Irlanda : il Sindacato SIPTU chiede migliori tutele per i marittimi in seguito alla tragedia di Europort

Fonte Siptu (traduzione assistita da google translator)

I rappresentanti del SIPTU hanno chiesto oggi migliori tutele per tutti i lavoratori portuali dopo la tragica scomparsa di giovedì (21 marzo) di un giovane marittimo lettone ad Europort a Rosslare, nella contea di Wexford.

SIPTU Ports, Docks and Harbor Organizer, Jerry Brennan ha dichiarato: “Ieri è stato un altro giorno estremamente triste per i navigatori irlandesi. Ciò che peggiora le cose è che questa tragedia, la quinta scomparsa degli ultimi 24 mesi nei porti irlandesi, è stata probabilmente evitabile. Rappresentanti della SIPTU hanno condotto campagne negli ultimi anni per mettere in evidenza le preoccupazioni dei nostri membri per l’ancoraggio e la messa in sicurezza delle navi. ” 

Ha aggiunto:” L’unico modo per estirpare gli incidenti è assicurarsi che i marittimi siano in grado di riposare mentre le navi sono ormeggiate . Ciò che è necessario è che tutte le operazioni di ancoraggio e messa in sicurezza siano condotte da una squadra di lavoratori a terra addestrati, che lavorano regolarmente insieme e sono addestrati per questo lavoro particolarmente pericoloso. “

L’ispettore ITF, Michael Whelan, ha dichiarato: “Legare e assicurare è un lavoro duro e pericoloso che è stato a lungo oggetto di controversie. La Federazione internazionale dei trasporti (ITF) ha costantemente condotto una campagna per la regolamentazione e la certificazione di questo lavoro con personale di terra addestrato che svolge il compito. I proprietari e gli operatori delle navi hanno resistito e hanno invece insistito affinché i marittimi svolgessero il lavoro. L’ITF crede che i marittimi non dovrebbero fare questo lavoro. Dovrebbero poter riposare mentre sono in porto e prepararsi per il loro prossimo viaggio. ” 

L’ITF e il SIPTU estendono le sue condoglianze più profonde e sincere alla famiglia del defunto marinaio, ai suoi colleghi membri dell’equipaggio e ai suoi amici.

Atmosfere esplosive: valutazione dei rischi e schede di sicurezza

 

Padova, 12 Dic – Le tesi di laurea in materia di salute e sicurezza sul lavoro spesso non solo ci aiutano a riflettere sulle strategie di prevenzione, ma ci permettono anche di guardare alla loro applicazione pratica nelle aziende.

Questo è il caso di una tesi di laurea che prende in esame l’esempio concreto “dello studio di un rischio importante quale la possibilità di creazione di atmosfere esplosive (ATEX) calato nella realtà di un’industria chimico-farmaceutica”. Nella tesi si tratta “l’importanza in termini economico-sociali di una strategia coerente con l’idea di prevenzione delle esplosioni, di misure organizzative, di un’esauriente e puntuale valutazione del rischio ed infine idonee misure tecniche di prevenzione e, se non sufficienti, di protezione contro tale sorgente di rischio”.

Stiamo parlando della tesi di laurea di Nicholas Giralico (Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro) dal titolo “Caso di studio: valutazione dei rischi per la presenza di atmosfere esplosive nell’industria chimico-farmaceutica”, presentata per il corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro dell’ Università di Roma Sapienza nell’anno accademico 2016/2017.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE SU PUNTOSICURO.IT

Il “Passo Amazon”

 

FONTE AREAONLINE.CH 

di Angelo Mastrandrea
Lo chiamano il “passo Amazon”. «Svelto, veloce ma mai di corsa», lo raccontano così i lavoratori del centro di distribuzione di Passo Corese, un paesino tra le colline della Sabina 30 chilometri a nord di Roma dove la multinazionale del commercio elettronico ha aperto il secondo hub italiano. Lo devi tenere dal momento in cui timbri il cartellino con l’apposito badge, mentre sali o scendi le scale senza abbandonare il corrimano, ti dirigi alla postazione seguendo il percorso pedonale o svolgi le tue mansioni, fino a fine turno. Se non lo fai, rischi un feedback negativo, una sorta di ammonizione che peserà sul rate, il tuo punteggio personale, e in definitiva sull’assunzione, se non hai un contratto a tempo indeterminato.

