Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Lavore ai tempi del Covid-19 . Il rischio contagio tra gli occupati italiani

Riteniamo utile diffondere questo studio della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che ringraziamo. Editor

LAVORARE AI TEMPI DEL COVID-19
Il rischio contagio tra gli occupati italiani

Premessa………………………………………………
1. Le professioni a rischio contagio: sanitari e lavoratori a contatto con il pubblico le più esposte..
2. La diffusione del rischio tra i lavoratori.
3. I fattori di rischio
Nota metodologica
Appendice

IL DOCUMENTO ( pdf ) 

E se Covid-19 fosse trasmesso per via aerea?

FONTE PSINTERNATIONAL

Quanto è significativa la trasmissione aerea del virus che causa Covid-19? Questa domanda ha infastidito scienziati, operatori sanitari e pubblico dall’inizio dell’epidemia globale nel gennaio 2020.

Il dibattito sulla trasmissione aerea di Covid-19 si è intensificato all’inizio di luglio quando 239 scienziati di 32 paesi hanno lanciato un “appello aperto alla comunità medica e agli organi nazionali e internazionali competenti a riconoscere il potenziale di diffusione nell’aria di Covid-19”.

Pochi giorni dopo, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha aggiornato il suo brief scientifico del 29 marzo intitolato “Modalità di trasmissione del virus che causa Covid-19: implicazioni per le raccomandazioni di precauzione per la prevenzione e il controllo delle infezioni (IPC)”. Questo dibattito non è solo una tempesta in una tazza da tè scientifica. Ha implicazioni politiche molto importanti per le misure di infezione e protezione, comprese quelle per salvaguardare la sicurezza e la salute degli operatori sanitari.

In termini pratici per gli operatori sanitari, ciò implicherebbe l’uso di dispositivi di protezione individuale, compresi i respiratori, preferibilmente alle maschere mediche.
La prima guida dell’OMS sulla malattia fu la “Prevenzione e controllo delle infezioni durante l’assistenza sanitaria quando un nuovo coronavirus (nCoV) Si sospetta infezione ”documento rilasciato il 25 gennaio. È stato adattato dalla precedente guida per la prevenzione e il controllo delle infezioni (IPC) sviluppata per affrontare l’infezione da coronavirus (MERS-CoV) della sindrome respiratoria del Medio Oriente. Ha posto l’accento sulle precauzioni di contatto e delle goccioline.

Una lettera aperta è stata immediatamente emessa da Global Nurses United, firmata dai sindacati delle infermiere, comprese le affiliate PSI. La lettera sottolineava che la guida non era all’altezza di ciò che era necessario per proteggere la vita di infermieri e altri operatori sanitari. Considerando il fatto che molte cose sono rimaste sconosciute sul virus e sulle sue modalità di trasmissione, hanno chiesto “l’implementazione di precauzioni per via aerea quando gli operatori sanitari si prendono cura di pazienti con possibili infezioni del 2019-nCoV”.

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Travail & Sécurité : numéro de juillet-août 2020

 

 

Evaluer en interne les risques psychosociaux
Le numéro 817 du magazine Travail & Sécurité vient de paraître. Le dossier du mois aborde la question de l’évaluation des risques psychosociaux. Au sommaire également une rubrique consacrée au COVID-19, un entretien avec Julie Gauthier, directrice de l’association Amicial d’intervenants à domicile ou encore un reportage en images sur la société Paprec Chantiers spécialisée dans le recyclage.
Le numéro 817 de Travail & Sécurité daté de juillet-août 2020 est en ligne.

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Riflessioni sul Protocollo del 24 aprile tra responsabilità e contrattazione collettiva a cura di Stefano Biosa (Filcams Bologna) insieme agli Avvocati e Andrea Gaddari e Bruno Laudi.

 

Le riflessioni che seguono hanno per oggetto il  “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid 19 negli ambienti di lavoro” del 24 aprile 2020, sotto il triplice profilo dei rapporti con la contrattazione collettiva, della funzione dei rappresentati dei lavoratori all’interno dei comitati, nonché della responsabilità penale dei membri dei comitati stessi.

LEGGI L’ARTICOLO ALLA FONTE SU INCHIESTAONLINE

Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo 08 luglio 2020

 

 

Foto Street . Graffiti in Berlin – 2017 – foto gierre 

 

LUGLIO TRISTE A BERLINO.

