[ Ringraziamo il Dott.Marco Bottazzi del Patronato Inca Cgil per la segnalazione del Documento ]
Si tratta di un documento pubblicato dal Ministero della Salute e destinato alle professionalità sanitarie per l’analisi e la cura dei disturbi posturali. Documento con indicazioni in merito a peso epidemiologico e presa in carico delle persone.
“La postura rappresenta la posizione assunta dalle varie parti del corpo le une rispetto alle altre e rispetto all’ambiente circostante e al sistema di riferimento del campo gravitazionale”. Così si legge nella premessa. Le linee guida partono dall’inquadramento del tema, equilibrio statico e dinamico, per poi procedere nell’analisi di modalità anamnestiche, diagnostiche, ragionando attraverso cinque raccomandazioni. Basate sulla letteratura scientifica attuale e suddivise per gradi di forza in base alla solidità dei dati condivisi dal comunità scientifica ed esperti:
“La valutazione dell’allineamento posturale deve prevedere uno standard di posizione.
La diagnosi clinica di una disfunzione posturale richiede la valutazione dell’allineamento tra cranio e segmenti corporei e di questi tra loro nonché la palpazione di specifici distretti muscolari e punti di emergenza nervosa.
La diagnosi di disfunzione posturale necessita oltreché di valutazioni cliniche anche di specifiche indagini strumentali per identificarne la natura e l’entità.
L’esame clinico di un disturbo posturale deve prevedere un percorso in sensocranio-caudale.
Al fine di conseguire un miglioramento dello stato di salute dell’individuo si deve prevedere non solo il trattamento degli aspetti sintomatici del soma, ma anche quello delle condizioni causali, tenuto conto della correlazione cranio-caudale”.
Le linee guida sono state realizzate da un apposito Gruppo di lavoro istituito con D.M. 23 novembre 2016 e D.M. 27 gennaio 2017. Sono state approvate dal Consiglio superiore di sanità. Verranno aggiornate ogni quattro anni.