FONTE : PREVENZIONE IN CORSO
Il tecnico della prevenzione nel Regno Unito
Abstract
Strumenti pratici
Selezione di notizie, informazioni, documenti, strumenti per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro e di vita. Diario Prevenzione è online dal 1996. Progetto e realizzazione a cura di Gino Rubini
Lisanna Billeri, Tecnico della Prevenzione – Unità Funzionale PISLL zona Valdinievole , Dipartimento della Prevenzione, AUSL Toscana Centro
Esiste una continua strage, taciuta, poco pubblicizzata, ed è la strage delle cosiddette “morti bianche”, gli infortuni sul lavoro, una strage che conta migliaia di lavoratori che muoiono sul posto di lavoro, il più alto numero in Europa. L’Italia ha questo primato di cui non si può certo andare fieri e di cui non si sente parlare, neanche in periodo elettorale.
Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali hanno inevitabilmente implicazioni di carattere sociale e giuridico, perché “non c’è niente che sia più contrario al diritto ed ai valori di una Costituzione fondata sul lavoro, della constatazione che ancora sul lavoro si muore senz’altra colpa che quella di esercitare un diritto e di adempiere al dovere di svolgere un’attività lavorativa” [cit. dott. Beniamino Deidda].
L’ARTICOLO PROSEGUE ALLA FONTE ASF TOSCANA
Un lavoro importante di Gianni Marchetto, già operaio e sindacalista alla Fiat di Torino che ci offre la comparazione tra i tradizionali modi di produzione della Fiat e le innovazioni del metodo organizzativo WCM .
Nella presentazione di Marchetto vengono descritte le differenze organizzative apportate nelle varie fasi del ciclo di produzione dei motori della FTP del gruppo FIAT.
Nella presentazione “La fabbrica in-umana- critica al WCM”, Gianni Marchetto affronta il “nuovo” modello di organizzazione del lavoro negli aspetti di costrittività e di limitazione delle possibilità di crescita professionale degli operai e di rischi per la salute. Un punto di vista esperto che ha conosciuto a fondo le modalità tradizionale di organizzazione della linea di montaggio e si confronta con i limiti del WCM per individuare un percorso di umanizzazione del lavoro.
LA FABBRICA IN-UMANA
di Gianni Marchetto
Il Dipartimento sicurezza sul lavoro di CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno (Collina, Ionni, Bianchini) ha analizzato i dati Inail nazionali relativi agli infortuni e malattie professionali del 1°semestre 2018.
CASI MORTALI Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale nei primi sei mesi di quest’anno sono state 469, quattro in meno rispetto alle 473 dell’analogo periodo del 2017 (-0,8%).
C’è una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 337 a 331, mentre quelli occorsi in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono aumentati di due unità (da 136 a 138).
Nei primi sei mesi del 2018 si è registrato un aumento di 18 casi mortali (da 401 a 419) nella gestione Industria e servizi, mentre in Agricoltura i decessi denunciati sono stati 13 in meno (da 56 a 43) e nel Conto Stato nove in meno (da 16 a 7).
L’analisi territoriale evidenzia un incremento di sette casi mortali nel Nord-Ovest, di 12 casi nel Nord-Est e di due al Centro.
Diminuzioni si riscontrano, invece, al Sud (-9 decessi) e nelle Isole (-16). A livello regionale spiccano i 16 casi in più del Veneto (da 43 a 59) e i 12 in più della Calabria (da 5 a 17).
In calo gli infortuni mortali della componente maschile, nove in meno (da 427 a 418), mentre quella femminile ha registrato cinque casi in più (da 46 a 51).
Presentiamo un’idea divenuta progetto per un utilizzo efficace e d intelligente dello smartphone al fine di promuovere la partecipazione dei lavoratori nella individuazione di rischi nell’ambiente di lavoro e di vita. Il progetto è work in progress, in questa fase viene presentato a responsabili per la sicurezza di diverse imprese.
E’ di Michele Assael l’idea dell’utilizzo dello smartphone, tramite un’app, come potente “protesi” che permette al lavoratore, alla lavoratrice di “fare vedere” aspetti di criticità del posto di lavoro ma non solo. Lo strumento può essere utilizzato anche come “occhio vigile” sui rischi presenti negli ambienti di vita.