Sarà perchè il clima è molto nuvoloso, perchè con 14 gradi e i piumoni ancora in servizio si pensa all’inutile cambio estate-inverno, perchè la „ripresa“ del terziario è abbastanza zoppa, o forse perchè le gambe faticano a trascinarmi nella ennesima passeggiata attraverso la città, ma Berlino mi sembra una
vecchia signora, sempre molto bella, ma stanca e con gli occhi malinconici.
La West Side Gallery senza le centinaia di turisti che in tutte le stagioni cercano una prospettiva adeguata per fotografarsi accanto al famoso „muro dei graffiti“ ,o alle Trabant sistemate a bella posta per per sollecitare „Ostalgie“, si riduce a semplice elemento di contrasto con il restyling edilizio della zona,tutto vetro e cemento, che fa incazzare gli autoctoni (veri berlinesi dell’ex Est) e consente agli
immobiliaristi di farsi il „naso d’oro“.
Le stazioni principali, tra le ferie dei tedeschi e le non ferie degli stranieri, non pullulano di trolley multicolore nè risuonano del chiacchiericcio divertito delle greggi turistiche e sembrano tutte sintonizzate sulla fase „5 minuti prima della chiusura delle attività commerciali“. Queste ultime poi, quando non sono chiuse, sono indaffarate ad esibirsi in ogni modo e ad offrire sconti e opportunità ad una rara clientela che si ferma solo se non ha una buona combinazione dei mezzi per tornare a casa.
Più penosi sono i due grandi supermarket Kadewe (Kaufhaus des Westens) e Galeria, rispettivamente vetrine del consumismo dell’ex Berlino Ovest e dell’ex Berlino Est. Oltraggiosamente lussuoso il primo (mi fa l’effetto di un espresso con 5 cucchiaini di zucchero) e più medio borghese il secondo, già mete inserite nei pacchetti turistici e nei piani di viaggio di quasi tutti coloro che „passano per Berlino“, dovendosi accontentare della domanda locale, sembrano cattedrali nel deserto, anche se il primo ci tiene ad esibirsi ancora con i suoi paggetti in livrea, benché costretto (orrore!)a proporre sconti benchè su prodotti da design.
Le piazze non sono più allegre. Tutte con resort che, causa distanziamento, hanno dovuto triplicare la superficie coperta dai tavoli. Solo Breitscheidplatz non può essere più triste del solito perchè già abbruttita orrendamente dalle „difese antiterrorismo“ installate dopo l’attentato di Natale di tre anni fa che, oltre ad essere totalmente inutili (la probabilità di un secondo attentato con gli stessi mezzi nello stesso luogo è pari a quella che io venga assunto in cielo alla destra di dio padre onnipotente) sono un test sull’infantilismo psichico dei decisori, che mi auguro non siano architetti.

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Era solo vento; non abbiamo portato salvezza al Paese”

 

Autore: Francesco Domenico Capizzi * – 08.07.2020

“L’Uomo crea l’Universo attorno a sé con il lavoro. Ricordati dello sguardo che tu gettavi sui campi dopo una giornata di raccolto. Come era diverso dallo sguardo del passante per il quale i campi non sono che un fondale!” (S. Weil, Quaderni, G. Gaeta, vol. I, pag.127, Adelphi 1982). Infinità di strumenti mediatici, ritenuti o percepiti e divenuti indispensabili, invadono tutti gli spazi possibili e immaginabili, tradotti in film, fotografie, interviste, osservazioni, numeri, grafici, impressioni e previsioni, pareri e proclami in nome di una scientificità a volte, e spesso, deformata e violata, aggiornamenti in tempo reale, non senza contraddizioni, sulla pandemia, le sue conseguenze socio-sanitarie e i possibili rimedi strutturali e organizzativi presenti e futuri…Ora, almeno momentaneamente, trascorso il periodo emergenziale virale, da più parti emersa la necessità di  potenziare il Servizio sanitario pubblico, sarebbe opportuna una riflessione diversa dallo sguardo del passante per rivisitare le fondamenta su cui poggia il nostro Sistema sanitario, riesaminarne funzioni e disfunzioni, insufficienze e inadeguatezze e nel medesimo tempo combattere le origini delle grandi classi di malattie (neoplasie, processi degenerativi, cirrosi, obesità, virosi, demenze) per riorganizzarsi, evitarle fin dal nascere, prevenirle e poterle curare nelle fasi iniziali. Ecco, sono questi i campi di lavoro ben differenti dai fondali della pubblicistica d’occasione. 

Dal 1994 il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) assume il carattere aziendale con l’intento di imprimervi efficienza e risparmio mediante un sistema dualistico:

a-     Aziende Sanitarie Locali (ASL) con prestazioni territoriali di igiene-sicurezza e diagnostico-terapeutiche di base e con prestazioni complesse da acquistare dalle Aziende Ospedaliere (AO) avvalendosi di finanziamenti statali-regionali proporzionati al numero di cittadini residenti secondo la quota capitaria di lire 1.550 annue, oggi di euro 2.000;

b-     Aziende Ospedaliere (AO) che offrono prestazioni complesse alle ASL secondo la remunerazione dei DRG (Diagnosis Related Groups) utilizzati dalle assicurazioni USA per gli emolumenti di ogni singolo trattamento.

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Podcast Diario Prevenzione – 8 luglio 2020 – Puntata n° 71

In questa puntata parliamo di

– Effetti della pandemia Covid-19 sul lavoro sulle organizzazioni sociali ed economiche :
1) Un nuovo rapporto di ricerca scopre la rete di subappalti, sotto la copertura della pandemia si intensificano le forme di sfruttamento nel trasporto stradale europeo.
2) La posizione del Sindacato tedesco Ver.di per la riqualificazione del sistema di pulizie negli ospedali.
3) ILO. Covid19 e il mondo del lavoro . Stime ed analisi aggiornate 30 giugno 2020
4) USA. Il confezionamento della carne è quasi normale, ma i lavoratori stanno ancora affrontando COVID-19
5) OMS. Report del 4 luglio 2020 su andamento della pandemia coronavirus
6) Uniti nelle bufale: La disinformazione sul coronavirus raccontata da cinque fact-checker europei
E … molte altre notizie e riflessioni sul diritto alla salute al tempo del Covid-19

Un nuovo rapporto scopre la rete di subappalti, sotto la copertura della pandemia si intensificano le forme di sfruttamento nel trasporto stradale europeo

 

Le condizioni di lavoro di numerosi camionisti che circolano sulle nostre strade sono quelle descritte nel Rapporto FNV-VNB . ”  Sotto la copertura della pandemia, le aziende si stanno muovendo verso prezzi di trasporto aggressivamente più bassi, portando a ulteriori attacchi alla retribuzione, alle condizioni e alla sicurezza dei lavoratori. ”  Queste condizioni di sfruttamento del lavoro mettono a rischio la incolumità degli utenti della strada…..

