Postiamo questa traduzione dell’intervista al filosofo Federico Luisetti effettuata con google translator per facilitarne la lettura. Per un uso professionale e approfondito dell’articolo raccomandiamo di fare riferimento alla versione in lingua francese dell’articolo alla fonte pubblicato dalla Rivista Terrestres che ringraziamo . editor |
Fonte Terrestres
Il neoliberismo sarà sepolto dalla devastazione ecologica? Lungi dal vederla come una necessità, il filosofo Federico Luisetti analizza come il capitalismo si rinnovi di fronte agli sconvolgimenti del mondo, adattando le sue tecniche di governo della vita e delle condizioni di vita sulla Terra. Rimane il potere delle stesse forze della terra, forse in grado di sopraffarlo.
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Intervista condotta da Sophie Gosselin e Pierre de Jouvancourt.
Terrestrials : Il tuo lavoro si concentra sulla critica del neoliberismo e su come integra le questioni ecologiche per trasformare le attuali forme di governo. Da questo punto di vista, critichi la nozione di Antropocene, affermando che l’avvertimento che trasmette rafforza il cambiamento nelle politiche neoliberiste, piuttosto che contraddirle. Puoi approfondire la tua critica all’Antropocene e il legame che crei con il neoliberismo?
Federico Luisetti : Dopo una prima luna di miele con la nozione di Antropocene 1 , i teorici critici e gli attivisti ambientali stanno iniziando a rendersi conto dei presupposti problematici della narrazione che veicola. Sono stati il chimico Paul Crutzen e il biologo Eugene F. Stoermer a coniare nel 2000 il termine Antropocene, dalla contrazione tra Anthropos (Uomo) e kainos (nuovo), per designare il nuovo periodo geologico che sarebbe succeduto all’Olocene.
La popolarità della tesi dell’Antropocene coincide con la crescente evidenza scientifica convincente che le concentrazioni di anidride carbonica superano le 400 parti per milione (ppm), quasi il doppio della quantità che ha caratterizzato il periodo interglaciale di equilibrio climatico dell’Olocene. Una nicchia ecologica di 12.000 anni, che ha permesso all’uomo di diventare il protagonista della storia naturale, è giunta al termine, la biosfera è entrata in un nuovo pericoloso regime climatico.
Gli scienziati del sistema terrestre hanno risposto a questa crisi ambientale globale ponendo l’ Anthropos al centro delle relazioni planetarie e trattando l’umanità come un essere definito dal suo status di specie , un soggetto biosociale precario invischiato in circuiti di feedback comuni e in via di estinzione. Ma le voci degli studi decoloniali e indigeni, della storia ambientale, dell’ecologia politica, delle discipline umanistiche ambientali e dell’ecofemminismo hanno contribuito a mettere in prospettiva questa storia ea cambiare i termini del dibattito. Continua a leggere “L’Antropocene neoliberista e le metamorfosi della Terra”