Telecamere sul posto di lavoro: attenti alla tentazione della sorveglianza

FONTE :    Equaltimes.org 

AUTORE : Benjamin Hourticq

Sono ovunque, o quasi. Guarda, lì, in un angolo del soffitto. Dietro il bancone, il farmacista, il cassiere, questo tecnico informatico. Tipi di palle di neve di vetro, alzate e riempite di nero. Telecamere CCTV, sono lì per proteggerti o monitorarti?

” Nel mondo degli affari, parliamo di videoprotezione, perché ti dicono che sei protetto ” ,dice Caroline Diard, dottore in risorse umane presso la Normandy School of Management, specialista in materia. Secondo la Commission Nationale Informatique et Libertés (CNIL) – l’autorità francese per il controllo dei dati personali – l’installazione di telecamere in un luogo di lavoro può essere effettuata ” ai fini della sicurezza di beni e persone , come deterrente o per identificare gli autori di furti, danni o aggressioni.Deciso dal datore di lavoro, questo deve essere fatto in conformità con un regolamento denso. Pertanto, in Francia, è necessario rispettare la protezione civile, penale, lavorativa, interna e le norme europee di protezione dei dati generali (GDPR).

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Emilia-Romagna, come documentare quanto e dove ha grandinato?

 

FONTE SNPAMBIENTE

Il 22 giugno scorso l’Emilia-Romagna è stata interessata da grandinate intense, raffiche di vento e forti precipitazioni. Arpae ha redatto la relazione tecnica di questo rilevante evento meteorologico nel quale è disponibile la mappa delle località più colpite. Nel caso di richiesta risarcimento danni può essere utile attestare che il proprio comune risulti tra le località maggiormente colpite. Sul sito Arpae il modello di richiesta di certificazione da inviare all’Agenzia che procederà a una verifica gratuita dei dati. Leggi il resto 

ILO:Aumento dello stress da calore previsto potrà portare una perdita di produttività equivalente a 80 milioni di posti di lavoro

 

Si prevede che il riscaldamento globale determini un aumento dello stress da calore correlato al lavoro, danneggiando la produttività e causando perdite di lavoro e economiche. I paesi più poveri saranno i più colpiti.

GINEVRA (Notiziario ILO) – Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), si prevede che l’aumento dello stress termico derivante dal riscaldamento globale porti a perdite di produttività globale pari a 80 milioni di posti di lavoro a tempo pieno nell’anno 2030.

Le proiezioni basate su un aumento della temperatura globale di 1,5 ° C entro la fine di questo secolo suggeriscono che nel 2030, il 2,2% del totale delle ore di lavoro in tutto il mondo andrà perso a causa di temperature più elevate, una perdita equivalente a 80 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. Questo è equivalente alle perdite economiche globali di $ 2.400 miliardi di dollari.

Inoltre, il rapporto avverte che si tratta di una stima prudente perché presuppone che l’aumento della temperatura media globale non supererà 1,5 ° C. Assume anche che il lavoro in agricoltura e nell’edilizia – due dei settori più colpiti dallo stress da calore – avvenga all’ombra.

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BONIFICA AMIANTO/DELIBERA GIUNTA REGIONALE ER MICRORACCOLTA (PICCOLE QUANTITA’) AMIANTO EMILIA-ROMAGNA: Approvata delibera regionale per linee guida – ATERSIR ha 60 gg per modificare il regolamento rifiuti

Bologna, 3 luglio 2019

Sono state deliberate il 1° luglio 2019 dalla Giunta Regionale Emilia-Romagna le Linee Guida per la raccolta e lo smaltimento di piccole quantità di Manufatti Contenenti Amianto (Microraccolta) con Delibera Num. 1071 del 01/07/2019 (scarica la delibera in PDF)

Per diventare operativa in tutti i comuni dell’Emilia-Romagna si deve attendere la modifica del Regolamento sulla gestione dei Rifiuti Solidi Urbani da parte di ATERSIR (l’agenzia regionale per l’acqua ed i rifiuti partecipata dai Comuni dell’Emilia-Romagna) che ha 60 gg. di tempo per realizzarla.

 

Si tratta di un provvedimento importante ed innovativo in quanto indica un unico standard di procedure per tutti i cittadini della Regione, per tutti i comuni e per tutti i gestori dei rifiuti.

Il provvedimento ha l’obiettivo di rendere più agevole e conveniente la pratica di rimozione dei Manufatti di Cemento Amianto (in matrice compatta) da parte del singolo cittadino, combattere il fenomeno dello smaltimento abusivogarantire alti livelli di sicurezza per il cittadino nelle operazioni di rimozione, semplificare la procedura ed abbattere i costi.

