Regione Lombardia: “FAQ per la valutazione, gestione e miglioramento dello stress lavoro correlato nelle micro e piccole imprese e documenti di interesse”

La Regione Lombardia il 25/06/2019 ha approvato on apposito decreto un documento nel quale viene data risposte alle domande più frequenti in materia di stress lavoro correlato: “FAQ per la valutazione, gestione e miglioramento dello stress lavoro correlato nelle micro e piccole imprese e documenti di interesse”

IL DOCUMENTO (PDF)

Una giusta transizione verso un’economia più verde, più equa

Pubblichiamo questo articolo di Tim Sharp apparso sul sito del sindacato inglese TUC. Sarebbe importante  se le riflessioni espresse in questo articolo divenissero materia di confronto anche nel movimento sindacale italiano… Editor

 

 

FONTE TUC 

Autore
Data di rilascio
08 lug 2019
traduzione : Google Translator
Questa dichiarazione

Il passaggio alla decarbonizzazione della nostra economia ha il potenziale per offrire interessanti opportunità per il Regno Unito. Ma al momento, la mancanza di una politica di transizione globale o di una strategia industriale coerente per fornire il sostegno e l’impulso necessari per il cambiamento, significa che molti posti di lavoro ben retribuiti e altamente qualificati sono minacciati.

Il movimento sindacale sosterrà la lotta contro il cambiamento climatico per aiutare a proteggere il pianeta per i nostri figli e nipoti. E difenderemo quei lavoratori il cui lavoro è a rischio se non intraprendiamo azioni per rendere la transizione verso un’economia più verde solo una. Questa semplice dichiarazione di transizione stabilisce una serie di politiche ambiziose e impegnative che sosterranno questi lavoratori. Chiediamo al governo di attuare queste raccomandazioni in entrambi gli interessi dei lavoratori di questo paese e del pianeta in cui tutti viviamo.

La necessità di una transizione giusta

Il movimento sindacale riconosce che esistono prove scientifiche schiaccianti della necessità di decarbonizzare la nostra economia. Le industrie ad alta intensità energetica, compresi i settori dell’energia, dei trasporti, manifatturiero e delle costruzioni, saranno fondamentali per raggiungere questa transizione, ma questo è un progetto che richiederà cambiamenti in tutta la nostra economia, ei membri del sindacato hanno le competenze per realizzarlo. Le voci dei lavoratori che sono in prima linea nell’affrontare la sfida dei cambiamenti climatici devono essere al centro di una transizione positiva verso l’economia di cui avremo bisogno.

Le voci dei lavoratori che sono in prima linea nell’affrontare la sfida dei cambiamenti climatici devono essere al centro di una transizione positiva verso l’economia di cui avremo bisogno

Un tale cambiamento, se lasciato al solo mercato, potrebbe avere enormi conseguenze economiche e sociali, in termini di posti di lavoro, competenze e conoscenze perse e comunità distrutte. Abbiamo bisogno di un approccio diverso al fallito approccio neoliberale degli anni ’80, che ha lasciato i lavoratori alle spalle e le comunità devastate.

Il movimento sindacale internazionale ha chiesto una “transizione giusta” verso un’economia più verde, in cui nuovi posti di lavoro altrettanto validi in termini di retribuzione, competenze, pensioni e riconoscimento sindacale sostituiscono quelli persi. A seguito della pressione sindacale, il concetto di transizione giusta è stato incluso nel preambolo dell’accordo di Parigi del 2015 e nella dichiarazione della Slesia ai colloqui sul clima del 2018.

Il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio ha implicazioni e opportunità potenziali per la politica industriale e la qualità dell’occupazione. Tuttavia, le opportunità non saranno realizzate a meno che i lavoratori più interessati non abbiano un posto al tavolo dove vengono prese le decisioni chiave. Dovrebbero essere in grado di contribuire alle soluzioni, non essere dette dopo che le decisioni sono state prese.

E, naturalmente, i cambiamenti climatici colpiscono i nostri fratelli e sorelle – in particolare le nostre sorelle – in tutto il mondo. Le cifre delle Nazioni Unite mostrano che l’80 per cento di coloro che sono sfollati a causa del cambiamento climatico sono donne. L’accordo di Parigi identifica soluzioni globali a un problema globale; ha fornito disposizioni specifiche per l’emancipazione delle donne, riconoscendo che esse sono colpite in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici e una transizione giusta deve garantire equità e superare le ingiustizie vissute da tutti i lavoratori, uomini e donne, giovani e anziani, bianchi e neri, nel globale nord e sud.

