I coroner inglesi allertati qualora si trovassero ancora ad esaminare i corpi di hostess e steward deceduti per cause attribuibili all’inquinamento dell’aria della cabina degli aerei

Premessa editor

Il sindacato del personale di volo UNITE  di British Airways da tempo sta conducendo una battaglia contro l’inquinamento dell’aria di bordo dei velivoli che sarebbe causata da guasti o malfunzionamenti dei sistemi di condizionamento. Negli aerei ora in esercizio, nella maggioranza dei velivoli, il sistema di condizionamento, in particolare il riscaldamento dell’aria della cabina avviene tramite flussi d’aria prelevati da scambiatori di calore posti all’interno del motore jet dell’aereo. E’ verosimile che quando i sistemi di scambio si logorano infiltrazioni di aerosol tossici di olii si mescolano con l’aria che viene convogliata in cabina. In questi aerosol sarebbero contenuti organofosfati derivanti dagli additivi dei lubrificanti.

Il coroner senior nell’inchiesta sulla morte di Matthew Bass, membro molto amato dell’equipaggio di cabina di Unite e British Airways, ha fatto il passo significativo di accettare di scrivere al capo dell’Ufficio del Coroner chiedendogli di avvertire tutti i coroner in Inghilterra e nel Galles per la necessità di effettuare ulteriori test laddove si sospetti che la causa della morte si riferisca ad una condizione di inquinamento dell’aria di cabina tossica a bordo degli aeromobili.

La lettera di avvertimento senza precedenti, che riconosce che l’esposizione all’aria di cabina tossica ha un impatto clinico sul corpo, è arrivata quando il coroner ha registrato un verdetto di “morte per disavventura” derivante dalla morte di Matthew Bass.

In sindacato Unite che sostiene la famiglia di Matthew Bass ha detto che la scelta del Coroner senior del Berkshire dovrebbe fungere da catalizzatore per un’inchiesta pubblica sull’aria di cabina tossica degli aeromobili. Unite sta attualmente prendendo in carico oltre 100 casi legali per conto dell’equipaggio di cabina che sono stati coinvolti in eventi di fumi e hanno sofferto problemi di salute dovuti all’aria di cabina tossica.

L’assistente del segretario generale di Unite per i servizi legali, Howard Beckett, ha dichiarato: “Questo significativo passo di un anziano medico legale riconosce che l’esposizione all’aria tossica in cabina ha un impatto sul corpo e può portare a problemi di salute. Tutti i coroner verranno informati sull’aria di cabina tossica e dovrebbero impegnarsi in ulteriori test in modo da ottenere una migliore comprensione dei suoi effetti sul personale di bordo.

“Unite attualmente ha oltre 100 casi legali che stiamo assumendo per conto di membri dell’equipaggio di cabina la cui salute è stata influenzata dall’aria tossica della cabina. La lettera di preoccupazione del coroner senior dovrebbe fungere da catalizzatore per un’inchiesta pubblica su una questione che l’industria aerea ha costantemente cercato di spazzolare sotto il tappeto.

“L’aria di cabina tossica è reale e danneggia le vite. L’industria aerea deve assumersi le proprie responsabilità e affrontarla.

“A nome di Unite vorrei ringraziare la perseveranza della famiglia Bass che, dopo quattro anni, ha finalmente una spiegazione formalmente registrata per la morte di Matthew.

“Se non fosse stato per la loro dignitosa determinazione, non avremmo stabilito che Matthew era stato esposto agli organofosfati e assicurato l’avvertimento del coroner anziano sull’aria di cabina tossica.

“Vorrei anche ringraziare Thompsons e il consulente che ha assistito con questo caso.”

Documentazione

Coroner’s toxic cabin air warning should be catalyst for public inquiry, says Unite

Aerotoxic Syndrome, un problema negato che esiste e va affrontato

Due piloti di aerei americani hanno avviato un procedimento giudiziario contro Airbus dinanzi al tribunale di primo grado di Tolosa. Dicono che entrambi soffrono di una sindrome aérotoxique, una specie di intossicazione dovuta all’aria della cabina e mettono in discussione il costruttore aeronautico.

https://www.francebleu.fr/infos/transports/airbus-deux-assignations-deposees-au-tribunal-contre-le-syndrome-aerotoxique-1524842463

 

Se la Sinistra si fa Destra. Il caso Toscana

 Fonte:  Saluteinternazionale che ringraziamo

di Gavino Maciocco

La Toscana è diventata un laboratorio perfetto per affondare in poche mosse il servizio sanitario pubblico. 1. Promuovere lo sviluppo del “secondo pilastro” assicurativo. 2. Definanziare il servizio sanitario regionale. Renderlo inefficiente e caotico. 3. (Semi)privatizzare gli ospedali pubblici.


Lo scorso 4 marzo, il giorno delle elezioni politiche, diversi milioni di elettori di sinistra non si sono sentiti rappresentati dai tradizionali partiti di riferimento e gli hanno voltato le spalle, rivolgendosi ad altri o astenendosi dal voto.  Quei partiti di riferimento avevano cessato di rappresentare non solo i loro interessi materiali, ma anche quelli ideali, come i principi di eguaglianza e di giustizia sociale. Interessi e principi che sono stati accantonati (e in certi casi sbeffeggiati) per essere sostituiti con quelli tipici del mercato (e della Destra), come è successo nelle politiche del lavoro, dell’istruzione e della scuola, e del welfare – inclusa la sanità.

