ISTAT: LE RICHIESTE DI AIUTO DURANTE LA PANDEMIA I dati dei centri antiviolenza, delle Case rifugio e delle chiamate al 1522 – Anno 2020

Fonte Istat

 

” La convivenza forzata durante la fase di lockdown ha rappresentato in alcuni casi il detonatore per l’esplosione di comportamenti violenti, in altri l’aggravante di situazioni che già precedentemente erano violente, che hanno spinto, anche in contesti internazionali, a parlare di una doppia pandemia: epidemiologica e di violenza.
Le Istituzioni nazionali e regionali, ma anche le associazioni dei Centri antiviolenza, hanno lanciato campagne informative per fornire alle donne riferimenti chiari a cui rivolgersi in caso di bisogno allo scopo di non far sentire le donne sole nel contrasto alla violenza.
È stato pubblicizzato soprattutto il ruolo svolto dal numero di pubblica utilità nel supportare e accompagnare le donne verso i servizi che meglio si adattavano alla loro situazione contingente.
Oggetto di analisi di questo report sono infatti le richieste di aiuto delle donne al numero di pubblica utilità 1522 nel corso del 2020.
Vengono inoltre illustrate le strategie messe in atto dai Centri antiviolenza e dalle Case rifugio per gestire la “situazione di emergenza nell’emergenza” e vengono rilasciate le informazioni sul numero delle donne che hanno richiesto supporto e sono state accolte da queste strutture nel periodo
gennaio-maggio 2020.”

Leggi l’articolo : Sintesi dei principali risultati

Istat: dati su mortalità e pandemia

 

Fonte ISTAT 

(Regioni.it 4019 – 05/03/2021) L’Istat indica che nel 2020 una morte su 10 è dovuta alla pandemia e intanto L’Rt medio nazionale ha raggiunto quota 1,06, secondo l’ultimo monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.

Quest’ultimo dato indica un rapido aggravarsi della diffusione del virus: la scorsa settimana il valore era a 0,99.
Tra marzo e dicembre 2020 si sono registrati 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019 . Dall’inizio dell’epidemia e fino al 31 dicembre 2020 – secondo i dati del rapporto Iss-Istat sull’analisi della mortalità – l’incidenza dei decessi Covid-19 sulla mortalità per il complesso delle cause per ripartizione tra aree geografiche e’ stata del 14,5% al Nord, del 6,8% al Centro e del 5,2% nel Mezzogiorno.

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RICERCA ISTAT: REAZIONE DEI CITTADINI AL LOCKDOWN

 

Segnaliamo il Report della Ricerca dell’Istat su comportamenti e percezioni dei cittadini in pieno lockdown. 

FONTE ISTAT

L’indagine presentata in questo report, condotta nella Fase 1 dell’emergenza Covid-19 ovvero nel periodo dal 5 al 21 aprile 2020, misura comportamenti e percezioni dei cittadini in pieno lockdown. Vengono qui pubblicati i primi risultati, in particolare quelli relativi al rispetto delle misure adottate dal Governo e al clima respirato all’interno della famiglia.
3 cittadini su 4 hanno usato parole di significato positivo per descrivere il clima familiare vissuto nella Fase 1 dell’emergenza Covid-19.Alta la fiducia espressa verso il personale medico e paramedico del Servizio Sanitario Nazionale con un punteggio medio pari a 9 (in una scala da 0 a 10) e verso la Protezione civile (8,7).Il 91,2% dei cittadini ha considerato utili le regole imposte per contrastare l’evoluzione della pandemia. L’89,5% ha percepito come “chiare” le indicazioni su come comportarsi per contenere il contagio.