Il cambiamento climatico colpisce i nostri fratelli e sorelle – in particolare le nostre sorelle – in tutto il mondo. Le cifre delle Nazioni Unite mostrano che l’80 per cento di coloro che sono sfollati a causa del cambiamento climatico sono donne

Fare una giusta transizione

Leggi tutto

REACH, disponibile l’opinione finale sulla restrizione di sostanze per tatuaggi e trucco permanente

Fonte AmbienteLavoro

È disponibile, sul sito ECHA, il parere finale dei comitati per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socio economica (SEAC), sulla restrizione di sostanze contenute in inchiostri per tatuaggi e trucco permanente.

 

I tatuaggi sono una forma diffusa di body art, a cui si è sottoposto il 12% della popolazione europea. Vengono effettuati attraverso l’iniezione sottocutanea di inchiostri colorati in modo da creare un disegno permanente. Se è vero che i rischi sanitari derivanti dall’utilizzo di aghi sporchi per iniettare gli inchiostri sono noti già da tempo, un altro problema da considerare riguarda le sostanze chimiche utilizzate. Gli inchiostri per tatuaggi e il trucco permanente, come ad esempio gli inchiostri per eyeliner, sono costituiti da miscele di diverse sostanze chimiche, che possono rimanere nel nostro organismo per tutta la vita; ciò implica la possibilità di un’esposizione a lungo termine a ingredienti potenzialmente nocivi presenti nei prodotti per realizzare tatuaggi e in quelli utilizzati per ottenere un trucco permanente. Queste sostanze chimiche possono causare effetti nocivi sulla salute, ma si sa poco delle conseguenze relative al loro uso.

La Commissione europea ha chiesto all’ECHA di valutare i rischi sulla salute umana delle sostanze contenute negli inchiostri per tatuaggi e di esaminare l’eventuale necessità di introdurre restrizioni a livello dell’UE sul loro uso.

È ora disponibile sul sito ECHA il parere finale dei comitati per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socio economica (SEAC), sulla restrizione di sostanze contenute in inchiostri per tatuaggi e trucco permanente.

Fonte: REACH

GB: I sindacati chiedono alla commissione trasversale di concordare piani di emergenza climatica

FONTE  TUC

 

Il TUC ha pubblicato oggi (lunedì) Una transizione verso un’economia più verde, più equa : una tabella di marcia per soddisfare i bisogni dei lavoratori nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Questo pomeriggio sarà lanciato in un evento con relatori, tra cui la segretaria Ombra per l’ambiente, Rebecca Long-Bailey e la vicepresidente della commissione per i cambiamenti climatici, la baronessa Brown.

La tabella di marcia presenta proposte per:

  1. Una commissione Just Transition: una commissione nazionale trasversale comprendente imprese, consumatori e sindacati per pianificare un percorso chiaro e finanziato verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
  2. Accordi di transizione sul luogo di lavoro: mettere le voci dei lavoratori al centro dei piani di transizione in tutti i luoghi di lavoro in cui è necessario un cambiamento.
  3. Finanziamento delle competenze di transizione: in modo che ogni lavoratore abbia accesso alla formazione nelle nuove competenze necessarie per un’economia a basse emissioni di carbonio e percorsi garantiti per nuove attività.
  4. Protezioni standard per l’occupazione: garantire che i nuovi posti di lavoro nell’economia a basse emissioni di carbonio non siano di qualità inferiore rispetto ai posti di lavoro modificati o superati.

Il segretario generale della TUC, Frances O’Grady, ha dichiarato:

“I sindacati si impegnano a fronteggiare l’emergenza climatica. Un’economia più verde può anche essere un’economia più equa, con nuovi lavori e migliori posti di lavoro in tutta la Gran Bretagna.

“È fondamentale evitare gli errori degli anni ’80, quando i cambiamenti industriali hanno devastato le comunità perché i lavoratori non avevano voce in capitolo. Questa volta abbiamo bisogno di un piano che tutti possano ottenere dietro, con le voci dei lavoratori al centro di tutto.

“Ecco perché chiediamo a politici, imprese, consumatori e sindacati di fare insieme questi piani, attraverso una Just Transition Commission”.