Al riguardo, in un recente post La salute sostenibile avevamo scritto:

Della sanità italiana, del destino del servizio sanitario nazionale, del diritto alla salute sempre più sotto scacco, è necessario parlare e discutere apertamente. Per un dovere d’informazione e di verità e per vincere quel senso di rassegnazione e d’impotenza che attanaglia gli abitanti della società liquida di Bauman dove “privazioni e sofferenze sono frammentate, disperse e diffuse; e così il dissenso che producono. La dispersione del dissenso, la difficoltà di concentrarlo e ancorarlo a una causa comune, per poi dirigerlo contro un colpevole comune, rende le pene ancora più aspre” (Vedì articolo La sanità liquida). Così oggi è disperso – per la mancanza di una rappresentanza politica o sindacale – il dissenso dei milioni di persone che  hanno enormi difficoltà ad accedere al Servizio sanitario nazionale e che alla fine rinunciano a curarsi per motivi economici, per gli infiniti tempi di attesa, per l’eccessiva distanza da un luogo di cura.

Privi di una rappresentanza dei loro bisogni e delle loro sofferenze, questi milioni di persone è più facile che si imbattano in qualcuno che gli spiega che la colpa è del “sistema”, un sistema ormai insostenibile: a causa dell’invecchiamento della popolazione, del costo crescente di farmaci e tecnologie, dell’aumento della spesa sanitaria non compatibile con la stabilità finanziaria. La spiegazione va oltre la definizione del problema e punta direttamente alla sua soluzione:  trovare altre fonti di finanziamento, un altro pilastro, attraverso un sistema assicurativo e i fondi sanitari integrativi. Se, chi può, in base al reddito, ricorre ad un sistema parallelo, alleggerisce il carico di prestazioni che il Ssn deve erogare, che si potrà così orientare verso chi non può permettersi un’assicurazione.

Su questa posizione tipicamente di Destra, che punta a liquidare il Servizio sanitario nazionale per sostituirlo con un sistema basato su mutue e assicurazioni private, si è accodata la Sinistra, anche quella che nell’immaginario collettivo appare la più Rossa di tutte, quella Toscana. Nell’immaginario, appunto, perché nella realtà la Toscana è diventata un laboratorio perfetto per affondare in poche mosse il servizio sanitario pubblico.

Prima mossa. Promuovere lo sviluppo del “secondo pilastro” assicurativo.

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“L’Italia che muore al lavoro” per il Primo Maggio

Inaugurata il 27 aprile 2018 al Municipio di Torino – in occasione della conferenza stampa sulle iniziative per la prossima Festa del Lavoro – la mostra “L’Italia che muore al lavoro. Tragedie sul lavoro e malattie professionali in Italia”, realizzata da Sicurezza e Lavoro, con Inail, Regione Piemonte, festival CinemAmbiente, in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil. Rimarrà aperta sino a venerdì 11 maggio 2018, con ingresso gratuito.

In un momento in cui crescono infortuni e malattie professionali, nonostante la diminuzione delle ore lavorate, i sindacati hanno scelto di dedicare la Festa del Primo Maggio alla sicurezza sul lavoro, con una manifestazione nazionale a Prato ed altre iniziative in tantissime città d’Italia.

Torino, Cgil, Cisl e Uil hanno voluto esporre la mostra di Sicurezza e Lavoro a Palazzo Civico, casa di tutti i torinesi, per lanciare un grido d’allarme su morti, infortuni e malattie sul lavoro e ricordare come salute e sicurezza sul lavoro dovrebbero essere un motivo per unire lavoratori e lavoratrici.

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Sweden: Controlling chemicals in the cleaning sector – less is more

Fonte OSHA.EU

Sweden: Controlling chemicals in the cleaning sector – less is more

 

A cleaning company in Sweden has successfully reduced the exposure of its workers to hazardous cleaning products. 

This case study outlines the approach taken by the company, which involved a combination of eliminating cleaning chemicals altogether or replacing them with safer alternatives, and extensive staff training and supervision. 

These measures not only allowed the company to protect its workers from the potentially harmful effects of cleaning chemicals, but have also dramatically cut the associated costs.

Downloadin:EN

Prevenzione degli infortuni in edilizia: gli interventi complessi funzionano

FONTE  DORS.IT CHE RINGRAZIAMO

di Lidia Fubini, Dors

Da sapere

I lavoratori del comparto edilizia sono esposti con alta frequenza a fattori di rischio che possono causare infortuni gravi o mortali. Nella presente revisione sistematica vengono presi in considerazione gli studi di valutazione di interventi per la riduzione degli infortuni in questo comparto.

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Les néonicotinoïdes pourraient altérer la production d’œstrogènes chez l’humain

FONTE  INRS CANADA  CHE RINGRAZIAMO

26 avril 2018 // par Stéphanie Thibault
 
Une équipe de l’INRS publie dans Environmental Health Perspectives la première étude in vitro démontrant les effets potentiels de ces pesticides sur la santé humaine.
 
 
Étant les pesticides les plus utilisés dans le monde à l’heure actuelle, les néonicotinoïdes défraient fréquemment les manchettes pour leurs effets délétères sur les abeilles domestiques et autres insectes polinisateurs. Or, selon une étude publiée dans la prestigieuse revue Environmental Health Perspectives, il est possible qu’ils aient également un impact sur la santé humaine en perturbant le système hormonal. Cette étude du professeur Thomas Sanderson de l’INRS invite à une exploration plus poussée des effets des néonicotinoïdes.
 
