Insieme per la Costituzione : l’intervento di Medicina Democratica a Roma il 24 giugno 2023

Fonte Medicina Democratica

Intervento di Edoardo Turi di Medicina Democratica alla manifestazione del 24/6/2023 a Roma

Compagne e compagni, e vorrei dire, Colleghe e Colleghi, perchè immagino  che qui oggi ci siano molti che come me, sono  operatori  del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)

Sono un medico del territorio, che lavora in un Distretto  di Azienda sanitaria,in una grande periferia di Roma, quel territorio che ha retto a stento l’impatto dell’epidemia Covid e dunque vorrei portare qui la sofferenza di quegli operatori.

SSN nato, vorrei ricordarlo, dalle lotte di due decenni del movimento operaio e democratico:dei lavoratori contro la nocività in fabbrica, delle donne e delle femministe per la salute, degli ambientalisti e degli studenti per cambiare l’università.

Sono anche  un attivista di Medicina Democratica, che nasce proprio in quei decenni, non come un centro di studi e ricerca, ma come movimento di lotta per la salute, seguendo il pensiero di G.M.Maccacaro, G. Berlinguer, Basaglia e Laura Conti, giganti di cui non siamo stati all’altezza.

Quel SSN che oggi è sotto attacco, attacco iniziato negli anni ‘90 e proseguito con governi di centrodestra e di centrosinistra nazionali e regionali.

Un vera e propria controriforma, come ci ricorda Ivan Cavicchi su il manifesto di oggi, basata sull’aziendalizzazione, simboleggiata dalla figura monocratica, autoritaria e anacronistica del Direttore Generale, la regionalizzazione con 21 SSN, fino alla modifica del titolo V della Costituzione e alla  scellerata autonomia regionale differenziata, la riduzione della spesa sanitaria e dei posti letto in ossequio ai parametri di Maastricht, fino al pareggio di bilancio in Costituzione e infine il PNRR e le Case della comunità che senza personale sono scatole vuote.

Infatti questa situazione di può sintetizzare nel blocco delle assunzioni nelle Aziende sanitarie, con il tetto di spesa per il personale che con il ministro Balduzzi del governo Monti è stato  fissato al 15%: il che vuole dire che per 10 operatori che vanno via ne sostituisco 1,5.

Mentre non si è bloccata la spesa per beni e servizi che con le esternalizzaioni, gli accrditamenti e le convenzioni con i privati, oggi rappresenta il 50% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN),con punte del 90-95% per lungodegenza, riabilitazione, RSA, hospice  assitenza domiciliare, con la spesa sanitaria che è il 70-75% del bilancio delle regioni.

In questo modo il SSN è come un barattolo di Nutella che è stato svuotato all’interno, ma ne è stata lasciata sulle pareti del barattolo così da fuori sembra pieno.

Per questa  ragione va detto che se è giusto chiedere l’aumento del FSN,questo va destinato solo a un piano straordinario  di assunzioni del personale delle Aziende sanitarie del SSN. Conseguentemente vanno bloccate le esternalizzazioni, gli accreditamenti e i convenzionamenti con i privati.

Va superato il numero chiuso nei corsi di laurea di medicina, delle professioni sanitarie e nelle  specializzazioni, adeguando strutture  e programmi tra un po’ non ci saranno più operatori sanitari

Va realizzzata una riforma radicale delle sanità  territoriale:condividiamo  la proposta della Funzione pubblica CGIL di passaggio alla dipendenza della  medicina di base convenzionata: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali ed il motivo è semplice: con una popolazione con sempre più anziani che per il 30% è composta da malati cronici e un 10% di non autosufficenti, come può un medico di base con in media 1000 assititi seguire 300 cronici e e 100 non autosufficienti? Impossible.

La remunerazione del medico di famiglia  non può più essere basata sul  numero di assistiti.

Inoltre vorrei chiedere al sindacato un ripensamento sulle assicurazioni nei CCNL, che con la  deducibilità fiscale sottraggono ulteriori risorse al SSN, foraggiando quel meccanismo iniquo che è l’intramoenia.

E infine vi è necessità di maggiore democrazia nelle Aziende sanitarie  attraverso la  partecipazione alle decisioni, da parte dei lavoratori e  dei cittadini. In questo senso va il percorso che cerca di connettere  le realtà e le lotte che sul territorio  nazionale sono impegnate  per la salute e la sanità pubblica attraverso il percorso dei Congressi/Rete per la salute cui vi invito partecipare.

Grazie!