Amianto «Schmidheiny sapeva tutto»

 

Fonte areaonline.ch che ringraziamo

Ecco le motivazioni della condanna a 12 anni al miliardario svizzero per i morti dell’Eternit di Casale Monferrato: era consapevole ma andò avanti

 

di Claudio Carrer

Stephan Schmidheiny aveva “piena consapevolezza” della nocività dell’amianto e dei suoi effetti cancerogeni, delle condizioni di polverosità della fabbrica “enormemente nocive” per la salute di lavoratori e cittadini, ma “per mero fine di lucro” ha perseverato nella sua condotta tesa ad assicurare la continuità produttiva e non ha adottato le misure che s’imponevano per ridurre la dispersione della fibra killer all’interno dei luoghi di lavoro e nel territorio. Queste, in estrema sintesi, le motivazioni della condanna a 12 anni di reclusione per omicidio colposo aggravato, inflitta lo scorso 7 giugno dalla Corte d’Assise di Novara al miliardario svizzero per la strage provocata dall’attività industriale dell’Eternit di Casale Monferrato (Alessandria) sotto la sua gestione, tra il 1976 e il 1986.  Donne e uomini, lavoratori e familiari o semplici cittadini morti ammazzati dalle polveri “disperse abbondantemente” in fabbrica e in tutti gli ambienti di vita: eventi cagionati da “una condotta negligente, imprudente ed imperita dell’imputato” nonché dalla “violazione di regole cautelari”, si legge nell’argomentazione del verdetto pubblicata negli scorsi giorni. Un volume di ben 1.020 pagine che analizza uno per uno i 392 casi di morti per mesotelioma (il tipico cancro da amianto che colpisce la pleura o il peritoneo) oggetto del processo, giungendo alla conclusione che Stephan Schmidheiny è penalmente responsabile di 147 decessi e che per 46 casi va invece assolto. Per le altre 199 vittime, decedute prima del 7 giugno 2008, è invece scattata la prescrizione. Questo in ragione del fatto che la Corte, presieduta dal giudice Gianfranco Pezone, ha riqualificato il reato di omicidio intenzionale contestato dalla Procura (che chiedeva l’ergastolo) in omicidio doloso, fattispecie che si prescrive in 15 anni.

 

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