18/10/2023 – Tavolo Tecnico Ministero modifica D.Lgs. 81/2008

 

Fonte C.I.I.P – Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione

” Pubblichiamo il Rapporto della Riunione che si è svolta il 18 ottobre 2023, presso la sala Giugni del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in via Vittorio Veneto, 56 – Roma.

Trattasi della seconda sessione di lavoro del tavolo tecnico volto a esaminare proposte di riforma e a incentivare azioni di promozione in materia di sicurezza sul lavoro.In particolare, l’obiettivo del tavolo tecnico è di valutare alcune proposte di modifica al D.Lgs. 81/2008 al fine di adeguarlo e meglio contestualizzarlo alle nuove esigenze e sfide del mondo del lavoro e alle ripercussioni di questo sulla tutela della salute dei lavoratori, tenendo anche conto delle esperienze e delle indicazioni delle società professionali e scientifiche del settore, da sottoporre all’attenzione del Ministro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per iniziative normative da intraprendere.”

È possibile scaricare il rapporto completo dell’evento cliccando qui.

Per evitare un futuro climatico distopico, dobbiamo prima immaginare il mondo che vogliamo

 

Fonte :  Znetowork 

Come attivista per il clima che lotta contro le politiche lente, le influenti compagnie petrolifere e l’apatia del pubblico, mi concentro principalmente nel fermare un futuro che non voglio. Temo un futuro in cui i combustibili fossili non verranno gradualmente eliminati in tempo, il che porterà alla distruzione ecologica e alla destabilizzazione della società a causa del cambiamento climatico.

Tuttavia, trovo che individuare il futuro che vogliamo  sia  spesso molto più difficile nel movimento per il clima. Immaginare questo futuro climatico pieno di speranza è una pratica essenziale perché aiuta a sostenere i nostri movimenti, informa la nostra difesa e ispira l’azione.

È abbastanza facile immaginare un mondo in cui non si interviene in tempo sulla crisi climatica. La narrazione che circonda il nostro clima e il  futuro è prevalentemente distopica. Non cercare oltre un lungo elenco di film, spettacoli, opere d’arte e libri distopici ambientati in una terra desolata ecologica del prossimo futuro. Questi cliché mediatici sono popolari e vengono mostrati in successi al botteghino come  Interstellar ,  Blade Runner  e il film  “The 100”.  Molti di noi stanno sperimentando un assaggio di una terrificante distopia mentre assistiamo alla devastazione derivante dall’intensificarsi dei disastri naturali e dell’inquinamento.  Molte persone credono che siamo già condannati . All’interno di questa mentalità, il movimento per il clima è sfidato a creare contronarrazioni a questa aspettativa di catastrofe.

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CONDANNATO IL RLS RITENUTO CORRESPONSABILE DI UN INFORTUNIO MORTALE

Fonte :  Vegaengineering che ringraziamo 

La Cassazione Penale, con la sentenza n. 38914 del 25 settembre 2023, ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Bari: anche il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) è stato ritenuto responsabile di omicidio colposo per l’infortunio mortale di un lavoratore dipendente. Il lavoratore infortunato, assunto come impiegato tecnico, svolgeva anche funzioni di magazziniere, senza essere stato adeguatamente formato e addestrato, in particolare per l’uso del carrello elevatore. Ed è proprio mentre stava svolgendo operazioni legate all’attività di magazziniere che veniva investito da un carico di tubolari di acciaio rimanendone vittima.

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Speranza (e dove trovarla)

9 novembre 2023

Fonte  LKA  

 

Autrice : Laurie Kazan Allen

Avendo studiato per oltre trent’anni il panorama mondiale dell’amianto, posso dire con certezza che non si ottengono successi dall’oggi al domani. Ogni pietra miliare legislativa, svolta giudiziaria e scoperta medica è il risultato di anni di scrupoloso lavoro. Spesso, quello che si potrebbe considerare un fatto compiuto – come un divieto nazionale sull’amianto – viene contrastato e talvolta addirittura ribaltato dalle pressioni esercitate da interessi acquisiti.

Il modo migliore per predire il futuro è studiare le foglie di tè – in questo caso, i piccoli barlumi di speranza segnalati dai recenti sviluppi in luoghi come Ucraina, Cambogia, Cina, Russia e Belgio.

Dopo anni di lavoro da parte del Ministero della Salute ucraino, delle organizzazioni non governative e dei gruppi della società civile, il divieto sull’amianto in Ucraina è finalmente entrato in vigore il 1° ottobre 2023. Commentando questa notizia il parlamentare gallese Mick Antoniw, lui stesso di origini ucraine, ha dichiarato:

“Sono entusiasta di sapere che gli sforzi degli ucraini sono riusciti a superare gli ostacoli giudiziari, legali, sociali ed economici posti sulla loro strada dai profittatori di amianto in patria e all’estero. Il fatto che ciò sia stato raggiunto in un periodo in cui il Paese era in guerra con la Russia rende questo risultato ancora più straordinario”. 1

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