FONTE IUF.ORG

Un nuovo rapporto [1] preparato dalla fondazione sindacale olandese FNV-VNB, dall’International Transport Workers ‘Federation (ITF) e dalla IUF scopre le molteplici catene di lavoro in subappalto che hanno consentito l’espansione di uno squallido sfruttamento nel trasporto stradale europeo. Le compagnie di trasporto che forniscono servizi ad alcune delle più grandi multinazionali europee subappaltano il lavoro a società con sede nell’Europa orientale a basso salario che a loro volta reclutano e, in alcuni casi, trafficano, conducenti per il trasporto. Sotto la copertura della pandemia, le aziende si stanno muovendo verso prezzi di trasporto aggressivamente più bassi, portando a ulteriori attacchi alla retribuzione, alle condizioni e alla sicurezza dei lavoratori.

Il rapporto rivela come conducenti provenienti da Ucraina, Bielorussia, Uzbekistan, Turchia, Filippine e altri paesi extra-UE siano assunti con contratti dall’Europa dell’Est mentre lavorano quasi esclusivamente in Europa occidentale, spesso dopo aver pagato elevate tasse di assunzione. Presenta prove di lavoratori costretti a firmare contratti in lingue che non possono leggere; i conducenti pagavano solo 110 euro al mese, dovevano vivere nei loro veicoli per mesi senza accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari e minacciati di violenza se avvertivano le autorità delle enormi violazioni di sicurezza, orario di lavoro o retribuzione. La frode è comune; ai lavoratori vengono forniti documenti falsi sul loro stato di occupazione e documenti che documentano l’orario di lavoro sono falsificati.

Negli ultimi 18 mesi, l’IUF ha collaborato con ITF e FNV-VNB per identificare le principali società transnazionali di prodotti alimentari e bevande i cui sistemi logistici di trasporto su strada rischiano di contribuire a questi abusi. Le discussioni con le singole società, basate su relazioni IUF di lunga data con esse, hanno portato a un accordo su un modello in tre parti che inizialmente stabilisce standard e meccanismi concordati per valutare la conformità. La terza parte del modello che identifica le misure appropriate per le azioni correttive per far fronte agli abusi sarà sviluppata durante i progetti pilota che sono stati concordati inizialmente con due grandi aziende. Questi progetti pilota dovrebbero iniziare quando la situazione COVID-19 in Europa lo permetterà.

 

La posizione del Sindacato tedesco Ver.di per la riqualificazione del sistema di pulizie negli ospedali.

FONTE VER.DI

( traduzione  dal tedesco assistita  da google translator _)

La pandemia di coronavirus  mostra l’importanza di una pulizia di alta qualità negli ospedali e nelle strutture di cura. Qui sono richiesti anche requisiti vincolanti per il personale.

Il sindacato Ver.di ha da tempo sottolineato la situazione problematica nella pulizia di ospedali e strutture di cura. È da tempo noto quanto siano importanti per prevenire la diffusione di virus e germi ospedalieri. Tuttavia, i datori di lavoro hanno risparmiato qui negli ultimi anni: un numero particolarmente elevato di personale è stato tagliato nelle aree di servizio, la pulizia e altri servizi sono stati esternalizzati quasi ovunque a filiali o esternalizzati a società esterne. Ad esempio, uno studio condotto negli Stati Uniti mostra che l’outsourcing moltiplica il rischio di infezioni.

Un sondaggio condotto dalla Società tedesca per l’igiene ospedaliera (DGKH) nel 2013 indica anche la connessione tra tagli nella pulizia e rischio di infezioni. A quel tempo, il 60 percento dei medici e degli specialisti dell’igiene affermava che la pulizia era peggiorata negli anni precedenti. In più della metà delle cliniche, la pulizia non viene più effettuata la domenica. E anche negli altri giorni, in particolare sabato e mercoledì, viene spesso rimossa solo la sporcizia più grossolana.