Récemment, le gouvernement du Québec a entrepris d’encadrer de façon plus rigoureuse l’utilisation de certains pesticides, incluant les néonitotinoïdes. Ces derniers sont des insecticides que les agriculteurs utilisent largement pour contrôler les insectes ravageurs dans leurs cultures. Les néonicotinoïdes sont conçus pour agir sur le système nerveux des insectes et provoquer leur mort par paralysie. Cependant, leurs effets sur la santé humaine ont été très peu étudiés, une tâche à laquelle le professeur Thomas Sanderson et la doctorante Élyse Caron-Beaudoin se sont attaqués dans son laboratoire de l’INRS. 

ECHA, online il nuovo sito “Le sostanze chimiche nella nostra vita”

 

Il nuovo sito ECHA “Le sostanze chimiche nella nostra vita”, rivolto a cittadini e consumatori europei, fornisce informazioni su benefici e rischi connessi all’uso di sostanze chimiche.

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche pubblica il nuovo sito “Le sostanze chimiche nella nostra vita” dedicato ai consumatori.

Dal 15 marzo 2018 è possibile consultare il nuovo sito dell’ECHA, rivolto ai cittadini e ai consumatori europei, che fornisce informazioni sui benefici e sui rischi connessi all’uso di sostanze chimiche.

Il sito presenta sei sezioni tematiche:
– Tendenze
– Prodotti
– Salute
– Ambiente
– Lavoro
– Suggerimenti e consigli

VISITA IL NUOVO SITO ECHA

International Workers Memorial Day 2018 – ETUC Statement

FONTE ETUC

 

Il 28 aprile è la giornata annuale di commemorazione e azione per i lavoratori uccisi, disabili e feriti dal loro lavoro. Serve come promemoria puntuale ai lavoratori di tutto il mondo a ricordare che non sono soli, che altri hanno sofferto sul lavoro e sono stati impegnati in una lunga lotta per migliorare le condizioni sul posto di lavoro. È anche il momento di riflettere su quanto ancora dobbiamo fare e quali siano i passi da compiere per proteggere la vita delle future generazioni di lavoratori.

Quest’anno la CES si sta concentrando su come “I sindacati rendono i luoghi di lavoro più sicuri”. Il modo migliore per garantire la salute, la sicurezza e il benessere di tutti i lavoratori è quello di avere un comitato dedicato alla salute e alla sicurezza dei lavoratori sostenuto da rappresentanti della sicurezza pienamente formati e pienamente coinvolti nominati dai sindacati indipendenti.

La necessità di ulteriori rappresentanti della sicurezza sindacale è evidenziata dal fatto che nell’UE più di 3.700 lavoratori muoiono ogni anno in incidenti sul lavoro e ci sono oltre 200.000 morti in conseguenza di malattie legate al lavoro. [1] Dietro ciascuna di queste statistiche c’è una vita tagliata, una famiglia in lutto.

Rendere sicuri tutti i luoghi di lavoro dell’UE richiede che i lavoratori siano informati, consultati e autorizzati a prendere parte alle discussioni su tutte le questioni relative alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Ma sappiamo che laddove il coinvolgimento dei lavoratori avviene in luoghi di lavoro non sindacalizzati, è molto più probabile che segua l’agenda dei datori di lavoro, mentre i rappresentanti della sicurezza sindacalizzati hanno maggiori probabilità di avere il potere di stabilire l’agenda sulla sicurezza e sfidare i datori di lavoro quando mettono a rischio i lavoratori per qualsiasi motivo. [2]

I rappresentanti della sicurezza dell’Unione conoscono le realtà del posto di lavoro. Sono meglio informati e più consapevoli di ciò che accade realmente giorno per giorno e identificano i rischi molto prima della direzione. Ci sono stati molti esempi di questo, dall’evidenziare i rischi di sostanze pericolose, le preoccupazioni su stress, violenza e molestie sul posto di lavoro, disturbi muscolo scheletrici da movimenti ripetitivi e da movimentazione carichi , e gli effetti del fumo passivo. I rappresentanti della sicurezza dell’Unione possono anche fungere da canale per i singoli lavoratori per sollevare le loro preoccupazioni. Non solo i lavoratori diventano più consapevoli dei problemi di sicurezza, ma la presenza di rappresentanti della sicurezza sindacale dà anche ai lavoratori la sicurezza di parlare e sollevare preoccupazioni per la salute e la sicurezza.

Tuttavia, questo ruolo fondamentale che svolgiamo continua a essere trascurato sia dai politici che dai datori di lavoro. È chiaro che abbiamo bisogno di più strumenti a nostra disposizione per rendere i luoghi di lavoro più sicuri che possano essere. In occasione della Giornata commemorativa internazionale dei lavoratori 2018, la CES sottolinea che i sindacati e i rappresentanti della sicurezza sindacale rendono davvero più sicuri i posti di lavoro. E chiediamo all’UE di migliorare il riconoscimento del ruolo di rappresentanza  di cui  i rappresentanti della sicurezza sindacale hanno il diritto e di rinnovare l’impegno a conferire loro un’autentica capacità di agire in modo decisivo su tutti i luoghi di lavoro.

Oggi ricordiamo quelli uccisi dal lavoro e rinnoviamo con forza l’impegno a combattere per luoghi di lavoro più sicuri.

In solidarietà

Esther Lynch

Watch our #IWMD18 video: https://youtu.be/WemYfY2OD_U

[1] https://osha.europa.eu/en/themes/work-related-diseases

[2] E.g. Fidderman, McDonnell, Worker involvement in health and safety: what works?, HSE, 2010.

