 64, started at the factory in 1975 when he was 17. “You’re young and you think you’re invincible, but you knew it had an impact,” he said of his exposures.

Leggi tutto

Inail: Esposizione occupazionale a formaldeide in laboratorio di anatomia patologica

La formaldeide è uno dei composti organici volatili più diffusi. Classificata cancerogeno certo per l’uomo dallo IARC, è ancora ampiamente utilizzata in diversi comparti lavorativi.

Immagine Esposizione occupazionale a formaldeide in laboratorio di anatomia patologica

In quello sanitario, la formaldeide in soluzione è largamente impiegata nelle operazioni di allestimento di preparati istologici e nella conservazione e trasporto di materiali biologici e nella fissazione dei tessuti in anatomia patologica. Diverse sono le figure potenzialmente esposte e molti i punti critici che possono influenzare l’esposizione. Determinanti il controllo delle quantità utilizzate, il numero dei lavoratori esposti, la sorveglianza sanitaria e l’adozione di misure organizzative adeguate (appropriate postazioni lavorative, aerazione dei locali).

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2022
Disponibilità: consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Sacrifice Zones

Fonte: Antropocene.org che ringraziamo 

Un rapporto delle Nazioni Unite individua i luoghi più inquinati del mondo: l’inquinamento uccide più persone di tutte le guerre, gli omicidi e le altre forme di violenza messi insieme.

Il Relatore Speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani e l’ambiente ha individuato i luoghi più inquinati della Terra. Nel suo rapporto annuale al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, David Boyd descrive questi luoghi come Sacrifice Zones, un termine originariamente utilizzato per le aree rese inabitabili dai test sulle armi nucleari.

Scrive: «Oggi, una sacrifice zone può essere intesa come un luogo in cui i residenti subiscono devastanti conseguenze sulla salute fisica e mentale e violazioni dei diritti umani a causa del fatto di vivere in hotspots inquinati e aree fortemente contaminate. La crisi climatica sta creando una nuova categoria di sacrifice zones a causa delle continue emissioni di gas serra, poiché certe aree sono diventate e stanno diventando inabitabili a causa di eventi meteorologici estremi o disastri a lenta insorgenza, tra cui la siccità e l’innalzamento del livello del mare».

Leggi tutto

GB. Decolla la campagna contro il cancro dei vigili del fuoco della FBU

Fonte : RISKS . TUC 

 

GB. Una campagna del sindacato dei vigili del fuoco FBU per ridurre il rischio di cancro sul lavoro legato all’esposizione ai contaminanti del fuoco sta avendo un impatto “in ogni angolo del servizio antincendio e di soccorso”, ha affermato il sindacato. La FBU ha affermato che ora sta spingendo al massimo “per costruire il registro del cancro e delle malattie dei vigili del fuoco. Il registro si basa su un’indagine sanitaria per i vigili del fuoco e abbiamo bisogno di tutti i vigili del fuoco per compilarlo”. Ha aggiunto: “Con più informazioni nel registro saremo in grado di svolgere più ricerche salvavita”. L’ufficiale nazionale FBU Riccardo la Torre ha dichiarato: “Abbiamo bisogno che ogni singolo vigile del fuoco compili quel registro, sia che ti sia stato diagnosticato un cancro, che ti sia stata diagnosticata una malattia o che non ti sia mai stato diagnosticato nulla – noi ho bisogno che tu compili quel registro ora. C’è molto di più che dobbiamo capire sul legame tra il cancro e altre malattie e l’occupazione dei vigili del fuoco”. Ha aggiunto: “Non possiamo proteggerci da questo pericolo se non lo comprendiamo correttamente e semplicemente non possiamo farlo a meno che i vigili del fuoco non compiano quel registro”. I funzionari della FBU hanno visitato le caserme dei vigili del fuoco per promuovere la consapevolezza e l’iscrizione al registro del cancro e delle malattie. Commentando la portata crescente della relativa campagna DECON del sindacato per ridurre l’esposizione dei vigili del fuoco alle tossine, la Torre ha dichiarato: “Siamo così contenti di come questo progetto è decollato da quando l’abbiamo lanciato dal vivo da una caserma dei pompieri. Abbiamo visto l’impegno in ogni angolo dei vigili del fuoco e dei servizi di soccorso, abbiamo visto salire i poster, abbiamo visto i tweet, abbiamo visto persone con i loro bambini che indossavano adesivi DECON e l’addestramento è in corso.
Comunicato stampa FBU , campagna DECON e video campagna contro il cancro .