Il gergo di Amazon è rigorosamente anglofono: i lavoratori a termine sono identificati con un green badge, quelli fissi con uno blu, al pianterreno ci sono l’inbound, il reparto di scarico delle merci, e l’outbound, quello di impacchettamento. «Gli instructor ti insegnano i movimenti smart, ora stanno introducendo la job rotation per cercare di alleviare la stanchezza, però poi ti chiedono ritmi insostenibili ed è chiaro che finisci per sbagliare postura», spiega una lavoratrice che, a furia di prelevare merce dagli scaffali – «fino a seicento pezzi all’ora» – dopo un anno si è ritrovata con una mano a pezzi. «Per quello che faccio io devi piegarti per sette ore e mezza. All’inizio hai dolori dappertutto, poi però ti abitui, magari prendi qualche antidolorifico e vai avanti, fino a quando cominci a fare le visite mediche e scopri i malanni», racconta ancora.

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Tristi Cronache Ricorrenti 6

 

Incidenti lavoro, muore camionista a Trento
Un camionista di 47 anni è morto schiacciato dal suo stesso tir che, per cause ancora in corso di accertamento, si è messo improvvisamente in movimento.

https://www.rassegna.it/articoli/incidenti-lavoro-muore-camionista-a-trento

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Incidente sul lavoro a Chieti Scalo: operaio cade da un’altezza di 4 metri

Incidente sul lavoro a Chieti Scalo: operaio cade da un’altezza di 4 metri
Ferito un 39enne del teramano. E’ stato soccorso dal 118 e trasferito in ospedale a Pescara dove è arrivato in codice rosso

https://www.chietitoday.it/cronaca/incidente-lavoro-chieti-scalo-grave-operaio-cade.html

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Incidente sul lavoro alla stazione di Orte
Un operaio è rimasto ferito ed è stato trasportato in eliambulanza al policlinico Gemelli di Roma
Incidente sul lavoro alla stazione di Orte

http://www.tusciaweb.eu/2019/03/incidente-sul-lavoro-alla-stazione-orte/

GB: Il Sindacato dei Camionisti denuncia il fatto che l’esclusione dei conducenti di camion dalla pianificazione Brexit mette a rischio la sicurezza e aumenta le interruzioni.

 

FONTE UNITETHEUNION

Giovedì 21 marzo 2019

Unite, la più grande unione britannica e irlandese, che rappresenta oltre 50.000 conducenti di camion, ha contestato con fermezza il governo e altre organizzazioni chiave come il consiglio della contea di Kent, per non aver consultato il sindacato sulla pianificazione della Brexit.

L’incapacità di consultare il sindacato e informare i conducenti di ciò che ci si aspetta da loro sta mettendo a repentaglio la sicurezza e il benessere non solo dei camionisti ma di tutti gli utenti della strada, oltre a peggiorare le disfunzioni previste causate da una Brexit disordinata.

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Rapid Alert System – Rapporto settimanale

Rapid Alert System – Rapporto settimanale

Ancora una puntata di Rapid Alert System – Rapporto settimanale della Commissione Europea. Safety Gate: il sistema di allarme rapido per prodotti non alimentari pericolosi
Il sistema di allarme rapido Safety Gate consente un rapido scambio di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori.
In questa settimana molti sono i prodotti segnalati. In particolare vi sono numerosi Hoverboard con impianto di ricarica pericoloso Il circuito di ricarica del prodotto non ha interruttori di blocco.
Di conseguenza, la batteria può sovraccaricarsi e surriscaldarsi, provocando incendi o ustioni.
La maggioranza di prodotti proviene dalla Cina. Si spera per davvero che le nuove strategie di questo enorme paese in materia di mercati limitino sempre di più la diffusione nei mercati europei di merci scadenti e/o pericolose.

