Connessioni 3 – molti problemi da affrontare con moderato ottimismo

Connessioni 3

19 ottobre 2023

fatti, eventi, report di ricerca e dati per capire meglio cosa succede nel campo della prevenzione e della salute negli ambienti di vita e di lavoro.

 

In questa puntata vi offriamo documentazione su

  • Il rumore di fondo della guerra e il riarmo versus la transizione ecologica
  • Appello davanti all’abisso  ….
  • I rischi psicosociali correlati al lavoro appaiono sempre più significativi per quanto sono diffusi.
  • I tre articoli di Lancet: affrontare le condizioni di lavoro per migliorare la salute pubblica.
  • Nota di Cinzia Frascheri sulla sentenza di condanna al RLS
  • “I dati Inail su infortuni e malattie professionali. Qualche irriverente riflessione” di Mauro Mazzetti.

 

Il rumore di fondo delle guerre nel mediterraneo e nel cuore dell’Europa satura la scena mediatica e rende invisibili molte altre vicende importanti. Le scene di guerra riportate dai media offrono una rappresentazione tragica ove le vite delle persone normali paiono valere sempre di meno, gli umani sono considerati dalle leadership che hanno il potere una sorta di vuoti a perdere.

E’ sempre più difficile promuovere l’attenzione sui temi che trattiamo: la salute e la sicurezza nel lavoro, la crisi climatica e l’ambiente.

I report di ricerca ci indicano da tempo la necessità di concentrare tutti gli sforzi per ridurre le emissioni di carbonio in atmosfera.

Gran parte delle risorse materiali, delle conoscenze dovrebbero essere dedicate a realizzare, in tempi ragionevoli, la “transizione ecologica” a modalita di produzione e consumo e di organizzazione sociale compatibili con la vita sul pianeta.

Questo non avviene perchè le guerre in corso stanno assorbendo tantissime risorse e stanno rilanciando, con spese incompatibili con gli investimenti per la conversione ecologica,  un riarmo diffuso nel nord come nel sud del mondo.

Scrive Mario Agostinelli nel suo articolo Laudate Deum. Appello davanti all’abisso  : “Di fronte al fallimento delle élite, la strada da percorrere è innanzitutto quella dal basso e l’appello va ai giovani in particolare.”

SIPRI YEARBOOK 2022 Armaments, Disarmament and International Security Sintesi in italiano ci offre una rappresentazione di questa ripresa del riarmo che nel 2023 ha certamente subito un forte incremento su scala globale. Anche i paesi piu poveri si stanno indebitando per il riarmo azzerando qualsiasi progetto di welfare anche minimo.


Nel contempo molti report di ricerca ci stanno dicendo che nel lavoro, nelle attuali forme di organizzazione del lavoro si sta sempre peggio, un quadro che preoccupa le istituzioni europee.

Vedi in Gran Bretagna ove la maggior parte dei lavoratori è esausta alla fine della giornata lavorativa, ha rilevato un nuovo rapporto del TUC. Il rapporto avverte che pressioni quali la bassa retribuzione, la carenza di personale, la sorveglianza strisciante e l’intensità del lavoro incontrollato stanno creando una “tempesta perfetta” che sta alimentando il burnout sul lavoro.

I rischi psicosociali correlati al lavoro appaiono sempre più significativi per quanto sono diffusi.

Una ricerca Etui conferma che l’esposizione ai rischi psicosociali sul lavoro è alla base di alcune patologie, come la depressione e le malattie coronariche. Lo studio si è concentrato su cinque rischi psicosociali sul lavoro chiaramente identificati nella letteratura scientifica: tensione lavorativa, squilibrio impegno-ricompensa, insicurezza lavorativa, orari di lavoro lunghi e bullismo.

Al contempo vi sono Rapporti di ricerca che offrono un chiaro orientamento su cosa fare per migliorare la salute della popolazione: affrontare le condizioni di lavoro per migliorare la salute pubblica. I tre articoli pubblicati su Lancet esaminano le evidenze disponibili fino ad oggi sul rapporto tra lavoro e salute nei paesi ad alto reddito.

Esplorano le principali sfide emergenti per il lavoro, la salute mentale sul posto di lavoro e le dimensioni dello svantaggio e dell’inclusione nel mercato del lavoro globale. In ogni articolo, gli autori delineano raccomandazioni per i decisori nei settori della sanità pubblica, medica, del lavoro e legale per garantire che le condizioni di lavoro diano origine a un lavoro sano e sicuro per popolazioni diverse.

Purtroppo in Italia non si ha neppure il coraggio di affrontare la questione dei lavoratori poveri: il governo ha bloccato la discussione e l’approvazione di una norma che definisce una quota di salario minimo orario sotto la quale non andare.

Chiudiamo questa puntata di Connessioni con un riferimento agli infortuni su lavoro e sul ruolo del RLS. Invitiamo alla lettura dell’articolo “I dati Inail su infortuni e malattie professionali. Qualche irriverente riflessione” di Mauro Mazzetti.

Segnaliamo poi l’articolo di  Cinzia Frascheri, Giuslavorista – Responsabile nazionale CISL salute sicurezza sul lavoro
“Nota di analisi approfondita con rilievi di carattere sindacale a fronte della recente sentenza di Cassazione (26/09/2023) che ha confermato la responsabilità penale dell’RLS in un caso di infortunio mortale di un lavoratore”

Sulla tematica delle attribuzioni e delle relative responsabilità  penali e civili del RLS torneremo su Diario Prevenzione.

Come vedi caro lettore o cara lettrice per ogni affermazione che facciamo offriamo una documentazione con il link a rapporti di ricerca, questa sarà la caratteristica della rubrica Connessioni che uscirà ogni volta che avremo materiale sufficiente.

 

———— / alla prossima /————

 

a cura di Gino Rubini