Abbiamo affinato mano a mano il progetto ed ora siamo arrivati al livello prossimo alla fattibilità. Per questi motivi pubblichiamo la brochure che illustra il progetto. Chi fosse interessato al progetto ” Sicurezza che dolcezza …” può contattare Michele Assael michael.assael@gmail.com o Gino Rubini ginorubini@gmail.com
Editor
Il prossimo lunedì verrà lanciata la campagna per la sicurezza per gli autisti della Royal Mail britannica.
Tra i messaggi chiave di questa campagna : “Non dimenticare i controlli pre-uso del veicolo e segnalare eventuali guasti nel più breve tempo possibile”.
L’iniziativa di sensibilizzazione , sostenuta congiuntamente dal sindacato dei lavoratori CWU e dall’azienda, metterà in evidenza l’importanza dei controlli giornalieri dei veicoli e del processo di segnalazione dei difetti o guasti in modo che i veicoli difettosi non escano in servizio.
I conducenti hanno una quantità di tempo assegnata per garantire che questi controlli siano completati, e questo è supportato da un sistema di segnalazione dei guasti che comprende il completamento di un modulo di segnalazione dei difetti e l’inserimento dei dettagli nel libro di bordo e nel registro delle condizioni del veicolo.
Molte saranno le iniziative di informazione e formazione nelle quali saranno coinvolti gli addetti alla sicurezza CWU ( i rappresentanti per la sicurezza, reps ).
Con circa 40.000 veicoli nella flotta nazionale, lo scorso anno i veicoli Royal Mail, Parcelforce e RMSS sono stati coinvolti in 8.623 incidenti stradali, quindi l’obiettivo è di condurre queste campagne di sicurezza per aiutare a ridurre gli incidenti sulla strada.
“Anche un incidente o una collisione è uno di troppo”, afferma Dave Joyce, responsabile nazionale per la salute, la sicurezza e l’ambiente della CWU, e stiamo sempre cercando di fare tutto il possibile per ridurre il numero di incidenti automobilistici il più basso possibile.
FONTE CWU
Forse anche in Italia sarebbe opportuno lanciare iniziative simili per i postini.Sono molti gli incidenti stradali gravi e mortali ogni anno vedono coinvolti postini mentre consegnano la posta. editor
La newsletter (lettre d’information) del INRS (Istituto nazionale francese dedicato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro) di luglio agosto 2018 e’ dedicata ai profili di rischio per tutte le professioni che hanno a che fare con la cura del corpo a fini estetici, dalle parrucchiere(i) massaggiatori, pedicure e manicure, tatuaggi , etc. Le sostanze impiegate nei trattamenti dei capelli e/o dei corpi non sono innocue…
Uno strunento di lavoro utile con le info sui profili di rischi per tipologia di mansione.
Rapid Alert System è il sistema UE per tutti i prodotti di consumo pericolosi, ad eccezione di alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici. La relazione include informazioni dettagliate sui prodotti interessati, i rischi, lo Stato membro notificante e le misure adottate in risposta. Il sistema di allarme rapido consente uno scambio rapido di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni settimana, un aggiornamento delle ultime segnalazioni inviate dagli Stati membri è pubblicato sul sito web. Questo servizio di messaggi consente agli abbonati di essere informati su questi avvisi ogni settimana.
L’EU-OSHA è un partner ufficiale della campagna mondiale Visione Zero (Vision Zero) e collabora alla diffusione del messaggio secondo il quale tutti gli incidenti, i danni e tutte le malattie sul lavoro si possono prevenire adottando le misure adeguate in tempo utile. Nell’approccio alla prevenzione di Visione Zero, la sicurezza, la salute e il benessere sono integrati in tutti i livelli di lavoro. Grazie alla sua flessibilità, Visione Zero offre vantaggi a tutti i luoghi di lavoro, a tutte le imprese e industrie in ogni regione del mondo.
Questa campagna è stata lanciata a Singapore in occasione del Congresso mondiale sulla salute e sicurezza sul lavoro dall’Associazione internazionale della sicurezza sociale (AISS).
Visita il sito web della campagna mondiale Visione Zero e unisciti al movimento.