Nota dell’editore

– Just Transition roadmap: Il documento completo Una transizione verso un’economia più verde e più equa può essere trovata quihttps://www.tuc.org.uk/sites/default/files/A_Just_Transition_To_A_Greener_Fairer_Economy.pdf

– Evento di lancio: l’evento si svolge alle 14.30 presso il Palazzo dei Congressi. Un numero limitato di posti è disponibile per i giornalisti. Si prega di contattare media@tuc.org.uk se si desidera partecipare.

– Impegno internazionale per la transizione giusta: l’accordo di Parigi della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici comprendeva l’impegno a  una giusta transizione della forza lavoro e la creazione di un lavoro dignitoso e di posti di lavoro di qualità” . A partire da maggio 2019, l’accordo è stato firmato da 194 stati, incluso il Regno Unito.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dec. 4 luglio 2019 – Costituzione tavolo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura

 

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Decreto 4 luglio 2019
Costituzione tavolo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

Il Documento alla fonte Olympus

L’appello dell’armatore di Mediterranea ai pescatori: “Diamo un segnale forte contro il decreto Sicurezza”

 

Condividiamo questo Appello che mette in evidenza quanto siano gravi le conseguenze delle sanzioni del Decreto “sicurezza”   per chi assolve al dovere di soccorrere naufraghi . Questo Decreto per la gravità delle sanzioni potrebbe indurre   la diffusione della pratica del “non vedere” le situazioni di pericolo e a non soccorrere le persone in difficoltà… Con il Decreto sicurezza vigente questo potrebbe succedere: chiedere aiuto e non essere ascoltati  Editor 

 

FONTE DIRE.IT  CHE RINGRAZIAMO 

 

“Vorrei da armatore fare un appello alle associazioni come Confitarma e Assarmatori, alle cooperative di pesca, a coloro che lavorano in mare”, dice Metz

ROMA – “Come armatore del veliero Alex mi è stata notificata la sanzione amministrativa perché ha soccorso persone. È uno degli aspetti più odiosi del nuovo decreto sicurezza, perché ha come obiettivo chiaro quello di mandare un messaggio ai naviganti: se trovate qualcuno in mare, lasciatelo morire. Non salvatelo. Ed è un messaggio che non serve alle Ong”. Lo afferma Alessandro Metz, armatore sociale di Mediterranea Saving Humans.

“È ovvio infatti – prosegue- che per chi opera a difesa dei diritti umani e del diritto internazionale, non sarà una multa, per quanto salatissima, a far indietreggiare: se una vita vale qualcosa, è certamente di più di qualsiasi somma di denaro. Il messaggio è invece per quelli che in mare ci lavorano, ci vivono, per gli armatori di compagnie di navigazione, per capitani di pescherecci, per la gente di mare. Quella straordinaria gente che ha salvato, in questi anni, decine di migliaia di vite senza riflettori puntati, e solo perché chi va in mare sa cos’è il mare. Sa come ci si comporta in mare, sa che ci si deve aiutare uno con l’altro”, conclude.

“Vorrei da armatore fare un appello alle associazioni come ConfitarmaAssarmatori, alle cooperative di pesca, a coloro che lavorano in mare: bisogna dare un segnale forte contro questa norma, che mette in pericolo tutte le vite in mare, non solo quelle dei migranti. Se passa il messaggio che in mare bisogna voltarsi dall’altra parte, – conclude Metz – può toccare a ognuno di noi la prossima volta, di chiedere aiuto e di non essere ascoltati.”

Il periodico Lavoro e Salute n° 4 – luglio 2019 è disponibile online

Segnaliamo la disponibilità online del periodico Lavoro e Salute n° 4 – luglio 2019

 

– I RAPINATI
Senza difese milioni di italiani pagano più volte per curarsi pag. 5
– Con la Flat-Tax e l’Autonomia Differenziata
picconano ancora la sanità pubblica pagine 10 e 68
– Lavorare con la bara accanto pag. 3
– Tre storie parallele di disperazione pag. 34
– La moda rumena e i marchi occidentali pag. 35
– Sfruttare l’immigrato sì, ma con il sorriso pag. 36
– Evviva: la classe operaia non esiste più pag. 40
e molti altri articoli d’interesse.