Chiara connessione: se più è esternalizzato, ci sono più infezioni

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ILO. Covid19 e il mondo del lavoro . Stime ed analisi aggiornate 30 giugno 2020

Nota OIL COVID-19 e il mondo del lavoro:
5a edizione
Stime e analisi aggiornate

Stralcio da documento : “…….Impatto sproporzionato della crisi sulle
lavoratrici
► La crisi causata dal COVID-19 sta colpendo in modo sproporzionato le lavoratrici. Questo incrementa il rischio di retrocedere rispetto ad alcuni dei
traguardi raggiunti negli ultimi decenni e di esacerbare le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro.A differenza delle crisi precedenti, l’occupazione femminile è più a rischio rispetto a quella maschile, soprattutto a causa dell’impatto della crisi sul settore dei servizi. Allo stesso tempo, le donne rappresentano un’ampia percentuale di lavoratrici in prima linea, soprattutto nel settore socio-sanitario,
mentre l’aumento dell’onere del lavoro di cura e assistenza (non retribuito) causato dalla crisi colpisce di più le donne rispetto agli uomini………”

NOTA OIL SU COVID-19

USA. Il confezionamento della carne è quasi normale, ma i lavoratori stanno ancora affrontando COVID-19

 

FONTE STARTRIBUNE 

Più di 30.000 lavoratori nel settore del confezionamento della carne si sono ammalati a livello nazionale. Almeno 100 sono morti, con la vita di altri sconvolta o modificata in modo permanente.

Salvador Ramirez, un lavoratore di confezionamento di carne alla JBS di Worthington, è morto da solo in una casa non molto più grande di un monolocale a un miglio dalla fabbrica.

Il suo certificato di morte dichiara che aveva 53 anni, ma ne aveva 66, ha detto sua moglie Maria. I due erano sposati da 25 anni e hanno cresciuto due figli a Chicago. Vivevano separatamente dopo aver iniziato a lavorare a Worthington. L’articolo prosegue alla fonte su STARTRIBUNE

Uniti nelle bufale: La disinformazione sul coronavirus raccontata da cinque fact-checker europei

 

Abbiamo tratto questo articolo dal sito Facta.news . Ringraziamo gli AA per il prezioso lavoro svolto. Più che mai bisogna che cresca una capacità autonoma di individuare le bufale che vengono diffuse quotidianamente sulla Pandemia, ma non solo…

Fonte Facta.news che ringraziamo 

 

Quanto è simile la disinformazione sulla pandemia in Europa? Per trovare la risposta, Facta e Pagella Politica hanno collaborato con altri quattro progetti di fact-checking – Agence France-Presse in Francia, CORRECTIV in Germania, Maldita.es in Spagna e Full Fact nel Regno Unito.

Nel progetto “Covid-19 e disinformazione: una panoramica europea” abbiamo analizzato 645 articoli pubblicati dai cinque partner nel corso di marzo e aprile 2020, rilevando così una serie di notizie false diventate estremamente popolari in tutti i Paesi: i complotti su Bill Gates o sulla tecnologia 5G, ad esempio, ma anche il presunto potere curativo dei gargarismi contro la Covid-19 e le teorie sull’origine artificiale del virus.

Alcuni Paesi, poi, hanno presentato filoni di disinformazione che non si sono diffusi all’estero: l’attenzione per gli animali domestici nel Regno Unito, i migranti in Germania o le bufale sulla tecnologia in Spagna.

Tra marzo e aprile 2020, di pari passo con l’aggravarsi della pandemia di Covid-19, l’Europa è stata invasa da un’ondata di disinformazione altrettanto inarrestabile e pervasiva. Le notizie false sembrano aver seguito infatti l’andamento del virus, diffondendosi rapidamente in tutti i Paesi più colpiti da Sars-Cov-2 ed entrando nel dibattito pubblico attraverso i social network, dove sono state lette e condivise migliaia di volte.

Le Nazioni unite e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno definito il fenomeno una “infodemia”, un sovrapporsi costante di informazioni corrette e completamente false che ha reso – e rende tuttora – difficile per i cittadini riconoscere le fonti affidabili, spesso contestate o sostituite da indicazioni fuorvianti e prive di qualsiasi fondamento scientifico.

I risultati della nostra analisi sono stati presentati in un report congiunto, scaricabile in cinque lingue diverse. Lo trovate qui: https://covidinfodemiceurope.com/

GB. Sindacato Unison : il tasso di mortalità del personale sanitario è uno scandalo nazionale.

Fonte Risk 2 luglio 2020

Gli alti tassi di mortalità per Covid-19 negli uomini e nelle donne che lavorano nel settore dell’assistenza sociale in Inghilterra e Galles sono uno “scandalo nazionale”, ha affermato il sindacato del settore pubblico UNISON. Nel suo ultimo rapporto, l’Ufficio per le statistiche nazionali (ONS) ha riferito che i “tassi di morte che coinvolgono il coronavirus (Covid-19) tra gli uomini e le donne assistenti sociali sono risultati statisticamente significativamente più alti dei tassi di morte che coinvolgono Covid-19 tra quelli della stessa età e sesso in Inghilterra e Galles. ” Ha aggiunto: “Un totale di 268 decessi che coinvolgono Covid-19 tra gli operatori sanitari sono stati registrati tra il 9 marzo e il 25 maggio 2020, con tassi di 50,1 decessi per 100.000 uomini (97 decessi) e 19,1 decessi per 100.000 donne (171 decessi). In questo gruppo abbiamo incluso occupazioni come operatori sanitari e assistenti domestici, che hanno rappresentato la maggior parte dei decessi (204 su 268 decessi, o 76. 1%), assistenti sociali, dirigenti di istituti di assistenza residenziale e accompagnatori di assistenza. ” Commentando le nuove cifre, che hanno anche mostrato che c’era un tasso statisticamente significativo di mortalità Covid-19 negli operatori sanitari, Christina McAnea, assistente segretaria generale dell’UNISON, ha dichiarato: “Queste cifre riflettono un tragico scandalo nazionale. Il governo non è riuscito a proteggere l’assistenza sociale durante questa pandemia e anche adesso questi problemi sono lungi dall’essere risolti. Gli operatori sanitari  subiscono pressioni finanziarie che li constringono a  lavorare anche quando dovrebbero  essere schermati o autoisolati. Il kit di protezione viene utilizzato più a lungo di quanto sia sicuro e i test non vengono ripetuti. L’assistenza sociale ha bisogno di riforme dalla testa ai piedi per sistemare il sistema per sempre ”.
Comunicato stampa UNISON . Cifre ONS dei tassi di mortalità negli operatori sanitari e di assistenza sociale .

