30 Maggio 2025

Di Gabriella Galli /  Fonte : Repertorio Salute

Le condizioni di rischio cui è esposto il lavoratore delle ferrovie che svolge le funzioni di macchinista in solitudine sono specifiche e gravi. Condizioni di rischio che, nella fattispecie dei treni passeggeri, possono coinvolgere molte altre persone.

Si tratta di un problema di sicurezza e salute da tempo denunciato ma mai risolto, che viene in questi giorni risollevato da Giuseppe Grillo. Pensionato, ex macchinista ed ex Rls, Giuseppe Grillo invia una lettera pubblicata su Quotidiano sanità e che Snop [1] rilancia nel proprio sito per aprire un dibattito sul tema.
Pensiamo sia doveroso pubblicizzarla e diffonderla il più possibile.

Il tema specifico è quello delle azioni di pronto soccorso praticabili in caso di malore del macchinista (di un treno, passeggeri o merci), dove lui è l’unico soggetto abilitato alla guida del treno.

La maggior parte dei treni oggi viaggia con tale modalità, introdotta con motivazioni esclusivamente legate a esigenze aziendali e contrattualmente prevista: gli altri addetti che incontriamo sul treno, come il capotreno o il tecnico polifunzionale, non sono formati e quindi non sono autorizzati a prendere in mano la guida del treno in caso di necessità in una situazione di emergenza. Una sentenza della Cassazione civile del 2021 conferma questo quadro e stabilisce che è “legittimo dire no a un lavoro non sicuro” [2].

L’articolo prosegue alla Fonte —->> Repertorio Salute. Ringraziamo Gabriella Galli

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