I NO-VAX PRETENDANO INFORMAZIONI .NON TEMANO AUTODAFE’

 

di Francesco Domenico Capizzi*

Addolora e preoccupa la notizia della morte per Covid di Johann Biacsics, leader indiscusso dei no-vax austriaci e fiero oppositore delle campagne vaccinali, nella sua abitazione dopo aver rifiutato le cure ospedaliere e scelto di autocurarsi con soluzioni a base di diossido di cloro, inventate da Jim Humble, esperto di mineralogia e cercatore d’oro, propagandate diffusamente come miracolose contro malaria, epatiti, tubercolosi, cancro, aids e, addirittura, contro l’autismo, ed esaltate come anti-Covid da siti negazionisti e cultori di fantomatiche terapie alternative domiciliari.

La triste notizia segue di poche settimane la tragica morte, dopo infezione da  Covid, di Kevin e Misty Mitchem, quarantenni no-vax della Virginia, genitori di ben cinque figli e appena divenuti nonni.

Addolora e preoccupa la disattenzione mostrata e la riluttanza di tante donne e tanti uomini ad esaminare dati epidemiologici e clinici, forniti da prestigiose molteplici fonti istituzionali e centri di ricerca nazionali e internazionali, aprioristicamente considerati di dubbia attendibilità, e, al contrario, la tendenza, opposta e simmetrica, a valorizzare orientamenti tipo: “cure alternative domiciliari…complotti per imporre la dittatura sanitaria…schedature e discriminazioni… soppressione della libertà…come nella shoah…frammenti di intonaco e acque di fogna nei vaccini…mutazioni virali generate dai vaccini…alterazioni genetiche indotte dai vaccini… il vaccino è diventato una terapia…quasi tutti morti con Covid e non per Covid…ecc.”

Sarebbe opportuno restare nell’ambito dei dati che provengono da un coacervo immenso, come mai prima, di fonti scientifiche e istituzionali nazionali e internazionali, le cui autorevolezze, vastità, estensioni e articolazioni escludono intrinsecamente complotti, progetti dittatoriali e di svecchiamenti demografici, assimilazioni a tragedie del passato, trasformazioni di fatto del vaccino, che resta una profilassi fino a prova contraria,  in terapia e i sospettati suoi impossibili inquinamenti (ISS, AIFA, OMS, EU, GIMBE, novembre 2021):

  • non esiste al momento una terapia antivirale efficace. Pertanto il vaccino è indispensabile per ridurre il rischio di malattia grave e di morte: 98.7% per i non vaccinati infetti ricoverati in reparti di terapia intensiva;
  • le probabilità di ammalarsi gravemente per i non vaccinati sono da 10 a 20 volte superiori rispetto ai vaccinati;
  • il vaccino offre una copertura superiore al 90% che va decadendo del 30-40% dopo i sei mesi dalla seconda dose. E’ dunque indispensabile ricevere la terza dose vaccinale e continuare a rispettare le regole ben note;
  • le mutazioni sono dovute alle frequenti trasmissioni fra persone, non alle vaccinazioni;
  • la variante Omicron, ormai diffusa in tutti i Paesi europei, presenta rischi elevati, il suo contrasto è di fatto una corsa contro il tempo;

–   in Italia nella settimana scorsa (24-30 novembre) si è registrato un incremento di nuovi casi del 25,1%, un fenomeno che si ripete per la sesta settimana consecutiva;

–  assommano a 3,8 milioni i nuovi casi di infezione accertati nel Mondo tra il  22 e il 28 novembre con una crescita che supera il 25%;

  • l’Europa ha raggiunto il 70% del totale globale con incrementi settimanali del 7% e rappresenta l’epicentro della pandemia;
  • in Francia le infezioni accertate hanno superato il   60% di incremento in una settimana;
  • in Spagna nel medesimo spazio di tempo è stato del 30%;
  • in Germania i ricoverati per Covid in reparti di terapia intensiva hanno superato i 5.000 con la previsione di raggiungere i 6.000 in un paio di settimane mettendo a repentaglio il trattamento di altre Patologie gravi;
  • in Gran Bretagna verranno sospesi gli stipendi, a partire da aprile, agli impiegati della pubblica amministrazione non vaccinati;
  • tutti i Paesi dell’EU presentano situazioni anche peggiori, di quanprescindere da nazionalità e status vaccinale.

I dati segnalati mostrano una globale situazione drammatica che può sfociare in una inedita immane tragedia generale. Nessuno vuole instituire un autodafé. L’invito amichevole e cordiale, rivolto a scettici ed oppositori convinti verso regole e vaccini, è di attenersi ai fatti, constatabili personalmente, e di prendere in considerazione la propria disponibilità a vaccinarsi e seguire i protocolli di prevenzione individuali e di gruppi di aggregazione sociale.

  • Già docente di Chirurgia generale nell’Università di Bologna e direttore delle Chirurgie generali degli Ospedali Bellaria e Maggiore di Bologna, presidente dell’OdV Scienza Medicina Istituzioni Politica Società  www.smips.org