ISS.Epicentro.Ultimi aggiornamenti su Pandemia Coronavirus

FONTE EPICENTRO.ISS.IT

2/7/2020 – Popolazioni migranti ed epidemia di COVID-19: nuovi documenti on line

Dalle Agenzie e istituzioni internazionali e europee sono disponibili nuovi documenti sul tema delle popolazioni migranti in relazione all’epidemia di COVID-19:

2/7/2020 – COVID Mothers Study: studio internazionale su COVID-19 in madri e bambini

Il COVID Mothers Study è uno studio internazionale rivolto alle madri che hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2, responsabile della COVID-19, a cui è stato chiesto di rispondere – tramite la compilazione di un questionario – ad alcune domande sulle esperienze di maternità. Il questionario si basa sulla piattaforma Qualtrics gestita dalla Harvard Medical School e richiede da 3 a 8 minuti per la compilazione. È anonimo e alle intervistate non viene chiesta alcuna informazione identificativa. Lo studio è iniziato nel mese di aprile 2020 e la raccolta dati tramite questionario proseguirà nei Paesi europei fino al mese di ottobre. Allo studio partecipano ricercatrici e ricercatori di diverse istituzioni, università, iniziative e organizzazioni no profit, tra cui l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Leggi l’approfondimento cura delle ricercatrici ISS.

 

Inail. Sorveglianza sanitaria eccezionale: nuovo servizio online

Fonte Inail.it

Riprendiamo dal sito Inail questo Comunicato

Dal 1° luglio 2020 è attivo il nuovo servizio online “Sorveglianza sanitaria eccezionale” per richiedere le visite mediche.

Ai sensi dell’art. 83 d.l. 34/2020 i datori di lavoro pubblici e privati assicurano la sorveglianza sanitaria eccezionale ai lavoratori “fragili” ovvero ai lavoratori che, per condizioni derivanti da immunodeficienze da malattie croniche, da patologie oncologiche con immunodepressione anche correlata a terapie salvavita in corso o da più co-morbilità, valutate anche in relazione dell’età, ritengono di rientrare in tale condizione di fragilità.

I datori di lavoro che, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, non sono tenuti alla nomina del medico competente per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria nei casi previsti dal medesimo decreto legge, devono garantire ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio le misure di sorveglianza sanitaria eccezionale, nominando un medico competente ovvero facendone richiesta ai servizi territoriali dell’Inail.

L’attività di sorveglianza sanitaria eccezionale si sostanzia in una visita medica che può essere svolta dai medici Inail in possesso della specializzazione in medicina del lavoro, ivi compresi i medici a rapporto libero professionale.

Per richiedere la visita dei medici Inail è stato realizzato il nuovo servizio online “Sorveglianza sanitaria eccezionale”, disponibile a decorrere dal 1° luglio 2020 e accessibile dagli utenti muniti di credenziali dispositive.
Per gli utenti non registrati le credenziali possono essere acquisite tramite Spid, Inps, Carta nazionale dei servizi (Cns) o Inail (con l’inoltro dell’apposito modulo attraverso i servizi online o da consegnare presso le sedi territoriali Inail).

Nel caso di delega da parte del datore di lavoro, deve essere compilato e inoltrato l’apposito modulo “Mod. 06 SSE delega”, reperibile nella sezione dedicata del portale “Moduli e modelli”.
Una volta inoltrata la richiesta dal datore di lavoro o da un suo delegato, viene individuato il medico della sede territoriale più vicina al domicilio del lavoratore.

All’esito della visita medica per sorveglianza sanitaria eccezionale, è espresso un parere conclusivo riferito esclusivamente  alla possibilità per il lavoratore di riprendere l’attività lavorativa in presenza nonché alle eventuali misure preventive aggiuntive o alle modalità organizzative atte a garantire il contenimento del contagio.

Successivamente all’invio del parere conclusivo, il datore di lavoro riceve una comunicazione con l’avviso di emissione della relativa fattura in esenzione da iva per il pagamento della prestazione effettuata. In attesa dell’emanazione di un decreto interministeriale per la definizione della tariffa, l’Inail ha stabilito in via provvisoria l’importo di € 50,85.

Nota per la revisione dell’organizzazione della Prevenzione in Regione Lombardia redatta dal gruppo di lavoro intersocietario delle Società della prevenzione lombarde

 

Pubblichiamo la Nota delle Associazioni di professionisti che si occupano di prevenzione, Associazione Nazionale Assistenti Sanitari, Società Italiana di Igiene Sezione Lombardia, Società Nazionale degli Operatori della Prevenzione. Unione Nazionale Personale Ispettivo Sanitario Italiano inviata alla Presidenza della Regione Lombardia e all’Assessorato Regionale alla Sanità.Nella Nota vengono indicati i cambiamenti necessari per fare uscire dalla crisi il Servizio Sanitario Regionale per quanto attiene la Prevenzione. Vedremo quale sarà la risposta del presidente Fontana e dell’Assessore Gallera.

