I sistemi di sorveglianza degli stili di  vita a supporto delle politiche sanitarie in Toscana  

Il 7 novembre 2017 si è svolto a Firenze il Workshop ” I sistemi di sorveglianza sugli stili di vita a supporto delle politiche sanitarie in Toscana ” organizzato dall’Agenzia Regionale di Sanità.
All’interessante iniziativa il Dipartimento della Prevenzione della USL Toscana  Centro ha contribuito con tre presentazioni:
    – Evidence based prevention a supporto della programmazione delle azioni sugli  stili di vita , Alberto Baldasseroni – CeRIMP Usl Toscana Centro
    – Giovani ed anziani seguono la Piramide Alimentare Toscana? I dati sui consumi alimentari, Francesco Cipriani – UFC Epidemiologia Usl Toscana Centro
    – Attività fisica e mobilità attiva, Giorgio Garofalo – UFC Igiene e Sanità Pubblica  Usl Toscana Centro

BALPA response to Government announcement on drones

Balpa è il Sindacato inglese dei piloti di aereo. In questo comunicato Balpa esprime il suo consenso per l’impegno del governo britannico a legiferare in materia di utilizzo dei droni che possono costituire un grave rischio per il traffico aereo. editor

Fonte Balpa

Release date: 26/11/2017

BALPA is pleased the concerns of pilots about the risks of collisions with drones are being heeded at last.

We very much welcome the Government’s promise to introduce a drone registration and regulation package together with greater police powers.

BALPA has also called for no-fly zones and geofencing around airports to be considered and these too are now very much on the agenda.

These are all good steps and we will work with Government to ensure the details are right and they are delivered quickly to maintain safety in the sky.

BALPA General Secretary, Brian Strutton said:

“I very much welcome the Government’s firm commitments in this announcement.

“BALPA recognised the potential of drone technology long ago. But it soon became clear that without the right rules and regulations in place to enable them to share airspace safely, these devices could pose a huge threat to commercial aircraft.

“This is evidenced by the sharp rise in reported near misses with drones last year, up from 29 to 71. And we have exceeded that already this year with the UK Airprox Board already noting 81 reported near misses in 2017 so far.

“These proposals are a step towards the safe integration of drones, but until the new rules are in place the threat of a serious collision remains.

“It would be a tragedy if such an incident were to occur and lives were lost while we await these measures.

“That’s why BALPA continues to push for this programme of legislation to be adopted quickly; pilots would prefer to see it implemented in 2018 rather than at a later date.”

È il tempo del caporalato digitale!

È il tempo del caporalato digitale! Nella cornice della gig economy il food delivery sembra farla da padrone nella scalata allo sfruttamento. L’obbiettivo delle multinazionali delle consegne di cibo a domicilio è semplice, cristallino: imporre un modello di business che massimizzi i profitti a scapito delle tutele dei propri lavoratori. Forti di un bacino di giovani – e meno giovani – inoccupati e disoccupati a cui attingere e di sempre meglio rodate tecniche di gestione del personale (contratti truffa e gamification in prima fila), hanno condotto in pochissimo tempo ad un’efficace offensiva su scala sovranazionale contro i diritti dei lavoratori.

fonte LAVOROESALUTE.ORG

Lotte nella gig economy

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Nelle ultime settimane sta tornando sotto i riflettori il conflitto tra i lavoratori precari della cosiddetta ‘gig economy’ e le ditte di consegna a domicilio del settore – come Deliveroo, Foodora, Glovo, UberEats e così via. Proprio la settimana scorsa i fattorini di Deliveroo di Bologna e Milano hanno avanzato in una lettera rivendicazioni comuni verso l’azienda, gettando le basi per una nuova disputa; mentre i ‘rider’ di varie ditte di consegna in bici si preparano a scendere in piazza il 24 Novembre a Bologna, uniti sotto la sigla comune di ‘Riders Union Bologna’, per chiedere diritti e salari degni. Come contributo al dibattito e alle lotte dei rider italiani in corso, ci sembra utile fare un po’ di chiarezza sugli ultimi sviluppi della lunga mobilitazione e battaglia legale che coinvolge i lavoratori della gig economy nel Regno Unito.

Buone notizie dal fronte Uber

Cominciamo dalle buone notizie. La settimana scorsa Uber, la multinazionale americana che offre un servizio taxi tramite app, ha perso il ricorso presso il Tribunale di Appello del Lavoro a Londra contro la sentenza che ormai un anno fa aveva dato ragione a due autisti James Farrar e Yaseen Aslam, che sostenevano che lo status di lavoratori autonomi adottato da Uber nei confronti dei suoi autisti non corrispondesse alla natura del rapporto di lavoro effettivamente vigente. Il tribunale ha cosi’ confermato lo status di worker che la sentenza di primo grado aveva assegnato ai due autisti, condizione giuridica che garantisce ad un lavoratore il diritto ad un salario orario minimo e alle ferie pagate (ma che ha comunque meno garanzie rispetto al contratto di lavoro subordinato).

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