Scopri la guida di Visione Zero con le 7 regole d’oro e le pratiche liste di controllo.
Il testo “aumentato” di un mio intervento svolto a Calenzano nell’ambito di un Incontro organizzato dal Circolo Sinistra Unita il 19 giugno u.s. sul tema della salute e sicurezza nel lavoro in quest’epoca. Editor
[ Ringraziamo il Dott.Marco Bottazzi del Patronato Inca Cgil per la segnalazione del Documento ]
Si tratta di un documento pubblicato dal Ministero della Salute e destinato alle professionalità sanitarie per l’analisi e la cura dei disturbi posturali. Documento con indicazioni in merito a peso epidemiologico e presa in carico delle persone.
“La postura rappresenta la posizione assunta dalle varie parti del corpo le une rispetto alle altre e rispetto all’ambiente circostante e al sistema di riferimento del campo gravitazionale”. Così si legge nella premessa. Le linee guida partono dall’inquadramento del tema, equilibrio statico e dinamico, per poi procedere nell’analisi di modalità anamnestiche, diagnostiche, ragionando attraverso cinque raccomandazioni. Basate sulla letteratura scientifica attuale e suddivise per gradi di forza in base alla solidità dei dati condivisi dal comunità scientifica ed esperti:
“La valutazione dell’allineamento posturale deve prevedere uno standard di posizione.
La diagnosi clinica di una disfunzione posturale richiede la valutazione dell’allineamento tra cranio e segmenti corporei e di questi tra loro nonché la palpazione di specifici distretti muscolari e punti di emergenza nervosa.
La diagnosi di disfunzione posturale necessita oltreché di valutazioni cliniche anche di specifiche indagini strumentali per identificarne la natura e l’entità.
L’esame clinico di un disturbo posturale deve prevedere un percorso in sensocranio-caudale.
Al fine di conseguire un miglioramento dello stato di salute dell’individuo si deve prevedere non solo il trattamento degli aspetti sintomatici del soma, ma anche quello delle condizioni causali, tenuto conto della correlazione cranio-caudale”.
Le linee guida sono state realizzate da un apposito Gruppo di lavoro istituito con D.M. 23 novembre 2016 e D.M. 27 gennaio 2017. Sono state approvate dal Consiglio superiore di sanità. Verranno aggiornate ogni quattro anni.
Il manuale ha lo scopo di fare chiarezza sui rischi reali a cui l’uomo, e in particolare il lavoratore che opera in ambienti outdoor, può andare incontro qualora venga punto da una zecca.
Inoltre, l’analisi accurata che viene fatta dei microrganismi patogeni che possono essere veicolati dalle zecche contribuisce alla comprensione del perché è necessario adottare comportamenti e procedure specifici, atti ad evitare l’interazione con tali patogeni. Pertanto, il manuale intende tradurre l’attività di studio e di ricerca espletata nel settore dal dipartimento in strumenti operativi per la gestione del rischio biologico, fruibili da tutti coloro che prestano il proprio lavoro all’aperto.
Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2018
Disponibilità: Sì – Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it
La cifra di $ 34,6 milioni per i tumori diagnosticati in un anno è la prima stima in Canada del peso economico dei casi correlati al lavoro di due forme comuni di cancro della pelle
Nel 2011, poco più del 5% dei casi di carcinoma a cellule basali di nuova diagnosi (2.846 su 53.696) in Canada erano dovuti all’esposizione al sole durante il lavoro. Poco più del nove per cento dei casi di carcinoma a cellule squamose di nuova diagnosi (1.710 su 18.549) sono stati attribuiti all’esposizione al sole correlata al lavoro.
Questo è secondo un recente studio dell’Istituto per il lavoro e la salute (IWH), che ha messo il costo di ogni caso di carcinoma basocellulare correlato al lavoro a $ 5,670 e di carcinoma a cellule squamose legato al lavoro a $ 10,555.
I costi sociali di questi nuovi casi dal 2011 ammontano a $ 28,9 milioni in costi diretti e indiretti. I costi diretti includono il trattamento sanitario e le relative spese, e i costi indiretti includono le perdite di produzione. Quando sono inclusi i costi intangibili (come l’equivalente monetario della perdita di qualità della vita), i costi sociali totali aumentano di altri $ 5,7 milioni, a $ 34,6 milioni.