LA NOTA

Piano nazionale della prevenzione degli effetti del caldo sulla salute – Programma attività estate 2020 in relazione all’epidemia COVID-19

A cura del  Ministero della Salute

Abstract

La pianificazione delle attività di prevenzione, quest’anno, è particolarmente rilevante in relazione all’epidemia COVID-19 e alla sua evoluzione nei prossimi mesi.

Periodicità annuale

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Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo -30.06.2020

Street foto – Graffiti in Berlin – 2018 – foto gierre 

Giugno lascia il passo ad un Luglio che si presenta nuvoloso ma senza quella quantità di H2O di cui ci sarebbe tanto bisogno. Si chiude un periodo delicato, con la smentita delle previsioni più pessimistiche sugli effetti della ripresa delle attività e con il consolidamento delle nuove forme di prevenzione della diffusione della Pandemia. La „ripresa“ è decisamente zoppa e premono le vacanze estive, e ciò fa sì che il clima della città sia più sul sonnolento che sull’effervescente. Il corona virus è sempre meno protagonista e i giornali berlinesi, dopo l’orgia infodemica prussiana, debolmente pirotecnica, annaspano alla ricerca di casi ritenuti limite (qualche caseggiato e qualche scuola in quarantena) per fare tiratura. Sostanzialmente la situazione è sotto controllo perchè i „focolai“ di infezione sono circoscritti e gestiti e l’unica iniziativa di „riconfinamento“ fino al 7 luglio, si registra intorno a Gutersloh, in Westfalia, dove risiede la macelleria ormai famosa dei Toennies, cui era estraneo del tutto il concetto di prevenzione e non solo con riferimento alla epidemia. Ergo, normali preoccupazioni dei virologi che raccomandano sempre le stesse cose, normali e noiose battaglie politiche tra presidenti di regione che approfittano delle ultime occasioni offerte dalla Pandemia per conquistare spazi di credibilità politica per la loro carriera, mentre in pratica il dibattito si trasferisce sostanzialmente dal sanitario all’economico.

I dati finora confortano chi governa: 214 decessi in 4 mesi a Berlino e meno di 9.000 nell’intero paese, ovvero 108 morti ogni milione di abitanti che possono far tirare un respiro di sollievo, se si pensa che la situazione, all’oggi, è la seguente:

Regno Unito 642, Spagna 606, Italia 575, Svezia 526, Francia 457, USA 389, Brasile 275.

Per cui, via al salvataggio miliardario della Lufthansa, ma con il „pubblico“ che siede nel consiglio di amministrazione, mani nei capelli per lo scandalo Wirecard, corsa ai ripari per i 5.000 dipendenti di Airbus (che ne perderà 15.000 in tutto), sotto con i provvedimenti di sostegno alla ripresa, mentre la Merkel si rifà il trucco in vista della presidenza semestrale UE, un „momento della verità“ che quasi certamente la consacrerà come la regista principale della nuova strategia post pandemica. D’altra parte ci si deve pure occupare delle criticità nel settore commerciale visto che le catene Real, Karlstadt, Galeria Kaufhof e altre stanno ridimensionando notevolmente i punti vendita, così come di qualche scandalo per violenze in case protette, di qualche pensione eccellente, come quella di un manager della VW che supera gli 80.000 euro al mese (tutto mondo è paese!) e, da non sottovalutare, il caso politico della scoperta (sigh!!!!) di infiltrazioni niente affatto irrilevanti di neonazi all’interno della polizia e di reparti dell’esercito, che ha messo in grande difficoltà il Ministro degli Interni Seehofer. Questioni spinose che la Pandemia, madre di tutti gli alibi, non ce la fa a coprire!!!!

Gli osservatori del Mercato del Lavoro, nel registrare 2,85 milioni di disoccupati (di cui 500.000 solo tra Maggio ed Aprile) e l’aumento del lavoro a termine, prevedono una lenta ripresa dell’economia globale a partire dalla fine dell’anno e un livello di disoccupazione che arriverà a 3.5 milioni di lavoratori, livello che si manterrà nel corso del 2021. Dando per scontato che non ci sarà una seconda ondata di contagi e la necessità di nuove chiusure globali.

Insomma, il grigio sopra Berlino, rischiarato a sprazzi da fasci di luce, riflette bene la condizione complessiva che non è drammatica come in molte altre realtà mondiali, ma certamente preoccupante.

