18 Giugno 2025

Fonte Inail che ringraziamo

BILBAO – L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) ha pubblicato un rilevante documento di riflessione intitolato “Labour Identification Cards and their Use for Occupational Safety and Health”. Il contributo, frutto di un’attenta analisi degli studi e delle ricerche in materia, esplora il ruolo e l’efficacia delle tessere di identificazione dei lavoratori come strumento per rafforzare la conformità alle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro (SSL) e il contrasto al lavoro nero e alle frodi contributive, con un’attenzione particolare al complesso settore delle costruzioni, che rimane quello con la più alta ricorrenza di incidenti in Europa.

Le carte d’identificazione come strumento di trasparenza e controllo. Il documento definisce le tessere di identificazione come strumenti di certificazione individuale che contengono dati visibili e spesso digitalmente archiviati, attestanti il rispetto dei requisiti da parte del datore di lavoro e/o del lavoratore. L’obiettivo principale di queste tessere è migliorare la trasparenza, facilitare il controllo delle condizioni di lavoro e contrastare il lavoro sommerso. Il documento sottolinea come, oltre a questi scopi primari, vi sia un crescente interesse per il loro potenziale impatto positivo nel campo della sicurezza e salute occupazionale.

Le tessere possono migliorare la SSL. Sebbene lo studio EU-OSHA rilevi la difficoltà di isolare e misurare l’impatto dell’introduzione delle tessere identificative sulla SSL, identifica anche diversi modi in cui queste possono concretamente contribuire al miglioramento della salute e sicurezza sul lavoro. Ad esempio, possono facilitare la verifica immediata dell’avvenuta formazione obbligatoria in materia di SSL per i lavoratori che accedono a un cantiere, assicurando che solo personale qualificato e adeguatamente istruito operi in ambienti a rischio. Inoltre, queste tessere possono contenere informazioni relative a eventuali abilitazioni specifiche o certificazioni sanitarie, permettendo ai responsabili della sicurezza di avere un quadro chiaro delle competenze e delle condizioni di idoneità dei lavoratori presenti. In alcuni contesti, le tessere sono utilizzate anche per monitorare gli orari di lavoro, contribuendo a prevenire la fatica eccessiva e i rischi ad essa correlati, o per tracciare l’accesso a zone con pericoli specifici, garantendo che solo il personale autorizzato possa accedervi. Le evidenze, ad esempio nel Regno Unito, registrano una significativa riduzione degli incidenti mortali dopo la loro introduzione unitamente ad altre misure di prevenzione. Anche in Spagna si è registrato un effetto simile, oltre ad un’efficacia nel monitoraggio della formazione professionale.

Il settore ad alto rischio delle costruzioni: un banco di prova ideale. Il settore delle costruzioni è caratterizzato da cantieri temporanei, frequente uso di catene di subappalto e di distacco di lavoratori, nonché dalla collaborazione di molteplici soggetti, tra cui diversi datori di lavoro e gruppi di lavoratori. Un contesto ideale per lo studio dell’applicazione delle tessere di identificazione e del loro possibile contributo a una migliore gestione dei rischi specifici del settore. La complessità di questo ambiente lavorativo rende, infatti, strategica l’adozione di strumenti che possano migliorare il coordinamento e la vigilanza sulle condizioni di SSL.

Le tessere identificative nel panorama edilizio italiano. Anche in Italia, sebbene non esista una disciplina organica a livello nazionale sull’obbligatorietà per tutti i settori, l’utilizzo di tessere identificative è una prassi consolidata, soprattutto nel settore delle costruzioni. Il Testo Unico sulla Sicurezza (d.lgs. 81/08) prevede l’obbligo per i datori di lavoro di fornire ai lavoratori una tessera di riconoscimento, munita di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro. Questa disposizione mira a garantire la trasparenza e la tracciabilità nei cantieri, un elemento fondamentale per la prevenzione degli infortuni e il contrasto al lavoro irregolare. Diverse realtà del settore edile italiano hanno implementato sistemi più avanzati, talvolta con l’ausilio di tecnologie RFID o codici QR, per integrare nella tessera non solo i dati anagrafici ma anche informazioni relative alla formazione sulla sicurezza, alle visite mediche periodiche e ad altre abilitazioni specifiche, contribuendo così a una gestione più efficiente e sicura della forza lavoro.

Benefici per la salute e sicurezza e nuove sfide. L’analisi condotta dall’EU-OSHA evidenzia diversi benefici derivanti dall’implementazione delle tessere di identificazione. Tra questi, spiccano la maggiore tracciabilità dei lavoratori e delle loro qualifiche, la facilitazione della verifica della formazione in materia di SSL, il miglioramento della comunicazione tra le diverse parti coinvolte in un progetto e la possibilità di monitorare più efficacemente l’applicazione delle normative. Tali strumenti possono quindi tradursi in un ambiente di lavoro più sicuro, con una riduzione degli infortuni e delle malattie professionali. La loro adozione, tuttavia, comporta anche una serie di questioni sul piano etico e pratico, soprattutto con riguardo alla tutela della privacy dei lavoratori, che vanno affrontate coinvolgendo nel processo le parti interessate per ridurre al minimo ogni possibile criticità.

Un’iniziativa per supportare la conformità alle normative SSL. La pubblicazione di questo documento di riflessione si inserisce nel più ampio programma di ricerca “Supporting OSH Compliance” avviato dall’EU-OSHA nel 2020. L’obiettivo primario di questo programma è fornire dati di alta qualità a ricercatori e decisori politici per comprendere meglio come sostenere la conformità alle normative in materia di sicurezza e salute sul lavoro e per implementare in modo più efficace le politiche in materia.

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