24.04.2018

Giornata Mondiale Vittime Amianto – Sabato 28 aprile 2018 a Bologna CGIL BO-CGIL ER-AFEVA ER-RSU OGR – Q.re Porto Saragozza “OGR: Le Officine della Memoria”

In occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto, si terrà a Bologna una ASSEMBLEA PUBBLICA Organizzata dalla CGIL Emilia Romagna, dalla Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna, dalla RSU/RLS delle Officine, dall’AFeVA Emilia Romagna e dal Quartiere Porto-Saragozza dal titolo:

LAVORO-SALUTE-BONIFICA-RIQUALIFICAZIONE
OGR – LE OFFICINE DELLA MEMORIA
DALLA STRAGE DI AMIANTO AD UNA RISORSA PER I CITTADINI DI BOLOGNA E DEL QUARTIERE PORTO-SARAGOZZASabato 28 aprile 2018 – ore 9.30  
Sala consiliare del Quartiere Porto Saragozza  via dello Scalo, 21 – BOLOGNA

 

Il programma della Giornata:

ore 9.30 Elena De Benedictis
Introduzione ai lavori e saluto del Quartiere Porto-Saragozza

9.45 Daniela Cervino SPSAL AUSL Bologna
“Indagine di mortalità in OGR della AUSL di Bologna”

10.15 Tre generazioni di delegati sindacali in lotta per la salute
Romeo Zazzaroni – La vertenza amianto del 1979
Salvatore Fais – Gli anni dopo la legge 257/92
Gennaro Cardone – Le lotte per la salute oggi

10.45 L’Università per la città, antropologia e architettura per progettare il futuro
Agata Mazzeo – Antropologa
“Amianto e lavoro – la memoria nella costruzione dell’identità cittadina”
Federico Lazzarini – Studente di Architettura
“Una tesi di laurea per le Officine Grandi Riparazioni – recupero di uno spazio urbano”
Nadia Brandalesi – ARTECITTA’ – Un progetto artistico per l’OGR

Le Officine Grandi Riparazioni fra passato, presente e futuro

11.15 Andrea Caselli – Presidente AFEVA ER
“Lavoro, salute, memoria, ambiente : le OGR, una risorsa per la città e il quartiere”

11.45 Valentina Orioli – Assessore Urbanistica ed ambiente comune di Bologna
“Il Sito di Interesse Nazionale OGR e il futuro dell’area: le risposte del Comune di Bologna”

12.30 Conclusione lavori

Leggi tutta la notizia e scarica locandina ed invito dal sito AFeVA ER

Rapid Alert System : Rapporto settimanale n° 16 – 2018

 
 
Rapid Alert System is the EU system for all dangerous consumer products, with the exception of food, pharmaceuticals and medical devices. The report includes detailed information on the products concerned, the risks, the notifying Member State, and the measures adopted in response. The Rapid Alert System enables quick exchange of information between 31 European countries and the European Commission about dangerous non-food products posing a risk to health and safety of consumers. Each week, an update of the latest alerts sent by Member States is published on the website. This message service allows subscribers to be informed on these Alerts on a weekly basis.
 
The Commission does not take any responsibility for the accuracy of the information provided. In the event that further information received from a national competent authority regarding an already published notification leads to the modification or withdrawal of the information, the Commission will include a corrigendum or notice of withdrawal in the next weekly overview. Learn more…

Presentato il Rapporto Osservasalute 2017

FONTE REGIONI.IT

(Regioni.it 3368 – 20/04/2018) Piccoli passi avanti  sugli stili di vita, aumenta la pratica sportiva, ma aumentano anche gli obesi e non diminuiscono i fumatori. Sono questi alcuni dei dati che emergono dal  “Rapporto Osservasalute 2017”. 
In Italia si osservano livelli di cronicità e non autosufficienza tra gli anziani superiori alla media europea, a farne le spese sono soprattutto le donne. Non a caso l’Italia è addirittura 15esima tra i paesi dell’Unione Europea per speranza di vita alla nascita senza limitazioni fisiche. Persiste il divario Nord-Sud, con ricadute anche gravi sulla salute degli italiani lungo lo Stivale, come si vede anche dall’ampia disparità in Italia sulla capacità di prevenire e curare alcuni tipi di tumore. Tali criticità si registrano soprattutto in alcune regioni del Centro Sud.

[Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane] Rapporto Osservasalute 2017 – 19.04.2018

Salute:in Italia piu’ consumatori alcol;numero fumatori costante

Salute: cresce consumo antidepressivi; suicidi stabili

Salute: Iss, fallimento Ssn nel ridurre differenze spesa

Tumori: progressi ma piu’ donne con quello polmonare (+1,6%)

Salute: nel 2016 piu’ obesi ma leggero aumento di chi fa sport  

Salute: speranza vita senza limitazioni tra le piu’ basse in Ue

VACCINI. MODESTA MA PROGRESSIVA RIDUZIONE COPERTURA PER OBBLIGATORI

Efficacia dei Servizi PSAL nella riduzione degli infortuni professionali in Regione Lombardia

 

“La Medicina del lavoro” nel numero 2/2018 pubblica l’articolo: “Efficacia dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Servizi PSAL) nella riduzione degli infortuni professionali in Regione Lombardia” di Nicole Ruggiero, Battista Magna, Nicoletta Cornaggia, Anna Maria Rosa, Orazio Ferrero, Massimiliano Mazzieri, Dario Consonni, Susanna Cantoni.

