A dieci anni dall’introduzione del Jobs Act, la riforma del mercato del lavoro realizzata dal governo di Matteo Renzi, la Fondazione Di Vittorio ha svolto una ricerca su “Precarietà e bassi salari. Rapporto sul lavoro in Italia”. Il rapporto è frutto del lavoro della Fondazione Di Vittorio insieme ad un gruppo di ricerca interdisciplinare di studiose/i afferenti a diverse Università italiane.
“Il Jobs Act, legge n. 183 del 10 dicembre 2014, prometteva di aumentare l’occupazione e combattere la precarietà, rilanciando la crescita dell’economia italiana, ma – si evidenzia nel Rapporto – ha portato nel complesso a un indebolimento delle tutele e delle condizioni di lavoro per lavoratori e lavoratrici”.
Lo studio analizza cosa è successo all’occupazione dipendente in termini di quantità e qualità, di condizioni di lavoro, di produttività e salari, di infortuni sul lavoro. Inoltre, si propone di approfondire i temi dei quesiti al centro dei referendum, nello specifico: le richieste di abrogare le norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine, le norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamenti senza giusta causa, quelle che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, lasciando al giudice del lavoro la possibilità di definire l’indennizzo, e le norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Su ciascuno di questi temi, nel rapporto sono contenuti i dati che documentano i problemi esistenti e le ragioni di un cambiamento delle politiche oggi in Italia. Per scaricare il file PDF del Rapporto clicca —->>> “Precarietà e bassi salari. Rapporto sul lavoro in Italia”