Lo studio condotto da IWH Senior Scientist Dr. Emile Tompa e dal ricercatore ospite Amir Mofidi è stato recentemente pubblicato sul Journal of Occupational and Environmental Health . L’ articolo ad accesso libero è disponibile gratuitamente.
Lo studio è la prima analisi del carico economico del carcinoma a cellule basali legato al lavoro e del carcinoma a cellule squamose, che insieme sono noti come tumori della pelle non melanoma.
Questi tumori sono molto più diffusi del melanoma e il carcinoma a cellule basali è la forma più comune di qualsiasi neoplasia della pelle. I cancri della pelle sono la forma più comune di cancro in Canada, che rappresenta un terzo di tutti i tumori nel paese.
Secondo una precedente ricerca condotta da CAREX Canada, oltre 1,5 milioni di lavoratori canadesi sono esposti alle radiazioni ultraviolette solari (UV) sul lavoro. Circa 900.000 di queste persone trascorrono più del 75% dei giorni di lavoro all’aperto. (Un alto livello di esposizione ai raggi UV solari è definito come trascorrere sei ore o più all’aperto per giornata lavorativa).
Tra i settori di questa categoria ad alto rischio ci sono la costruzione (compresi i lavori stradali), l’agricoltura, i trasporti e il deposito. I gruppi di lavoro in Canada con i più alti livelli di esposizione al sole sono gli agricoltori e i gestori delle fattorie, i soccorritori edili e gli operai addetti alla manutenzione del terreno e del paesaggio.
Fonte: Guido Bianchini , Facebook.com
“Salute, bene comune. 1978-2018: 40 anni dalla nascita del Servizio sanitario nazionale” è il titolo dell’iniziativa che si è svolta oggi ad Ancona, all’Auditorium “Montessori” della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, promossa da CGIL, CISL e UIL e dove sono intervenuti Rosy Bindi, ex Ministro della Sanità, Claudio Maria Maffei, Blog Marche Sanità e la Segretaria nazionale CGIL, Rossana Dettori.
Al centro del dibattito, introdotto dalla relazione di Graziano Fioretti, Segretario Generale UIL Marche, e presieduto da Sauro Rossi, Segretario Generale della CISL Marche, a un anno dall’avvio della vertenza regionale sulla sanità, CGIL CISL UIL Marche pongono le tante questioni ancora aperte in tema di salute: dal necessario rafforzamento dei Servizi territoriali e dell’integrazione socio-sanitaria al potenziamento della prevenzione, allo sviluppo delle Case della Salute e delle cure primarie e intermedie. Tra le priorità, ci sono anche la riduzione dei tempi di attesa e della mobilità sanitaria, la qualificazione della rete dell’emergenza-urgenza e della rete ospedaliera, l’adeguamento degli organici e il superamento del precariato.
FONTE IRSST
Les isocyanates sont largement utilisés dans plusieurs secteurs industriels (automobile, construction, fabrication de meubles, etc.) car ils entrent dans la composition de nombreux produits (peintures, mousse isolante, colles, etc.). Toutefois, les isocyanates peuvent entraîner des effets sur la santé respiratoire et cutanée ; c’est d’ailleurs la principale cause d’asthme professionnel chez les travailleurs québécois.
http://www.irsst.qc.ca/media/documents/PubIRSST/RG-764.pdf?v=2018-07-09
http://www.irsst.qc.ca/media/documents/PubIRSST/RG-773.pdf?v=2018-07-09
Mai nella storia del nostro Paese sono stati effettuati tanti arresti per crimini contro l’ambiente come nel 2017, mai tante inchieste sui traffici illeciti di rifiuti. Dal Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, presentato questa mattina a Roma, spiccano infatti le 538 ordinanze di custodia cautelare emesse per reati ambientali nel 2017 (139,5% in più rispetto al 2016). Un risultato importante sul fronte repressivo frutto sia di una più ampia applicazione della legge 68, come emerge dai dati forniti dal ministero della Giustizia (158 arresti, per i delitti di inquinamento ambientale, disastro e omessa bonifica, con ben 614 procedimenti penali avviati, contro i 265 dell’anno precedente) sia per il vero e proprio balzo in avanti dell’attività delle forze dell’ordine contro i trafficanti di rifiuti: 76 inchieste per traffico organizzato (erano 32 nel 2016), 177 arresti, 992 trafficanti denunciati e 4,4 milioni di tonnellate di rifiuti sequestrati (otto volte di più rispetto alle 556 mila tonnellate del 2016). Il settore dei rifiuti è quello dove si concentra la percentuale più alta di illeciti, che sfiorano il 24%.