Effectiveness of Health and Safety at Work Services (PSAL) in reducing occupational injuries in Lombardy Region

Nicole Ruggiero, Battista Magna, Nicoletta Cornaggia, Anna Maria Rosa, Orazio Ferrero, Massimiliano Mazzieri, Dario Consonni, Susanna Cantoni

I tagliati fuori di Foodora

FONTE  FIOM CGIL NAZIONALE

Il caso dei rider ribelli di Foodora su cui si è pronunciato il Tribunale di Torino ha avuto una certa risonanza mediatica. Però, i più prudenti media nazionali hanno preferito sospendere il giudizio sulla vicenda in attesa di conoscere la motivazione della decisione che, come è noto, ha negato ai ricorrenti la fruibilità delle tutele proprie dei lavoratori dipendenti. Comunque, comune ai più o meno improvvisati commentatori è stata la tendenza a vedere nella controversia un sintomo delle criticità del lavoro nel XXI secolo che sta chiudendo definitivamente i conti col passato. E’ in circostanze del genere che mi sorprendo a chiedermi come avrebbe reagito l’opinione pubblica di un centinaio di anni fa, se anch’essa fosse stata tempestivamente informata che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Dopotutto, l’avvento dell’industrializzazione fu meno veloce, ma non meno travolgente e dirompente del passaggio d’oggigiorno al post-industriale.

“ISSalute. Informare, Conoscere, Scegliere” il nuovo portale sulla salute dell’Istituto Superiore di Sanità

FONTE ISS

Il portale ISSalute è stato ideato e realizzato dall’Istituto superiore di sanità per offrire ai cittadini informazioni semplici e comprensibili sugli stili di vita, sull’alimentazione, sull’ambiente, sulle malattie e sui disturbi correlati, sulle cause che le determinano e sulle cure disponibili. E’ organizzato in 4 sezioni principali: Notizie; La salute dalla A alla Z; Falsi miti e bufale; Stili di vita e ambiente.

Il progetto ISSalute. Informare, Conoscere, Scegliere è stato ideato e realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per offrire ai cittadini informazioni semplici e comprensibili sugli stili di vita, sull’alimentazione, sull’ambiente, sulle malattie e sui disturbi correlati, sulle cause che le determinano e sulle cure disponibili.

ISSalute si presenta al pubblico come portale web, attraverso cui si accede a numerosissime informazioni, organizzate in 4 sezioni principali: Notizie; La salute dalla A alla Z; Falsi miti e bufale; Stili di vita e ambiente.

La sezione Notizie ospita testi realizzati dall’Agenzia ANSA e selezionati per la pubblicazione dall’ISS. Le notizie sono archiviate in temi: Alimentazione, Ambiente, Animali domestici, Anziani, Bambini e adolescenti, Farmaci, Genere, Medicina, Salute della donna, Sanità, Stili di vita, Tumori, Vaccini.

La salute dalla A alla Z raccoglie, in ordine alfabetico, oltre trecento schede, relative a varie malattie, condizioni, farmaci ed esami clinici e di laboratorio. In evidenza si trovano gli articoli più letti e gli ultimi aggiornamenti.

Falsi miti e bufale raccoglie oltre 150 informazioni ingannevoli in tema di salute. Ogni “affermazione” è corredata da spiegazioni scientifiche che ne evidenziano l’infondatezza.

La sezione Stili di vita e ambiente è suddivisa in Alimentazione e Ambiente. In particolare quest’ultima sezione è suddivisa a sua volta in più argomenti: Amianto; Arsenico; Attività fisica; Benzene; Biocidi; Botox; Cosmetici e salute; Diossine; Disinfettanti; Giocattoli; Mercurio; Nichel; Pesticidi; Pet Therapy; Piercing; Piombo; PM10 – Particolato atmosferico o polveri sottili; Prodotti medicinali a base di erbe; Tatuaggi; Temperature ambientali elevate – colpo di calore.

Per ciascuno degli argomenti, dopo una breve introduzione, si passano in rassegna, con parole semplici e comprensibili, ulteriori elementi informativi, ad esempio le fonti di esposizione, gli effetti sulla salute, le azioni di prevenzione e controllo, la bibliografia e i link di approfondimento.

Tutti i contenuti pubblicati sul portale sono stati realizzati da un Comitato Redazionale, composto da ricercatori e tecnici dell’ISS, e sono stati valutati ed approvati dal Comitato Scientifico, costituito da Senior investigator appartenenti ai Dipartimenti e Centri dell’ISS, in collaborazione con un Team di Esperti.

Succede in Canada, il sindacato dei postini contesta i report della dirigenza delle poste in materia d’incidenti sul lavoro

OTTAWA, 17 aprile 2018 / CNW / – L’Unione canadese dei postini (CUPW) ha chiesto al revisore generale del Canada di indagare su cosa ha portato Canada Post a segnalare in modo fraudolento infortuni sul lavoro e se queste decisioni hanno portato a premi impropri corrisposti agli alti dirigenti .

“Non si può contestare il fatto che Canada Post abbia presentato a Labor Labs rapporti di infortunio incompleti per un certo numero di anni”, afferma Mike Palecek, Presidente nazionale della CUPW. “Ci piacerebbe sapere come questo abbia influenzato i bonus ai dirigenti di Canada Post, che ha il più alto tasso di infortuni nel settore federale”.