E così, mentre si va in ferie e si cerca di massimizzare le cautele per la necessaria e ancora prolungata convivenza con il virus, sarebbe bene che si avviasse una nuova fase nelle politiche europee, che veda tutti i paesi membri impegnati nella difficile ma necessaria progettazione del futuro del nostro continente che dovrà essere ben altro che il puro e semplice ripristino di una normalità dannatamente problematica, che la Pandemia ha solo fatto emergere, ma che ha ben altre e profonde ragioni. Anche qui mi auguro che possa maturare un nuovo rapporto tra il „sapere“, la „scienza“ e i cittadini e le loro espressioni politiche. Nel 1950 William Faulkner scrisse che: la voce dello scienziato non deve essere una mera registrazione della vita quale essa è; la conoscenza scientifica può essere un pilastro che aiuta gli esseri umani a resistere e a prevalere. Niente di più attuale, se si intende porre mano alla riprogettazione strategica dell’economia e della società collocando al centro l’uomo e l’ambiente, I diritti umani e la Carta Costituzionale, la convivenza pacifica e la solidarietà tra tutti i popoli. Troppo?! No se pensiamo che non fare nulla è enormemente rischioso e svivacchiare, ovvero fare solo ciò che va da sè, può soddisfare solo coloro che non riescono ad immaginare mondi migliori e modi migliori, quanti credono che già viviamo nel migliore dei mondi possibili. Per quanti sono convinti che l’umanità si trovi in una nuova fase della sua evoluzione, e che la ricchezza del suo pensiero sia tale da permettere nuovi assalti al cielo, non è troppo, ma esattamente ciò per cui vale la pena di usare la testa, di rimboccarsi le maniche, di organizzarsi, di rilanciare la lotta, a partire dagli ultimi, In questa spazio c’è un ruolo per tutti, ma quello principale, che deciderà i connotati del nostro futuro, spetterà al „mondo del lavoro“ in tutta la sua enorme complessità. Non saprei dire come, ma sento che ce la si può fare.

Buone ferie e statemi tutti bene

Osha.eu -Disturbi muscolo-scheletrici nel settore sanitario

21/06/2020

Disturbi muscolo-scheletrici nel settore sanitario

Keywords:Campaign 2020-2022

Un onere dell’assistenza in crescita, difficoltà di assunzione e una forza lavoro che invecchia significano che i disturbi muscolo-scheletrici (DMS) costituiranno probabilmente una sfida sempre più difficile per la sicurezza e la salute sul lavoro nel settore sanitario.

Questo documento di riflessione esamina la letteratura concernente i disturbi muscolo-scheletrici (DMS) nei luoghi di lavoro della sanità. Presenta una panoramica dei DMS e la loro prevalenza nel settore sanitario, esamina i fattori di rischio e discute interventi efficaci per prevenire, ridurre e gestire i DMS nei luoghi di lavoro della sanità.

Download   in:EN

Marketing, norme e educazione: il giusto mix per comunicare la salute Il cambiamento di comportamenti all’epoca del Covid-19 a cura di Eleonora Tosco, Dors

 

FONTE DORS.IT 

Introduzione

L’epidemia di COVID-19 ha dato il via, in modo rapidissimo, ad una delle più grandi campagne sul cambiamento dei comportamenti nella storia della comunicazione della salute. I governi di tutto il mondo hanno reagito alla situazione lanciando messaggi alla popolazione contenenti le norme comportamentali per difendersi dal virus inerenti l’”igiene delle mani”, “le mascherine”, “il lockdown” e il “distanziamento sociale”. Le persone si sono trovate a doversi adeguare in tempi brevissimi, a cambiamenti importanti nella loro vita di tutti i giorni. Tuttavia, così come evidenziato da studi e ricerche, per ottenere un’adesione generale a questo tipo di cambiamenti, risulta necessario andare oltre la diffusione di semplici informazioni e raccomandazioni, la diffusione di dati e statistiche e l’istituzione di regole.

Vi sono evidenze consolidate secondo cui la maggioranza delle campagne sulla salute pubblica sono strutturate secondo due approcci integrati: l’educazione (insegnami) e la legge (obbligami) trascurando una delle più efficaci strategie per ottenere un cambiamento: il marketing (aiutami).  A molte persone non piace sentirsi dire cosa devono fare e spesso si verifica una reazione di non aderenza ai comportamenti quando questi sono imposti con misure di regolamentazione rigorose con cui le persone non sono d’accordo. E’ per questo motivo che durante l’epidemia di Covid-19 diverse persone hanno ignorato e continuano a ignorare comunicati e i messaggi delle Istituzioni e si comportano come se nulla fosse cambiato. Politici, operatori della salute e epidemiologici – usando approcci educativi e di tipo normativo, hanno comunicato negli scorsi mesi tutta una serie di messaggi sula necessità di cambiare i comportamenti , assumendone di nuovi per prevenire il Covid-19. Ma, nonostante le evidenze di efficacia di tali comportamenti per la prevenzione del Covid- 19 e la tutela della propria salute e di quella altrui, molte persone non hanno rispettato e non stanno rispettando le indicazioni date. Gruppi di adolescenti si incontrano nei parchi cittadini senza mantenere la distanza di sicurezza, le famiglie vanno in gita al mare e si continuano a organizzare feste in casa con molte persone. Sebbene sia facile interpretare i comportamenti di non aderenza a una mancanza di comprensione delle informazioni, è evidente che, in linea generale, qualcosa non funziona in senso più generale. Contrariamente all’idea comune, le informazioni e l’imposizione di norme non sono sufficienti per convincere tutti i gruppi di popolazione ad aderire ai comportamenti proposti. Le persone, infatti, rispondono positivamente alle richieste di cambiare i propri comportamenti quotidiani quando queste sono accompagnate da prospettive e benefici che soddisfano i loro bisogni e desideri.