Pfas: 9 associazioni chiedono al Governo una legge nazionale che tuteli ambiente e persone

Fonte Greenreport.it   che ringraziamo 

Nonostante In Italia ci sia il più vasto e pesante disastro causato da PFAS, non ha una regolamentazione

[4 Febbraio 2022]

Serve introdurre una legge in Italia che vieti l’uso e la produzione di sostanze per e poli-fluoroalchiliche (PFAS). E’ questa la richiesta inviata nei giorni scorsi da un gruppo di associazioni e comitati, costituito da Mamme No Pfas, Greenpeace, Comitato Stop Solvay, Medici ISDE, Legambiente, Comitato di lotta Maccacaro, Comitato acque e beni comuni di Verona e Monastero dei beni comuni, al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministero della Salute, al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Nonostante nella Comunità Europea l’Italia si distingua per avere il più vasto e pesante disastro causato da tali sostanze, il nostro Paese non ha introdotto una regolamentazione né tantomeno appoggiato la proposta di altre nazioni di regolamentarne l’uso a livello comunitario.

Leggi tutto

INRS .Rischi multipli ed esposizioni multiple: la prevenzione alla prova della complessità

Ogni trimestre, diversi esperti dell’INRS e dei suoi partner offrono un dossier tematico relativo alla salute e sicurezza sul lavoro. Questi file sono destinati in particolare ai professionisti della prevenzione dei rischi professionali, che rappresentano il pubblico di destinazione della rivista.

Nel numero 265 di Higiene & Securite du Travail di INRS 

 Rischi multipli ed esposizioni multiple: la prevenzione alla prova della complessità

HST n° 265 – 4° trimestre 2021

Le esposizioni multiple sul posto di lavoro sono frequenti e le soluzioni di prevenzione “classiche” non sono sempre appropriate. Questo file presenta una serie di lavori svolti dall’INRS e da altre organizzazioni. Descrive un approccio per identificare i settori interessati dalla co-esposizione al rumore e alle sostanze ototossiche; l’influenza del lavoro fisico pesante sull’esposizione a sostanze chimiche volatili e la co-esposizione ad agenti biologici e sostanze chimiche. Un ultimo articolo tratta di “cronotossicologia” e studi sui legami tra orari di lavoro e rischio chimico.

Scarica l’articolo (formato pdf)

Pubblicata dal Ministero della salute la “Rendicontazione del Piano Nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici – Anno 2019”.

Il documento intende fornire un quadro nazionale delle attività di controllo, effettuate nel corso dell’anno 2019, per la verifica di conformità dei prodotti chimici al regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) e al regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP) in attuazione del «Piano nazionale delle attività di controllo sui prodotti chimici – Anno 2019», adottato dall’Autorità competente nazionale REACH-CLP, presso la Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, in data 6 febbraio 2019.

Le attività di controllo sono state condotte dalle Autorità per i controlli sul REACH e sul CLP delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano e loro articolazioni territoriali e dalle Amministrazioni dello Stato, di cui all’allegato A dell’accordo Stato/Regioni del 29 ottobre 2009 (Rep. atti n. 181/CSR) in raccordo con l’Autorità competente nazionale REACH-CLP.

Leggi tutto

While debate rages over glyphosate-based herbicides, farmers are spraying them all over the world

Fonte: TheConversation.com

Marion Werner, University at Buffalo; Annie Shattuck, Indiana University, and Ryan Galt, University of California, Davis

As North America enters its peak summer growing season, gardeners are planting and weeding, and groundskeepers are mowing parks and playing fields. Many are using the popular weed killer Roundup, which is widely available at stores like Home Depot and Target.

In the past two years, three U.S. juries have awarded multimillion-dollar verdicts to plaintiffs who asserted that glyphosate, the active ingredient in Roundup, gave them non-Hodgkin lymphoma, a cancer of the immune system. Bayer, a German chemical company, bought Roundup’s inventor, Monsanto, in 2018 and inherited some 125,000 pending lawsuits, of which it has settled all but about 30,000. The company is now considering ending U.S. retail sales of Roundup to reduce the risk of further lawsuits from residential users, who have been the main source of legal claims.

