” The quiet quitting, ovvero , Ma chi me lo fa fare ? ” Podcast di Diario Prevenzione -29 novembre 2023 – Puntata n° 114

 

a cura di Gino Rubini

Benvenute/i ad un podcast senza fronzoli.

In questa puntata parliamo di:

– CIIP: Un documento sui rischi connessi all’impiego di Diisocianati e Poliuretani
– Appello globale per il monitoraggio della salute dei lavoratori su The Lancet
– Condizioni di lavoro deplorevoli per i lavoratori che lavorano alla ristrutturazione degli edifici COP28
– Nuovi rischi lavorativi: stress lavoro correlato e rischi psicosociali
– Lavoro, la grande fuga e il fenomeno nuovo del ” The quiet quitting, ovvero , Ma chi me lo fa fare ? ”  **

Buon ascolto ! 

** Riferimenti

  • Francesca Coin – Le grandi dimissioni. Il nuovo rifiuto del lavoro e il tempo di riprenderci la vita – Einaudi
  • Andrea Colamedici Maura Gancitano – Ma chi me lo fa fare ? Come il lavoro ci ha illuso: la fine dell’incantesimo – Harpercollins
  • Jim T. Harper – The Quiet Quitting Crisis. A Comprehensive Guide to Detecting, Preventing and Addressing Quiet Quitting in the Workplace – Be Wise Media

 

Le promesse delle piattaforme ai ricercatori: i primi rapporti mancano la linea di base

 

Fonte : Algorithmwatch.org  che ringraziamo 

 

Una prima analisi mostra che le piattaforme hanno fatto ben poco per “potenziare la comunità di ricerca” nonostante le promesse fatte lo scorso giugno nell’ambito del rinnovato Codice di condotta sulla disinformazione dell’UE.

Giovedì scorso, dozzine di aziende tecnologiche, comprese le principali piattaforme di social media come Facebook, YouTube, TikTok e Twitter, hanno pubblicato i primi rapporti di base intesi a dettagliare i loro sforzi per combattere la disinformazione nell’UE.

I rapporti, che sono disponibili al pubblico , parlano dei progressi delle piattaforme su una litania di impegni presi a luglio nell’ambito del Codice di condotta sulla disinformazione del 2022 . Ciò include, tra le altre cose, promesse sulla demonetizzazione della disinformazione, sulla trasparenza degli annunci politici, sulla collaborazione con i verificatori di fatti e sull’agevolazione dell’accesso dei ricercatori ai dati.

Sebbene il codice sia volontario, i suoi impegni potrebbero diventare vincolanti per le piattaforme più grandi una volta che la Commissione europea inizierà a monitorarli e applicarli quest’estate ai sensi del Digital Services Act (DSA). Per aver violato il DSA, le piattaforme Big Tech con oltre 45 milioni di utenti nell’UE potrebbero incorrere in multe fino al 6% dei loro ricavi globali: adempiere ai loro impegni ai sensi del codice di condotta è un modo per alleggerire i loro obblighi di conformità.

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Luogo di lavoro, spazio pubblico: i lavoratori che si organizzano nell’era del riconoscimento facciale

 

Segnaliamo questo articolo apparso sul magazine online Social Europe che mette in evidenza i rischi derivanti dall’impiego delle tecnologie di riconoscimento facciale. Il “capitalismo della sorveglianza” sta minacciando sempre più l’azione collettiva dei lavoratori e il diritto umano alla protesta pubblica.Sotto la copertura della legislazione “di emergenza” contro il “terrorismo” o per contenere la pandemia di Covid-19, la sorveglianza dei lavoratori viene continuamente ampliata e normalizzata, nei luoghi di lavoro e nelle nostre strade. L’ampliamento dell’utilizzo di algoritmi “sommersi” consentirà alle imprese la pesca a strascico di grandi quantità di dati che consentiranno una sorveglianza mai prima d’ora conosciuta sui comportamenti dei lavori dipendenti.
Nell’articolo si sottolinea la necessità di una legislazione che vieti la sorveglianza biometrica di massa negli spazi pubblici e perchè le tecnologie AI ai fini di sorveglianza siano poste sotto controllo. I diritti di base dei lavoratori sono messi a rischio da queste tecnologie invasive la privacy. Il desiderio proprio di tutti i dittatori di realizzare “l’uomo di vetro che non può nascondere nulla è a portata di mano, bisogna evitare che si realizzi.

Workplace, public space: workers organising in the age of facial recognition. By Oliver Roethig and Diego Naranjo

Fonte  Social Europe