LAVORO E SALUTE N° 4 – 2019

Telecamere sul posto di lavoro: attenti alla tentazione della sorveglianza

FONTE :    Equaltimes.org 

AUTORE : Benjamin Hourticq

Sono ovunque, o quasi. Guarda, lì, in un angolo del soffitto. Dietro il bancone, il farmacista, il cassiere, questo tecnico informatico. Tipi di palle di neve di vetro, alzate e riempite di nero. Telecamere CCTV, sono lì per proteggerti o monitorarti?

” Nel mondo degli affari, parliamo di videoprotezione, perché ti dicono che sei protetto ” ,dice Caroline Diard, dottore in risorse umane presso la Normandy School of Management, specialista in materia. Secondo la Commission Nationale Informatique et Libertés (CNIL) – l’autorità francese per il controllo dei dati personali – l’installazione di telecamere in un luogo di lavoro può essere effettuata ” ai fini della sicurezza di beni e persone , come deterrente o per identificare gli autori di furti, danni o aggressioni.Deciso dal datore di lavoro, questo deve essere fatto in conformità con un regolamento denso. Pertanto, in Francia, è necessario rispettare la protezione civile, penale, lavorativa, interna e le norme europee di protezione dei dati generali (GDPR).

Leggi tutto

Emilia-Romagna, come documentare quanto e dove ha grandinato?

 

FONTE SNPAMBIENTE

Il 22 giugno scorso l’Emilia-Romagna è stata interessata da grandinate intense, raffiche di vento e forti precipitazioni. Arpae ha redatto la relazione tecnica di questo rilevante evento meteorologico nel quale è disponibile la mappa delle località più colpite. Nel caso di richiesta risarcimento danni può essere utile attestare che il proprio comune risulti tra le località maggiormente colpite. Sul sito Arpae il modello di richiesta di certificazione da inviare all’Agenzia che procederà a una verifica gratuita dei dati. Leggi il resto 

ILO:Aumento dello stress da calore previsto potrà portare una perdita di produttività equivalente a 80 milioni di posti di lavoro

 

Si prevede che il riscaldamento globale determini un aumento dello stress da calore correlato al lavoro, danneggiando la produttività e causando perdite di lavoro e economiche. I paesi più poveri saranno i più colpiti.

GINEVRA (Notiziario ILO) – Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), si prevede che l’aumento dello stress termico derivante dal riscaldamento globale porti a perdite di produttività globale pari a 80 milioni di posti di lavoro a tempo pieno nell’anno 2030.

Le proiezioni basate su un aumento della temperatura globale di 1,5 ° C entro la fine di questo secolo suggeriscono che nel 2030, il 2,2% del totale delle ore di lavoro in tutto il mondo andrà perso a causa di temperature più elevate, una perdita equivalente a 80 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. Questo è equivalente alle perdite economiche globali di $ 2.400 miliardi di dollari.

Inoltre, il rapporto avverte che si tratta di una stima prudente perché presuppone che l’aumento della temperatura media globale non supererà 1,5 ° C. Assume anche che il lavoro in agricoltura e nell’edilizia – due dei settori più colpiti dallo stress da calore – avvenga all’ombra.

Leggi tutto

BONIFICA AMIANTO/DELIBERA GIUNTA REGIONALE ER MICRORACCOLTA (PICCOLE QUANTITA’) AMIANTO EMILIA-ROMAGNA: Approvata delibera regionale per linee guida – ATERSIR ha 60 gg per modificare il regolamento rifiuti

Bologna, 3 luglio 2019

Sono state deliberate il 1° luglio 2019 dalla Giunta Regionale Emilia-Romagna le Linee Guida per la raccolta e lo smaltimento di piccole quantità di Manufatti Contenenti Amianto (Microraccolta) con Delibera Num. 1071 del 01/07/2019 (scarica la delibera in PDF)

Per diventare operativa in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna si deve attendere la modifica del Regolamento sulla gestione dei Rifiuti Solidi Urbani da parte di ATERSIR (l’agenzia regionale per l’acqua ed i rifiuti partecipata dai Comuni dell’Emilia-Romagna) che ha 60 gg. di tempo per realizzarla.

 

Si tratta di un provvedimento importante ed innovativo in quanto indica un unico standard di procedure per tutti i cittadini della Regione, per tutti i comuni e per tutti i gestori dei rifiuti.