Leggi tutto

Il rischio “ragionato” e le mandrie di tifosi in piazza Duomo Milano. Podcast Diario Prevenzione 5 maggio 2021. Puntata n° 82

a cura di Gino Rubini

In questa puntata parliamo di :

– Sarà “ragionevole” il virus con le mandrie di tifosi in Piazza Duomo ? Lo sapremo tra una decina di giorni
– La tragedia di Prato. Una giovane operaia straziata e uccisa da una macchina tessile. Un ritorno agli anni ’50 per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro ?
– Il verdetto climatico della Corte costituzionale tedesca: la tutela e la promozione dell’ambiente non solo per la salute ma anche per la libertà delle generazione future. Un salto di paradigma giuridico
– Ivan Cavicchi. Nel Recovery tanti soldi (20 miliardi) nessuna riforma
– Fritto misto

Covid-19, in una pubblicazione Inail le indicazioni di protezione per i lavoratori agricoli

FONTE:  INAIL.IT

Con linguaggio semplice e chiaro e con l’aiuto di tavole e illustrazioni grafiche, l’opuscolo fornisce agli operatori del settore agro-zootecnico norme e istruzioni necessarie da osservare negli ambienti di lavoro per fronteggiare il diffondersi del virus

La protezione da SARS-CoV-2 per i lavoratori agricoli

ROMA – L’emergenza epidemiologica in corso ha dimostrato in modo evidente che nessun settore produttivo può essere considerato totalmente immune dal contagio. Non fa eccezione il mondo agricolo e zootecnico, dove il rischio biologico, causato dall’esposizione al virus Sars-CoV-2, viene classificato come basso e può essere provocato principalmente dal mancato rispetto della distanza interpersonale tra gli operatori e tra questi ed altri soggetti esterni all’azienda. Alla prevenzione dei pericoli e dei rischi, talora non sempre riscontrabili con facilità, a cui può andare incontro nell’attuale crisi sanitaria questa comunità professionale eterogenea, connotata da diverse tipologie contrattuali, è indirizzata una recente pubblicazione dell’Inail.

Sicurezza sul lavoro e protezione sanitaria come misure di contrasto al virus. L’opuscolo è stato elaborato congiuntamente dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) e dal Dipartimento di medicina, epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (Dimeila), ed è disponibile online sul sito dell’Istituto. L’obiettivo è quello di offrire strumenti utili e di facile comprensione per una gestione attenta della sicurezza lavorativa e della protezione sanitaria, in linea con le norme in vigore, individuate come misure adeguate per contrastare e contenere la diffusione del virus.

Leggi tutto

Guida sui rischi derivanti dall’uso di prodotti chimici nel settore del giardinaggio e prevenzione

Segnaliamo dal sito dell’Istituto sindacale ISTAS del Pais Valenciano questa pubblicazione :
“Guía sobre los riesgos derivados del uso de productos químicos nel sector de la jardinería y su prevención”
La brochure in castigliano illustra i rischi nell’uso dei pesticidi nelle attività di giardinaggio.

LA BROCHURE 

L’Europa esporta pesticidi vietati sul suo suolo nei paesi poveri, afferma Greenpeace

Fonte : Newsletter ETUI 

Migliaia di tonnellate di pesticidi vietati in Europa vengono esportati ogni anno dall’Unione Europea (UE) verso i paesi poveri, secondo un recente studio di Greenpeace che ha analizzato le notifiche di esportazione presentate dagli Stati membri dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Solo nel 2018, oltre 81.000 tonnellate di pestcidi contenenti sostanze attive vietate nei campi europei hanno lasciato l’Europa per il Sud Africa, l’Ucraina, il Brasile e altri paesi con legislazioni non conformi e meno rigorose. Con oltre 32.000 tonnellate esportate quell’anno, il Regno Unito è stato di gran lunga il principale attore in termini di volume. Anche Italia, Paesi Bassi, Germania, Francia, Spagna e Belgio sono stati i principali esportatori di pesticidi.

Leggi tutto

MATline – la banca dati sul rischio cancerogeno in ambienti di lavoro. Pubblicata la scheda di due nuove sostanze

MATline – la banca dati sul rischio cancerogeno in ambienti di lavoro

Dal sito Dors che ringraziamo,  riproduciamo questa segnalazione di sostanze cancerogene 

Pubblicata le schede delle sostanze:

2,4-dicloronitrobenzene: classificata in classe 2B dalla IARC nel volume 123 del 2020. Si tratta di una sostanza utilizzata come intermedio nella produzione di pigmenti azoici, prodotti farmaceutici e prodotti agrochimici;

o-fenilendiamina: classificata in classe 2B dalla IARC nel volume 123 del 2020. Si tratta di una sostanza utilizzata come intermedio nella produzione di sostanze chimiche.

Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 261 dell’11.8.2020 Regolamento delegato (UE) 2020/1182 della Commissione del 19 maggio 2020

Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 261 dell’11.8.2020

Regolamento delegato (UE) 2020/1182 della Commissione
del 19 maggio 2020

recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico e scientifico, dell’allegato VI, parte 3, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele.

(Testo rilevante ai fini del SEE).

IL TESTO DEL REGOLAMENTO 
Fonte: EUR-Lex

Esposizione a metalli – Definizione dei valori di riferimento di cromo e nichel urinari e piombo ematico nella popolazione campana

Fonte : Inail.it

L’esposizione a metalli pesanti sia essenziali sia tossici è responsabile di numerose patologie di diversa gravità.

Immaggine Esposizione a metalli - Definizione dei valori di riferimento di cromo e nichel urinari e piombo ematico nella popolazione campana

Essendo molti metalli ubiquitari, la discriminazione tra esposizione professionale e non professionale diventa compito arduo per i professionisti del settore, agevolato dal confronto tra i dati di monitoraggio biologico dei lavoratori a rischio e i valori di riferimento. Poiché l’inquinamento ambientale e le abitudini di vita variano in base all’area geografica, col presente progetto sono stati definiti i valori di riferimento dei marcatori biologici di piombo, cromo e nichel nella popolazione campana.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2020
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Tra prevenzione e contrattazione , le lotte per la salute nelle fabbriche ceramiche della Provincia di Reggio Emilia

La memoria delle lotte degli anni ’70 e ’80  per la salute dei lavoratori  nel comparto delle ceramiche  nella Provincia di Reggio Emilia.Ringraziamo lo Spi Cgil di Reggio per questa iniziativa.

 

INRS Canada .Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi

Segnaliamo dal sito dell’Istituto di Ricerche INRS CANADA questo articolo che illustra un importante risultato.

 

Decontaminare l’acqua inquinata dai pesticidi

Riportiamo dal sito : ” L’atrazina è uno dei pesticidi più utilizzati nel Nord America. I professori My Ali El Khakani e Patrick Drogui, ricercatori dell’INRS hanno sviluppato un nuovo metodo per degradarlo utilizzando un processo che combina un nuovo materiale e luce solare.
L’atrazina si trova ovunque nell’ambiente, anche nell’acqua potabile di migliaia di persone in tutto il paese. I trattamenti tradizionali di acqua potabile e di scarico non riescono a degradare efficacemente questo pesticida. I metodi più recenti mostrano una migliore efficienza, ma usano sostanze chimiche che possono lasciare sottoprodotti tossici nell’ambiente.
Il professor My Ali El Khakani , esperto di materiali nanostrutturati, dell’Energy Materials Telecommunications Center dell’INRS e il professor Patrick Drogui , specialista in elettrotecnologie e trattamenti delle acque, del Water Earth Environment Center dell’INRS, hanno unito le forze sviluppare un nuovo processo ecologico per il degrado dell’atrazina che sia privo di sostanze chimiche il più possibile.”

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE INRS CANADA

Suva: 6 consigli utili per proteggere la pelle durante le faccende domestiche

FONTE SUVA.CH 

Oltre il 30 per cento di tutti i casi riconosciuti di dermatosi sono imputabili ai prodotti usati per le pulizie domestiche come i saponi o i detergenti. Ecco 6 consigli utili su come evitare le dermatosi.

«Noi tutti reagiamo agli allergeni in modo diverso. Spesso, capita che per anni non succede nulla e poi all’improvviso compare un’allergia. Una volta che si è manifestata, rischia di mantenersi indipendentemente dal dosaggio del prodotto» spiega la dottoressa Dominique Pasdeloup, medico del lavoro alla Suva. Ecco perché in questi casi prevenire è meglio che curare.

LE SCHEDE SUVA

ECHA:Le aziende non rispettano le normative sulle sostanze pericolose

FONTE ETUI.ORG ( TRADUZIONE IN ITALIANO CON GOOGLE TRANSLATOR)

Le aziende non rispettano le normative sulle sostanze pericolose

Rapporto dell'ECHA

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha pubblicato il 18 novembre 2019 i risultati di un progetto pilota sulle informazioni fornite in merito alle sostanze chimiche più pericolose presenti negli articoli di consumo di tutti i giorni.