La Posta canadese ha modificato la segnalazione del tempo di lavoro perduto a causa degli infortuni per fornire la frequenza degli incidenti piuttosto che un numero grezzo di incidenti in perdita. Ciò è in diretta contraddizione con la definizione del Labor Canada di infortuni invalidanti. La ridefinizione impropria sembra essere un tentativo deliberato da parte della dirigenza di Canada Post di riportare una costante riduzione degli infortuni invalidanti nel 2011, 2012 e 2013.

Un esame speciale del Canada Post del 2009 da parte del revisore dei conti ha rilevato che le scorecard dei dirigenti hanno considerato la sicurezza l’obiettivo più alto. Questo, unito alla riduttiva ridefinizione degli infortuni invalidanti da parte di Canada Post, mette in dubbio se i dirigenti abbiano ricevuto dei bonus a cui non avevano diritto.

I report di Canada Post a Labor Canada sono stati superficiali e difettosi, questi errori hanno permesso a Canada Post di sottostimare l’effettivo tasso di incidenza degli infortuni. CUPW vuole sapere perché questo sta accadendo e porre fine a questa falsa dichiarazione.

Fonte:  Unione Canadese dei Postini

INFORTUNI: ROSSI, PRESIDENTE REGIONE TOSCANA AUMENTARE I CONTROLLI ED ESTENDERE I PROGETTI SPECIALI

mercoledì 18 aprile 2018

FONTE REGIONI.IT Annuncio alla seduta speciale del Consiglio regionale della
Toscana
Firenze, 18 apr. – (AdnKronos) – Intensificare l”impegno della Regione
Toscana per la sicurezza sul lavoro, estendere i progetti speciali,
avere la possibilità di assumere per aumentare i controlli, lotta
all”evasione fiscale e al lavoro nero. E un appello al governo
nazionale perché ci sia un rapporto più stretto tra sicurezza sul
lavoro e ispettorato del lavoro. Questi i punti salienti toccati dal
presidente Enrico Rossi nel suo intervento in aula, a conclusione
della seduta speciale del Consiglio regionale dedicata alla sicurezza
sul lavoro.
La fatalità non esiste. “Nella mia lunga esperienza, prima da
assessore, poi da presidente, ho maturato la convinzione che per gli
incidenti sul lavoro la fatalità non esiste – ha detto Rossi –
Infatti, quando si mette attenzione, i risultati si vedono, quando le
aziende fanno dell”abbattimento degli infortuni un punto d”impegno,
gli infortuni calano. Non bisogna accettare l”incidente come fatalità.
Noi abbiamo fatto tante cose, ma tante restano ancora da fare. Sono
rimasto particolarmente colptio dalla situazione di Livorno, dove un
protocollo per troppo tempo è stato lasciato lì come carta. E”
inquietante domandarci se ciò che è accaduto è frutto di una
scintilla”.
“C”è da capire se c”è qualcosa che non funziona – ha aggiunto Rossi –
Tanti operai, non solo a Livorno e in Toscana, sono morti nelle
cisterne. Una questione che chiama in causa la sicurezza sul lavoro,
l”Arpat, i vigili del fuoco. Un quadro che va affrontato con
freddezza, per non avere poi da rimproverarci alcunché. Chi è
competente in materia ci riferirà, la poilitica deve porre le domande
giuste, e pretendere dai tecnici le risposte”
IL COMUNICATO PROSEGUE ALLA FONTE: REGIONI.IT

Fumo negli occhi. La fondazione Smoke-free world non è credibile

Autore : Lorenzo De Min

Fonte : SaluteInternazionale

 

Philip Morris International (PMI), multinazionale leader mondiale nel settore del tabacco, ha di recente dato vita ad una fondazione il cui obiettivo dichiarato è quello di “costruire un mondo senza fumo”. Tale fondazione si dichiara indipendente e non influenzabile dall’industria del tabacco, sebbene sia direttamente finanziata proprio da PMI. La nuova strategia della multinazionale per “ripulire” la propria immagine ed influenzare l’Organizzazione Mondiale della Sanità.


L’impegno globale per la lotta al tabagismo

Il fumo uccide oltre 7 milioni di persone al mondo, ogni anno. Più di AIDS, malaria e tubercolosi messe insieme[1]. Secondo dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 890 000 di questi decessi avvengono in non-fumatori, per effetto dell’esposizione cronica al fumo passivo[2]. Questi i numeri di un’epidemia che vede contrapporsi agli sforzi dell’OMS quelli delle multinazionali del tabacco, impegnate a mantenere elevati i propri profitti.
Nonostante il fumo sia una delle principali cause prevenibili di mortalità, il numero di fumatori nel mondo continua a superare il miliardo. L’80% di essi vive in paesi a basso e medio reddito.

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FERRARA SENZA AMIANTO: TUTTA LA DOCUMENTAZIONE VIDEO DELLA GIORNATA DEL 13 APRILE

FONTE AFEVAEMILIAROMAGNA

Bologna, 16 aprile 2018

Importante mattinata a Ferrara nella bella cornice della Sala della Musica, alla presenza di numerosi Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Vedi la locandina dell’evento 

Vedi l’articolo pubblicato da “Estense.com” con il resoconto della giornata (collegamento al sito)

Vedi i video completi della giornata

apertura lavori Riccardo Grazzi – Segretario CGIL Ferrara

Relazione Romeo Zazzaroni – Sportello Amianto Ferrara  “ Ferrara e l’Amianto”

Adriano Albonetti – Regione Emilia-Romagna “Il Piano amianto regione Emilia-Romagna”

Emanuele Cavallaro – Sindaco di Rubiera (RE) “Il Catasto Immobili Amianto – un modello per tutti i comuni?”