Il provvedimento ha l’obiettivo di rendere più agevole e conveniente la pratica di rimozione dei Manufatti di Cemento Amianto (in matrice compatta) da parte del singolo cittadino, combattere il fenomeno dello smaltimento abusivogarantire alti livelli di sicurezza per il cittadino nelle operazioni di rimozione, semplificare la procedura ed abbattere i costi.

Soggetti destinatari: Privati Cittadini relativamente alla rimozione di piccoli manufatti di cemento-amianto nelle proprie abitazioni/pertinenze.

Campo di applicazione: rimozione Materiali costituiti da amianto in matrice compatta in buono stato di conservazione presenti in insediamenti civili (sono esclusi quelli di origine industriale ed artigianale).

Sono esclusi dal campo di applicazione: Manufatti in matrice friabile (coibentazioni di tubazioni e caldaie, coibentazioni di soffitti, polverino in amianto, guarnizioni, pannelli in cartone-amianto, ecc…). Operazioni di rimozione che presentino evidenti rischi di infortunio. Che il materiale da rimuovere sia in cattivo stato di conservazione. Che le quantità da rimuovere siano superiori a quelle previste.

L’ARTICOLO   SEGUE ALLA FONTE AFEVAER

Newsletter Medico Legale INCA Numero 10/2019 . Le malattie professionali nella relazione annuale INAIL

Newsletter Medico Legale INCA Numero 10/2019

Le malattie professionali nella relazione annuale INAIL

Nei giorni scorsi si è tenuto l’annuale incontro in cui il presidente dell’ INAIL ha presentato il resoconto dell’attività dell’Istituto per l’anno 2018.

In questa occasione sono stati presentati i dati relativi agli infortuni de alle malattie professionali, pur se rileviamo che per quanto concerne le malattie professionali minore è stato il dettaglio statistico.

Le malattie denunciate nel 2018 sono state circa 59.500, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 37%, mentre il 3% è ancora “in istruttoria”.

Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 43mila, di cui quasi il 40% per causa professionale riconosciuta.

I lavoratori con malattia asbesto-correlata sono stati poco meno di 1.400, mentre quelli deceduti nel 2018 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.177 (-16,4% rispetto al 2017), di cui 257 per silicosi/asbestosi (il 74% con età al decesso maggiore di 79 anni).

I dati presentati confermano il rilievo che hanno assunto le malattie muscoloscheletriche con oltre 3.2000 casi di tunnel carpale ed altre patologie dei nervi ed oltre 14.5000 malattie del sistema osteoarticolare.

Rimane significativo il dato delle ipoacusie che sono già state oggetto di commento nella precedente newsletter e quello dei tumori anche se risultano in calo i riconoscimenti.

I dati presentati non hanno fornito indicazioni sulla numerosità e tipologia delle patologie legate alla pregressa esposizione all’amianto.

In calo, poi, appaiono anche i disturbi psichici e comportamentali in cui dovremmo ritrovare le condizioni di stress lavoro-correlato anche se appare necessario un approfondimento statistico per verificare quante di queste condizioni di stress e burnout non siano state ammesse a tutela con il codice ICD delle malattie del sistema nervoso.

Le rilevazioni più recenti mostrano un lieve aumento delle denunce anche nei primi cinque mesi del 2019. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail tra gennaio e maggio, infatti, sono state 27.385, 372 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,4%).

LA NEWSLETTER INCA 10 2019 CGIL COMPLETA

Riassunto dei casi di presunta morte o grave malore verificatisi in occasione dell’ondata di calore della settimana 24 giugno 01 luglio 2019 in Italia

Il flusso informativo del mainstream, pervaso dalle narrazioni che generano paure tanto forti quanto immotivate sulle inesistenti invasioni di migranti oscura e relega alle cronache locali i report dei decessi o di gravi malori sul lavoro verosimilmente causati dalle ondate di calore. Sono troppi i lavoratori del settore costruzioni o infrastrutture all’aperto che sono esposti alle temperature estreme di questi giorni. Per il settore delle costruzioni esistono strumenti protettivi quale la Cassa integrazione coperte dalle Casse edili nei casi di ondate di calore… Per altri settori industriali le imprese possono adottare provvedimenti di organizzazione del lavoro utilizzando le ore del mattino meno calde… Pubblichiamo questo primo riassunto elaborato da Alberto Baldasseroni dopo una ricerca in rete che ha posto in evidenza questi casi di decessi o di gravi malori attribuibili alla esposizione alle ondate di calore.

