Les émissions de CO₂ d’origine fossile ont atteint un nouveau record en 2023

Pep Canadell, CSIRO; Corinne Le Quéré, University of East Anglia; Glen Peters, Center for International Climate and Environment Research – Oslo; Judith Hauck, Universität Bremen; Julia Pongratz, Ludwig Maximilian University of Munich; Philippe Ciais, Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives (CEA); Pierre Friedlingstein, University of Exeter; Robbie Andrew, Center for International Climate and Environment Research – Oslo, and Rob Jackson, Stanford University

Les émissions mondiales de dioxyde de carbone (CO2) d’origine fossile augmenteront de 1,1 % en 2023, les portant au niveau record de 36,8 milliards de tonnes de CO2. C’est la conclusion du 18e rapport annuel du Global Carbon Project sur l’état du budget carbone mondial, que nous avons publié aujourd’hui.

Le CO2 d’origine fossile comprend les émissions provenant de la combustion et de l’utilisation des énergies fossiles (charbon, pétrole et gaz) et de la production de ciment. Si l’on tient également compte des émissions et des retraits de CO2 liés au changement d’affectation des terres, comme la déforestation et la reforestation, les activités humaines devraient même émettre 40,9 milliards de tonnes de CO2 en 2023.

La végétation et les océans continuent d’absorber environ la moitié de toutes les émissions de CO₂, mais le reste s’accumule dans l’atmosphère et provoque un réchauffement croissant de la planète.

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GIUSTIZIA per Mattia Battistetti, sit-in presso il Tribunale di Treviso, processo per Mattia 11.12.2023

Riceviamo e condividiamo questo Appello  di richiesta di GIUSTIZIA per Mattia Battistetti morto schiacciato dal carico sganciatosi da una gru.

Fin dall’inizio abbiamo visto nella tragica vicenda di Mattia Battistetti l’obbligo morale di dare il nostro modesto contributo alle iniziative per ricordare Mattia e per raggiungere il massimo grado di “riparazione “ che la giustizia degli uomini consente.

In verità la perdita non sarà mai veramente “riparata” ; anche per questo dobbiamo quindi trasformare la denuncia, la rabbia e il dolore in speranze collettive per un futuro migliore nel quale non sia più possibile morire sul lavoro né in guerra né per fame né per femminicidio o altre violenze nei luoghi di lavoro e di vita, in tutto il nostro pianeta , ormai, sul ciglio di un baratro;

da subito abbiamo indicato, con tanti altri, la necessità di dare alla mobilitazione per Mattia “respiro nazionale”

  • SIA PER LA GRAVITA’ DELL’EVENTO IN QUANTO TALE ; purtroppo gli eventi mortali si ripetono nella forma di strage come accaduto a Brandizzo e a Casalbordino , stragi accompagnate da uno stillicidio individuale spesso pluriquotidiano; tra questi eventi , per similitudine e vicinanza territoriale non possiamo non ricordare la morte recente della giovane Alisa a Pieve di Soligo
  • SIA PER SOSTENERE LA CORAGGIOSA E ALTRUISTA REAZIONE DEI FAMILIARI DI MATTIA che hanno dimostrato come il lutto possa trasformarsi anche in speranza , speranza rispetto alla quale, ottenere giustizia, è uno dei prerequisiti importanti

Nessuna critica , ovviamente, a chi , in tante altre circostanze, ha voluto gestire il proprio lutto in solitudine ; la reazione al lutto è una scelta intima e personale dettata da tanti fattori e da diverse modalità di autodifesa sociale e psicologica; purtroppo qualcuno sta anche facendo del lutto occasione di “mercato” o di libera professione (grazie alla colpevole assenza di sostegno alle vittime da parte delle istituzioni, anche in questo campo oltre che, prima degli eventi evitabili , nel campo della prevenzione) ; tuttavia va detto che se negli ultimi decenni , eventualmente non in tutti gli omicidi sul lavoro , ma nella maggioranza o in un numero consistente di eventi, i familiari avessero reagito con il coraggio e il senso civico dei familiari di Mattia oggi non saremmo nella tragica condizione di assistere impotenti al ripetersi quotidiano della “guerra del lavoro” una cosiddetta” guerra non dichiarata” e, proprio per questo subdola e tanto più micidiale.

Non è un caso, nell’ottica della nascita di un nuovo e possibile movimento per il diritto alla vita e alla salute , che la reazione dei familiari abbia mosso le coscienze ed abbia catalizzato energie positive di singoli, di comitati operai di base e di operatori della prevenzione , energie prima sopite e oggi rimesse in movimento e dunque cresciute , che fanno sperare in un futuro migliore:

  • GIUSTIZIA PER MATTIA : “GIUSTIZIA GIUSTA” E RIGOROSA
  • UGUALE SPERANZA DI VITA E DI SALUTE PER TUTTI/E LAVORATORI E LAVORATRICI e per tutti gli esseri viventi del pianeta
  • ORGANIZZARE LA AUTODIFESA DEI LAVORATORI CON IL RILANCIO DELLA PRASSI DEI GRUPPI OPERAI OMOGENEI
  • ESIGERE SICUREZZA SENZA DELEGARLA AI PADRONI MA COSTRUENDOLA CON UN RAPPORTO SINERGICO TRA LAVORATORI E ORGANI PUBBLICI DI VIGILANZA
  • AZIONE ED IMPEGNO COLLETTIVI PER : ARRIVARE IL GIORNO PRIMA E NON IL GIORNO DOPO GLI EVENTI NEGATIVI
  • COSTUIAMO OVUNQUE POSSIBILE (ANCHE DA REMOTO) SPORTELLI SALUTE/LAVORO PER LA PREVENZIONE

retenazionalelavorosicuro@gmail.com

9/12/2023