Alcune schede del Rapporto di questa settimana

Scheda 1

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SCHEDA 2 

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SCHEDA 3 

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SCHEDA 4

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SCHEDA 5

LE SEGNALAZIONI  DI QUESTA SETTIMANA SONO MOLTE ALTRE. PER VISIONARLE CLICCA QUI 

Sblocca cantieri . «Le modifiche al codice appalti riaprono la strada all’illegalità»

“Il decreto che avrebbe dovuto sbloccare i cantieri e far ripartire le opere si rivela un semplice bluff da parte del Governo, che lo utilizza, invece, per colpire e disarticolare il codice degli appalti negli aspetti più essenziali, che sono la prevenzione, il contrasto alla corruzione e alla penetrazione delle mafie, l’applicazione del principio di concorrenza e trasparenza, la tutela dei diritti dei lavoratori”. Così in una nota i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Giuseppe Massafra, Andrea Cuccello e Tiziana Bocchi.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE SU RASSEGNA.IT

INRS: LE RISQUE ROUTIER EN MISSION – Prevenzione dei rischi da incidenti stradali in itinere

L’Istituto francese INRS ha pubblicato una brochure scaricabile dal sito sul tema degli Incidenti Stradali in Itinere. E’ uno strumento di lavoro progettato per le imprese francesi e per il contesto normativo francese tuttavia molte prescrizioni e suggerimenti per una gestione corretta della mobilità dei dipendenti sono condivisibili anche in Italia.
Molti lavoratori dipendenti trascorrono una parte significativa della giornata alla guida di un veicolo come parte delle missioni che svolgono per la propria azienda. Sono quindi esposti al rischio di incidenti sulla strada. In Italia gli incidenti stradali mortali correlati ad attività lavorative ( incidenti in itinere ) rappresentano la metà di tutti gli incidenti mortali sul lavoro. Questo libro aiuta le aziende a valutare questo rischio professionale e ad adottare misure di sicurezza stradale adeguate.

LA BROCHURE INRS: LE RISQUE ROUTIER EN MISSION

( 36 pagine – formato PDF )

Sanità: per il 2025 carenza di 16.700 medici

FONTE  REGIONI.IT

Studio del sindacato medici Anaao Assomed

(Regioni.it 3574 – 20/03/2019) Per il futuro ci sarà una carenza di medici specialisti. Lo denuncia uno studio del sindacato dei medici Anaao Assomed, che rileva le possibili future carenze per “l’errata programmazione delle borse di specialità perpetrata negli anni passati”, perché nei prossimi anni “non basteranno i neo specialisti a sostituire chi andrà in pensione”. Si prevede nei prossimi anni una mancanza di 16.700 medici.

Frontline dell’amianto dell’Australia 2019

Fonte : International Ban Asbestos Secretariat

Traduzione con Google Translator

Le visite agli uffici di Perth dell’Asbestos Diseases Society of Australia (ADSA) 1 nelle ultime settimane hanno riconfermato una tragica realtà: l’epidemia di amianto australiana continua senza sosta. All’inizio di marzo 2019, la Società aveva registrato 17 nuovi casi di mesotelioma; l’anno precedente, 115 membri dell’ADSA erano stati diagnosticati con mesotelioma e 317 membri erano morti per malattie correlate all’amianto.

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ISPRA : Presentazione Annuario dei Dati Ambientali 2018

FONTE ISPRA

L’edizione 2018 rappresenta il frutto di un lavoro di ricerca complesso e articolato che include molteplici fasi: dalla raccolta sistematica dei dati primari al monitoraggio e al controllo, dalla verifica della solidità scientifica delle informazioni allo sviluppo di indicatori statistici sempre più efficaci nel descrivere le condizioni ambientali del Paese. Tale lavoro è svolto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) in collaborazione con le Agenzie per la protezione dell’ambiente regionali e delle province autonome nell’ambito del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), istituito già due anni fa con la Legge 132 del 28 giugno 2016.