Riassunto dei casi di presunta morte o grave malore verificatisi in occasione dell’ondata di calore della settimana 24 giugno 01 luglio 2019 in Italia e segnalati dalla stampa, trovati tramite Google con ricerca basata su parole chiave.
a cura di Alberto Baldasseroni

Il lavoro in situazioni di temperature elevate

 

FONTE  CIIP 

Il lavoro in situazioni di temperature elevate è un tema sempre più attuale. Il progetto Heat Shield del CNR finanziato da fondi europei è stato riproposto in questo sito negli ultimi anni.

Proponiamo agli interessati, oltre alle iniziative Heath Shield del 20172018 e 2019, alcuni documenti che possono aiutare per affrontare questa tematica tipica dei mesi estivi.

Lavoro d’estate in condizioni di temperatura elevata: il rischio di colpo da calore“, pubblicato a cura del Coordinamento Provinciale SPISAL di Padova

Estate sicura – come vincere il caldo. Consigli alla popolazione per affrontare le ondate di calore“, pubblicato dal Ministero della Salute – CCM

Estate sicura – Caldo e lavoro. Guida breve per i lavoratori”. pubblicato dal Ministero della Salute – CCM – INAIL – D/Ep/Lazio

Sydney council workers protest Roundup use

FONTE NEWS.YAHOO.AU

[ traduzione google translator ] 

Più di 500 lavoratori in un consiglio comunale  di Sydney hanno abbandonato il lavoro dopo che il management si è presumibilmente rifiutato di prestare attenzione alle loro preoccupazioni sull’uso del diserbante basato su glifosato Roundup, che è stato collegato al cancro.

Lo staff esterno del Blacktown City Council lo scorso mese ha rifiutato di continuare a usare gli spray al glifosato, esortando la direzione a seguire la guida di altri consigli locali che hanno vietato il prodotto e hanno iniziato a sperimentare alternative più sicure, ha detto la United Services Union.

Leggi tutto

E’ la seconda vittima sul posto di lavoro. Si tratta di un operaio 24enne deceduto in ospedale venerdì sera

 

FONTE : RAINENWS.IT

E’ la seconda vittima sul posto di lavoro. Si tratta di un operaio 24enne deceduto in ospedale venerdì sera.Parliamo ancora di caldo, perché alle cinque vittime di ieri se n’è aggiunta una sesta, la seconda sul posto di lavoro e sempre a Verona. Questa volta, a perdere la vita, un muratore 24enne ricoverato in ospedale nello stesso giorno, giovedì, in cui era stato ricoverato un agricoltore di 77 anni, poi deceduto

Il tragico episodio, che ha visto il decesso del 24enne, si è verificato a Colognola ai Colli. Il giovane carpentiere di origine kosovara, risiedeva nel Bresciano, ed era impegnato nella ristrutturazione di villa Zoppi, un edificio storico del Comune veronese, dove si recava da alcuni giorni con la sua squadra alle dipendenze di una ditta lombarda. Al momento di tornare sul furgone, attorno alle 17.30, il ragazzo si è diretto verso un marciapiede dove si è infine accasciato. Avvicinato dai colleghi, il giovane non dava segni di vita e perciò sono stati chiamati i soccorsi. Prelevato da un’ambulanza è stato elitrasportato in ospedale al Fracastoro di San Bonifacio, dove è arrivato già in codice rosso. Nonostante gli sforzi del personale medico e a distanza di un giorno dal malore, il ragazzo è deceduto.

Il costo dei tumori occupazionali nell’Ue-28

di Gabriella Galli

L’Istituto sindacale europeo (Etui) ha condotto uno studio finalizzato a stimare gli oneri economici e umani dovuti all’incidenza degli agenti cancerogeni.

Alcuni dati

Ogni anno nell’Unione europea 1,3 milioni di persone muoiono di cancro.

Tra il 2 e il 12% si stima (dati di letteratura scientifica) siano i decessi da attribuire all’esposizione professionale ad agenti cancerogeni.

Gli agenti cancerogeni individuati, nello studio dell’Etui, come i principali responsabili dei danni gravi e mortali per la salute dei lavoratori sono 25

si tratta di prodotti chimici, sostanze generate da processi come le polveri di legno e le emissioni diesel, fattori occupazionali come lavoro a turni, industria della gomma.

