Connessioni 13 ottobre 2023. Fatti, eventi, report di ricerca e dati per capire meglio cosa succede….

Connessioni 2

13 ottobre 2023

fatti, eventi, report di ricerca e dati per capire meglio cosa succede nel campo della prevenzione e della salute negli ambienti di vita e di lavoro.

Siamo alla seconda edizione della rubrica Connessioni di Diario Prevenzione.

 

Stavolta parliamo di

  • Una ricerca INRS Francia ha confermato che esiste un legame consolidato tra sinistri e performance economica dell’impresa.
  • INAIL – Relazione annuale sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali
  • Ancora sul Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza  condannato
  • Pubblicate due schede informative INAIL che trattano i nanomateriali e l’esposizione occupazionale al benzenE
  • Il lungo assedio al Ssn di Nerina Dirindin

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INRS Francia

Una ricerca INRS Francia ha confermato che esiste un legame consolidato tra sinistri e performance economica dell’impresa.

Uno studio dell’INRS ha analizzato i dati di 1,9 milioni aziende francesi per un periodo di 15 anni. I risultati mostrano che una maggiore frequenza di infortuni sul lavoro è associata ad un calo della performance economica dell’impresa.
Riportiamo alcuni approfondimenti di Bertrand Delecroix, coautore di questo lavoro.

Il lavoro svolto in questo studio dell’INRS adotta una metodologia econometrica . L’obiettivo era quello di studiare il legame statistico tra gli indicatori di performance economica delle aziende e la frequenza degli infortuni sul lavoro. Questo lavoro mirava a rispondere alle preoccupazioni di tutti i soggetti interessati alla salute e sicurezza sul lavoro (Assicurazione sanitaria – Rischi professionali, servizi di prevenzione e salute sul lavoro, ecc.) che desiderano avere ulteriori argomenti per incoraggiare le aziende ad adottare maggiori misure preventive.

L’obiettivo di questo studio era quello di effettuare una valutazione statistica su larga scala, combinando tutti i settori di attività, al fine di fornire prove scientifiche sull’esistenza e l’importanza del legame tra il tasso di perdita delle imprese e la loro performance economica. E in definitiva per rispondere alla domanda: “Possiamo dire che più risorse un’azienda dedica alla prevenzione dei rischi professionali, più è economicamente efficiente? “.
Il vantaggio di questo lavoro risiede nell’ampia gamma di aziende monitorate e nella durata studiata, che sono piuttosto uniche. Provenienti dalle banche dati INSEE e Cnam, i dati utilizzati hanno riguardato 1,977 milioni di imprese francesi dipendenti dal regime generale, appartenenti a 83 rami professionali, monitorate sull’intero o parte del periodo dal 2003 al 2017 , ovvero 15 anni. In totale, sono state analizzate più di 14 milioni di osservazioni .

Il modello utilizzato dal team dell’INRS collegava, per ciascuna azienda, gli indicatori di performance economica (produttività, profitto) ai fattori di produzione (capitale, lavoro). Il contributo scientifico a questo studio è quello di aver integrato in questo modello le variabili relative all’esperienza della perdita (frequenza e gravità degli infortuni sul lavoro).La lezione più importante è che il tasso di sinistralità e la performance economica dell’azienda sono negativamente e significativamente legati . Un aumento del 10% della frequenza degli infortuni sul lavoro AT (Accident Travail AT nde) riduce la produttività dell’azienda dello 0,12% e il suo profitto dello 0,11% nello stesso anno. E questo effetto è ancora molto presente l’anno successivo.