ANNUARIO DEI DATI AMBIENTALI ISPRA 2018

DPI, pubblicato il decreto di adeguamento al Regolamento UEPubblicato in G.U. il D.Lgs.19 febbraio 2019, n. 17

FONTE ARPAE

 

DPI, pubblicato il decreto di adeguamento al Regolamento UE
Pubblicato in G.U. il D.Lgs.19 febbraio 2019, n. 17 – Adeguamento della normativa nazionale al Regolamento UE n. 2016/425 sui dispositivi di protezione individuale (DPI)

(19/03/19)
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.59 dell’11 marzo 2019 il Decreto Legislativo 19 febbraio 2019, n. 17 – Adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento UE n. 2016/425 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016. Il Regolamento UE stabilisce requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI) che devono essere messi a disposizione sul mercato, al fine di garantire la protezione della salute e della sicurezza degli utilizzatori ed ha abrogato a decorrere dal 21 aprile 2018 la precedente Direttiva 89/686/CE.

Il decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 febbraio 2019, entra in vigore dal 12 marzo 2019 e riporta le modifiche al Decreto Legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 e al Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (art. 74 comma 1 e art. 76) per adeguare la norma nazionale alle disposizioni del regolamento UE.

Inoltre precisa che i riferimenti alla abrogata Direttiva 89/686/CEE dovranno essere sostituiti con quelli all’attuale Regolamento UE n. 2016/425 in ogni disposizione legislativa, regolamentare ed amministrativa in vigore e dovranno essere integrati seguendo la tavola di concordanza riportata in allegato X al citato regolamento. Viene infine abrogato il decreto legislativo 2 gennaio 1997, n. 10.

Burn-out: di fronte all’epidemia, il Belgio lancia un progetto pilota

FONTE ETUI.ORG

In Belgio, lo stress e il burn-out sono responsabili di un terzo del numero totale di giorni di assenza. Inoltre, l’aumento delle malattie mentali (tra cui burn-out e depressione) rappresenta una parte importante dell’aumento del numero di disabilità. È sotto la pressione di questa preoccupante situazione economica e sanitaria, che nel gennaio 2019 l’Agenzia federale per i rischi professionali (Fedris) ha avviato un progetto pilota sul burnout.

L’obiettivo di questo progetto, per il quale è prevista una dotazione di 2,5 milioni di euro nell’arco di tre anni, è di sostenere i lavoratori che sono minacciati o colpiti in una fase iniziale dal burn-out legato all’esposizione a uno o più rischi psicosociali sul lavoro. Nell’ambito di questo progetto pilota, sono ammissibili solo i lavoratori del settore ospedaliero e il settore dei servizi finanziari, considerato particolarmente a rischio. Al termine di una procedura di iscrizione in due fasi, ai lavoratori la cui diagnosi di (pre) burnout è stata confermata, verrà offerto un “percorso di accompagnamento” individuale secondo gli approcci psico-corporali o cognitivo-emozionali, per aiutarli a rimanere nel lavoro o a riprendere il lavoro rapidamente.

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Tristi Cronache Correnti (5)

Incidenti sul lavoro, operaio di 47 anni folgorato a Manduria: è in gravi condizioni

L’uomo stava eseguendo lavori edili nell’impianto di compostaggio Eden 94: è stato investito da una scossa elettrica mentre azionava una pompa del cemento

https://bari.repubblica.it/cronaca/2019/03/18/news/incidente_sul_lavoro_grave_operaio_manduria-221896751/

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Incidente sul lavoro: operaio 25enne muore nell’azienda di arredi in legno

https://www.ilgazzettino.it/nordest/pordenone/incidente_lavoro_mortale_budoia-4369597.html

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Incidente sul lavoro a Castellina: 46enne trasportato con l’elisoccorso a Firenze

http://www.sienafree.it/castellina-in-chianti/106526-incidente-sul-lavoro-a-castellina-46enne-trasportato-con-lelisoccorso-a-firenze

Salute e sicurezza sul lavoro in presenza di sostanze pericolose – Convegno Aifos a Milano 11/04/2019

Segnalazioni

L’11 aprile 2019 a Milano un convegno gratuito affronterà la tutela della salute e sicurezza, la valutazione dei rischi e le buone pratiche relative alla presenza di sostanze pericolose nei luoghi di lavoro.