I 25 agenti selezionati sono responsabili ogni anno di circa 190.000 nuovi casi (tra i 125.000 e i 275.000).

Le sedi di cancro occupazionali più frequenti sono: polmone, mammella e vescica.

Il costo complessivo dei danni conseguenti all’esposizione ai 25 agenti considerati è stimano tra i 270 e i 610 miliardi di euro per anno nell’Ue -28 (corrispondente all’1,8-4,1% del Pil dell’Ue).

L’ARTICOLO PROSEGUE SU  REPERTORIOSALUTE.IT

Stati Uniti: regolamentazione del rischio chimico indebolita da Trump

FONTE  ETUI

la protezione dell'ambiente a Washington

Dall’arrivo di Donald Tump come presidente degli Stati Uniti, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha fortemente spostato la sua politica per ridurre il “carico normativo” sull’industria chimica.

L’Environmental Protection Agency (EPA) svolge un ruolo centrale negli Stati Uniti come agenzia federale per la regolamentazione e il controllo dei rischi chimici. È stato creato nel 1970 e impiega circa 15.000 persone. Dispone di centri di ricerca, regole e funzioni di controllo degli esercizi (in particolare attraverso un sistema di ispezione e sanzione). In termini di rischi chimici, l’EPA svolge un ruolo cruciale nell’attuazione della legislazione federale sulle sostanze chimiche riformate nel 2016 a seguito di un compromesso parlamentare .

 

Leggi tutto

Rapporto tra condizioni di lavoro e malattie neurodegenerative

FONTE ETUI

26 giugno 2019

Rapporto tra condizioni di lavoro e malattie neurodegenerative

Medico che tiene in mano sclerosi laterale amiotrofica

I ricercatori svedesi hanno appena pubblicato una revisione della letteratura e una meta-analisi delle esposizioni professionali e delle malattie neurodegenerative.

66 sulla base letteratura originale, questo studio illumina il rapporto tra le condizioni di lavoro e le malattie neurodegenerative stato osservato tre costante aumento negli ultimi anni: il morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA ) conosciuta anche come “morbo di Lou Gehrig.” Gli studi si concentrano sui fattori di rischio tre diffuse nel mondo del lavoro: i campi elettromagnetici, metalli e pesticidi.

Leggi tutto

Silice cristallina: un grave rischio per i giovani lavoratori

FONTE ETUI

26 giugno 2019

Silice cristallina: un grave rischio per i giovani lavoratori

In Francia, l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, l’ambiente e il lavoro (ANSES) ha pubblicato alla fine di maggio 2019 i risultati delle sue competenze in merito ai rischi della silice cristallina per i lavoratori.

Questa esperienza è stata lanciata in particolare a causa delle preoccupazioni sollevate da casi di grave silicosi correlati all’uso di pietre ricostituite (quarzo + resina) utilizzate nella fabbricazione di piani di lavoro per cucine e rivestimenti per il bagno (” pietra artificiale “). I lavoratori interessati sono quelli che tagliano il materiale e / o lo producono e / o lo installano a casa, specialmente quando il taglio è asciutto. Queste silicosi possono coinvolgere i giovani lavoratori e i tempi di latenza possono essere più brevi di quelli comunemente osservati per la silicosi convenzionale. Quindi, la silicosi è lontana da una malattia che sarebbe una cosa del passato quando colpì centinaia di migliaia di minatori in Europa.

Leggi tutto

Le aste a doppio ribasso alimentano la piaga del caporalato

FONTE COLDIRETTI  CHE RINGRAZIAMO 
27 giugno 2019

Vanno bloccate le aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione e alimentano nelle campagne la dolorosa piaga del caporalato. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione alla Camera della proposta di legge che introduce il divieto della vendita sottocosto dei prodotti agroalimentari e in particolare delle aste elettroniche a doppio ribasso.  Le aste al doppio ribasso – sottolinea Coldiretti – provocano pesanti distorsioni e speculazioni aggravando così i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea. Le norme nazionali dunque – conclude Coldiretti – sono importanti per completare il quadro normativo contro le pratiche sleali nel settore alimentare approvato a livello comunitario.