Soggetti destinatari: Privati Cittadini relativamente alla rimozione di piccoli manufatti di cemento-amianto nelle proprie abitazioni/pertinenze.

Campo di applicazione: rimozione Materiali costituiti da amianto in matrice compatta in buono stato di conservazione presenti in insediamenti civili (sono esclusi quelli di origine industriale ed artigianale).

Sono esclusi dal campo di applicazione: Manufatti in matrice friabile (coibentazioni di tubazioni e caldaie, coibentazioni di soffitti, polverino in amianto, guarnizioni, pannelli in cartone-amianto, ecc…). Operazioni di rimozione che presentino evidenti rischi di infortunio. Che il materiale da rimuovere sia in cattivo stato di conservazione. Che le quantità da rimuovere siano superiori a quelle previste.

L’ARTICOLO   SEGUE ALLA FONTE AFEVAER

Newsletter Medico Legale INCA Numero 10/2019 . Le malattie professionali nella relazione annuale INAIL

Newsletter Medico Legale INCA Numero 10/2019

Le malattie professionali nella relazione annuale INAIL

Nei giorni scorsi si è tenuto l’annuale incontro in cui il presidente dell’ INAIL ha presentato il resoconto dell’attività dell’Istituto per l’anno 2018.

In questa occasione sono stati presentati i dati relativi agli infortuni de alle malattie professionali, pur se rileviamo che per quanto concerne le malattie professionali minore è stato il dettaglio statistico.

Le malattie denunciate nel 2018 sono state circa 59.500, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente. Ne è stata riconosciuta la causa professionale al 37%, mentre il 3% è ancora “in istruttoria”.

Le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 43mila, di cui quasi il 40% per causa professionale riconosciuta.

I lavoratori con malattia asbesto-correlata sono stati poco meno di 1.400, mentre quelli deceduti nel 2018 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 1.177 (-16,4% rispetto al 2017), di cui 257 per silicosi/asbestosi (il 74% con età al decesso maggiore di 79 anni).

I dati presentati confermano il rilievo che hanno assunto le malattie muscoloscheletriche con oltre 3.2000 casi di tunnel carpale ed altre patologie dei nervi ed oltre 14.5000 malattie del sistema osteoarticolare.

Rimane significativo il dato delle ipoacusie che sono già state oggetto di commento nella precedente newsletter e quello dei tumori anche se risultano in calo i riconoscimenti.

I dati presentati non hanno fornito indicazioni sulla numerosità e tipologia delle patologie legate alla pregressa esposizione all’amianto.

In calo, poi, appaiono anche i disturbi psichici e comportamentali in cui dovremmo ritrovare le condizioni di stress lavoro-correlato anche se appare necessario un approfondimento statistico per verificare quante di queste condizioni di stress e burnout non siano state ammesse a tutela con il codice ICD delle malattie del sistema nervoso.

Le rilevazioni più recenti mostrano un lieve aumento delle denunce anche nei primi cinque mesi del 2019. Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail tra gennaio e maggio, infatti, sono state 27.385, 372 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,4%).

LA NEWSLETTER INCA 10 2019 CGIL COMPLETA

Riassunto dei casi di presunta morte o grave malore verificatisi in occasione dell’ondata di calore della settimana 24 giugno 01 luglio 2019 in Italia

Il flusso informativo del mainstream, pervaso dalle narrazioni che generano paure tanto forti quanto immotivate sulle inesistenti invasioni di migranti oscura e relega alle cronache locali i report dei decessi o di gravi malori sul lavoro verosimilmente causati dalle ondate di calore. Sono troppi i lavoratori del settore costruzioni o infrastrutture all’aperto che sono esposti alle temperature estreme di questi giorni. Per il settore delle costruzioni esistono strumenti protettivi quale la Cassa integrazione coperte dalle Casse edili nei casi di ondate di calore… Per altri settori industriali le imprese possono adottare provvedimenti di organizzazione del lavoro utilizzando le ore del mattino meno calde… Pubblichiamo questo primo riassunto elaborato da Alberto Baldasseroni dopo una ricerca in rete che ha posto in evidenza questi casi di decessi o di gravi malori attribuibili alla esposizione alle ondate di calore.

