FONTE EPICENTRO
Dal 24 febbraio 2022, l’escalation delle operazioni militari in Ucraina in seguito all’attacco ricevuto da parte dell’esercito russo ha innescato un’emergenza umanitaria che colpisce l’Ucraina e i Paesi circostanti.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sta lavorando a stretto contatto con gli uffici locali dell’Ucraina e delle nazioni limitrofe, e anche con i partner per rispondere rapidamente all’emergenza sanitaria generata dal conflitto e per ridurre al minimo le interruzioni nella fornitura di servizi sanitari.
Durante la crisi, la salute deve rimanere un pilastro prioritario, proteggendo gli operatori sanitari perché possano continuare a svolgere il proprio lavoro salvando vite umane e salvaguardando i sistemi e le strutture sanitarie nazionali in modo che rimangano operativi, sicuri e accessibili a tutti coloro che necessitano di servizi medici essenziali. È fondamentale garantire che le forniture mediche salvavita, come per esempio l’ossigeno, raggiungano coloro che ne hanno bisogno.
Per rimanere aggiornato sulla situazione consulta le sezioni dedicate alla crisi in Ucraina sul sito dell’OMS e dell’OMS Europa, dove è possibile trovare news, situation report, pubblicazioni e guide tecniche per gli operatori.
Tra i materiali evidenziamo:
- il documento congiunto UNHCR-ECDC-IOM-WHO scritto in collaborazione con UNICEF “Information to guide individual health assessment of refugees fleeing the war in Ukraine” è una guida pratica su nove aspetti da considerare per valutare la salute dei rifugiati. Il testo è rivolto sia agli operatori sanitari impegnati nelle aree di confine, nei centri di accoglienza e di transito, a quelli che lavorano negli ambulatori, e alle agenzie/autorità sanitarie pubbliche nazionali dei paesi che ricevono i rifugiati e i cittadini di altri paesi.
- la guida “Provision of immunization services to refugees: guidance for host countries in the context of mass population movement from Ukraine” che fornisce indicazioni su interventi specifici per proteggere i rifugiati in arrivo contro focolai di malattie prevenibili da vaccino.
- il documento “Public Health Situation Analysis – Refugee-hosting countries” che esamina i principali rischi sanitari immediati per la popolazione rifugiata: malattie non trasmissibili (NCD) principale causa di morbilità e mortalità in Ucraina (malattie cardiovascolari, diabete, cancro, malattie respiratorie croniche e condizioni di salute mentale), stress psicologico, malattie infettive e malattie prevenibili da vaccino.
Anche sul sito del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC, European Centre for Disease Prevention and Control) sono disponibili alcuni documenti dedicati agli operatori sanitari impegnati nella accoglienza degli sfollati nei Paesi europei:
- il technical report “Guidance for the prevention and control of COVID-19 in temporary reception centres in the context of the large numbers of people fleeing Ukraine”, pubblicato il 18 marzo 2022. Il documento offre una guida per la prevenzione e il controllo del COVID-19 nei centri di accoglienza e in altre strutture ricettive temporanee, nel contesto del massiccio afflusso della popolazione ucraina nell’Unione Europea (UE), nello Spazio Economico Europeo (SEE) e la Repubblica di Moldavia.
- il documento “Operational Considerations for the prevention and control of infectious diseases in the context of Russia’s aggression towards Ukraine”, pubblicato l’8 marzo 2022. Questo documento operativo si concentra sulle vulnerabilità alle malattie infettive di coloro che fuggono dall’Ucraina e sui requisiti associati per la prevenzione e il controllo delle infezioni (come per esempio garantire la continuità di accesso ai servizi vaccinali). È importante notare, tuttavia, che questi sono solo alcuni dei rischi per la salute e il benessere degli sfollati e che le misure descritte in questo rapporto dovrebbero rientrare nelle misure sanitarie più generali previste a sostegno degli sfollati, inclusi la diagnosi e il trattamento di malattie croniche e mentali e, più in generale, la salute e il supporto psicosociale.
Interessante anche l’articolo “Examining the pre-war health burden of Ukraine for prioritisation by European countries receiving Ukrainian refugees” pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe il 18 marzo 2022 dalla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM). Il documento raccomanda che un’assistenza sanitaria tempestiva e adeguata per i rifugiati ucraini in tutti i Paesi europei di accoglienza dovrebbe considerare le problematiche di salute pubblica prebellica, in modo da identificare azioni prioritarie per affrontarle e garantire la continuità delle cure all’interno dei Paesi:
- sviluppare un sistema di sorveglianza sindromica per valutare tutti i bisogni sanitari, compresi quelli delle malattie non trasmissibili e della salute mentale
- rafforzare le vaccinazioni, garantendo la protezione da COVID-19, il contenimento delle epidemie di poliomielite e morbillo e un’adeguata copertura vaccinale per età
- garantire un continuum delle cure per le malattie non trasmissibili e le malattie infettive croniche (inclusi HIV e TB)
- tutelare la salute mentale con un’adeguata mediazione linguistica e culturale e incoraggiando il ricongiungimento familiare dei rifugiati
- rafforzare i sistemi di informazione sanitaria europei per i rifugiati ucraini, anche tramite strumenti digitali, per facilitare la gestione delle malattie croniche e la continuità assistenziale transfrontaliera
Consulta anche la sezione di EpiCentro dedicata all’allattamento nelle emergenze.