Fonte: Goodelectronics
Nell’articolo pubblicato dalla Reuters , i procuratori del lavoro brasiliani hanno avviato una causa di alto profilo contro il produttore cinese di veicoli elettrici BYD e diversi suoi subappaltatori, a causa di presunte “condizioni di schiavitù” e tratta internazionale di esseri umani. Le autorità affermano che 220 lavoratori cinesi impiegati in una fabbrica nello stato brasiliano di Bahia sono stati sottoposti a sfruttamento, con lunghi orari di lavoro e condizioni degradanti.
La causa richiede oltre 45 milioni di dollari di danni e rappresenta una delle azioni legali più significative in Brasile che coinvolgono produttori stranieri nel settore delle energie rinnovabili. BYD, un attore chiave nella fornitura globale di veicoli elettrici, è sotto esame per non aver verificato i propri appaltatori e non aver garantito il rispetto delle leggi brasiliane sul lavoro.
Questo caso evidenzia le crescenti preoccupazioni relative agli abusi sul lavoro nelle catene di fornitura globali delle tecnologie verdi e potrebbe innescare azioni normative più ampie in tutta l’America Latina. Sottolinea inoltre l’importanza di una rigorosa due diligence sui diritti umani negli investimenti diretti esteri e nelle attività produttive.
Leggi l’ articolo completo originariamente pubblicato su Reuters.