In Europa sono alcuni milioni i lavoratori che sono esposti alle tante sostanze pericolose presenti nei luoghi di lavoro. Se il 38% delle imprese dell’Unione Europea ha dichiarato la presenza di sostanze chimiche o biologiche sotto forma di liquidi, vapori o polveri, il 17% dei lavoratori risulta esposto a sostanze o prodotti chimici, e il 15% a fumo, esalazioni e polveri, per almeno un quarto dell’orario di lavoro.

Partendo da questi dati e dalla constatazione che molti lavoratori e aziende non sono sufficientemente consapevoli dei rischi da prevenire, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha organizzato per il 2018 e il 2019 la campagna “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”. Una campagna che ha proprio l’obiettivo di sensibilizzare sulla necessità della prevenzione dei rischi derivanti dalle sostanze pericolose e agenti cancerogeni e promuovere un’adeguata valutazione del rischio nelle aziende.

Convegno a Milano sulle sostanze pericolose

Con l’intento di migliorare l’attenzione e la prevenzione dei rischi correlati alle sostanze pericolose, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro (AiFOS), partner nazionale della Campagna Europea 2018-2019, ha organizzato per l’11 aprile 2019 Milano il convegno gratuito “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”. Un convegno che farà il punto della campagna europea, si soffermerà sui problemi della valutazione dei rischi e di alcune specifiche malattie professionali, fornirà alcune buone prassi e indicazioni sulla formazione esperienziale per l’uso in sicurezza delle sostanze pericolose.

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Lista di beni durevoli pericolosi segnalati da Rapid Alert System – Report 11 (Pubblicato il 15/03/2019)

Lista di beni durevoli pericolosi segnalati da Rapid Alert System

Rapid Alert System – Weekly Report
Report 11 (Published on: 15/03/2019)

Rapid Alert System è il sistema promosso dalla Commissione UE per tutti i prodotti di consumo pericolosi, ad eccezione di alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici. La relazione include informazioni dettagliate sui prodotti interessati, i rischi, lo Stato membro notificante e le misure adottate in risposta. Il sistema di allarme rapido consente uno scambio rapido di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni settimana, un aggiornamento delle ultime segnalazioni inviate dagli Stati membri è pubblicato sul sito web. Questo servizio di messaggi consente agli abbonati di essere informati su questi avvisi ogni settimana.

Alcuni prodotti segnalati come pericolosi da questa puntata della lista Rapid Alert System

LA SCHEDA 

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Misurare l’equità in salute

 

FONTE AGENZIA SANITARIA E SOCIALE  REGIONE EMILIA-ROMAGNA

L’Agenzia sanitaria e sociale ha partecipato alla tre giorni del welfare – organizzata dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Azienda USL di Bologna -, con un intervento dal titolo “Misurare l’equità in salute: un esempio dallo Studio longitudinale emiliano”.

La rassegna dal 28 febbraio al 2 marzo intendeva raccontare la qualità del welfare sociale, sanitario, educativo, abitativo e culturale, la sua storia e le prospettive nel capoluogo emiliano; la sessione pomeridiana del 1° marzo si è focalizzata in particolare su alcune iniziative per monitorare e contrastare le disuguaglianze di salute a Bologna.

Tra gli strumenti per stimare gli esiti di salute in relazione a caratteristiche socio-demografiche che possono essere desunte dalla statistica ufficiale, lo Studio longitudinale emiliano si caratterizza per una ampia disponibilità di informazioni, anche molto dettagliate, e permette di seguire nel tempo coorti di residenti nei comuni in studio (Bologna, Modena e Reggio Emilia). I professionisti dell’Agenzia hanno presentato alcuni risultati per la città di Bologna: ad esempio, si riscontrano eccessi di rischio di mortalità per cause correlate al fumo e all’alcol nei maschi meno istruiti.

Per saperne di più

Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche – Valutazione del rischio e verifiche

FONTE INAIL

Secondo quanto definito dal Testo Unico sulla Sicurezza del lavoro (artt. 80 e 84 del d.lgs. 81/08), è fatto obbligo al datore di lavoro di provvedere affinché gli edifici, gli impianti, le strutture e le attrezzature siano protetti dagli effetti dei fulmini.

