Cronache da Berlino di Franco Di Giangirolamo – 9 maggio 2020

 

 

Street Photo Berlin 2017 – foto gierre 

maggio 2020. Il Senato di Berlin, dopo le decisioni del governo federale, esercita la sua autonomia”regionale” (le aree metropolitane in Germania sono 3 e hanno gli stessi poteri dei Laender) per quanto riguarda il cammino verso una nuova normalità.
– 9 Maggio: facoltà di riunioni familiari per non più di due famiglie
– confermato obbligo di mascherine nei luoghi chiusi, sui mezzi pubblici, etc. e distanziamento fisico
– 9 maggio: possibili manifestazioni con biciclette, auto, moto, per non più di 50 persone
– 18 maggio: possibili manifestazioni ma non oltre le 50 persone anche in ambienti circoscritti
– 25 maggio: possibili manifestazioni all’aperto per non oltre 100 persone
– 15 maggio: apertura della “gastronomia” dalle ore 6 alle 22 con rispetto ovvio delle norme di sicurezza
– 25 maggio: aprono alberghi ed hotel turistici ma le saune e altre strutture analoghe debbono restare chiuse
– 9 maggio: riaprono scuole guida, massaggi, solarium, tatuaggi et similia
– 14 maggio riaprono definitivamente Kindergarten
– 15 maggio: attività sportiva possibile con limite di 8 atleti per sport di gruppo
– 25 maggio: spiagge e bagni sono liberi
– permesso di visita parenti per luoghi di cura e di ospitalità per invalidi, etc.

Occhio rivolto al limite di guardia per tenere sotto controllo lo sviluppo della epidemia: allarme quando si supera il numero di 50 nuovi contagiati per 100.000 abitanti, misura definita a livello nazionale. Berlino, con 3,5 milioni di abitanti dovrebbe rivedere le proprie decisioni quando i nuovi contagiati dovessero superare il numero di 1,800.  Tenuto conto che ieri si erano registrati complessivamente 6.236 contagiati, 5.431 guariti e 164 morti, è molto difficile che la probabile ondata di ritorno della epidemia raggiunga tale livello.
Se non dai dati, la mia ipotesi ottimistica è suffragata dal clima disteso e festoso registrato nella giornata di ieri (solo Berlino aveva giorno di festa dedicato al 75-mo anniversario della liberazione e della fine della guerra), con moltissime persone che affollavano parchi e mezzi pubblici. Certamente l’attenzione alle misure
di prevenzione è evidente e diffusa, ma non si può non notare anche una certa “spensieratezza” che ne limita sicuramente l’efficacia. In ogni caso, le bandiere dell’ANPI, che sono tricolore e che ieri hanno sventolato alla
testa della delegazione che ha deposto garofani rossi al monumento al soldato sovietico in Treptow Park, ha risvegliato l’attenzione di tre poliziotti che, con molta gentilezza, si sono preoccupati di spiegarci il distanziamento necessario. Avranno pensato che agli italiani, anche se sono più disciplinati di loro, è bene
spiegarlo due volte. Non si sa mai. Da Berlino, un saluto a tutt*