I risultati sono particolarmente allarmanti. I servizi di ispezione di quindici Stati membri dell’Unione Europea hanno verificato 682 articoli forniti da 405 aziende. 84 articoli (12%) contenevano sostanze estremamente problematiche. Per questi articoli, nell’89% dei casi, le società non hanno rispettato le normative che impongono di segnalare all’ECHA la loro presenza al di sopra di una concentrazione dello 0,1%.

Gli articoli in questione sono prodotti di consumo come abbigliamento, calzature e tessili per la casa, articoli elettrici o elettronici o articoli destinati alla costruzione o alla decorazione di interni come rivestimenti per pavimenti e mobili in plastica. Le sostanze più comunemente identificate sono gli ftalati, principalmente DEHP che è un tossico per la riproduzione e un distruttore endocrino. Sono state identificate anche altre sostanze estremamente problematiche come piombo, cadmio, bisfenolo A o ritardanti di fiamma bromurati.

In Svezia,  è stata effettuata una campagna di ispezione nei negozi locali . Gli ispettori salirono quindi sulla catena di approvvigionamento, controllando l’attività di produttori, importatori e grossisti. I risultati indicano la stessa direzione dell’indagine europea. Per 324 articoli diversi, non sono state fornite informazioni su sostanze estremamente problematiche. Questi includono giocattoli, attrezzature sportive e da pesca, guanti, abbigliamento, elettronica.

La Svezia partecipa anche a un progetto nordico congiunto su articoli consegnati dal commercio elettronico. I primi risultati indicano anche che il settore del commercio elettronico difficilmente rispetta gli obblighi legali definiti da REACH.

Uno dei principali obiettivi  del regolamento REACH  sui prodotti chimici è sostituire gradualmente le sostanze più pericolose con alternative più sicure. Il presente regolamento europeo identifica le  sostanze estremamente problematiche in base ai loro rischi intrinseci per la salute umana o l’ambiente (ad es. Cancerogeni o tossici per la riproduzione). Queste sostanze sono inserite  in un elenco di  candidati che attualmente contiene 201 sostanze. Una volta che una sostanza è stata inserita in questo elenco, si traducono in requisiti di informazione nella catena di approvvigionamento per utenti e consumatori professionali. Quando gli Stati membri dell’UE decidono di trasferire queste sostanze dall’elenco dei candidati all’elenco di autorizzazioni REACH, i produttori devono ottenere un’autorizzazione dalla Commissione europea per continuare a utilizzarli. Questo è attualmente il caso di 43 sostanze estremamente problematiche.

Per Laurent Vogel , ricercatore presso l’ETUI, “il rapporto mostra che c’è una certa indulgenza nei confronti delle aziende che commercializzano articoli contenenti sostanze estremamente pericolose. Sebbene l’inosservanza degli obblighi di REACH sia punita dalla legge, sembra che le azioni criminali non vengano attuate sistematicamente. Solo 21 casi sono stati deferiti alla procura e le procedure hanno comportato multe in soli 2 casi ”.

Scarica e leggi il rapporto dell’ECHA

Avvelenati, non rassegnati La coraggiosa battaglia degli abitanti della famigerata Terra dei fuochi di Angelo Mastrandrea

 

FONTE AREAONLINE.CH,   IL PORTALE DI CRITICA SOCIALE E DEL LAVORO SVIZZERO  CHE RINGRAZIAMO 

Nell’ottobre del 2015, Enzo Tosti si è sottoposto a un esame del sangue di routine «solo perché lo chiedeva mia moglie», racconta. A 56 anni, si sentiva bene e non sospettava nulla. Durante la settimana era impiegato come operatore socio-sanitario all’Associazione italiana assistenza svantaggiati di Afragola, un comune alle porte di Napoli, dove si occupava di pazienti con problemi psichiatrici. Nel tempo libero andava a caccia di discariche abusive. Quando lo avevo conosciuto, nella primavera del 2013, per farmi capire di che materiale fosse costituita l’emergenza rifiuti campana che aveva fatto il giro del mondo, mi aveva portato a vedere da vicino i cumuli di rifiuti abbandonati.