Immagine Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche - Valutazione del rischio e verifiche

A tal fine, il datore di lavoro redige un documento di valutazione del rischio fulmini e predispone, se del caso, un impianto di protezione contro le scariche atmosferiche. Ai sensi del d.p.r. 462/01 e della l. 122/2010, all’Inail è assegnato il compito di verifica a campione della prima installazione degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche nei luoghi di lavoro. Pertanto, il prodotto ha l’obiettivo di presentare le attività di controllo svolte dall’Inail e di definire la procedura per la valutazione del rischio di fulminazione di una struttura e le modalità di svolgimento delle verifiche.

Prodotto: Volume
Edizioni: Inail –  2016
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

Un articolo sui cambiamenti climatici di Luigi Di Marco, del GdL CIIP

 

FONTE C.I.I.P 

Luigi Di Marco, che partecipa all’attività del Gruppo di Lavoro Ambiente e sostenibilità, ha pubblicato su AIASMAG n.1/2019 un articolo sul tema dei cambiamenti climatici

Un momento cruciale della ripresa del dibattito sui cambiamenti climatici è stata l’iniziativa di una bambina svedese di 16 anni

La più grande sfida per la salute del 21°secolo: i cambiamenti climatici
Salute e clima: il futuro è adesso, un urgente appello ad agire
Breve presentazione delle 7 raccomandazioni dell’OMS su Salute e Clima e la Carta Internazionale di Roma su Salute e Cambiamenti Climatici. Cosa è urgente fare in Italia.

 

Le competenze non tecniche a supporto del ruolo del RLS

 

FONTE C.I.I.P . 

Le competenze non tecniche a supporto del ruolo del RLS
CCP – V.le D’Annunzio 15 – Milano
mercoledì 27 marzo 2019 – ore 9:00-13:00

Seminario CCP Milano

9:00 – Registrazione partecipanti

9:15– Presentazione programma
Gruppo promotore “Casa degli RLS”

9:30 – Un nuovo paradigma della sicurezza
Attilio Pagano – Presidente Associazione italiana Non Technical Skill (AiNTS)

9:55 – Le competenze non tecniche: queste sconosciute
Luca Santopolo – Membro Consiglio Direttivo AiNTS

10:20 – Le competenze non tecniche collegate alle attribuzioni del RLS dettate dall’art.50
Augusto Piazza – Consulente Sportello Ambiente e Sicurezza per RLS Lecco

10:45 – Competenze non tecniche in atto: la consapevolezza situazionale dei lavoratori
Attilio Pagano – Presidente Associazione italiana Non Technical Skill (AiNTS)

11:30 – 11:45 – Pausa caffè e raccolta quesiti

11:45 – Risposte ai quesiti – Testimonianze – Discussione
Gruppo promotore “Casa degli RLS”

13:00 – Chiusura dei lavori

scarica la locandina

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5×1000 anno 2019: a te non costa nulla, sostieni l’Associazione Familiari Vittime dell’Amianto Emilia Romagna

Diario Prevenzione invita le lettrici e i lettori a dare una mano ad Afeva Emilia Romagna 

 

Bologna, 8 marzo 2019

Carissima/o,

In occasione della Dichiarazione dei redditi del 2019, senza alcuna spesa per te, con un semplice gesto, puoi destinare il 5×1000 all’Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto Emilia Romagna.

E’ sufficiente indicare il codice fiscale dell’AFeVA ER :

C.F. 91374850377

 

Con questa scelta contribuirai alle attività dell’associazione, al finanziamento di progetti di ricerca per la cura del Mesotelioma realizzati nelle strutture pubbliche, a progetti informativi nelle scuole sul rischio amianto, nella tutela legale delle vittime, per una Regione senza Amianto

Tristi Cronache Correnti (3) – 13 marzo 2019

Ravenna, 32 anni fa la strage della Mecnavi La città non dimentica. Domani e giovedì serie di iniziative per rendere omaggio alle tredici vittime della tragedia

https://www.corriereromagna.it/news/ravenna/34222/ravenna-32-anni-fa-la-strage-della-mecnavi-la-citta-non-dimentica.html