Andrea Marchi – componente Anci regionale “Le esperienze delle comunità locali”

Adolfo Buzzoni – SPSAL AUSL Ferrara “Ruolo dei Tecnici della Prevenzione: Sorveglianza sanitaria e vigilanza”

Davide Lumia – Responsabile Sede INAIL di Ferrara  “La funzione sociale dell’Inail”

Andrea Caselli – Presidente AFeVA Emilia Romagna “Il ruolo delle Associazioni e il protagonismo delle vittime amianto”

Intervento di Cristiano Zagatti – Segretario Generale Camera del lavoro di Ferrara

Conclusioni di Riccardo Grazzi – Segretario CGIL Ferrara

 

Vedi la Galleria fotografica

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Bangladesh : Cosa è cambiato sulla sicurezza dei lavoratori dopo il disastro del Rana Plaza

FONTE RAKA.COM

Il 24 aprile 2013, in Rana Plaza, nel distretto di Dhaka, in Bangladesh, si svolgeva come al solito. Centinaia di lavoratori dell’ abbigliamento hanno riferito di lavorare come sempre. Ma il giorno prima avevano notato uno spettacolo inquietante: crepe nei muri dell’edificio a più piani. Tuttavia, ai lavoratori fu detto di tornare al lavoro la mattina seguente.

Quella decisione si rivelò catastrofica.

L’edificio – sede di fabbriche di abbigliamento, appartamenti, negozi e una banca – si sbriciolò con i lavoratori all’interno. Ora ha l’orribile distinzione di essere il luogo del più micidiale disastro della fabbrica di abbigliamento di sempre. Più di 1.100 persone sono morte durante il crollo del Rana Plaza e altre migliaia sono rimaste ferite.

Quindi, che cosa ha a che fare questa catastrofe con i consumatori negli Stati Uniti? Un certo numero di aziende occidentali, da Nike a Ivanka Trump a H & M, fonte di manodopera dal Bangladesh. Nello specifico, Zara, Walmart, Benetton e Mango avevano tutti prodotto abbigliamento nelle fabbriche di Rana Plaza. E più di 120.000 chili di vestiti da The Children’s Place erano stati prodotti nella piazza durante gli otto mesi prima che l’edificio cadesse.

Dopo il disastro, sono state avviate accuse di omicidio contro 38 persone collegate e più di 200 aziende di abbigliamento di 20 paesi hanno firmato l’Accordo sulla sicurezza degli incendi e degli edifici in Bangladesh per impedire che avvengano simili tragedie. I firmatari includono American Eagle Outfitters, Abercrombie & Fitch, Zara e H & M.

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Il Decreto 81 e i ritardi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

FONTE PUNTOSICURO.IT

 

Il Decreto 81 e i ritardi in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Tiziano Menduto

 Tiziano Menduto

che ringraziamo
13/04/2018: In relazione all’anniversario del D.Lgs. 81/2008 alcune riflessioni sul Testo Unico e sullo stato della prevenzione in Italia. Gli infortuni, i ritardi normativi, i decreti attuativi mancanti, il corto circuito istituzionale e le prospettive future.
Brescia, 13 Apr – In queste settimane, in molti convegni, incontri e articoli, si ricorda il decimo anniversario della promulgazione e/o dell’entrata in vigore (avvenuta 15 maggio 2008) del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.Un decreto che, come più volte ricordato dal nostro giornale, ha provato a coordinare e razionalizzare in un unico testo la complessa normativa che riguarda la legislazione in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Generalmente come giornalista lascio ai tecnici, agli operatori, commentare i risultati di normative da loro applicate e verificate nella loro efficacia o inefficacia. Tuttavia è difficile, in questo caso, sia per l’importanza dell’anniversario, sia per i tanti fattori di contesto concomitanti, non dire qualcosa. Magari provando, giornalisticamente parlando, a mettere insieme, uno dopo l’altro, alcuni fatti e circostanze per favorire uno sguardo d’insieme.

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Rischio stress lavoro correlato degli operatori della giustizia negli istituti penitenziari

Convegno 

Rischio stress lavoro correlato degli operatori della giustizia negli istituti penitenziari
Centro Cultura per la Prevenzione – V.le D’Annunzio 15 – Milano
mercoledì 16 maggio 2018 – ore 9:00-13:00

Nell’organizzazione carceraria lavorano molte persone: dai direttori ai loro collaboratori, dagli amministrativi ai contabili, dagli educatori agli operatori di area pedagogica, dagli psicologi agli assistenti sociali, e il personale della polizia penitenziaria. Tutti questi lavoratori sono esposti a vari fattori di rischio e per cercare di rimuovere o di mitigare i loro effetti sulla salute e sulla sicurezza del lavoro, questo convegno vuole promuovere una strategia preventiva di partecipazione per un miglioramento delle condizioni lavorative.