A completare il quadro, un fatturato dell’ecomafia che sale a quota 14,1 miliardi, una crescita del 9,4%, dovuta soprattutto alla lievitazione nel ciclo dei rifiuti, nelle filiere agroalimentari e nel racket animale.
La corruzione rimane, purtroppo, il nemico numero uno dell’ambiente e dei cittadini, che nello sfruttamento illegale delle risorse ambientali riesce a dare il peggio di sé. L’alto valore economico dei progetti in ballo e l’ampio margine di discrezionalità in capo ai singoli amministratori e pubblici funzionari, che dovrebbero in teoria garantire il rispetto delle regole e la supremazia dell’interesse collettivo su quelli privati, crea l’humus ideale per le pratiche corruttive.
Ringraziamo la Rivista dell’Associazione Ambiente Lavoro per avere ripubblicato l’articolo che il Prof. Giorgio Nebbia scrisse nel 2006 per ricordare il disastro ambientale di Seveso avvenuto nell’estate del 1976 .
QUELL’ESTATE DEL 1976
del Prof.Giorgio Nebbia
Dura replica che la Società italiana di Psichiatria, che risponde al ministro dell’Interno secondo cui il tema della psichiatria sarebbe stato lasciato sulle spalle delle famiglie. “Forse il ministro non sa che una delle poche eccellenze riconosciute all’Italia è il sistema della salute mentale, che conta una vasta rete di strutture”
L’articolo prosegue alla fonte su REDATTORE SOCIALE
Olivier Gras, « Daniel Mercure et Marie-Pierre Bourdages-Sylvain, Travail et subjectivité. Perspectives critiques », Lectures [En ligne], Les comptes rendus, 2018, mis en ligne le 03 juillet 2018, consulté le 09 juillet 2018. URL : http://journals.openedition.org/lectures/25332
Rapid Alert System è il sistema UE per tutti i prodotti di consumo pericolosi, ad eccezione di alimenti, prodotti farmaceutici e dispositivi medici. La relazione include informazioni dettagliate sui prodotti interessati, i rischi, lo Stato membro notificante e le misure adottate in risposta. Il sistema di allarme rapido consente uno scambio rapido di informazioni tra 31 paesi europei e la Commissione europea in merito a prodotti non alimentari pericolosi che presentano un rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori. Ogni settimana, un aggiornamento delle ultime segnalazioni inviate dagli Stati membri è pubblicato sul sito web. Questo servizio di messaggi consente agli abbonati di essere informati su questi avvisi ogni settimana.
CANC TUM 2018: Epidemiologia e rischio di cancro da lavoro in Italia |
Fonte SNOP.IT |
I materiali dei seminari ASUR – ARS Marche – SNOP del 28-29 e 30 giugno 2018 Leggi i materiali del 30 giugno |
Ultimo aggiornamento Venerdì 06 Luglio 2018 12:36 |
Bologna, 3 luglio 2018
Il giorno 20 luglio 2018 si terrà a Milano presso la sede della CGIL Lombardia in via Palmanova, 22 il convegno di presentazione del “Progetto Amianto”, una iniziativa volta a informare e tutelare i lavoratori dell’edilizia dal rischio amianto, nel corso dei lavori di ristrutturazione edile.
Guarda la Locandina dell’evento.
Si tratta di presentare un lavoro che ha prodotto un depliant informativo sul rischio amianto che corrono i lavoratori dell’edilizia. Lavoro che è stato possibile dalla comune volontà di alcune strutture della CGIL e più precisamente dalla FILLEA CGIL Nazionale e Lombarda, dalla CGIL Nazionale, Lombardia ed Emilia Romagna e dalla Camera del Lavoro di Milano. Il gruppo di lavoro era composto da: Tiziana Scalco (FILLEA Lombardia), Ermira Behri (FILLEA Nazionale), Claudio Iannilli (CGIL Nazionale), Massimo Balzarini (CGIL Lombardia), Andrea Caselli (CGIL Emilia Romagna), Addo Buriani (CDLM Milano), Carlo Vizzi (RLST Edilizia Parma) e col contributo di Emanuele Colombo per l’idea e la realizzazione grafica.
