Segni positivi….. con cautela

 

In questa fine d’anno, in un periodo di turbolenze politiche che rendono precarie le capacità operative del governo, ci fa piacere mettere in evidenza alcuni segnali positivi, sia pure deboli, di ripresa d’interesse rispetto ai temi concreti della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro.
Il primo segno positivo l’abbiamo vissuto in presa diretta con la partecipazione ad una prima riunione promossa dal Partito Democratico in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Erano anni che una riunione simile non veniva convocata. L’obiettivo dei promotori dell’incontro è quello di pervenire alla costruzione di un Forum nel quale vengano discusse ed elaborate proposte per i gruppi parlamentari… La partecipazione all’incontro e ai gruppi di lavoro è stata propositiva e i partecipanti si sono assunti compiti e responsabilità.
Nella riunione è stato individuato il compito più importante: aprire una riflessione ed un confronto sia per valutare i risultati raggiunti con la strategia europea 2014 – 2020 sia per proporre al governo nazionale e alle forze sociali la elaborazione di una strategia nazionale, che per ora non esiste, in materia di salute e sicurezza negli attuali contesti del lavoro organizzato.
Un altro segnale positivo è rappresentato dall’iniziativa dei Segretari Confederali Cgil Cisl Uil che hanno inviato una lettera importante alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
I sindacalisti sottolineano il fatto che il prossimo Consiglio Europeo che si terrà il 9 e 10 dicembre 2019 avrà all’ordine del giorno i temi “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori” ( EPSCO ). L’agenda EPSCO include tra gli altri un punto sul quale il Consiglio dovrebbe adottare le conclusioni riguardanti la protezione della salute e della sicurezza nel lavoro. Nelle conclusioni dei lavori il Consiglio dei Ministri dovrebbe impegnare la Commissione a presentare il nuovo quadro strategico europeo 2021-2027.
Durante l’ultimo mandato, affermano i sindacalisti, è stato fatto un buon lavoro sul tema dei tumori professionali. Rimangono tuttavia molti passi avanti da fare sul tema delle malattie professionali, le patologie muscolo scheletriche, sui rischi psicosociali derivanti dalle nuove forme di organizzazione del lavoro.In buona sostanza i sindacalisti richiedono l’attenzione e la disponibilità del governo italiano ad essere proattivo rispetto a questi temi. Nel contempo richiedono che si dia avvio alle elaborazione e definizione di una strategia nazionale in materia di prevenzione per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Solo con obiettivi definiti all’interno di un quadro strategico sarà possibile dare peso alle azioni e agli obiettivi proposti e a predisporre un monitoraggio sui gradi di realizzazione degli stessi.
Fino ad ora l’Italia non era riuscita ad elaborare e adottare una strategia poliennale in materia di salute e sicurezza.
Come dire,  sono segnali positivi sia pure deboli, dobbiamo porre attenzione affinché questi spiragli di luce non siano spenti dalle turbolenze che si addensano all’orizzonte.

Gino Rubini, editor di Diario Prevenzione

1) La lettera del 3 dicembre 2019 dei Segretari Confederali al Ministro del Lavoro

2) Posizione della Confederazione dei Sindacati Europei su nuova strategia UE su salute sicurezza lavoro ( traduzione non ufficiale)

3) ETUC position on a new EU strategy on Occupational Safety and Health.pdf