La Roadmap sugli agenti cancerogeni ora in un video: condividi e aiutaci a prevenire i lavoratori dagli agenti cancerogeni al lavoro!

Pubblichiamo questo appello dell’Agenzia OSHA.EU

“Responsabile di oltre 100.000 morti ogni anno, il cancro è la principale causa di mortalità correlata al lavoro nell’UE. Il 25 maggio 2016, sei organizzazioni europee hanno firmato un patto che le ha impegnate in un programma di azione volontario per sensibilizzare sui rischi derivanti dall’esposizione ad agenti cancerogeni sul luogo di lavoro e scambiare buone pratiche: la tabella di marcia.

Gli Stati membri, le parti sociali, le società, le organizzazioni di ricerca e altre parti in tutta Europa sono incoraggiati a partecipare. Finora, oltre 16 paesi dell’UE e 1000 persone e organizzazioni hanno aderito.

Gli eventi sono spesso organizzati in tutta Europa, dove i partner possono condividere le conoscenze e discutere nuovi approcci su come gestire i rischi di lavorare con sostanze cancerogene. Si spera inoltre che una maggiore consapevolezza porti a innovazioni nei processi produttivi, con la conseguente sostituzione delle sostanze cancerogene con alternative più sicure.”

Guarda e condividi il video e scopri di più sulla Roadmap sugli agenti cancerogeni

Smog in pianura padana: 4 regioni chiedono armonizzazione norme

Fonte Regioni.it

Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte su qualità dell’aria

(Regioni.it 3463 – 01/10/2018) Le regioni Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte chiedono l’armonizzazione delle norme sulla qualità aria nella pianura padana entro il 2020. La richiesta  è stata formulata dagli assessori regionali all’Ambiente delle quattro Regioni interessate dalla procedura di infrazione comunitaria sugli sforamenti dei limiti delle polveri sottili: Gianpaolo Bottacin (Veneto), Raffaele Cattaneo (Lombardia), Paola Gazzolo (Emilia-Romagna) e Alberto Valmaggia (Piemonte).
“La qualità dell’aria – spiegano gli assessori – va oltre i confini amministrativi e travalica ogni differenza di colore politico. La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente sono obiettivi prioritari nella sfida delle Regioni del Bacino Padano per un’aria più pulita. Entro il 2020 l’obiettivo è armonizzare e rendere omogenee le norme e le misure applicate in un territorio che da solo produce il 50% del Pil nazionale e dove vivono 23 milioni di persone. Quelle al via il primo ottobre rappresentano già risultati avanzati di questo lavoro di area vasta che vogliamo portare a completo compimento”.
“Già a luglio – aggiungono – abbiamo incontrato il Ministro all’Ambiente Costa per ribadire la volontà di continuare l’impegno condiviso negli ultimi anni anche con il Governo nazionale, suggellato dalla firma a Bologna dell’Accordo di Bacino Padano nel giugno del 2017: un’intesa al rialzo, con norme condivise, sfidanti e ambiziose, abbinata ad un pacchetto di 16 milioni di euro per ridurre le emissioni delle attività agricole, zootecniche e favorire la rottamazione dei mezzi più inquinanti. Ora – proseguono – serve continuare con grande serietà e senso di responsabilità l’impegno verso un modello di sviluppo sempre più sostenibile a cui tutto il mondo sta guardando, come indica l’Agenda 2030 dell’Onu. Per riuscirci, è fondamentale la collaborazione dei cittadini: ciascuno, con i propri comportamenti quotidiani, può fornire un grande contributo per il futuro delle nostre comunità. Nessuno deve sentirsi escluso: la salute, la qualità della vita e dell’ambiente dipendono dalle scelte di ciascuno di noi”.

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Difendiamo la libertà del dibattito scientifico  dall’influenza dell’industria del tabacco

FONTE  C.I.I.P

1 ottobre 2018

Pubblichiamo un documento sottoscritto dai promotori del Manifesto per l’Endgame del tabacco in Italia con il quale si richiamano le istituzioni e le società scientifiche a non accettare che l’industria del tabacco finanzi o partecipi ad iniziative scientifiche, così come indicato dall’art. 5.3 del trattato FCTC-WHO sul controllo del tabacco.

Allegati:
Scarica questo file (Indipendenza_da_industria_del_tabacco_1Ott_v3.pdf)Indipendenza da industria del tabacco [Tobacco Endgame]

MESOTELIOMA: Pubblicato il VI rapporto RENAM e l’aggiornamento al Giugno 2018 dei dati COR Emilia Romagna

FONTE AFEVAEMILIAROMAGNA

E’ disponibile il VI Rapporto RENAM 2018 sull’andamento dei Mesoteliomi in Italia  alla data del Dicembre 2015.

Scarica il VI Rapporto RENAM 2018  (Fonte INAIL)

 

E’ stato inoltre pubblicato l’aggiornamento al 30 giugno 2018 dei dati rilevati dal Cor-Renam in Emilia Romagna di Mesotelioma.

Scarica il Rapporto COR-RENAM Emilia Romagna aggiornato al 30 giugno 2018

Ovviamente il rapporto contiene dati ancora non stabilizzati per gli ultimi anni, purtuttavia è un documento fondamentale per comprendere l’andamento di queste patologie nella nostra regione.

In primo luogo, va osservato che il dato dei cittadini/e Emiliano Romagnoli colpiti da mesotelioma continua ad essere elevato e stabilmente sui 150 casi/anno. Con tassi di incidenza ( N° casi/100.000 abitanti) ancora superiore a 4/100.000 e con province, prima fra tutte Reggio Emilia (6,4 casi/100.000) più alti della media, seguono le province di Parma,Piacenza, Ferrara e Ravenna.

Andamento questo, che nella sua drammaticità, conferma la scelta di dotare la nostra regione di un nuovo sistema di cure per i malati di Mesotelioma e di una efficace rete di Ambulatori per la sorveglianza sanitaria.