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Provincia di Ravenna. Infortuni sul lavoro: nel 2018 in provincia sono morte dodici persone
Le morti bianche registrate erano quattro in meno nel 2017 E va male in regione anche per gli infortuni non mortali

https://www.ravennaedintorni.it/societa/2019/02/12/morti-sul-lavoro-2018-ravenna/

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CGIA: aumentano gli infortuni sul lavoro a Venezia, in particolar modo tra i giovani e gli stranieri

Fonte : Il giornale delle PMI

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Infortunio sul lavoro a Rogeno, soccorso 38enne
L’uomo ha riportato lo schiacciamento di un piede ed è stato trasportato in ospedale

Fonte Leccotady.it

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Incidenti lavoro, muore operaio a Pistoia
13 marzo 2019 ore 15.25
È morto nelle prime ore di oggi (mercoledì 13 marzo) a Pistoia Rahshta Sokol, l’operaio albanese di 45 anni che nella mattinata di martedì 12 era caduto da una scala mentre lavorava nell’azienda vivaistica di Casalguidi di cui era dipendente. L’uomo, insieme ad alcuni colleghi, stava rialzando i pini in vaso che nella notte erano caduti a terra, colpiti dalle raffiche di vento. Improvvisamente, per cause ancora da accertare, è caduto dalla scala che era appoggiata a una pianta, da un’altezza di tre metri, provocandosi una frattura cranica. Non si esclude che l’operaio sia precipitato per un malore improvviso. All’arrivo dei soccorsi le condizioni dell’operaio erano apparse gravissime e i sanitari avevano dovuto effettuare per due volte le manovre per rianimarlo prima di portarlo all’ospedale di Pistoia; in seguito è stato trasportato all’ospedale fiorentino di Careggi in codice rosso.

Fonte Rassegna.it

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Incidente sul lavoro a Cerveteri (Roma): operaio cade da un ponteggio e muore

continua su: https://roma.fanpage.it/incidente-sul-lavoro-a-cerveteri-roma-operaio-cade-da-un-ponteggio-e-muore/

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Uso in sicurezza dei prodotti fitosanitari – schede tecnico-informative

Fonte Inail 

L’uso dei prodotti fitosanitari (PF) nel settore agricolo sta ricevendo negli ultimi anni una particolare attenzione per le ricadute che l’impiego di tali prodotti ha sulla salute degli operatori agricoli, dei consumatori e per la tutela dell’ambiente e della biodiversità.

Uso in sicurezza dei prodotti fitosanitari

L’opuscolo viene proposto sia come ausilio per la realizzazione dei percorsi di formazione e di informazione dei lavoratori sia come compendio sintetico degli adempimenti di legge previsti in tema di tutela della salute e della sicurezza in ambito professionale. Il testo è strutturato in schede monotematiche dedicate alle principali fasi di impiego del PF, integrate da sezioni relative alla sicurezza chimica in ambito professionale. Viene inoltre trattata la tutela dell’ambiente tramite l’impiego di metodologie agronomiche alternative a basso apporto di PF.

Prodotto: volume
Edizioni: Inail – 2018
Disponibilità: si –  Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

UK – I piloti inglesi avvertono gli operatori dei droni di non cadere in situazioni di reato

FONTE BALPA (Sindacato dei Piloti inglesi – traduzione tramite translator google )

I piloti stanno ricordando agli operatori di droni che potrebbero trovarsi in prigione se volano troppo vicino agli aeroporti.

La nuova legislazione entra in vigore oggi (13 marzo 2019), che vede la zona no-fly intorno agli aeroporti aumentata da 1 km a 5 km e conferisce maggiori poteri alla polizia. Coloro che ignorano le regole potrebbero subire multe salate e pene detentive.

La British Airline Pilots Association (BALPA) accoglie favorevolmente il cambiamento, per il quale è stato condotta una campagna, e ritiene che sia un passo avanti verso l’integrazione sicura di tali dispositivi nello spazio aereo del Regno Unito.

Ma BALPA dice che non è la fine della storia e sono necessarie ulteriori azioni. Chiede al governo di mettere in atto misure per proteggere gli elicotteri che operano a bassi livelli lontano dalla zona protetta intorno agli aeroporti e nelle aree in cui i droni sono spesso volati.

