Fonte ETUI

Durante le Commissioni Barroso (2004–2014) gli obiettivi economici erano considerati di gran lunga più importanti degli obiettivi sociali e la politica sociale era ampiamente vista come un ostacolo alla crescita economica, all’innovazione e al pareggio di bilancio. Di conseguenza, in quel periodo, ci sono state poche nuove iniziative dell’UE nel campo della politica sociale, mentre è stata esercitata una pressione per ridimensionare o decentralizzare le politiche sociali nazionali. Negli ultimi anni, tuttavia, l’adozione del pilastro europeo dei diritti sociali (EPSR), la crisi COVID, ma anche il cambiamento climatico e la digitalizzazione hanno aperto nuovi spazi per portare avanti temi sociali ed espandere l’Europa sociale. Di conseguenza, il discorso delle istituzioni europee è cambiato radicalmente, passando da una visione delle politiche sociali come un fattore di costo a un’enfasi sulla necessità di rafforzare i diritti sociali per affrontare con successo le molteplici sfide cui devono far fronte le società europee. Ad esempio, il piano d’azione EPSR afferma che “è necessario rafforzare i diritti sociali e rafforzare la dimensione sociale europea in tutte le politiche dell’Unione, come sancito dai trattati. Ciò garantirà che la transizione verso la neutralità climatica, la digitalizzazione e il cambiamento demografico sia socialmente giusta ed equa, e farà sì che il Green Deal europeo e il prossimo Decennio digitale 2030 siano un successo per tutti gli europei.” Stabilisce inoltre tre obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2030: almeno il 78% della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni dovrebbe avere un lavoro; almeno il 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno alla formazione; e una riduzione di almeno 15 milioni del numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale.
Maarten Keune e Philippe Pochet
Il numero completo può essere trovato qui
Co-curatori: Philippe Pochet, Vera Šćepanović, Maarten Keune
Caporedattore: Marina Luttrell
Contenuti
Editoriale – Maarten Keune, Philippe Pochet
Articoli principali
Il rilancio dell’Europa sociale: questa volta è diverso? -Maarten Keune, Philippe Pochet
Politica occupazionale e cittadinanza sociale dell’UE (2009–2022): una svolta inclusiva dopo il pilastro sociale? – Robin Ugonotto-Noël, Francesco Corti
I ruggenti anni ’20 per l’Europa sociale. Il pilastro europeo dei diritti sociali e la crescente legislazione dell’UE – Claire Kilpatrick
Povertà ed esclusione sociale nell’UE: priorità di terzo ordine, governance ibrida e potenziale futuro del settore – Paul Copeland
Perso nella transizione? Giustizia sociale e politica della transizione verde dell’UE – Amandine Crespy, Mario Munta
Dibattito sulla politica dell’UE
Tavola rotonda. Attuazione della Direttiva UE sul salario minimo adeguato nel Sud Europa: lo strano caso dell’Italia – Giovanni Orlandini, Guglielmo Meardi
Notizie e retroscena
Il sistema emergente di rendicontazione della sostenibilità aziendale: quale ruolo per i rappresentanti dei lavoratori? – Sigurt Vitols
Recensioni di libri
Il ruolo delle parti sociali nella gestione della grande recessione europea. Corporativismo in crisi o corporativismo in crisi? – Franziska Laudenbach
Capitalismo mediterraneo rivisitato – Niccolò Durazzi