Fonte Valigia Blu che ringraziamo
Nel Consiglio dei ministri dello scorso 28 marzo, il governo ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Il relativo comunicato stampa spiega che, «nel rispetto del principio di precauzione, le norme intendono tutelare la salute umana e il patrimonio agroalimentare attraverso il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici». In caso di violazione, sono previste, tra l’altro, sanzioni da un minimo di 10.000 a un massimo di 60.000 euro, il temporaneo divieto di accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni erogati da parte dello Stato, di enti o dell’Unione europea, nonché la chiusura dello stabilimento di produzione per lo stesso periodo.
Il riferimento è, specificamente, alla cosiddetta carne sintetica – chiamata anche carne in vitro, coltivata in laboratorio, artificiale, cellulare o a base cellulare – che, in sintesi, è prodotta in laboratorio da cellule staminali animali, coltivate in bioreattori fino a diventare tessuto muscolare. È il caso di fornire qualche spiegazione in punto di diritto, dato che pare esserci molta confusione.