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La Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti ITF chiede alle autorità dell’aviazione civile di tutto il mondo di mettere a terra gli aerei Boeing 737 MAX 8

FONTE ITF

La Federazione internazionale dei lavoratori dei trasporti (ITF) ritiene doverosa e positiva la scelta della recente messa a terra degli aerei Boeing 737 MAX 8 e chiede a tutte le restanti autorità dell’aviazione civile di seguire l’esempio per garantire la sicurezza di passeggeri e lavoratori.
La recente tragedia in Etiopia è il secondo incidente negli ultimi sei mesi in cui un Boeing 737 MAX 8 si è schiantato in circostanze simili. In tutto il mondo vengono sollevate serie domande sulla sicurezza di questi aeromobili e sulla loro idoneità al funzionamento continuo.

Molti sindacati affiliati all’ITF hanno già preso provvedimenti per proteggere i loro membri, come il sindacato APLA dei piloti argentini, che ha incaricato i membri di non volare il MAX 8. ITF accoglie con favore tali azioni, che sono state applicate per proteggere i lavoratori e il più ampio pubblico volante.

Un certo numero di autorità dell’aviazione civile hanno già bandito il MAX 8 dal proprio spazio aereo. Chiediamo a tutte le restanti autorità di aderire a questo divieto come misura preventiva fino a quando non sia stata formulata tutta la certezza che questi velivoli sono sicuri da volare.

Gabriel Mocho Rodriguez, segretario dell’aviazione civile ITF, ha dichiarato: “Le autorità dell’aviazione devono adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori dell’aviazione e il pubblico dei voli rimane la loro priorità numero uno. È inoltre fondamentale che l’indagine porti a tutte le azioni di sicurezza necessarie per garantire che l’aviazione rimanga la forma di trasporto più sicura “.

LA GRANDE STANGATA CHE IL GOVERNO GIALLO VERDE STA PREPARANDO CONTRO I LAVORATORI

 

La questione TAV SI contro TAV NO ha rappresentato un enorme “rumore di fondo” che, nei fatti, ha coperto e ha distratto media, cittadini e leadership della opposizione  rispetto alla manovra del governo per introdurre in Italia una radicale cancellazione dei diritti dei lavoratori.

Il 28 febbraio con il Comunicato n° 48 della Presidenza del Consiglio il Governo ha reso noto il Disegno di Legge “Deleghe al Governo in materia di semplificazione e codificazione (disegni di legge)”.
Da questo testo e in fattispecie dal paragrafo 7 si evince che il Governo, più che “semplificare”, intende azzerare una serie di capisaldi del Diritto del Lavoro. Siamo ben oltre il già negativo Jobs Act. Questa proposta è una vera e propria riforma “ungherese” del diritto del lavoro. Il riferimento principale per questa “semplificazione” del diritto del lavoro sarebbe il seguente:

” … si eliminano i livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti per l’adeguamento alla normativa europea e si prevede l’obbligo per l’amministrazione di rendere facilmente conoscibili e accessibili le informazioni e i dati in materia (oltre alla relativa modulistica), assicurando al contempo l’integrazione e lo scambio di dati tra le amministrazioni dello Stato e altri soggetti pubblici e privati.”

Concordo in pieno con quanto scrive sulla newsletter de Il Mulino Valerio De Stefano nell’articolo “La “deriva ungherese” del diritto del lavoro:

” Eliminare ogni disposizione che superi il minimo imposto dal diritto Ue significherebbe infatti regredire al diritto del lavoro degli anni Cinquanta, se non prima. Il diritto del lavoro Ue si limita a fissare minimi di trattamento che poi gli Stati più avanzati spesso modificano, aumentandoli. Ad esempio, la direttiva Ue sulla protezione delle lavoratrici madri prevede un congedo di maternità minimo di 3 mesi e un congedo obbligatorio di 2 settimane. La legislazione italiana prevede che il congedo obbligatorio sia di 5 mesi. Se il governo decidesse di “pareggiare” il diritto italiano con quello Ue, le lavoratrici italiane si vedrebbero ridotte le tutele in caso di maternità in maniera drastica.”

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