Questo studio di caso di un programma di formazione realizzato in Germania mostra come scuola e impresa possano collaborare per sensibilizzare i giovani alla salute e sicurezza sul lavoro (SSL). Nell’esempio studiato, su iniziativa di un insegnante, una scuola e un’impresa chimica di Amburgo hanno collaborato per insegnare agli alunni la produzione sicura delle materie plastiche e la manipolazione sicura delle sostanze chimiche in laboratorio. Gli alunni hanno approfondito la loro conoscenza delle pratiche in materia di SSL, l’entusiasmo degli insegnanti per l’insegnamento della SSL è aumentato e la cultura in materia di SSL dell’impresa è migliorata.
In questa puntata parliamo di:
– Le grandi paure di quest’epoca alimentate dalla propaganda politica fanno prevalere la security rispetto alla safety.Le persone hanno paura per un’invasione di migranti che non c’è mentre vengono sottostimati i rischi per la salute e la sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro; la percezione e i dati reali…
– Problemi di salute nell’Autotrasporto: risultati di una indagine-studio;
– NON SONO CALATE LE MORTI SUL LAVORO, MA SOLO QUELLE ACCERTATE DALL’INAIL
– I Call-center: rischi per la salute
– HesaMag n°17: Sous le vernis, des professionnels de la beauté en danger
– Frittura mista …
IL NOTIZIARIO AUDIO
(30 Minuti )
Rilasciata una versione aggiornata del Testo Unico sicurezza sul lavoro, che succede di pochi mesi la precedente pubblicata a maggio.
La revisione luglio 2018 include:
Oggi 5 giugno 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.
La proposta di direttiva se verrà approvata per Diario Prevenzione potrebbe divenire impossibile segnalare o condividere un link ad un articolo ad una rivista.
Ad ogni link Diario Prevenzione verosimilmente dovrebbe ottenere il permesso del sito linkato e pagare una “tassa” al sito che contiene il contenuto. La stessa tecnologia RSS potrebbe essere bandita: in tal modo Diario Prevenzione dovrebbe cancellare tutti i collegamenti RSS con i quali ogni lettore può visualizzare i titoli degli ultimi 5 articoli apparsi sul sito o sulla Rivista che abbiamo selezionato per voi. Quando segnaliamo il link ad un articolo apparso su di un altro sito noi facciamo un favore e non un danno a quel sito , a quella Rivista on line.
In queste condizioni molti siti di Associazioni, di volontariato culturale e scientifico come Diario Prevenzione rischieranno di chiudere.
Questa proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee, 169 accademici, 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica e di Wikimedia Foundation.
Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni a partire dall’abolizione degli artt. 11 e 13, della Direttiva in esame.
editor
Newsletter Medico Legale Inca Cgil Numero 9/2018
Problemi di salute nell’Autotrasporto: risultati di una indagine-studio
Sull’ultimo numero della “Medicina del Lavoro” sono stati pubblicati i risultati del progetto “Tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti di società di autotrasporti”[1], progetto iniziato nel 2008 e che è stato parte integrante per lo sviluppo delle nuove linee guida per il settore dei trasporti stradali della Società Italiana di Medicina del Lavoro (SIML).
Il progetto aveva l’ obiettivo di raggiungere, attraverso la raccolta e l’analisi di dati biostatistici, una migliore comprensione delle malattie lavoro-correlate dei conducenti di camion e definire di conseguenza protocolli di sorveglianza sanitaria appropriati, promuovendo al contempo l’applicazione di stili di vita sani.
Nell’ambito dello studio sono stati valutati 673 autisti (età media 43,85 anni, SD 9,56, anzianità lavorativa media 27,28 anni, SD 10, 59), impiegati in 46 diverse aziende, tutti di sesso maschile.
L’articolo prosegue qui >>>>