C’erano pneumatici usati, teloni di plastica utilizzati per coprire le serre, pannelli di eternit, strisce di cuoio e altri scarti delle decine di laboratori calzaturieri e tessili che lavorano per le grandi griffe e per l’industria del falso. In alcuni punti, bastava forare il terreno per provocare dei veri e propri geyser di vapori tossici. Accadeva dove erano stati sepolti rifiuti di grandi fabbriche, soprattutto del Nord Italia. Per questo era arrivato alla conclusione che tutto ciò non fosse altro che il «sintomo di un sistema industriale malato».

Il giorno in cui ha ricevuto i risultati degli esami del sangue la sua vita è cambiata. I medici avevano trovato valori anomali di leucociti e consigliavano una visita ematologica, al termine della quale era arrivato il verdetto: linfoma non-Hodgkin, una neoplasia del tessuto linfatico frequente tra i militari esposti all’uranio impoverito in Iraq e durante le guerre balcaniche degli anni Novanta. Enzo Tosti vive a Orta di Atella, un paesone di 27mila abitanti a metà strada tra Napoli e Caserta, nel cuore di quel disordinato sprawl urbano da due milioni di abitanti che circonda come una corona di spine la città di Napoli. Proprio lì, in quell’area denominata “terra dei fuochi” per i continui roghi di spazzatura, l’Istituto superiore di sanità ne ha certificato una diffusione superiore del 50% rispetto alla media nazionale, in particolare tra gli uomini.
Che nella “Terra dei fuochi” siano state sepolte tonnellate di rifiuti tossici è un fatto acclarato. Legambiente ha censito, a partire dal 1991, 82 inchieste giudiziarie su traffici di rifiuti diretti alle discariche legali e illegali del Napoletano e del Casertano, con 915 ordinanze di custodia cautelare, 1.806 denunce e 443 aziende coinvolte.

Leggi tutto

Tintolavanderia: linee guida per la formazione del responsabile tecnico

Documento della Conferenza delle Regioni del 28 novembre

(Regioni.it 3736 – 03/12/2019) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 28 novembre ha approvato un documento che aggiorna le Linee Guida (approvate il 25 maggio 2011) relative allo standard formativo e professionale di Responsabile tecnico di tintolavanderia.
Si riporta di seguito il testo integrale del documento di aggiornamento che il Segretario generale della Conferenza ha inviato poi a tutti i Presidenti delle Regioni.

RESPONSABILE TECNICO DI TINTOLAVANDERIA
Standard formativo e professionale
Standard professionale
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Legge 22 febbraio 2006, n. 84, articolo 2, comma 2, lettera b) e s.m.i., in particolare il decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, articolo 1 – octies.
DESCRIZIONE DELLA FIGURA
Il Responsabile tecnico di tintolavanderia sovrintende all’attività professionale di tintolavanderia, intesa come l’attività di impresa che, ai sensi della legge 22 febbraio 2006, n. 84 e s.m.i., esegue i trattamenti di lavanderia, di pulitura chimica a secco e a umido, di tintoria, di smacchiatura, di stireria, di follatura e affini, di indumenti, capi e accessori per l’abbigliamento, di capi in pelle e pelliccia, naturale e sintetica, di biancheria e tessuti per la casa, a uso industriale e commerciale, nonché a uso sanitario, di tappeti, tappezzeria e rivestimenti per l’arredamento, nonché di oggetti d’uso, articoli e prodotti tessili di ogni tipo di fibra.
RIFERIMENTI ATLANTE DEL LAVORO E DELLE QUALIFICAZIONI
Settore Economico Professionale: Servizi alla persona
Processo: Realizzazione di servizi indifferenziati per uso personale e famigliare
Sequenza di processo: Gestione di tintolavanderie e pulizia di capi d’abbigliamento
ADA 24.141.416 – Gestione e organizzazione delle attività di tintolavanderia
ADA 24.141.417 – Realizzazione di operazioni di tintolavanderia
Codice CP 2011 associato alle ADA: 6.5.3.7.0 – Artigiani e addetti alle tintolavanderie
EQF
Livello 4 (1)
DESCRIZIONE DELLO STANDARD PROFESSIONALE
Nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 2 della legge 22 febbraio 2006, n. 84 e s.m.i., si individuano i seguenti ambiti di competenza del Responsabile tecnico di tintolavanderia, articolati in abilità e conoscenze essenziali:
1. Gestione d’impresa di tintolavanderia
2. Gestione del rapporto con i clienti della tintolavanderia
3. Processi di lavaggio e smacchiatura
4. Utilizzo delle macchine e dei programmi di gestione

Leggi tutto