Una seconda lezione è che l’importanza di questo effetto dipende molto dalla dimensione delle aziende. Per le aziende con meno di 20 dipendenti, questo aumento del 10% della frequenza dell’AT porta ad una riduzione dello 0,38% della produttività e dello 0,24% del profitto. Qualunque sia la dimensione dell’azienda, un AT interrompe la produzione e quindi riduce la produttività. Questo effetto è tanto più importante per le piccole imprese che sono più limitate in termini di personale e attrezzature per far fronte rapidamente alla disorganizzazione causata dall’AT.
I riferimenti per questa ricerca :  INRS

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INAIL – Relazione annuale sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali

Salute e sicurezza sul lavoro, presentata la Relazione annuale Inail 2022

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/rapporti-e-relazioni-inail/relazione-annuale-anno-2022.html

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Ancora sul Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza  condannato

Sulla Sentenza della Cassazione Penale n° 38914 del 25/09/2023 segnaliamo ancora una serie di articoli e documenti importanti. Il primo riguarda un articolo del Prof.Pascucci, giuslavorista, Direttore della Rivista Diritto della Sicurezza sul lavoro. La Rivista intende aprire ed ospitare un dibattito tra gli studiosi del diritto della salute e della sicurezza sul lavoro su questa pronuncia che, a quanto consta, non ha precedenti. Per leggere l’articolo vai a
https://journals.uniurb.it/index.php/dsl/article/view/4344

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I determinanti politici della salute

 

Fonte saluteinternazionale.info che ringraziamo

Autori:  Primo Buscemi, Gabriele Cerini, Francesco Giannuzzi, Simone Iadevaia e Lorenzo Latella

I determinanti politici della salute, agendo a monte rispetto ai determinanti sociali, influenzano la salute della popolazione e contribuiscono ad attenuare o esacerbare le disuguaglianze di salute.

L’influenza dei determinanti sociali sulla salute delle popolazioni è al giorno d’oggi ampiamente riconosciuta. La World Health Organization (WHO) definisce i determinanti sociali di salute come quei fattori non medici che influenzano la salute, comprendenti le condizioni in cui le persone nascono, crescono, lavorano, vivono e invecchiano e, in senso più ampio, l’insieme delle forze e dei sistemi che plasmano le condizioni di vita quotidiane. Questi ultimi includono le norme sociali, le politiche economiche e il sistema politico. [1]

Daniel E. Dawes, uno dei principali promotori dell’Affordable Care Act (ObamaCare), nonché consulente per la COVID-19 Health Equity Task Force della Casa Bianca, ha pubblicato nel 2020 un libro in cui sostiene che i fattori politici dovrebbero essere considerati in modo distinto dai determinanti sociali della salute. [2] Infatti, quelli che Dawes definisce determinanti politici della salute, agiscono a monte rispetto ai determinanti sociali della salute, svolgendo un ruolo fondamentale nel generare, sostenere ed esacerbare i determinanti sociali, che a loro volta influenzano la salute della popolazione, attenuando o incrementando le disuguaglianze di salute.

A livello globale, sono molti gli esempi dell’impatto della politica sulla salute della popolazione: la iniqua distribuzione dei vaccini anti-Covid-19 nel mondo (sottolineati da varie dichiarazioni WHO), il reclutamento di operatori sanitari da parte di paesi sviluppati che soffrono carenze di personale in paesi da cui originano flussi migratori, le politiche di assimilazione razziale di fine ‘800 in Australia che portarono alla “Generazione Rubata” (vedi Nota) con gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale degli individui, le conseguenze della Brexit sulla salute e l’assistenza sanitaria nel Regno Unito e nei paesi dell’Unione Europea (per approfondire: “La Brexit fa male alla salute”). [3]

Una nuova cornice concettuale

Dawes definisce i determinanti politici della salute come quei fattori “implicanti il processo sistematico di strutturare le relazioni, allocare le risorse e amministrare il potere, che operano simultaneamente, rafforzandosi reciprocamente o influenzandosi a vicenda, per determinare le opportunità che possono ridurre o esacerbare le disuguaglianze di salute”. I determinanti politici della salute creano le condizioni strutturali e i fattori sociali che, a loro volta, influenzano tutte le dinamiche coinvolte nella salute, come, ad esempio, le condizioni ambientali, la sicurezza nei trasporti, l’insicurezza abitativa e la mancanza di opzioni alimentari sane. Riflettere sul ruolo che svolgono i determinanti politici significa analizzare come il potere, le istituzioni, gli interessi e le posizioni ideologiche possono influenzare la salute nel contesto di differenti sistemi politici e culture, e a diversi livelli di governance.

 

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