Riassunto dei casi di presunta morte o grave malore verificatisi in occasione dell’ondata di calore della settimana 24 giugno 01 luglio 2019 in Italia e segnalati dalla stampa, trovati tramite Google con ricerca basata su parole chiave.
a cura di Alberto Baldasseroni

Il lavoro in situazioni di temperature elevate

 

FONTE  CIIP 

Il lavoro in situazioni di temperature elevate è un tema sempre più attuale. Il progetto Heat Shield del CNR finanziato da fondi europei è stato riproposto in questo sito negli ultimi anni.

Proponiamo agli interessati, oltre alle iniziative Heath Shield del 20172018 e 2019, alcuni documenti che possono aiutare per affrontare questa tematica tipica dei mesi estivi.

Lavoro d’estate in condizioni di temperatura elevata: il rischio di colpo da calore“, pubblicato a cura del Coordinamento Provinciale SPISAL di Padova

Estate sicura – come vincere il caldo. Consigli alla popolazione per affrontare le ondate di calore“, pubblicato dal Ministero della Salute – CCM

Estate sicura – Caldo e lavoro. Guida breve per i lavoratori”. pubblicato dal Ministero della Salute – CCM – INAIL – D/Ep/Lazio

Sydney council workers protest Roundup use

FONTE NEWS.YAHOO.AU

[ traduzione google translator ] 

Più di 500 lavoratori in un consiglio comunale  di Sydney hanno abbandonato il lavoro dopo che il management si è presumibilmente rifiutato di prestare attenzione alle loro preoccupazioni sull’uso del diserbante basato su glifosato Roundup, che è stato collegato al cancro.

Lo staff esterno del Blacktown City Council lo scorso mese ha rifiutato di continuare a usare gli spray al glifosato, esortando la direzione a seguire la guida di altri consigli locali che hanno vietato il prodotto e hanno iniziato a sperimentare alternative più sicure, ha detto la United Services Union.

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E’ la seconda vittima sul posto di lavoro. Si tratta di un operaio 24enne deceduto in ospedale venerdì sera

 

FONTE : RAINENWS.IT

E’ la seconda vittima sul posto di lavoro. Si tratta di un operaio 24enne deceduto in ospedale venerdì sera.Parliamo ancora di caldo, perché alle cinque vittime di ieri se n’è aggiunta una sesta, la seconda sul posto di lavoro e sempre a Verona. Questa volta, a perdere la vita, un muratore 24enne ricoverato in ospedale nello stesso giorno, giovedì, in cui era stato ricoverato un agricoltore di 77 anni, poi deceduto

Il tragico episodio, che ha visto il decesso del 24enne, si è verificato a Colognola ai Colli. Il giovane carpentiere di origine kosovara, risiedeva nel Bresciano, ed era impegnato nella ristrutturazione di villa Zoppi, un edificio storico del Comune veronese, dove si recava da alcuni giorni con la sua squadra alle dipendenze di una ditta lombarda. Al momento di tornare sul furgone, attorno alle 17.30, il ragazzo si è diretto verso un marciapiede dove si è infine accasciato. Avvicinato dai colleghi, il giovane non dava segni di vita e perciò sono stati chiamati i soccorsi. Prelevato da un’ambulanza è stato elitrasportato in ospedale al Fracastoro di San Bonifacio, dove è arrivato già in codice rosso. Nonostante gli sforzi del personale medico e a distanza di un giorno dal malore, il ragazzo è deceduto.

Il costo dei tumori occupazionali nell’Ue-28

di Gabriella Galli

L’Istituto sindacale europeo (Etui) ha condotto uno studio finalizzato a stimare gli oneri economici e umani dovuti all’incidenza degli agenti cancerogeni.

Alcuni dati

Ogni anno nell’Unione europea 1,3 milioni di persone muoiono di cancro.

Tra il 2 e il 12% si stima (dati di letteratura scientifica) siano i decessi da attribuire all’esposizione professionale ad agenti cancerogeni.

Gli agenti cancerogeni individuati, nello studio dell’Etui, come i principali responsabili dei danni gravi e mortali per la salute dei lavoratori sono 25

si tratta di prodotti chimici, sostanze generate da processi come le polveri di legno e le emissioni diesel, fattori occupazionali come lavoro a turni, industria della gomma.

I 25 agenti selezionati sono responsabili ogni anno di circa 190.000 nuovi casi (tra i 125.000 e i 275.000).

Le sedi di cancro occupazionali più frequenti sono: polmone, mammella e vescica.

Il costo complessivo dei danni conseguenti all’esposizione ai 25 agenti considerati è stimano tra i 270 e i 610 miliardi di euro per anno nell’Ue -28 (corrispondente all’1,8-4,1% del Pil dell’Ue).

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