Inail, aumentano gli infortuni mortali sui luoghi di lavoro

 

FONTE  RASSEGNA.IT

Per la prima volta in tre anni gli episodi sono cresciuti: 704 nel 2018, 30 in più rispetto al 2017 e nel 2019 siamo già a quota 303, il 5,9% in più rispetto allo scorso anno. Landini: non si può morire come cinquant’anni fa

Un forte aumento dei morti sul lavoro nel 2018 – per la prima volta in tre anni – e anche i primi dati del 2019 sono molto negativi. Li ha resi noti oggi 26 giugno il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, nella relazione dell’istituto alla Camera dei deputati. Lo scorso anno le morti accertate sul lavoro sono state infatti 704 (643 uomini e 61 donne), 30 in più rispetto al 2017, a fronte di 1.218 denunce di infortunio mortale, con un aumento del 4% rispetto al 2017. Ma l’aumento potrebbe crescere ancora, visto che 35 casi sono ancora in istruttoria.  La tendenza in crescita continua, visto che le denunce di infortunio mortale nei primi quattro mesi del 2019 sono state 303 con un aumento del 5,9% sullo stesso periodo del 2018. Le denunce di malattia professionale sono state circa 59.500 (+2,6% sul 2017). La causa professionale è stata riconosciuta al 37% del totale (il 3% è ancora in istruttoria).

Leggi tutto

Lavoro d’estate in condizioni di temperatura elevata. Il rischio da colpo di calore

Il rischio da calore è un’emergenza estiva ma non è un’emergenza imprevedibile. Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs. 81/2008) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, compresi quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari” e quindi anche al rischio di danni da calore.

L’emergenza climatica è una questione fondamentale del sindacato: ecco perché è il momento di “Il nostro lavoro a prova di clima “”

 

FONTE EQUALTIMES.ORG CHE RINGRAZIAMO 

Ogni stagione, i mezzi di sussistenza di milioni di famiglie sono stati devastati dall’emergenza climatica. I raccolti vengono distrutti da siccità, inondazioni e incendi. Case e luoghi di lavoro devono essere ricostruiti. Un numero sempre crescente di persone viene sfollato. Purtroppo, sono le persone più povere e vulnerabili ad essere in prima linea nei più gravi impatti climatici. Quest’anno, ad esempio, il Mozambico è stato colpito da non una, ma due tempeste tropicali letali. Il ciclone Idai , che ha colpito anche parti del Malawi e dello Zambia causando la morte di oltre 1.000 persone, è uno dei peggiori cicloni dell’Africa finora.

Leggi tutto

SesTAnti – Sessioni Tematiche di Anticipazione delle attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali — 2019

SesTAnti – Sessioni Tematiche di Anticipazione delle attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali — 2019
Palazzo Lombardia, Auditorium “G. Testori”, Piazza Città di Lombardia 1, Milano
  16-17 luglio 2019 – ore 13:00 – 17:30

III Forum annuale del Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza sul Lavoro

PROGRAMMA DEI LAVORI 

La salute bene comune. Anzi no

 

Autore Gavino Macciocco

Fonte : Saluteinternazionale

Ai cittadini è stata instillata l’idea che la salute è un costo e non un diritto, che il SSN non è sostenibile, che un sistema universalistico, come quello fondato nel 1978, è un lusso che non ci possiamo permettere, che – alla fine, per sicurezza – è meglio ricorrere a un’assicurazione privata.

Un affollato ascensore di un ospedale fiorentino. Nella discesa verso il pianoterra un signore di circa 50 anni ha cominciato a inveire contro chi gli aveva comunicato che l’intervento chirurgico di cui aveva urgente bisogno era stato fissato per il giugno 2020, tra un anno.

“E quando sono andato a chiedere spiegazioni di un’attesa così lunga mi hanno chiuso la porta in faccia”. All’uscita dall’ascensore, il signore – forse incoraggiato da un mio cenno di attenzione – si è soffermato a parlare della sua situazione. Da oltre un anno gli è stata diagnosticata una sindrome del tunnel carpale: vari interventi terapeutici – da infiltrazioni di cortisone a cicli di agopuntura – non hanno sortito alcun effetto. Ultimamente i dolori alla mano destra sono diventati insopportabili. Dolori che unitamente alla perdita della forza e della sensibilità gli impediscono di svolgere il proprio lavoro, quello di operaio orafo.

Leggi tutto