FONTE CUPE
Leggiamo da un comunicato della CUPE, il sindacato dei dipendenti pubblici canadesi , che riporta i risultati di un Convegno dei sindacalisti che si occupano di infortuni e malattie professionali : ” ….Tristemente, carichi di lavoro irragionevoli sono vissuti da lavoratori in più settori in tutto il Canada. Nessuno è immune dagli impatti negativi sulla salute di carichi di lavoro pesanti.Tutti i datori di lavoro, compresi i comitati di compensazione dei lavoratori in Canada, hanno compiti legali molto specifici per proteggere i lavoratori in base alla legislazione in materia di salute e sicurezza. I rappresentanti dell’Unione ritengono che il “carico di lavoro eccessivo” costituisca un serio problema di salute e sicurezza che incide negativamente sul benessere psicofisico dei dipendenti.”
Molti interventi dei convenuti a questa assise hanno denunciato l’incapacità dei dirigenti ad organizzare il lavoro in modo sostenibile, con carichi di lavoro gestibili.
Per migliorare il sistema organizzativo del lavoro pubblico, afferma una sindacalista, Debbie Wallace, è importante che sia preso in considerazione il punto di vista dei lavoratori, sono i lavoratori che sanno dove il sistema è difettoso e come potrebbe essere migliorato per tutti i lavoratori di tutti i settori.
Questa notizia sindacale proveniente dal Canada potrebbe aprire una riflessione molto utile sulla complessa e non sempre efficace organizzazione del lavoro pubblico in Italia.Spesso le disfunzioni organizzative creano zone operative di sofferenza da sovraccarico e zone non impegnate adeguatamente. Servono a ben poco le campagne contro i “fannulloni” se non vi è una dirigenza capace di organizzare e distribuire i carichi di lavoro in forme efficaci e sane.