PROGRAMMA DEI LAVORI

INRS. ” Plateformisation 2027 Consequences de l’uberisation en santé et securité au travail”

 

Rendiamo disponibile il documento di base sul quale si è sviluppata il confronto tra esperti nel Convegno: ” Plateformisation 2027 Consequences de l’uberisation en santé et securité au travail” promosso dall’Istituto francese INRS. Il Convegno si è celebrato nel gennaio 2018.
Il convegno aveva come obiettivo coinvolgere i partecipanti nell’esercizio di immaginare  gli effetti futuri che le trasformazioni organizzative e sociali del lavoro avranno sulla vita delle persone che vivono del loro lavoro. Come costruire contesti di lavoro più sicuri, meno rischiosi per la salute e la sicurezza dei lavoratori quando le forme tradizionali d’impresa vengono sostituite da piattaforme come Uber Amazon e le innumerevoli altre che recapitano a casa pizze o altri oggetti di consumo acquistati online ? Come si possono riaggregare per darsi forme di rappresentanza questi lavoratori subordinati il cui lavoro viene organizzato tramite app aziendali installate nei loro smartphone ? Dagli stessi smartphone i lavoratori di solito ricevono gli ordini di lavoro e quando non servono più anche la notifica del licenziamento. A quel punto l’app viene disattivata da remoto dall’azienda e il lavoratore diviene un altro dei tanti in cerca di un nuovo lavoro, di una nuova app da installare sul telefono …

Su quali principi si basano gli algoritmi che fanno funzionare queste piattaforme, quali sono gli effetti sulla salute e sulla sicurezza nel lavoro dei tanti che alla guida di mezzi più o meno precari portano pizze e stufati nelle case dei clienti ? Nel documento si prospettano per il futuro quattro tipologie di scenari. Scenari differenti in relazione al grado di partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
Invitiamo i lettori e le lettrici di Diario per la Prevenzione a leggere e studiare questo documento qui allegato perchè, sia pure con le necessarie cautele, a nostro parere, esso rappresenta un’importante traccia per sviluppare le iniziative di autotutela nel prossimo futuro.

IL DOCUMENTO

Elogio della resilienza

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FONTE : FIOM NOTIZIE BOLOGNA

 

Anni fa, poco dopo lo scoppio della crisi economica, ho compreso che la mia vita così com’era doveva cambiare direzione. Come spesso capita quando si è in difficoltà, mi si è presentata un’opportunità inaspettata. Interessati al mio particolare approccio alle energie rinnovabili, alcuni concittadini di San Lazzaro mi hanno invitato a conoscere una associazione chiamata Movimento di Transizione. Nel condividere le mie esperienze con altre persone ho quindi potuto incanalare meglio i miei desideri di cambiamento, nonchè ampliare il mio grado di consapevolezza. Da qui è nata la mia avventura, che è diventata l’avventura di tanti altri cittadini.

Col tempo mi stavo accorgendo che sempre più persone, (lavoratori, ma anche aziende, associazioni e comunità) cercavano di cambiare direzione alla propria esistenza, provando a passare (o per meglio dire, transitare) da un modello di società basato su globalizzazione e crescita economica infinita (ad elevato consumo di fonti fossili), a un modello di società locale e sostenibile, che quindi sostiene la vita sulla terra.

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Contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova

DELIBERA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21 marzo 2018 

Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alla contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova. (18A02320) (GU Serie Generale n.79 del 05-04-2018)

Nuova relazione sui rischi presentati dai container da trasporto sottoposti a fumigazione

 

Una nuova relazione dell’EU-OSHA evidenzia i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori dei porti che vengono a contatto con container da trasporto sottoposti a fumigazione. Una raccomandazione chiave è quella di compiere in modo prioritario le valutazioni dei rischi prima dell’apertura dei container e di applicare la normativa in materia di etichettatura dei container.

La relazione offre una panoramica della normativa e individua le lacune nelle conoscenze esistenti in questo ambito. Si forniscono inoltre esempi pratici e strategie preventive per migliorare la prassi corrente e la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Leggi il comunicato stampa

Consulta la relazione completa e leggi un articolo di OSHwiki 

Scarica una presentazione della relazione 

Amianto, il 13 aprile convegno a Venezia

Salute e sicurezza
 
Amianto, il 13 aprile convegno a Venezia
11 aprile 2018 ore 15.53
Organizzato dalla Fondazione Bepi Ferro. Il punto sulla popolazione di Venezia, Mestre, Marghera in relazione ai possibili effetti di contaminazioni

 

Venerdì 13 aprile, a Marghera (Venezia), nel padiglione Antares del Vega dalle 9.30, in via delle Industrie, si terrà un’importante giornata dedicata alla “Salute dei residenti a Venezia e a Mestre nelle indagini di popolazione”. Si tratta di un’analisi dettagliata sulla drammatica ricaduta che l’utilizzo dell’amianto ha avuto nel territorio. La giornata di studio è stata realizzata grazie alla Fondazione Bepi Ferro, che dal 2008 si occupa delle vittime dell’amianto, non solo i lavoratori ma anche le loro famiglie oltre che i cittadini.

I lavori si aprono la mattina con tre relazioni. Nel pomeriggio (ore 14.30) si terrà una tavola rotonda sulla sorveglianza sanitaria delle malattie da amianto in Veneto. Partecipano Luca Coletto, Felice Casson, Enrico Piron, Teresio Marchi, Bruno Samà, Giulia Pasello, Vincenzo Ciminale.

La Fondazione Vittime dell’Amianto “Bepi Ferro” si è costituita per dare voce a quei lavoratori esposti all’amianto che negli ultimi decenni sono stati definiti “lavoratori invisibili”, perché di amianto si parla raramente e malvolentieri, e perché la maggioranza di loro è in pensione, o si avvia alla pensione, e ha quindi poca voce nella società. Eppure la vicenda dell’amianto rappresenta, simbolicamente, la esemplificazione di ciò che noi non vogliamo e detestiamo: l’indifferenza al valore della salute nel lavoro, l’accettazione rassegnata che il prezzo da pagare per il lavoro non siano solo la fatica e i sacrifici, ma anche la loro stessa integrità fisica.