L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE SU DORS.IT

 

LAMPADE GERMICIDA

Fonte  : Newsletter Portale Agenti Fisici

Tra gli effetti collaterali della così detta “guerra” contro il corona virus gira da qualche giorno sui social la pubblicità di lampade germicida da utilizzare ovunque in casa ed al lavoro.

Vengono pubblicizzate come alternativa “ecologica” ai normali disinfettanti, in quanto i raggi UV sarebbero “naturali “ e sicuri. Vengono poi mostrati tutorial su come acquistare ed installare in maniera facile una lampada germicida in qualsiasi ambiente.

Quello che non viene colpevolmente detto in queste pubblicità ingannevoli è che le lampade germicida sono dispositivi estremamente pericolosi, in grado di produrre gravi danni alle persone inconsapevolmente esposte alla radiazione UVC da queste emessa. La radiazione UVC di per sé non può essere percepita dall’essere umano in quanto non dà alcuna sensazione termica e non è visibile Quindi se siamo esposti non abbiamo alcun modo di rendercene conto. Bastano pochi secondi di esposizione per provocare danni eritemali ad occhi e cute. Tanto maggiore è la durata dell’esposizione tanto maggiore è il danno arrecato.

Purtroppo gli effetti acuti non sono immediati ma emergono soltanto alcune ore dopo l’esposizione. Noi addetti alla prevenzione abbiamo visto lavoratrici ricoverate in ospedale con ustioni di terzo grado e che hanno abortito a seguito di ore di esposizione inconsapevole in laboratorio. Esposizioni accidentali provocate da lampade accese per sbaglio, per distrazione…abbiamo visto sportivi ustionati da lampade germicida installate negli spogliatoi di palestre, abbiamo visto infermiere ricoverate con danni eritemali gravi per lampade germicida incautamente accese in sale operatorie.

Inoltre va ricordato che la radiazione UV è un CANCEROGENO CERTO PER L’UOMO – per tumori oculari e cutanei, così come classificata dalla IARC (agenzia internazionale di ricerca sul cancro). Il cancro può insorgere decine di anni dopo l’aver subito un danno acuto o a seguito di esposizioni croniche protratte negli anni.

Negli ospedali e nei laboratori di analisi dove vengono sistematicamente utilizzate questo tipo di sorgenti, per prevenire danni da esposizioni inconsapevoli delle persone, il personale dovrebbe essere stato addestrato al corretto utilizzo delle lampade e gli ambienti dove sono attive lampade germicida dovrebbero essere segnalati con cartelli di pericolo; inoltre tutte le entrate dovrebbero essere collegate a sistemi automatici che in caso di apertura involontaria, spengono le sorgenti; tutto questo per evitare qualsiasi esposizione accidentale, anche momentanea, alla radiazione UVC.

Per piacere evitiamo che questa pubblicità ingannevole nella guerra al virus mieta vittime incrementando per giunta ulteriormente il carico di lavoro dei nostri ospedali.

Un documento per l’uso sicuro delle lampade germicide è scaricabile dal sito del Portale Agenti Fisici www.portaleagentifisici.it alla sezione Radiazione Ottiche Artificiali – documentazione

Procedure operative per la prevenzione del rischio da esposizione a Radiazioni Ottiche Artificiali: Cappe sterili e Lampade Germicide

www.portaleagentifisici.it/fo_ro_artificiali_documentazione

Iole Pinto
Fisico
USL Toscana Sud Est
Responsabile Scientifico
Portale Agenti Fisici
info@portaleagentifisici.it

Safety Gate : Sistema di allarme rapido per prodotti non alimentari pericolosi – Rapporto settimanal

 

Fonte : Safety Gate: Rapid Alert System for dangerous non-food products – Weekly Report

Il sistema Rapex della Commissione Europea segnala i prodotti ritirati dal mercato perchè pericolosi per la sicurezza e la salute dei consumatori. Anche questa settimana vengono segnalate mascherine fuori standard, disinfettanti per le mani contenenti alcol metilico, qualche cosmetico e giocattoli.

Numero di avviso:  A12 / 00903/20       
Categoria:  equipaggiamento protettivo
Prodotto:  maschera filtro antiparticolato
Marchio:  INUAN
Nome:  maschera protettiva
Tipo / numero di modello:  KN95
Codice a barre:  6 921970 702357
Numero di lotto:  Data di produzione: 2020/03/02, Linea di produzione: 200301
Contraffatto :  sconosciuto
Tipo di rischio:  rischio per la salute / altro

La ritenzione di particelle / filtri del materiale è insufficiente (valore misurato ≤ 82%).

Di conseguenza, una quantità eccessiva di particelle o microrganismi potrebbe passare attraverso la maschera, aumentando il rischio di infezione se non combinato con ulteriori misure protettive. / Il prodotto non è conforme al regolamento sui dispositivi di protezione individuale e alla pertinente norma europea EN 149.

Misure ordinate dalle autorità pubbliche (a: Altro): richiamo del prodotto dagli utenti finali

Descrizione:  Maschera mezza protettiva con filtro bianco piegato tipo KN95, con clip per naso e elastici.
Descrizione dell’imballaggio:  il prodotto è confezionato singolarmente in un sacchetto di plastica.
Paese di origine:  Repubblica popolare cinese
Avviso inviato da:  Spagna
Tipo di avviso:  grave

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