Rapporto tra condizioni di lavoro e malattie neurodegenerative

FONTE ETUI

26 giugno 2019

Rapporto tra condizioni di lavoro e malattie neurodegenerative

Medico che tiene in mano sclerosi laterale amiotrofica

I ricercatori svedesi hanno appena pubblicato una revisione della letteratura e una meta-analisi delle esposizioni professionali e delle malattie neurodegenerative.

66 sulla base letteratura originale, questo studio illumina il rapporto tra le condizioni di lavoro e le malattie neurodegenerative stato osservato tre costante aumento negli ultimi anni: il morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA ) conosciuta anche come “morbo di Lou Gehrig.” Gli studi si concentrano sui fattori di rischio tre diffuse nel mondo del lavoro: i campi elettromagnetici, metalli e pesticidi.

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Silice cristallina: un grave rischio per i giovani lavoratori

FONTE ETUI

26 giugno 2019

Silice cristallina: un grave rischio per i giovani lavoratori

In Francia, l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, l’ambiente e il lavoro (ANSES) ha pubblicato alla fine di maggio 2019 i risultati delle sue competenze in merito ai rischi della silice cristallina per i lavoratori.

Questa esperienza è stata lanciata in particolare a causa delle preoccupazioni sollevate da casi di grave silicosi correlati all’uso di pietre ricostituite (quarzo + resina) utilizzate nella fabbricazione di piani di lavoro per cucine e rivestimenti per il bagno (” pietra artificiale “). I lavoratori interessati sono quelli che tagliano il materiale e / o lo producono e / o lo installano a casa, specialmente quando il taglio è asciutto. Queste silicosi possono coinvolgere i giovani lavoratori e i tempi di latenza possono essere più brevi di quelli comunemente osservati per la silicosi convenzionale. Quindi, la silicosi è lontana da una malattia che sarebbe una cosa del passato quando colpì centinaia di migliaia di minatori in Europa.

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Le aste a doppio ribasso alimentano la piaga del caporalato

FONTE COLDIRETTI  CHE RINGRAZIAMO 
27 giugno 2019

Vanno bloccate le aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione e alimentano nelle campagne la dolorosa piaga del caporalato. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione alla Camera della proposta di legge che introduce il divieto della vendita sottocosto dei prodotti agroalimentari e in particolare delle aste elettroniche a doppio ribasso.  Le aste al doppio ribasso – sottolinea Coldiretti – provocano pesanti distorsioni e speculazioni aggravando così i pesanti squilibri di filiera della distribuzione del valore visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi, secondo Ismea. Le norme nazionali dunque – conclude Coldiretti – sono importanti per completare il quadro normativo contro le pratiche sleali nel settore alimentare approvato a livello comunitario.

Inail, aumentano gli infortuni mortali sui luoghi di lavoro

 

FONTE  RASSEGNA.IT

Per la prima volta in tre anni gli episodi sono cresciuti: 704 nel 2018, 30 in più rispetto al 2017 e nel 2019 siamo già a quota 303, il 5,9% in più rispetto allo scorso anno. Landini: non si può morire come cinquant’anni fa

Un forte aumento dei morti sul lavoro nel 2018 – per la prima volta in tre anni – e anche i primi dati del 2019 sono molto negativi. Li ha resi noti oggi 26 giugno il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, nella relazione dell’istituto alla Camera dei deputati. Lo scorso anno le morti accertate sul lavoro sono state infatti 704 (643 uomini e 61 donne), 30 in più rispetto al 2017, a fronte di 1.218 denunce di infortunio mortale, con un aumento del 4% rispetto al 2017. Ma l’aumento potrebbe crescere ancora, visto che 35 casi sono ancora in istruttoria.  La tendenza in crescita continua, visto che le denunce di infortunio mortale nei primi quattro mesi del 2019 sono state 303 con un aumento del 5,9% sullo stesso periodo del 2018. Le denunce di malattia professionale sono state circa 59.500 (+2,6% sul 2017). La causa professionale è stata riconosciuta al 37% del totale (il 3% è ancora in istruttoria).

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